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pennellotref

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Risposte pubblicato da pennellotref

  1. a parte che teoricamente ci sarebbero i tetti, ma Ferrari a spanne non spende come red bull e forse più di mercedes (qui ci credo poco, certe acquisizioni industriali sono anche funzionali alla f1) ?

    In realtà, stando alle cifre "ufficiose" - notizie provenienti da riviste inglesi "addentrate" - la classifica decrescente in termini di spesa al 2013 sarebbe Ferrari, Red Bull, Mercedes, distaccate l'una dall'altra mediamente di un 10%. Il problema è che, stando ai si dice, c'è il trucco per quanto riguarda la Merc. ossia, la sede di quest'ultima sarebbe Brackley che giuridicamente è controllata dalla società (di cui non ricordo il nome) a sua volta controllata dalla Daimler (casa madre). Di fatto, le sedi del team sono due, perchè ci sarebbe anche Brixworth (sede reparto motori e R&D) la quale è direttamente controllata da Daimler e non ha legami giuridico-azionari con Brackley, la qual cosa permette a Daimler di "fare quel che gli pare". La leggenda narra che a Brix ci siano qualcosa come 900 laboriosissimi ingegnieri che dal 2009 lavorano al fottuto V6 della Merc., il tutto fuori budget e quindi fuori dai presunti limiti della federazione in quanto l'unica società formalmente riconducibile al programma F1 e quindi accreditata presso la FIA e quindi rientrante nei suddetti "limiti" di budget è Brackley. Di fatto Brixworth è solo un fottuto fornitore esterno di tecnologia, come Magneti Marelli ad esempio. Fatta la legge trovato l'inganno e la federazione chiude non uno ma entrambi "i fanali". E' lo stesso giochino che avviene nel calcio europeo con le mega sponsorizzazioni che consentono di aggirare il divieto, posto dal Financial Fair Play, agli aumenti di capitale sociale tendenti unicamente a parare le perdite. Tutto questo avviene anche perchè dal 2009 in poi la Merc., stando alle solite "gole profonde" - che ci sono sempre - ha più volte minacciato Todt di fare armi e bagagli se il "pinguino" non avesse diciamo "acconsentito" ad una gestione diciamo "allegra" del progetto F1 da parte della Merc. Se la Merc. si fosse ritirata, quante macchine avremmo dovuto togliere dalla griglia di partenza ? :D

    Fine OT

  2. Si ma Marchionne prima ci mette Mattiacci che di corse non ci capisce nulla e poi si lamenta che la Ferrari non vince. Certo attualmente nulla può, ma per il prossimo anno sarà nera comunque.

    Attualmente Mattiacci non vale, risponde solo alle domande dei giornalisti in un modo tutto suo. Se il prof. Marchionne è tantio esperto delle cose che non gli competono, perchè ha limitato il budget di quest'anno per quanto concerne la F1? Mercedes e Redbull spendono più di ferrari e i risultati si vedono.

    Se nel novero di una ristrutturazione titanica che riguarda l'intero gruppo - nel frattempo mostruosamente aumentato di dimensioni - il capo dice ai sottoposti per es. di "moderarsi" per un triennio, per il bene comune, pensi sia scandaloso o è nelle sue prerogative o meglio nel suo mandato (esattamente quello che sta avvenendo in questi giorni per es. in VW)? Inoltre la vera domanda è, seguendo il tuo ragionamento, quand'anche la Ferrari fosse stata messa a dieta, ritieni che le risorse a sua disposizione siano insufficienti ad evitare figure di merd@ in pista (dove la figura di merd@ ovviamente non è perdere ma arrivare a più di 1 minuto dal vincitore e solo con una macchina)? Sempre parlando di bene comune di un gruppo, ritieni che sia un caso che il periodo probabilmente più triste degli ultimi 30 anni della McLaren coincida guarda caso con la decisione di quest'ultima di trasformarsi in costruttore di automobili "di serie" ?:D

    - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

    A quanto ne so è il contrario..........E' Montezuma che non vuole la Ferrari in FCA e da mesi "rompe" perchè vorrebbe una Ferrari al di fuori del perimetro americano (FCA, Wall Street, SEC ecc....), eventualmente quotata a Singapore. Immaginate un po' che fine farebbe il progetto marpionnesco di una FCA a Wall Street senza la Ferrari in pancia.............:lol:. La realtà è che la Ferrari ha sempre goduto di appoggi tecnico-finanziari da parte di FIAT oltre che di una indipendenza assoluta; ora si chiede alla Ferrari di essere indipendente all'85% e quindi di restituire qualcosa: appoggio tecnologico a favore del gruppo, immagine, garanzia "in senso lato" a favore dei creditori ecc....senza che questo infici il perseguimento degli obiettivi istituzionali di Maranello............o qualcuno crede veramente che le Ferrari in futuro si faranno a Detroit o che vedremo una HEMI-Ferrari o una Dodge col v8-v12 di Maranello ? :lol: Tutto IMHO

    Perdonate l'autocitazione, ma è per dare un esempio concreto di uno dei possibili contributi della Ferrari al bene comune:

    http://www.autonews.com/article/20140908/OEM01/309089978/maseratis-secret-chrysler-makes-its-engine-blocks

    Maserati's secret: Chrysler makes its engine blocks

    Exec calls it a learning opportunity

    [TABLE=class: box_article, width: 228]

    [TR]

    [TD=width: 238]AR-309089978.jpg&q=80&MaxW=228&cci_ts=20140905163635[/TD]

    [/TR]

    [TR]

    [TD]Harlow: Quality is supreme.

    [/TD]

    [/TR]

    [/TABLE]

    Larry P. Vellequette

    Automotive News

    September 8, 2014 - 12:01 am ET

    Hiding beneath the hood of some of Maserati's best-selling sedans beats a secret heart of Detroit iron -- or rather, Detroit aluminum.

    During the summer, workers at Chrysler Group's Trenton Engine Complex in suburban Detroit with no fanfare have been machining aluminum 3.0-liter V-6 engine blocks under the supervision of Ferrari engineers.

    The blocks -- cast in Chrysler's foundry in Kokomo, Ind. -- are being shipped to Ferrari S.p.A. in Maranello, Italy, where they are finished for installation into Maserati's flagship Quattroporte and its new, hot-selling entry-level sedan, the Ghibli.

    It's the first time that Chrysler -- now a wholly owned subsidiary of Fiat Chrysler Automobiles -- has had a hand in producing engines for its parent company's luxury nameplates.

    Brian Harlow, global head of powertrain manufacturing engineering for the now-combined automakers, said Chrysler is machining about 50 engine blocks per day for Maserati and soon will expand that to 80.

    "It's been a real opportunity for us to learn what it means to work on high-performance engines," Harlow said.

    "The level of quality is just supreme. We're going to benefit on our standard engines just because we're working on this smaller engine on a higher level."

    The engine blocks are a source of pride for workers at Trenton Engine, which has built some legendary Chrysler engines, such as the Slant Six, an inline six-cylinder engine, and the 440 -- the largest V-8 ever made by Chrysler. Workers have placed signs around the plant touting it as Ferrari-certified and displaying the brand's famous prancing horse logo.

    The block of the 3.0-liter V-6 is all aluminum with cast-in steel cylinder liners. Harlow said both the casting and the machining of the blocks are done to exacting tolerances.

    "We collect more data on a piece-by-piece basis than on anything else that we do," Harlow said.

    He said the V-6, with twin turbochargers, was designed by Ferrari and also is being machined in Europe by supplier Weber Automotive GmbH. But demand for the Maserati sedans began outstripping Weber's ability to keep up earlier this year.

    That's when FCA's top leadership, including CEO Sergio Marchionne, looked to capacity in North America to fill the gap.

    " It's a sensitive thing," Harlow said.

    "We're Chrysler; they're Ferrari and Maserati. In no way do we want to impact in any negative way the image of either of those. We wanted to make sure we were getting it right, and we did. There's only one standard which we go by, and that's the Ferrari standard. They do not compromise."

    Harlow said the interaction with Ferrari engineers "has been a good, collaborative effort," and some of the practices have been incorporated into Chrysler's other engine production.

    IMHO, per me non 'c'è nulla di scandaloso :D Vabbè.....ora faccio l'italiano sospettoso...........Sarà un caso che un articolo del genere esca proprio oggi ??????? :mrgreen:

  3. :razz: Non è stato Montezemolo a mettere Mattiacci nella ScuderiaFerrari, ma i capoccia di FCA

    Anche fosse ? Il problema dove sarebbe ? Il punto è Mattiacci vale o non vale ? Vedremo..........Comunque Mattiacci, anche se fosse un Marchionne-boy (sinceramente non vedo dove sia l'onta da lavare col sangue) , lo sarebbe comunque da dipendente Ferrari dal 1999, ossia ben prima che Marchionne diventasse AD (2004), ben prima che quest'ultimo entrasse nel consiglio di amministrazione Fiat (2002). Che dici annoveriamo Mattiacci più tra "i ferraristi" o più tra i famigerati "Marchionne-boys" :D?

  4. Con le dichiarazioni di sabato IMHO Montezuma l'ha fatta fuori dal vaso........Marchionne, con il suo fare estremamente schietto-razionale-cinico, di stampo prettamente luterano, gli ha ricordato semplicemente l'abc del mestiere, ossia:

    Ferrari, Marchionne gela Montezemolo: ''Nessuno è indispensabile, e noi non vinciamo da sei anni'' - Repubblica Tv - la Repubblica.it

    P.S.: IMHO, Maglione quando parla è sempre estremamente chiaro, se si vuole ascoltarlo.............IMHO non c'è molto da ricamarci sopra che certamente a noi italiani piace sempre molto :lol: Chi ci fa una figura poco onorevole o meglio poco professionale dopo questo fine settimana non è Maglione ma è proprio Montezuma, sempre IMHO.

  5. per me luca cordero puo' andare uscire dalla ferrari .

    chi ha scelto mattiacci'? un commerciale a fare il direttore di una scuderia di f1?

    Mattiacci non era solo un commerciale (che se fosse non ci sarebbe nulla di male) ma anche un commerciale. Più in particolare era amministratore Ferrari per APAC prima e NAFTA poi, quello che in gergo è detto vice presidente del marchio per una specifica regione economica (Ferrari Nord America - più importante e più antica filiale al mondo al di fuori di Maranello - la cui sede è in New Jersey). In sostanza era quello che è oggi Reid Bigland per Alfa. IMHO, personalmente non mi azzarderei a tacciare Mattiacci di inadeguatezza.....almeno per il momento.....:lol:

  6. ihmo: il grande amico e socio di LCdM in charme e NTV dichiara queste cose sul presidente FCA, e LCdM non è intervenuto e non ha preso posizione.

    Della Valle, volano insulti "Poveretto, Jaki è un imbecille"

    Della Valle-Elkann, volano insulti "Poveretto, Jaki è un imbecille" - Cronaca Italiana - L'Unione Sarda

    Della Valle furioso: "John Elkann è solo un povero imbecille"

    Della Valle furioso: "John Elkann è solo un povero imbecille" - IlGiornale.it

    Della Valle, furia su Elkann: «Non sa cosa sia lavorare»

    Della Valle, furia su Elkann: «Non sa cosa sia lavorare» - Serie A / Calcio - Tuttosport

    Della Valle: nessun rispetto per la famiglia Agnelli

    "Le mie sono critiche rivolte ad una famiglia che è scappata nella penombra per sistemare al meglio i propri affari personali. Chi si comporta in questo modo non merita nessun rispetto".

    Della Valle: "Marchionne ed Elkann sono dei farabutti, volevano scappare li hanno presi con le mani nella marmellata"

    Della Valle: "Elkann deve stare a riposo, andare a vela, andare a sciare, che è quello che sa fare"

    https://www.youtube.com/watch?v=p3pJboJdVBA

    cmc questo Della Valle, è fuori di testa.

    No non è fuori di testa..........è che non riesce a mandare giù il rospo RCS :mrgreen:..........suggerirei un bicchierino di champagne millesimato Krug Gran Reserve !!!!!!! :mrgreen:

  7. Ma è anche una strategia che ha pagato bene in termini di iimmagine e non solo, io sono preoccupato, non si sa mai cosa ci riserverà il futuro.

    Nessuno ha interesse (tantomeno Maglione !!!!) a deprezzare la Ferrari e defraudarla di qualcosa....Tu ci vedi qualcosa di male se si chiede a Ferrari di offrire un contributo (lautamente pagata per farlo) nella progettazione-produzione di motori-architetture per Maserati-Alfa, perchè così quando Maglione andrà sui mercati (europeo-americano-cinese) con i relativi prodotti ci andrà con lo "scudo" in termini di immagine e sostanza di Ferrari e non della FIATMERDA? L'indipendenza assoluta (in tutti i sensi possibili ed immaginabili !!!!!!!! Alcuni anche poco nobili..........) di Ferrari era di fatto inevitabile fino a ieri perchè Fiat si trovava nelle condizioni di non poter "sfruttare" in senso buono il patrimonio tecnologico e di immagine della Ferrari semplicemente perchè non aveva i mezzi per farlo: fino a ieri Fiat era un fantino con i soldi per acquistare la sella ma non il cavallo...oggi Fiat di selle ne ha più di una ed ha un'intera stalla di cavalli, quindi giustamente si vuole iscrivere alla corsa (colta la metafora? :mrgreen:).

  8. Si infatti, mi riferivo ad una dichiarazionedi qualche anno fa in cui Montezemolo affermava che "la Ferrari quotata in borsa non succederà mai, forse tra 15 anni ma per adesso è impensabile" .. .. .

    Montezuma ultimamente si era anche lamentato dell'uso dei motori Ferrari sui veicoli Maserati....

    Di certo questa (a mio parere) sana amministrazione non giova alla Exor

    Il problema è proprio questo: secondo me, il rapporto tra Fiat e Ferrari era anomalo ieri non oggi o domani. Oggi non è ipotizzabile (e sostenibile) una Ferrari totalmente indipendente all'interno del gruppo e secondo me è giusto così :). All'interno di un gruppo ogni società deve avere i propri obiettivi "istituzionali" (che nel caso della Ferrari saranno sempre i soliti e mai cambieranno), più una "quota" d'interessi che attiene "al bene comune" del gruppo nel suo complesso ed IMHO è giusto così.

  9. Vabbè ma la perdita di smalto Montezemolo l'ha "dimostrato" (secondo alcuni) solo nel settore sportivo, settore in cui è difficile decretare l'efficenza di una persona.

    E' assurdo pensare che tolto Montezuma la Scuderia Ferrari torni a vincere.

    Secondo me sul piatto c'è anche la possibilità di quotare la Ferrari in borsa ... .. e Montezemolo è uno degli ostacoli

    Haha Fiat vuole mettere mano nell'unico brand sano del gruppo .... .

    A quanto ne so è il contrario..........E' Montezuma che non vuole la Ferrari in FCA e da mesi "rompe" perchè vorrebbe una Ferrari al di fuori del perimetro americano (FCA, Wall Street, SEC ecc....), eventualmente quotata a Singapore. Immaginate un po' che fine farebbe il progetto marpionnesco di una FCA a Wall Street senza la Ferrari in pancia.............:lol:. La realtà è che la Ferrari ha sempre goduto di appoggi tecnico-finanziari da parte di FIAT oltre che di una indipendenza assoluta; ora si chiede alla Ferrari di essere indipendente all'85% e quindi di restituire qualcosa: appoggio tecnologico a favore del gruppo, immagine, garanzia "in senso lato" a favore dei creditori ecc....senza che questo infici il perseguimento degli obiettivi istituzionali di Maranello............o qualcuno crede veramente che le Ferrari in futuro si faranno a Detroit o che vedremo una HEMI-Ferrari o una Dodge col v8-v12 di Maranello ? :lol: Tutto IMHO

  10. Secondo me, se fosse una figura tecnica, sarebbe Wester, che è anche ex ferrarista e potrebbe essere più facilmente "accettato" (certo, poi bisognerebbe vedere cosa penserebbe al riguardo Felisa)..........altrimenti, faccio notare che quando Ciuffo divenne presidente Ferrari aveva 44 anni; Mattiacci ne ha 43............Parliamo di uno che è ferrarista, ha curato il mercato prima asiatico e poi nord americano per Ferrari e non ha di certo meno esperienza del Ciuffo del '91.....anzi. A questo aggiungerei che il contratto di Montezuma ufficialmente scade tra tre anni; mio pronostico è che Marpionne e Montezuma appianeranno e fra tre anni, dopo aver fatto pulizia in GES e gestito la ricostruzione (anche fisica) di quest'ultima il Mattiacci diventerà presidente. Quindi...........la vera domanda è IMHO.............Chi sarà il capo della GES fra tre anni ???????? :mrgreen: Io mi giocherei fin da ora Allison.........:D

  11. Da Il Giornale:

    L'eventuale uscita di Luca Cordero di Montezemolo, "non è in agenda". "Io e Luca siamo grandissimi amici ma quando ho letto le dichiarazioni, ho pensato che sono cose che non avrei mai detto su me stesso. Mi considero essenziale ma sono comunque al servizio dell’azienda", dice l'ad Fiat spronando però la casa di Maranello a fare di più: "Crearsi una posizione o farsi delle illusioni al di fuori delle regole della dipendenza che esiste tra azienda e management è una cavolata che non esiste.

    Montezemolo ha fatto un grandissimo lavoro sui risultati economici della Ferrari. Poi c’è il tema dei risultati sportivi: sono tifoso da anni e vedere la Ferrari in queste condizioni pur avendo i migliori piloti del mondo, box efficienti, ingegneri veramente bravi e non vincere niente dal 2008... C’è un problema da risolvere, va bene vendere macchine ma bisogna vedere anche la Ferrari vincente in Formula Uno. Non voglio più vedere le nostre macchine in settima o dodicesima posizione, mi dà un fastidio enorme".

    Sinceramente e personalmente non me la sento di essere in disaccordo, pur con tutto il rispetto e l'ammirazione per Ciuffo per quanto ha fatto, sta facendo e potrebbe ancora fare. :)

  12. http://www.autonews.com/article/20140901/RETAIL/309019989/for-alfa-dealer-the-wait-is-over

    Bella storia che ha un che di commovente :D

    [h=1]For Alfa dealer, the wait is over[/h][h=3]Alfredo Gulla kept the faith, welcomes Italian brand back[/h]AR-309019989.jpg&MaxW=622&cci_ts=20140829153254Gulla at his Larchmont, N.Y., store in 1963; for Fiat or Alfa Romeo, he says, he sold the brand, the history, the Italian heritage.

    Larry P. Vellequette

    Automotive News

    September 1, 2014 - 12:01 am ET

    From his small dealership between New York City and Connecticut, 78-year-old Alfredo Gulla has waited nearly 20 years for his beloved Alfa Romeo to return.

    Others might lose faith. But this month, Gulla's long, frustrating vigil will end.

    His dealership in Larchmont, N.Y., will receive its first new Alfa since 1995 -- a red, two-seat 4C coupe that already has a buyer. Others will follow, Gulla believes, and within a few years his small showroom will once more bustle with Alfa sales.

    "I was always in touch with Italy and Milan, and the rumors were always that Alfa and Fiat would return, so it was always 'Wait and hope, wait and hope,'" Gulla says in his thick Italian accent. "I have loved very, very much to see these two brands come back to America."

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    [TD]H2-309019989.jpg&q=80&MaxW=240&cci_ts=20140829153254[/TD]

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    [TR]

    [TD]Gulla found work in a small import car dealership in Larchmont, and five years later, when that dealership was for sale, he bought it.

    [/TD]

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    [/TABLE]

    [h=4]Coming to America[/h]

    As a young man, Gulla immigrated to New York in late 1956 from Catanzaro, Italy -- a city of about 100,000 people on the instep of the Italian boot. He found work in a small import car dealership in Larchmont, and five years later, when that dealership was for sale, he bought it.

    At first, sales at what would become Alfredo's Foreign Cars were confined to parts and service. But within months, Gulla had secured an agreement with Fiat to sell new cars. Gulla bought his first two -- a Fiat 500 and an Alfa Romeo Giulietta -- and began decades of selling Italian cars to people in metropolitan New York.

    His customers included fellow Italian immigrants and their progeny, who sought a small piece of their native land. It included the famous -- he sold convertibles to Groucho Marx and Henry Kissinger, for example -- and the not-so-famous.

    They were good years, for the most part. Always, Gulla says, whether it was a Fiat or an Alfa Romeo, he sold the brand, the history, the Italian heritage.

    "You're selling, I hope, the fact that I'm Italian, and it blends a little bit with the product," Gulla explains.

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    [TD]Alfredo Gulla: “It was always ‘Wait and hope, wait and hope.’”

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    [h=4]Turning south[/h]

    But Fiat and Alfa Romeo's troubles grew in the United States as their sales fell in the late 1980s and early 1990s. By 1995, Alfa would pull out of the United States and retreat to Europe, despite the pleas of Gulla and other dealers.

    "I stayed until the very end," Gulla recalls. "I was on the dealer council. We tried to convince Alfa Romeo and Fiat to stay in the country. We said we would take a cut, but they were determined to leave on the basis that we did not have a new product."

    The decision made, Gulla began slowly to sell off his remaining inventory until his only remaining Alfas were a Spider and a 164 LS. Then they were sold as well.

    "It was very sad. I had always been with Alfa Romeo and Fiat. I was offered other dealerships at the time, and I refused them all," Gulla says.

    He did remain a dealer. In the 1980s, he opened what is now a Chrysler-Jeep-Dodge-Ram dealership in Larchmont that he still owns. Gulla also picked up Maserati and Isuzu franchises and had Hyundai for a short time.

    But Gulla says he still longed to sell the Italian cars of his youth once again.

    There were many false hopes of a return after 1995.

    Only when Fiat S.p.A. assumed control of a bankrupt Chrysler in 2009 was Gulla truly optimistic.

    His was among the first Fiat franchises to be awarded in 2010 when Chrysler began to sell the Fiat 500 in North America. Earlier this year, Gulla's Fiat of Larchmont was on the initial list to receive an Alfa Romeo franchise. His Fiat of Larchmont dealership now averages about 30 new-car sales a month and employs about 15 people.

    Even at 78, he is at the dealership and his nearby Chrysler store almost every day.

    Gulla says he believes Alfa's return to North America -- starting with the low-volume 4C this month -- will seem slow and regional. "But in the near future, when all the big cars are coming, where you can re-establish the business and proceed in the right way, it will have a big impact."

    Fiat Chrysler Automobiles promises that eight high-volume Alfa nameplates will arrive between 2016 and 2018.

    Gulla says Alfa will catch on first in some metro areas, such as New York, and eventually "will blend into the rest of the nation."

    He says his dealership "already has a number of firm deposits of $2,500 apiece," for Alfa Romeo 4Cs.

    "I suppose that they will never give me enough cars to satisfy all of the customers that I have on hold. I personally think that it's the right car because the volume is so small. I think every Fiat dealer is enthusiastic to get Alfa Romeo."

  13. Autonews Europe pubblica i suoi aggiornamenti sulla gamma AR. Guardando alla loro definizione del segmento che andrebbe a coprire la Giulia, mi viene da pensare che non abbiano visto il passo del muletto che gira a Modena...

    "Midsize sedan: Code-named Project 952, a midsize sedan will be the first of Alfa Romeo's new products and will target the Audi A6 and BMW 5 series. The sedan is scheduled to debut in European showrooms in mid-2016 and in the U.S. by the end of that year, the sources said.

    Originally due in 2014 badged as the Giulia, this sedan most likely will get a different name. It is a successor to the Europe-only 159 that was discontinued in 2011.

    On the sedan, Alfa Romeo will debut its new range of direct-injection gasoline engines featuring single or twin turbos. Planned are a 2.2-liter inline-four rated from 180 to 330 hp and a 3.3-liter V-6 with output from 400 to more than 500 hp. Meanwhile, two diesels are planned: a 120- to 210-hp inline-four and a 250- to 330-hp V-6.

    Midsize SUV: This Audi Q5 rival is set to debut in the second half of 2016, sharing its underpinnings and engine range with the midsize sedan.

    Large sedan: Alfa Romeo's new flagship, to rival the Audi A8 and BMW 7 series, will be a large version of the new midsize sedan. It will have powerful versions of the new engine range, but no V-8 is planned.

    Roadster: Fiat Chrysler Automobiles is working with Mazda Motor Corp. to develop a Fiat roadster due in 2015. Alfa Romeo is working on a larger roadster than the Mazda-based project that will use a shortened version of the midsize sedan platform.

    The Mazda-based model is so tiny that it can only accommodate Fiat's 1.4-liter engine also used on the Fiat 500 range in the United States and on the Dodge Dart compact sedan.

    The Alfa Romeo roadster will offer more engines, from the turbocharged 1.8-liter inline-four of the 4C coupe to a new 2.2-liter inline-four.

    Midsize coupe: This derivative of the midsize sedan will comfortably seat four adults. Still under discussion is the final layout: It will be either a standard two-door coupe to rival the Audi A5 and BMW 4 series or a four-door coupe-looking model to compete with the Audi A7 and the BMW 6-series Gran Coupe.

    Large SUV: Alfa Romeo has long planned a large SUV, mainly for the U.S. and China. The production model most likely will be a sibling to the Maserati Levante. Production of the Maserati SUV will begin late next year in Fiat's refurbished Mirafiori plant in Turin."

    Grande sedan concorrente di A8/Serie7 mi sembra un'altra cosa improbabile. Direi più A6/A7 o serie 5/6GC come target.

    RVC........sii comprensivo........è pur sempre Ciferri che scrive !!!!!!! Lui ci prova e ci riprova, si impegna e si ingegna ............ma nun ce coglie mai !!!!!!!!! :mrgreen:

  14. Debutto a Wall Street fissato per il 13 di ottobre (salvo cataclismi !!!!!:mrgreen:). Discussioni relative alla struttura patrimoniale-finanziaria di FCA fissate alla fine del medesimo mese (eventuale rafforzamento del capitale e conseguente scelta della forma tecnica all'uopo utilizzabile).

    http://www.autonews.com/article/20140830/OEM/140839996/fiat-chrysler-sees-new-york-stock-market-debut-on-oct-13

    Fiat Chrysler sees New York stock market debut on Oct. 13

    Board to decide on raising capital at end of October

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    [TR]

    [TD]Marchionne: Decision if and how to raise capital will be taken up by FCA board at the end of October.[/TD]

    [/TR]

    [/TABLE]

    August 30, 2014 - 8:52 am ET

    RIMINI, Italy (Reuters) -- Fiat-Chrysler Automobiles aims to list shares in the newly merged carmaker in New York on Oct. 13, CEO Sergio Marchionne said on Saturday, adding that a decision on any capital increase would be made at the end of that month.

    He was speaking a day after the merger between Fiat and its U.S unit Chrysler cleared its last remaining hurdle.

    Fiat bought out Chrysler at the start of 2014 and both operate as one firm. Marchionne wants to incorporate the two into Dutch-registered entity Fiat Chrysler Automobiles, paving the way for the U.S. listing he says is needed to help finance a 48-billion euro ($64 billion) five-year growth plan.

    "The most likely date for the listing in the U.S. is October 13," Marchionne told reporters on the sidelines of a meeting in Rimini.

    He is counting on the merger and the listing to help pay for a relaunch of its Alfa Romeo and Maserati brands, export Jeeps globally, and take all three to fast-growing Asian markets, where the group is currently weak.

    Marchionne said the five-year business plan for the world's No. 7 auto group presented in May did not envisage a cash call.

    "But all decision on any capital increase will be taken by the board of FCA at the end of October," he said. He also confirmed the group's full-year guidance for 2014, adding the U.S. market was going "incredibly well."

    Targets to grow net profit five-fold and sales by 60 percent within five years look ambitious, some analysts say, arguing that the company will have to raise capital to achieve them.

    Fiat had 18.5 billion euros of cash at end-June, but almost 32 billion in debt. Its financing costs are high and profit margins have weakened.

    Fiat had so far ruled out asset sales and a share issue, but may go for a mandatory convertible bond. Marchionne had previously said any decision on financing would only be taken after FCA was created.

    The merger plan could have failed if the carmaker had been asked to pay more than 500 million euros ($658 million) to dissenting investors who tendered their shares, exercising a legal right triggered by Fiat's decision to move its registered offices away from Italy.

    Fiat said on Friday it was finishing a count of shares for which cash exit rights had been validly exercised, but it could already say that the 500 million euro limit would not be exceeded, based on data calculated so far.

    It plans to publish the final count by Sept. 4.

    :D

    P.S.: minki@ !!!!!!!!!! :mrgreen: Ho scavallato i 700 post :mrgreen::birra:

    Ho vinto quacchecosa ?????? :mrgreen:

  15. Continuano i lavori sulla rete NA di Alfa:

    http://www.autonews.com/article/20140830/RETAIL/309019981/alfa-dealers-urged-to-offer-luxury-services

    Alfa dealers urged to offer luxury services

    AR-309019981.jpg&MaxW=622&cci_ts=20140829220927The midengine Alfa Romeo 4C starts at $55,195, including shipping.

    Automotive News

    August 30, 2014 - 12:01 am ET

    DETROIT -- Chrysler Group expects Alfa Romeo dealers to provide luxury services -- such as home pickup and delivery for repairs -- despite having only a handful of cars to sell for the next two years.

    Only about 1,500 of the 4C two-seater -- the first new Alfa Romeo on sale in the United States since 1995 -- are to be sold annually in the United States and Canada.

    The first batch of 87 Alfa Romeo dealerships will receive 4Cs this month, the company said. The midengine car starts at $55,195, including shipping. The company promises a full lineup of vehicles to arrive starting in 2016.

    Chrysler executives say they expect Alfa Romeo dealers to offer customers luxury services, such as home pickup and delivery of vehicles for service and technician-led performance briefings.

    "We're encouraging dealers to step it up a bit. I think they've got to be closer to what this luxury intender [customer] may require," said Peter Grady, Chrysler's head of dealer network development.

    Grady said an Alfa Romeo shopper "is more like a Viper customer than it is anything else we've ever seen."

    He said that when a 4C is delivered, for example, service technicians will "put the car on the lift, show the customer underneath the car what they can expect" from the suspension and for performance.

    Chrysler plans to award a second batch of Alfa Romeo franchises in the United States and Canada by early November. A third batch will be awarded in the first quarter of 2015, Grady said.

    The network will expand to about 300 dealerships in the two countries and will consist mainly of existing Fiat and Maserati dealerships, Grady said. The first Alfa Romeo dealers were chosen because their Fiat or Maserati dealerships had high customer-satisfaction scores, he said.

    [TABLE=class: box_article, align: left]

    [TR]

    [TD]H2-309019981.jpg&q=80&MaxW=95&cci_ts=20140829220927[/TD]

    [TD]Grady: High expectations[/TD]

    [/TR]

    [/TABLE]

    The first Alfa Romeo dealers "are our best and brightest," Grady said. "They've performed exceedingly well and their facilities are in great shape. The rest of the network is trying to catch up to their performance."

    Many of the first Alfa Romeo dealers told Automotive News this year that they had accepted multiple deposits from 4C customers.

    Lisa Copeland, general manager of Fiat of Austin in Texas, said newly minted Alfa Romeo dealerships such as hers are prepared to provide concierge-type service. She has assigned one staffer to handle Alfa Romeo customers.

    Copeland said many 4C shoppers already own luxury vehicles. She said two of her first customers own Ferraris.

    "What [Chrysler is] asking us to do is a small commitment compared to the big commitment to Alfa that we've already made," she said.

    Grady said he anticipates high demand for the 4C, as in Europe, adding: "We'll ensure that the dealers are working with the customers on communications and not setting false expectations."

    :D

  16. Scusate l'OT, ma, per ragioni per me imperscrutabili, non sono riuscito a creare un 3D nella categoria off topics.

    la purga di marpionne - "non sopporto più di vedere gente con il gelato in mano" - Politica

    LA PURGA DI MARPIONNE - "NON SOPPORTO PIÙ DI VEDERE GENTE CON IL GELATO, BARCHETTE E CAVOLATE. VOGLIO ESSERE ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO - MA L'ITALIA NON SEMBRA CAPACE DI REAGIRE. IL PAESE STA PRENDENDO UNA BRUTTA IMPENNATA"

    "Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l'ho incoraggiato a proseguire l'intento riformatore senza curarsi degli attacchi". Certo fino ad ora chi ha guidato il Paese "si è scontrato con un muro di gomma". Morale: "Risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti"….

    marchionne-al-meeting-di-rimini-584207_tn.jpg MARCHIONNE AL MEETING DI RIMINI

    Ansa.it

    Le dice - grosse - e le dice chiare, forse per suscitare il proverbiale scossone. Sia come sia, Sergio Marchionne c'è andato giù pesante. E non ha risparmiato critiche nemmeno all'Economist per la sua copertina in cui ha raffigurato Matteo Renzi con in mano un gelato mentre la barca-Europa affonda. "Non sopporto più di vedere gente con il gelato, barchette e cavolate. Voglio essere orgoglioso di essere italiano, di poter dire che siamo veramente bravi come gli altri perchè lo siamo".

    L'Italia, avverte l'amministratore delegato di FCA dal Meeting di Rimini, vive oggi "una recessione prolungata in condizioni che non sono più in grado di garantire un paese competitivo". "Saranno almeno 10 anni che dico che abbiamo bisogno di riforme e trasformazioni strutturali" per recuperare "il livello competitivo del Paese". Ma l'Italia, prosegue, "non sembra capace di reagire". Per Fiat "guardare un Paese immobile e incapace di avviare un anche piccolo cambiamento è qualcosa di inconcepibile". Dal 2010 ad oggi "quello che non è cambiato è la misura della crisi che ha colpito l'Italia e l'Europa".

    renzi-lecca-584157_tn.jpg RENZI LECCA

    Il numero uno di Fiat e Chrysler ha aperto così il suo intervento alla chiusura del Meeting di Rimini. Dove era stato appunto nel 2010. Nello stesso periodo, ragiona Marchionne, è invece cambiato radicalmente il gruppo Fiat portando avanti il progetto di "integrazione industriale ma anche culturale" con Chrysler. "Quello che abbiamo fatto noi è uno dei tanti esempi" di come reagire "ma dobbiamo avere la consapevolezza che abbiamo di fronte una Italia tutta da ricostruire", avverte. Serve una "nuova fase di ricostruzione e rilancio nazionale": le risorse per farlo, come "le qualità umane e culturali", non mancano.

    copertina-dell-economist-renzi-draghi-hollande-merkel-583848_tn.jpg COPERTINA DELL'ECONOMIST RENZI DRAGHI HOLLANDE MERKEL

    L'esempio del percorso fatto da Fiat, che Sergio Marchionne indica all'Italia, "non è per fare i presuntuosi", dice, ma "per dimostrare che anche in situazioni disperate, anche quando la concorrenza ti considera morto, ti puoi rialzare". Nel Paese serve una svolta, avverte più volte: "La realtà è che dobbiamo guardare avanti, che non possiamo più aspettare, il Paese sta prendendo una brutta impennata". E, dice rivolgendosi agli imprenditori, "dobbiamo mettercela tutta da soli, una soluzione non arriverà dall'alto".

    Un'analisi impetuosa che non vuole essere però un attacco diretto al governo Renzi. "Riponiamo massima fiducia nel governo", dice infatti Marchionne. "Il presidente Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l'ho incoraggiato a proseguire l'intento riformatore senza curarsi degli attacchi". Certo, sottolinea l'ad di Fiat e Chrysler, fino ad ora chi ha guidato il Paese "si è scontrato con un muro di gomma". Morale: "Risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti".

    renzi-col-gelato-a-palazzo-chigi-584149_tn.jpg RENZI COL GELATO A PALAZZO CHIGI

    A chi gli chiede se pensi che Renzi possa farcela, Marchionne rincara la dose: "La gente che si impegna nel fare le cose di qualunque colore è la benvenuta. Appoggio anche lui come ho appoggiato Letta e Monti. Se la sua agenda è di riforme e spingere il Paese avanti sono il primo ad appoggiarlo. Ma non sopporto più di vedere gente con il gelato, barchette e cavolate. Da italiano non lo voglio più sentire. Voglio essere orgoglioso di essere italiano, di dire che siamo veramente bravi come gli altri perchè lo siamo. Abbiamo 80mila persone che non hanno paura di impegnarsi con la sfida globale. Non ho capito perchè non possa farlo il Paese.

    ?"Non possiamo aspettare più. Il sistema - ammonisce - ha bisogno di azione e bisogna muoversi. Ho preso la Fiat come esempio: non possiamo più aspettare che vengano modificate le regole, che la gente ci segua, che troviamo accordi, che troviamo soluzioni per tutte le poltrone disponibili. A me non interessa un cavolo", conclude.

    Maglione è sempre molto chiaro nell'esporre i suoi pensieri............:D

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/30/marchionne-italia-tutta-da-ricostruire-ho-incoraggiato-renzi-a-proseguire-riforme/1103156/

    Marchionne: “Italia tutta da ricostruire. Ho incoraggiato Renzi a proseguire riforme”

    L'amministratore delegato della Fiat, parlando al Meeting di Rimini, ha detto che il premier ha "un compito arduo e ingrato" e non deve "curarsi degli attacchi". Ma i precedenti non fanno ben sperare: fino ad ora "risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti". Sugli stabilimenti italiani ribadisce: "Non ne chiuderemo nessuno, ci accolliamo i costi". Renzi incontra Landini? "Buona fortuna, non sono geloso"

    di Redazione Il Fatto Quotidiano | 30 agosto 2014Commenti (194)

    marchionne-640.jpg

    “Con questi livelli di disoccupazione la situazione si aggraverà. L’Italia non può più aspettare”. Parola di Sergio Marchionne. L’amministratore delegato della Fiat, intervenuto al Meeting di Rimini, ha detto che il Paese vive una “recessione prolungata” e “abbiamo bisogno di riforme e trasformazioni strutturali” per riportarlo a un “livello competitivo”. L’Italia, per ora, “non sembra capace di reagire”. Il manager ha però espresso “massima fiducia nel governo” e ha speso parole di sostegno per il premier Matteo Renzi: “Il presidente Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l’ho incoraggiato a proseguire l’intento riformatore senza curarsi degli attacchi”. Nessun trattamento di favore, comunque: ”La gente che si impegna nel fare le cose di qualunque colore è la benvenuta. Appoggio anche lui come ho appoggiato Letta e Monti. Se la sua agenda è di riforme e spingere il Paese avanti sono il primo ad appoggiarlo”.

    Finora “risultati pochi, compromessi tanti” – Resta il fatto che i precedenti non fanno ben sperare: “Fino ad ora chi ha guidato il Paese si è scontrato con un muro di gomma”. Sono state fatte “gare al ribasso per toccare meno gli interessi e il sistema ha conservato se stesso”. Così, alla fine, “risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti”. Dunque, è la conclusione, “saremo i primi a salutare le riforme se arriveranno, ma non possiamo riporre fiducia in un sistema che appare immobile”. “Dobbiamo avere la consapevolezza che abbiamo di fronte una Italia tutta da ricostruire”. Fatta la diagnosi, ecco la ricetta: serve una “nuova fase di ricostruzione rilancio nazionale. Le risorse per farlo, come “le qualità umane e culturali”, non mancano. Lo Sblocca Italia? “Un buon inizio ma c’è ancora molto da fare. Bisogna andare avanti”.

    “Basta ironie su gelati e barchette” – Marchionne ha anche commentato la copertina dell’Economist, a cui Renzi ha ribattuto mangiando un gelato nel cortile di Palazzo Chigi: “Non sopporto più di vedere gente con il gelato, barchette e cavolate. Da italiano non lo voglio più sentire. Voglio essere orgoglioso di essere italiano, di dire che siamo veramente bravi come gli altri, perché lo siamo. Abbiamo 80mila persone che non hanno paura di impegnarsi con la sfida globale. Non ho capito perché non possa farlo il Paese”. L’uscita del settimanale britannico? “Sentirsi dare da qualcuno del gelataio non fa piacere, se lo dicono a me, non mi fa piacere”. E comunque “il gelato lo hanno dato a tutti quanti noi e non ha niente a che vedere con Renzi”. Quanto alla reazione, “sono scelte sue personali, io avrei ignorato tutto. Di vignette contro di me ne escono tante, non le ho mai inseguite”.

    “Vent’anni di finte riforme” per colpa di “destra e sinistra, e imprenditori”. Ironia su Landini - “Abbiamo passato vent’anni a far finta di fare riforme sociali”, è il giudizio del manager che ha orchestrato le nozze tra il Lingotto e Chrysler. “Non abbiamo neppure approfittato dell’adesione all’euro, con cui potevamo finanziare le riforme”. “Abbiamo solo alimentato una dialettica distruttiva che ha indebolito le istituzioni, così gli investitori non arrivano, i salari si erodono e il tenore di vita cala”. E “quando dico noi, dico tutti. Destra e sinistra, e imprenditori”. Ma, naturalmente, anche il sindacato. Alla richiesta di un commento sull’incontro tra il premier e il segretario della Fiom Maurizio Landini la risposta di Marchionne è stata: ”Renzi incontra Landini? Good luck, non sono geloso”.

    “Nessuna chiusura in Italia, ci accolliamo i costi di una realtà in perdita” – Quanto alla presenza di Fiat in Italia e alle prospettive che si apriranno dopo la fusione con il gruppo automobilistico di Detroit, Marchionne ha ribadito: “Non intendiamo chiudere nessuno stabilimento in Italia, accollandoci tutti i costi di una realtà operativa in perdita“. Come è noto Fiat intende “rivedere in modo radicale” la sua strategia puntando sull’alto di gamma, e su questo fronte il nostro Paese può essere la base per la diffusione di veicoli in tutto il mondo.

    “Fiat dimostra che quando la concorrenza ti considera morto ti puoi rialzare” – La Fiat che si appresta a spostare la sede legale in Olanda va dunque vista come un modello per il Paese? Marchionne sembra pensarla così. “Non per fare i presuntuosi”, ma “per dimostrare che anche in situazioni disperate, anche quando la concorrenza ti considera morto, ti puoi rialzare”. “Quando abbiamo deciso di intrecciare il nostro destino con Chrysler, un’azienda in bancarotta, ci siamo giocati tutto: credibilità, reputazione e io personalmente anche la carriera”, ha ricordato Marchionne. “Invece di temporeggiare come tutti i nostri concorrenti, ci siamo mossi e siamo andati negli Usa”. All’epoca “in pochi credevano alla fusione con Chrysler, nonostante l’entusiasmo dei media”. Quindi “abbiamo rischiato di evidenziare in modo chiaro la fragilità della Fiat, senza nemmeno la sicurezza di una poltrona su cui atterrare se il progetto fosse fallito”. E anche in Italia, “se avessimo aspettato le condizioni di un sistema competitivo, non avremmo fatto assolutamente nulla”. Invece, ha rivendicato l’amministratore delegato, “abbiamo deciso di assumerci la nostra parte di rischio e responsabilità, abbiamo fatto delle scelte coraggiose di rottura con il passato, compresa quella di uscire da Confindustria per stabilire un rapporto negoziale diretto”. ”Siamo andati avanti, incuranti delle accuse e degli sgambetti, e da quasi 5 anni che stiamo progettando la rete industriale” in Italia. Questa, secondo il manager, è la lezione che il Paese dovrebbe trarne: “Non possiamo più aspettare che vengano modificate le regole, che la gente ci segua, che troviamo accordi, che troviamo soluzioni per tutte le poltrone disponibili. A me non interessa un cavolo”

  17. Faccio notare che le foto che ho postato sono solo alcune di quelle allegate all'articolo :D

    - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

    Sembra avere il passo più lungo dell'altro mulo, possibile?

    Non penso. Credo piuttosto che l'apparente minore passo nelle foto di Quattrorotelle fosse legato sia alla non eccelsa qualità delle medesime che alla particolare angolazione/distanza da cui sono state scattate :D

    - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

    questa ha motorizzazione diesel con due scarichi.. chissà che c'è sotto il cofano....

    Da cosa l'hai capito che è diesel ? :pen:

  18. Dato che il 3D su Giulia è momentaneamente chiuso, posto qui:

    https://translate.google.com/translate?sl=de&tl=it&js=y&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&u=http%3A%2F%2Fwww.auto-motor-und-sport.de%2Fnews%2Ferlkoenig-alfa-giulia-hier-faehrt-die-neue-mittelklasse-von-alfa-8563346.html&edit-text=&act=url

    Allegate all'articolo, ci sono molte foto di ottima qualità. In particolare si vede il mostruoso Frankenstein che attualmente è la plancia (il volante è della Jeep :lol:):

    Erlkoenig-Alfa-Giulia-fotoshowBigImage-8a6b2a42-805078.jpg

    Erlkoenig-Alfa-Giulia-fotoshowBigImage-827cef99-805081.jpg

    Erlkoenig-Alfa-Giulia-fotoshowBigImage-e0008189-805090.jpg

    Erlkoenig-Alfa-Giulia-fotoshowBigImage-5c07a649-805091.jpg

    Erlkoenig-Alfa-Giulia-fotoshowBigImage-cd08deeb-805095.jpg

    Erlkoenig-Alfa-Giulia-fotoshowBigImage-70691463-805084.jpg

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