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Motron

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Risposte pubblicato da Motron

  1. 4 ore fa, Will scrive:

    Direi che il topic si stia concentrando per il momento sul segmento D berline, che per elezione, dovendo forzatamente scegliere, è l'essenza Alfa Romeo degli ultimi 40 anni.

    • Giulietta 77 - 380.000 auto prodotte
    • 75 --   355.000 auto prodotte
    • 155 -- 195.000 auto prodotte
    • 156 -- 675.000 auto
    • 159 -- 247.000 auto
    • Giulia -- 130.000 auto finora

    Le prime 4 si confrontano su uno scenario/paradigma temporale simile. Ancora non abbiamo la globalizzazione spinta, l'esplosione della Cina, la moneta unica (tranne ultima fase 156), i social (tranne 156 da metà carriera in poi), il mercato italiano è ancora di forte orientamento nazionalista, i SUV sono al di là dal venire (forse qualche vagito ma non nel D), l'elettrico tanto quanto, la politica green è meno pervasiva di oggi, le enormi concentrazioni di marchi di oggi non sono del tutto immaginabili.

    Cosa ci dice il mercato della filosofia Alfa: che una trazione anteriore con forte condivisione Fiat/Lancia, e dalla linea tutt'altro che leggendaria, non permette ad Alfa Romeo di distinguersi. Meccanicamente la 155 è forte, ma evolve all'estremo una tecnologia degli anni 70. Già la 75 inizialmente non era un enorme successo, finché non giunse la tecnologia della doppia accensione che diede una rinfrescata al bialbero.

    156 cambia i paradigmi del design, è un salto temporale. Ha il primo common rail della storia (insieme a Mercedes) e il suo successo poggia su una "filosofia" diversa da quelle di Giulietta/75 (modelli in successione ma sostanzialmente gemelli). E' di gran lunga più bella, è parimenti leggera e contenuta nelle dimensioni, poggia il suo appeal sul turbo diesel e meno sui benzina.

    159 entra già in un mondo dove le tedesche non pagano più lo scotto del marco forte, dove in casa Fiat non si ha ancora una precisa idea di cosa debba essere la filosofia di una vettura Alfa Romeo nel suo segmento principe e in uno scenario globale automobilistico in mutamento. Il mondo (come elencato sopra) è cambiato e Alfa Romeo deve reinterpretarsi nei nuovi parametri di riferimento, e capire qual è la sua identità - e distinguersi in modo univoco è più difficile oggi che allora.

    Giulia riprende motivi del passato, li porta all'estremo apice di perfezione. Ogni volta che la incontro per strada o leggo qualche nuovo test/recensione mi coglie un motto di dispiacere: sei una perfetta ellenista arrivata quando il mondo ellenico è ormai finito.

    Avessero dato anche un seguito, seguendo la stessa filosofia, affinandone ancora di più la tecnologia, rendendole ancora più accattivante nella linea, avrebbe parlato a persone con non hanno più l'udito per ascoltare quel sound... per rimanere alla metafora dell'auto "voluta da Dio", per Giulia dovremmo dire: una Dea che parla a persone che non sentono più la voce degli dei.

    Se analizziamo le auto elencate sopra in senso assoluto secondo quello che penso sia Alfa Romeo come filosofia, per me Giulia è al primo posto. Eppure rischia di essere quella con il più basso numero di vendite degli ultimi 40/50 anni. Ci dice qualcosa questo su quale debba essere la filosofia Alfa Romeo di oggi?

    Ora, ditemi, che cosa deve fare un CEO in questo contesto?

     

     

     

    Ottima analisi, ma c'è un distinguo da fare per Giulia: rispetto a tutte le predecessori, Giulia 952 è praticamente universalmente riconosciuta come perfetta.. al top come tecnologia e priva di difetti gravi (i fari led?).

    Rispetto alle precedenti è venduta con successo in tutto il mondo, USA compresi e con un tasso di v6 veramente importante.. forse unica auto Italiana non Emiliana a riuscirci nella storia.

    Ecco un capitano di azienda lungimirante, queste cose dovrebbe averle capite e tenute in considerazione.

     

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  2. 55 minuti fa, stev66 scrive:

    Thesis non aveva un pianale vero e proprio, ma era un misto tra una bird cage stile Multipla ed il pianale di 166.

    159 usava un pianale GM abortito. 

    Entrambe costarono pochissimo relativamente alla categoria. 

    Thesis fu un bagno di sangue per le scarse vendite. 159 chiuse in pareggio. 

     

    Insomma il premium di 159 è costato circa come Giorgio, poco meno..

    Se premium fosse stato impostato come Giorgio avrebbe fatto la differenza..

  3. Comunque il punto è: cosa se ne fa Stellantis di Alfa e Maserati?

    Serve un marchio regionale clone dei regionals europei e un costruttore artigianale?

    Per entrambe ci sono sempre state scuse di ogni tipo, con una matrice comune: non ci sono soldi.

    Stellantis oggi ha un utile netto di 17 miliardi/anno, come Toyota, Vw e come 8 progetti Giorgio tutti insieme contemporaneamente.

    Qual'è la scusa ora?

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  4. Adesso, led zeppelin scrive:

    Dipende.

     

    Ma soprattutto, non è vincolata al reddito.

     

    Detto molto banalmente, un rappresentante di un'azienda può circolare con un'auto aziendale che con il suo stipendio non si potrebbe permettere, o che dovendo pagare di tasca propria non acquisterebbe, ovviando su qualcosa di più economico.

     

     

    Ma l'auto aziendale è parte integrante del reddito, sulla quale paghi anche le tasse.

  5. 32 minuti fa, Sepp0 scrive:

     

    Tra l'altro lì dentro ci sono anche immagino le aziendali, che sballano completamente il dato (se mi danno un iPhone 15 Pro Max da 2TB aziendale me lo prendo, se devo comprarmelo coi miei soldi compro l'Alcatel da 100 euro).

    L'auto aziendale non è mica beneficenza, fa parte del pacchetto retributivo e spesso il dipendente se la sceglie in base a come la vuole lui.

     

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  6. Adesso, Sepp0 scrive:


    In che universo i C-SUV sono mediamente “seconde macchine”? Forse giusto in Germania e nei paesi nordici (che però fanno numeri ridicoli).

     

    Ripeto, se punti un C-SUV e Tonale è troppo caro, prendi un C-SUV più economico, non Junior. 

    Fanno numeri ridicoli per Tonale, ma in generale fanno dei bei numeroni.. 

     

    Io non ho detto che i Csuv sono seconde macchine (cosa che penso infondo) ma che Tonale non è abbastanza per essere un Csuv importante.

    Chi ha 40-50k da spendere a Tonale non ci guarda, a X1 e Tiguan si.

    E per me 35k gli raccoglie meglio sta roba qua che un Tonale base.

  7. 53 minuti fa, __P scrive:


    Vabbé, ma sei hai famiglia 30 cm ed un passo ben più lungo fanno la differenza.

    Ad oggi hanno solo uno powerstep sovrapponibile.

    Certo, ma se hai figli piccoli non molto.

    Mentre conta parecchio il bagagliaio e li sei in pari.

    Tonale è spesso solo una seconda macchina o una aziendale "media".

    Spero di sbagliarmi ma credo che Junior le ruberà molto.

    • Mi Piace 1
  8. 15 minuti fa, Sepp0 scrive:


    Non credo, le dimensioni sono parecchio diverse, se ti serve un’auto grande come Tonale ma ti costa troppo, cambi marca, non ne prendi una più piccola pur di rimanere in Alfa.

    Però bagagliaio è uguale, motorizzazioni sovrapponibili.. a Tonale manca un alto di gamma per essere credibile vs X1 ma anche nuovo Tiguan.. e per la clientela della fascia bassa per me Junior è ben più appetibile.

    • Mi Piace 2
  9. 30 minuti fa, Marco1975 scrive:

    Certo che ce ne va di fegato per presentarsi davanti a dei proprietari di concessionari italiani - appena retrogradati a agenti - e presentare nuovi prodotti che interessano a < 2% della clientela italiana (segmento D Bev) e al 70% dominato da Tesla.

    Avranno sequestrato kg di pomodori all’ingresso per evitare lanci durante la sessione … io sarei uscito cercando altri marchi da vendere. Toyota tanto per citarne una che resuscita pure il diesel , o uno qualunque dei marchi tedeschi o coreani. 

    È tutto condivisibile, ma la rete di vendita Alfa si meritava l'estinzione: hanno avuto il meglio del mercato e non sono riusciti a cavarci quasi niente.

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