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Lisse

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  1. I fantastici bicchieri ZALTO... a sx il modello "Bordeaux", a dx l'"Universal"...
  2. Ieri sera ho festeggiato il mio compleanno con cenetta al solito ristorante, con la moglie astemia... servizio al bicchiere con: Di questo produttore avevo sentito (più volte) solo "L'Ouverture" e "L'Accomplie", che sono di rango inferiore rispetto a questo millesimato... siccome sono due bolle che mi piacciono, ponevo alte aspettative... invece... sarà l'annata 2009 scarsuccia in zona, ma, per me, è solo discreto. N.B.: notare la tiratura complessiva di 3.200 bottiglie.. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Una bella sorpresa! Taglio provenzale di Chardonnay, Grenache Blanc, Roussanne ecc. ecc. ecc., lavorato in cemento ed affinato in barrique usate, senza aggiunta di solforosa... sapido, minerale, beverino, ottimo compagno della tavola. Dal catalogo "Triple A" di Velier. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Taglio 70% Sauvignon Blanc e saldo Sémillon, conferma il mio poco feeling con i Bordeaux bianchi (aspettando qualcuno che mi offra un calice di Haut-Brion Blanc:mrgreen:)... piatto, muto, solo un poco di legno. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - In abbinamento al dessert a base cioccolato, un Banyuls grand cru, uno dei pochi vini che si possono abbinare... è un rosso dolce fortificato (anche se è permesso l'uso di una parte di uve bianche) prodotto nel sud-est della Francia, vicino al confine spagnolo.
  3. Ahia... caschiamo male:(... diciamo che le premesse sulla 2014 non sono per nulla buone, anche se è troppo presto per sparare sentenze: i Brunello"base" 2014 usciranno nel 2019 ed i Brunello "riserva" nel 2020... oppure prova qualche bolgherese "-aia", andando oltre il centone, però. Al momento ho sentito pochissimi 2014 rossi e tutti vini di livello inferiore, che hanno confermato le scarse aspettative. Quindi: intanto aspetta almeno il 2018 per sentire qualche Barolo ed il 2019 per i Brunello, poi si potrà valutare che fare... ma dubito che saranno vini che potranno dare soddisfazione nel 2032:roll:. Soluzione empirica: comprare dei 2013 e correggere col pennarello l'annata:mrgreen:... ho visto che fece così anche un produttore langarolo di buon livello, il cui figlio nacque nel 1975... prese dei 1974 e li "adattò"... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - La DOC Rosso di Montalcino è una cosiddetta DOC "di ricaduta", un po' come una denominazione cadetta, come, fra le altre, è la DOC Nebbiolo d'Alba (o Langhe Nebbiolo). I produttori la utilizzano, oltre che per vini ottenuti da vigne iscritte nel registro della DOC Rosso di Montalcino, anche per uve raccolte in vigne iscritte nella DOCG Brunello di Montalcino ma non ritenute idonee ad essere vinificate come Brunello, perché di qualità non eccelsa oppure ottenute da vigne troppo giovani. Oppure, semplicemente, per chi avesse bisogno di fare cassa e volesse mettere in commercio prima del previsto una partita di vino "atto a divenire Brunello"...
  4. Confermo, solitamente le annate calde giovano al vitigno Barbera. Per il resto, da scarsamente frequentatore della tipologia, considero le Barbera abbastanza incasinate: gli stili di vinificazione sono assai variabili, dalla Barbera acidissima-solo-inox a quella marmellatona-concentrata-iperbarricata (ed il mondo in mezzo)... senza conoscere il prodotto, si rischia di prendere delle cantonate. In generale, preferisco le versioni base, snelle e beverine... ammetto, però, che certe versioni top (quasi sempre d'Alba), dopo qualche anno di affinamento sono un bel bere. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Visto la tipologia "gdo", io stapperei a cuor leggero... le occasioni "più particolari" meritano di meglio:mrgreen: - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Premesso che ARGIOLAS è comunque produttore di rilievo, i Vermentino di Sardegna non sono proprio tipologia da lungo affinamento... io non andrei oltre il secondo anno successivo alla vendemmia, specialmente se con tappo in silicone e bottiglia in vetro trasparente... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Il tannino presente nel vino, però, non viene unicamente dalla cessione dei legni, ma anche da bucce, vinaccioli, raspi..
  5. Vorrei conoscere la vs. esperienza sulla durata delle pastiglie freno posteriori, per confronto con la mia situazione.. Ho una TOYOTA Avensis s.w. 2.0D del 2012 alla quale ho dovuto sostituirle per la prima volta a 45.600 km e la scorsa settimana, durante il tagliando dei 75.000, mi hanno pronosticato una durata dell'attuale set di altri 6.000, quindi 36.000 in tutto... Già avevo brontolato in concessionaria al primo cambio (mai dovuto cambiare a 45.000 e prima di cambiare le pastiglie anteriori), ora sono proprio furioso... premesso che il mio stile di guida non è sportivo (non avrei preso questa auto:mrgreen:), mi hanno saputo solo dire che i sistemi ESP provocano una maggiore usura delle pastiglie posteriori... però la mia auto precedente, una Avensis del 2005, aveva pure essa l'ESP ed il primo cambio era avvenuto a 79.500, ovvero il doppio... Ho reclamato via mail presso TOYOTA ITALIA, mi hanno chiamato per dettagli, dicendosi sorpresi () della scarsa durata e promettendomi di ricontattarmi. Staremo a vedere..
  6. Segnalo che il 27 e 28 novembre si terrà nella fiera di Piacenza il mercato della FIVI, i vignaioli indipendenti... si potrà degustare ed acquistare, ci saranno un sacco di produttori meritevoli di attenzione.
  7. Ieri siamo stati in una osteria/vineria (posto interessante) di Seriate, invitati da un amico (palato raffinatissimo) che non vedevamo da un paio d'anni, con qualche nostra boccia al seguito... SAVART "L'ouverture": produttore emergente, anzi già emerso, tutto Pinot Noir, bolla fine, vino croccante e bellissimo aperitivo (bottiglia portata da me ed unica che l'oste ha voluto assaggiare... chiedendomi subito come reperirle:mrgreen:) - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - PRUDHON Chassagne "Les Houillières"... unica bottiglia presa dalla carta del locale, etichetta rovinata, dal lotto dovrebbe essere vendemmia 2011... purtroppo vino già in netta fase calante. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - SAUZET Puligny '08: per essere solo un village, gran vino e perfettamente in forma! Buono perfino a temperatura ambiente... Grande annata la 2008 per la Borgogna bianca. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - ANFOSSO Rossese "Poggio Pini" '12: ancora sul frutto, godibile ma sarà meglio fra un paio d'anni... solita produzione confidenziale: 1.564 bocce, da cercare in qualche shop specializzato, attorno ai 15 euro.
  8. Che sappia io, il primo a coltivare ed imbottigliare Riesling Renano in Langa è stato VAJRA, di Barolo, negli anni '80... pare avesse una porzione di vigneto abbastanza in quota ed orientata poco felicemente, così decise di piantare questo vitigno nordico.. il suo Langhe Riesling è sempre stato fra i migliori d'Italia (meglio dopo qualche anno di vetro), anche se negli ultimi anni (quando ha preso il nome di Langhe Riesling "Petracine") l'ho un po' perso di vista.. Dopo il suo successo, si sono cimentati in diversi a piantare Riesling in Langa... per me, il migliore oggi è quello di ETTORE GERMANO di Serralunga d'Alba, il Langhe Riesling "Hérzu". Coltivato nel comune di Cigliè, ai confini della Langa, a quote elevate (500-550 mt), è uscito per la prima volta con l'annata 2005 (mi ricordo bene: 1.500 bottiglie e due le comprai io:D) e da allora ha compiuto decisi progressi. Stasera ho stappato la mia prima bottiglia dell'annata 2013, recentemente premiata dalle guide del settore... decisamente piaciuta, sviluppando già le tipiche note idrocarburiche del Riesling, con tanto agrume ed una bellissima bevibilità; produzione attuale sulle 13-15mila bottiglie, prezzo a scaffale enoteca 18-20 euro.
  9. Pare che Sederona Williams sia in dolce attesa...
  10. Inizio dalla fine... io il sushi non lo mangio, quindi il mio consiglio riguarda il pesce crudo in genere: direi Chablis, Sancerre e/o Muscadet Sèvre-et-Maine... ma anche Riesling. Restando in Italia e su vini più immediatamente reperibili (ma un poco meglio del M.T. citato)... starei su bianchi tipo Soave o Verdicchio (ma quelli light), in Alto Adige dei Pinot Bianco o Terlaner... anche della Malvasia Istriana. Ed eviterei le versioni in legno. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Come ho scritto nel primo post, pagina 1, sono un semplice appassionato, non ho mai fatto corsi da sommelier e non lavoro nel mondo del vino. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Una soluzione potrebbe essere frequentare un corso da sommelier, di quelli tenuti da AIS, ONAV, FISAR ecc. Molti miei amici l'hanno fatto... ma tutti mi dicono che la validità del corso è data soprattutto dal docente che lo terrà; qualcuno è veramente bravo, qualcuno molto meno... ed i vini messi in degustazione mediamente molto scarsi. Diciamo che quella del corso, magari solo il primo livello (quelli AIS sono tre livelli, per esempio), potrebbe essere una seconda fase. La prima fase, allora? Assaggiare il più possibile, partecipando ad eventi, fiere, festival, degustazioni. Per crearsi una base teorica servirebbe leggere... purtroppo, di periodici validi nel settore vino non ne vedo; riterrei utile acquistare una guida-vini (le meno peggio credo siano quella de L'Espresso e quella del Gambero Rosso), da leggere con calma ed attenzione, tanto per avere un quadro generale delle zone vinicole, di una parte dei buoni produttori (quelli che non inviano i campioni in degustazione non sono recensiti), delle denominazioni e dei nomi dei vini... tanto per imparare che, ad esempio, esiste il Verdicchio dei Castelli di Jesi ed il Verdicchio di Matelica, che il Timorasso non è un'imprecazione genovese ma un vitigno dell'alessandrino e che il Vin Santo lo fanno in Toscana, mentre il Vino Santo in Trentino.. Trovassi poi qualche amico con la stessa passione, magari in fase più avanzata di conoscenza... Leggo ora che sei di Nocera: ti suggerisco di seguire il sito www.tipicamente.it, a volte organizzano degustazioni in Campania... e poi sono molto bravi, Paolo de Cristofaro è un amico, qualche anno fa venne a trovarci ed a degustare con noi, ogni tanto ci si sente...
  11. Riprendiamo con un vino accessibile... il Verduno Pelaverga di BURLOTTO, annata 2013. Il Pelaverga è vitigno poco conosciuto, caratteristico del comune di Verduno, uno dei comuni della DOCG Barolo... chi lo conosce, comumque, lo apprezza e la produzione è in crescita; molto profumato, fiori e fragole, ma soprattutto tanta speziatura, pepe in primis, una grande bevibilità, acidità accompagnata da un medio corpo; da servire fresco di cantina e capace di abbinarsi a molti piatti. Oltre a quello di BURLOTTO, consiglio quello dei FRATELLI ALESSANDRIA, entrambi nella fascia di prezzo 12-14 euro; produttori minori possono costare 2-3 euro in meno. Attenzione: la produzione limitata e la richiesta in crescita ne fanno un vino non facile da reperire a distanza di qualche mese dalla comercializzazione (di solito fra marzo e maggio). In particolare, ora si dovrebbe trovare solo l'annata 2014, che è decisamente minore... la 2013 da me stappata, invece, è senz'altro ottima. Grazie a Tinypic, che mi carica la foto in orizzontale:disag:
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