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I greci non sono tutti dei deficienti, così come Tsipras non è un incantatore di serpenti. A parte questo, converrai che non è stato un fine stratega: ha puntato i piedi contro l'austerity, ha portato il popolo a urlare NO alle condizioni dei creditori, poi, dopo quella che lui chiama vittoria al referendum, ha licenziato Varoufakis perchè sgradito, portato allo stremo la già asfittica economia greca con una settimana buona di chiusura banche e blocco dei conti correnti, e presentato in extremis un piano in cui accoglie gran parte delle condizioni dei creditori ante-referendum, piangendo e supplicando perchè non ha nessun piano B per salvare il paese. Tanto tempo sprecato, tanto rumore per nulla e incapacità di governare: mi sembra siano queste le sue credenziali... Inoltre, visto come è andata a finire (o, almeno, come sembra finirà tutta questa storia), è valsa la pena di fare questo referendum? Forse avrà ottenuto qualche agevolazione rispetto alla proposta precedente, di sicuro c'è che la Grecia ha subito una grossa battuta d'arresto: prenotazioni di soggiorni cancellate al ritmo di 50.000 al giorno (http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/grecia_referendum_turismo_cancellazioni/notizie/1449484.shtml), penuria di combustibili sulle isole, commercianti greci costretti a pagare in contanti la merce in arrivo dall'estero pena la mancata consegna, e tutto questo durante il periodo dell'anno più proficuo per l'economia.
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Cerca un indirizzo mail su internet, oppure vedi se un cellulare è presente in whattsapp. Altre soluzioni a costo zero credo non esistano, a parte buttare il pacco e finirla lì... Altrimenti contatta il mittente, non so se italiano, e ti accordi con lui per il ritiro del pacco da riconsegnare agli spagnoli.
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Potrei sbagliarmi, ma non credo che in un referendum svolto correttamente il governo (nella persona del primo ministro) possa schierarsi tanto da chiedere al popolo esplicitamente di votare NO: per par condicio, quale sarebbe la controparte a tale suggerimento? Il presidente della Repubblica (he comunque non si è proprio sentito)?
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Che poi io non capisco una cosa: se il traghetto per la Sardegna costa un botto (ho letto di tariffe di quasi 1.400 euro per 4 persone e auto al seguito), meglio un volo con noleggio auto sul posto (nello stesso articolo, che cercherò di postare, si parlava di circa il 50% in meno di costo), Tirrenia/Moby perde clienti più velocemente della neve che si squaglia al sole e dovrà abbassare le tariffe, o chiudere. Alla fine non è che non si possa andare in Sardegna in nessun altro modo (ovviamente non sto dicendo che Tirrenia faccia bene, ma che comunque prenderà mazzate dal mercato)...
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Praticamente una VW (Jetta, Bora o altro modello presente in Cina)...
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'Na ciavatta più che altro...
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- giappone
- sienta 2015
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Articolo de La Stampa, in cui si teorizza l'uscita della Grecia dall'euro per "asfissia": Il default con la Bce, poi i depositi vuoti Ecco come la Grecia può uscire dall?euro - La Stampa
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Io penso che a parte i porti, il resto dei servizi greci sia di scarso interesse per gli investitori privati: mercato piccolo, povero e scarsa ripresa in prospettiva.
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Notizia vecchia, almeno per il Pireo i cinesi sono ancora in corsa: Grecia in trattative avanzate con cinese Cosco su quota porto Pireo | Business | Reuters
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Ripetiamo una cosa già detta: il rendimento del titolo e l'interesse (la cedola) che paga il titolo non sono la stessa cosa. La cedola è l'interesse che paga il bond periodicamente (tipicamente 1 o 2 volte l'anno, per i titoli greci una volta l'anno), mentre il rendimento è il guadagno che si ottiene considerando il prezzo d'acquisto, le cedole maturate e il prezzo di vendita. Ora, i titoli gerci, da una rapida occhiata, hanno cedole del 3% (che è quello di cui il governo si indebita per ripagare l'investitore), sia che siano con scadenza 2021, 2030, 2040, quindi una percentuale assolutamente plausibile, non elevata, ma il loro valore di mercato (ovvero il prezzo effettivo d'acquisto di ciascun titolo) è, a seconda della scadenza, variabile dal 45 al 55% circa, conseguenza questa del timore del default (elevato rischio, minore prezzo di mercato e viceversa). Quindi, a fronte di una cedola del 3%, il rendimento viaggia attorno al 10-12% supponendo di acquistare e tenere il titolo fino alla sua naturale scadenza (profilo cosiddetto da "cassettista"). Ovviamente il calcolo del rendimento effettivo cambia se la Grecia va in default, o se invece si riprende e il prezzo cambia e si vende il titolo in anticipo etc...
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Intanto, Tsipras si è presentato all'Eurogruppo senza alcun piano di riforme in mano Grecia, Juncker: «È tempo di negoziare, sono pronto a tutto» - Corriere.it Non capisco a che gioco sta giocando il governo greco...
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Ora che hanno l'acqua alla gola per forza, perchè sono funzionali ad ottenere nuovi prestiti... La Grecia potrebbe spendere l'80% del proprio PIL in zucchero filato, l'importante è che ripaghi il debito: non è riuscito a farlo, quindi i creditori, per concedere altri prestiti, ora esigono di controllarne le uscite.
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Non lo fa semplicemente perchè chi gli ha venduto le armi non è lo stesso che "gli fa le pulci" sui conti... Inoltre chi siamo noi per decidere come la Grecia spende i suoi soldi? L'importante è che onori il debito, infatti il "cazziatone" parte proprio quando i greci si lamentano che non riescono a pagare...
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Perdonami, ma mi sembra di discutere con un bambino... Io ti sto riportando dei fatti, tu rispondi a casaccio... Io mi attengo all'argomento del titolo del topic, tu svii il discorso con cose che non c'entrano nulla... Mi parli della Polo, di bombardare Atene, del fatto che il problema dell'Italia non sono i 37 miliardi che ci deve la Grecia...vabbè, abbiamo scherzato...
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Non ho detto che dobbiamo bombardare Atene, ma permettimi di dubitare che la Grecia pagherà mai di questo passo (i debiti che sono stati tagliati del 70% a me suonano premonitori). Inoltre uno Stato sovrano, se è fatto da persone serie, e non quaquaraquà, una volta sottoscritti i trattati, non fa semplicemente quel che gli pare, ma li rispetta, criticandoli, ma li rispetta, dal momento che i benefici li ha gdouti ma gli obblighi, chiari al momento dell'accordo, li ha dimenticati (per dire così...).
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Non ho capito se c'è del sarcasmo nella tua risposta, comunque non credo che a te piacerebbe che un tuo "alleato", compagno di squadra, amico prenda dei soldi in prestito da te e poi ti faccia pernacchie al momento di restituirli: a me salirebbe il crimine... Inoltre, sembri scherzare sull'"immane mole di denaro" che la Grecia cideve: sono circa 37 miliardi in totale, cosa che a noi è costata più di una manovra economico-finanziaria, con le note rivoluzioni di zebedei che ben conoscerai, se hai idea degli aumenti di tasse che abbiamo subito NOI italiani...
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Il problema principale, imho, non è tanto il fatto che la Grecia sia insolvente: rappresenta il 3% del debito totale dell'Unione e il 2% del PIL, percentuali facilmente ammortizzabili. Il problema vero è che si crea un precedente, in ogni modo vada a finire, ovvero: se non paga la Grecia, un domani anche l'Italia potrebbe rifiutarsi, tardare, accampare scuse, ma l'effetto sarebbe molto più devastante rispetto a quello greco; se alla Grecia vengono concessi speciali condizioni, queste dovranno essere estese a tutti, ma non sarà sempre possibile; se la Grecia esce dall'euro significa che dal nostro sistema monetario si può uscire, cosa non prevista dai trattati della sua fondazione. Lo stesso vale per gli n-scenari che si possono supporre (solo negli ultimi giorni io li ho visti moltiplicarsi dagli iniziali 2 a 5, ma non è ancora finita...).
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Ma se tu non tagli le spese e aumenti le entrate, con cosa ripaghi il debito? I salari saranno stati anche tagliati all'inverosimile, ma ciò non significa che siano salari "corretti": se nel 2009 la Grecia contava quasi un milione di dipendenti pubblici (praticamente un greco su 10), con tutta una serie di benefit accessori, dove li trovi i soldi per pagarli se non hai entrate sufficienti (leggi tasse)? Nel 2012 erano scesi a circa 650 mila per effetto delle richieste dei creditori, ma si è poi scoperto che quelli che prima risultavano dipendenti statali, dopo vennero calcolati come dipendenti di istituzioni locali, in pratica un semplice escamotage per far risultare dei licenziamenti inesistenti e continuare a godere dei prestiti dalla BCE...Se non è malafede questa, dimmelo tu... La verità è che le riforme spaventano e fanno male (ai greci come agli italiani, agli spagnoli come ai tedeschi) ma in Grecia si è fatto di tutto per evitarle e, adesso che sono con le spalle al muro, lamentarsi è ancora più facile di prima, ma forse neanche bastano più...
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Mi dispiace ma stai dicendo cose non vere: i soldi del FMI, BCE etcc. i greci li hanno visti eccome! Con cosa credi siano stati pagati stipendi e pensioni, la baby-pensioni, quelle di reversibilità alle figlie zitelle, tredicesime, quattordicesime e quindicesime, e tutte le più assurde facilitazioni di cui hanno goduto finora (perfino per noi fantasiosi italiani). Sai che alla Grecia sono stati concessi prestiti con scadenza fino al 2054? Se non è una condizione di favore questa... Inoltre non è da adesso che la Grecia si regge solo su turismo e flotte mercantili: se non li hanno tassati finora, come caspita fanno a ripianare i loro debiti? Cosa aspettano a farlo? E ripeto: se ai greci non andava bene entrare nell'euro, potevano non farlo, ma all'epoca hanno deciso che per loro era un vantaggio, quindi ora che il giocattolo si è rotto non possono dire "Non va bene, l'Europa è cattiva", troppo comodo. No, loro sono andati a votare per dire che non vogliono saperne di restituire i soldi che hanno mangiato, spaccare i vetri delle banche sarebbe stato inutile...
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Effetti "secondari" della crisi finanziaria in Grecia: Non solo bancomat, iTunes e PayPal bloccati in Grecia - La Stampa in pratica Paypal e iTunes hanno sospeso le transazioni dei loro account greci. Crescono, invece, le transazioni in BitCoin, moneta elettronica al di fuori dei circuiti valutari centrali o nazionali.
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Ma tu veramente credi che la Grecia votando no al referendum abbia vinto qualcosa? Ma veramente tu vedi il risultato del referendum come una dimostrazione di orgoglio? Ma mi sai dire che vittoria é quella grazie alla quale non hai soldi a sufficienza per poter pagare stipendi e pensioni? Se non fosse chiaro, oggi la Grecia ha ufficialmente finito la liquiditá: referendum o no, vittoria o no, la minestra é sempre che i soldi per andare avanti lo stato non li ha. Qual é la soluzione che hanno trovato col referendum? Inimicarsi definitivamente le istituzioni che ti davano ossigeno? Se poi mi dite che ai greci basta il tavolino sotto l albero con un piattino di formaggio e olive, allora avete ragione, peró potevano dirlo prima di accettare prestiti per centinaia di miliardi, parte dei quali a fondo perduto. Alla faccia dell'orgoglio...
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Magari la Germania tira i fili della politica economica (e non) dell'Unione di piú rispetto ad altri, peró é anche vero che qundo servono i dobloni si va tutti a piangere dalla Angelona...Perché nessun Paese, a parte forse la Francia, non fa "concorrenza" alla Germania sul piano della crescita, delle riforme, di una politica economica di lungo periodo invece che lamentarsi dei tedeschi mangiacrauti? Se il sistema dell'euro non é perfetto, come nessun sistema monetario, tu cerchi di migliorarlo, non lo critichi ad oltranza piangendo come se qualcuno ti avesse voluto fare prigioniero (di lusso, tra l'altro visto puanti prestiti hai ricevuto).
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Nessun medico ha prescritto alla Grecia di entrare nell'euro e quindi accettare le condizioni per rimanerci, come non lo hanno prescritto all'Italia, alla Spagna etc... Lamentarsi ora, dopo 15 anni in cui l'Europa ti ha prestato denaro e tu lo hai preso perché altrimenti saresti fallito senza pietá, francamente é da ipocriti, cosí come dire che l'Europa ti vuole schiavo. I greci stanno sputando nel piatto in cui hanno mangiato per anni.
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Tu mi stai dicendo ció che é successo ma non sta scritto da nessuna parte che ci sia un rapporto causa effetto tra debito ed euro. Inoltre non ho capito cosa migliora con il cambio di moneta: solo perché si rifiuta l'euro non significa che poi l'economia si risollevi, neanche se si azzera il debito, dal momento che é lo stato greco che non riesce a trovare risorse per andare avanti. La prova é che il governo greco ha giá chiesto altri capitali a quelli a cui giá non riesce e non vuole restituire quanto preso a prestito. Se vuoi troncare gli accordi con l'Europa non bastano le palle: serve la capacitá reale di andare da soli per la propria strada e questa forza oggi la Grecia non ce l'ha.