Thomas M.

Mi chiedo come si faccia a competere con gli altri con una gamma così scarna oltre che vecchia (tolte le pochissime novità Alfa e Jeep). Nessuna novità Fiat, nessuna novità Alfa, Lancia praticamente morta. Anche solo a far suscitare interesse, una visita in concessionaria, nulla di nulla.

Gli interni mi sembrano molto futuristici, un passo avanti rispetto agli attuali (ottimi). La qualità non sarà delle Mercedes migliori ma è davvero buona e la preferisco anche a quelle di Audi A3 e BMW S1. Ciò che non mi convinceva in passato era solamente la posizione del tablet. Il solito neo delle tedesche è che per aver un ottimo prodotto devi attingere all'infinito listino optional con inevitabile innalzamento del prezzo da pagare. Inutile paragonarle a certe schifezze di FCA. Mi son vergognato per la qualità degli interni di Mito e Giulietta quando ci son salito.

L'azienda va talmente bene che GM l'ha scartata due volte ed all'orizzonte, tolto lo spin-off Ferrari e Maserati, nessuno è intenzionato a comprarla. All'estero, tolte le solite Ferrari e Jeep, le vendite sono imbarazzanti ed in giro per le solite metropoli, europee e non, si vendono le solite premium. Da chi lavora nel settore mi è stato ribadito come, da qualche mese a questa parte, abbiano incominciato ad inondare il mercato italiano di Giulia per aziende e leasing privati poiché non riescono a raggiungere gli obiettivi previsti col mercato extra UE. Idem con Maserati. Ma va tutto bene. A me sembrate veramente di parte qua dentro. Per inciso, io vorrei che FCA fosse leader come VW o Toyota, o in netta ripresa come qualcuno continua a decantare. Ma purtroppo non è così. Son realista, né pessimista e né ottimista. Se l'azienda andasse così bene non ci sarebbe cassa integrazione in Maserati. Così come in FCA non ci sarebbero così poche assunzioni, in alcuni reparti semmai licenziamenti, in altri si aspetta addirittura il pensionamento. Questa la situazione a Torino, il resto son discorsi da bar. P.S. Si sarà anche ridotto l'indebitamento ma in tecnologia, ibrido, elettrico son indietro anni luce con i competitors. Per cui: o metteranno altri quattrini (della famiglia o presi in prestito) od altrimenti saranno costretti a vendere/fondersi per rimanere a galla nei prossimi 20 anni. Altre situazioni non ne vedo.

Qua di opinioni ce ne son poche. I numeri parlano chiaro. Poi se volete vedere quello che vi piace fate pure. La situazione del resto è quel che è.

Fiat Industrial andava benissimo e produceva utili, tant'è che questi venivano poi irrimediabilmente bruciati in Fiat Auto. Uno dei meriti di Marchionne fu proprio lo scorporo tra un'azienda decotta (Fiat Auto) da una che andava bene (Fiat Industrial), senza contare Ferrari che oramai brilla di luce propria. Guarda caso si tratta di operazioni manageriali-finanziarie e non di prodotto.

Beh io non ci vedo nulla di positivo. Vuol dire tenersi i pezzi pregiati (Ferrari-Maserati e forse Alfa Romeo) e vendere tutto il resto al miglior offerente, al più fare una fusione. Ma difficilmente con una fusione si avrà il controllo del gruppo senza metterci quattrini (cosa che gli Agnelli non faranno mai). Il fatto di abbellire i conti e "dare" Jeep nel pacchetto serve solamente a incipriare le carte da presentare al tavolo. Del resto i "players" al tavolo sono davvero pochi: ed uno di questi non sarà GM. Del resto già due volte hanno detto No a FCA. Farlo una terza volta sarebbe umiliante (per FCA). E poi oramai fan ridere questi piani industriali. Ne avesse concluso uno come quando è stato presentato alla Stampa.

Un conto è dire, un altro è fare. Possiamo pure dire che AR produrrà 700.000 vetture annue ma se poi a codeste parole non seguono i fatti (modelli presentati, modelli in produzione, modelli aggiornati, investimenti in ricerca e sviluppo), le parole non avranno alcun valore. All'appassionato o al cliente medio potrai anche imbambolarlo con bellissimi discorsi e bellissime slide, agli investori (coloro che vogliono vedere i risultati) no.

http://formiche.net/2014/10/14/riccardo-ruggeri-perche-ex-top-manager-fiat-brindo-troppo-la-fiat-americana/ Buona lettura.

Ed in base a cosa stava meglio Fiat? Su quali parametri? Quanto valevano le azioni di Fiat all'epoca e quanto quelle di Chrysler? Quanto valeva il fondo Veba? Ecco, rispondendo a queste domande si capirà perché fu valutata zero.

A me potete anche non credere ma se volete approfondire (bene) la Storia di Fiat e la fusione con Chrysler, leggetevi i libri scritti da Riccardo Ruggeri, ex operaio e dirigente Fiat, ex CEO New Holland. Una persona che ha dedicato l'intera vita alla Fiat.

Ripeto, guardati quanto la valutarono nella fusione e scopriresti l'amara verità. Dispiace dirlo (sono torinese) ma è così. * Ben inteso il dato riguarda solo Fiat Auto e non Fiat Industrial e Ferrari/Maserati.

Più che i soldi di acquisto io valuterei i soldi da destinare per la manutenzione.

A mio modo di analizzare i dati economici e finanziari, Fiat Auto era tecnicamente fallita nel 2009, ovvero nel momento di valutazione con la fusione Chrysler. Fallimento derivante da un lento stillicidio risalente alla dipartita di Ghidella. Causa ne furono Gianni Agnelli e gli altri dirigenti Fiat. Da lì Fiat non si riprese mai più. Successivamente, vi rammento che furono i quattrini americani (dati in prestito) a salvare Fiat e la stessa Chrysler e non Marchionne. Quegli stessi americani che, indirettamente, presero il controllo di FCA. Ne è la dimostrazione che Torino oramai è città periferica al gruppo e non più leader: la situazione occupazionale e degli investimenti è là a dimostrarlo. La gamma è quel che è, FCA sta sempre a rincorrere mentre gli altri "volano". La gamma oltre ad essere vecchia per alcuni brand, risulta sempre incompleta e superata. Oltre al fatto che l'assistenza alla clientela, le officine ed i concessionari, a differenza coi benchmark tedeschi, fan letteralmente pena. Potrai anche fare una eccellente auto (Giulia e Stelvio) ma se non ti sai curare il cliente, quello lo hai perso. Nè è la dimostrazione il fatto che, anche in Italia, un certo tipo di clientela continua - a prescindere - a comprare tedesco, oramai ben abituata a certi standard qualitativi. E su questo devono meditare, tanto, tantissimo. Oggigiorno chi ha soldi vuole una tedesca o una Jaguar/Land Rover, chi ha pochi soldi opta per una coreana o una francese. Fiat rimane col cerino in mano, non tanto in Italia ma a livello Europeo e Mondiale. Possibile che in giro per il Mondo, tolto Ferrari/Maseati/Jeep, si vedano solo Fiat 500? Io ritengo Marchionne un buon finanziere, un ottimo deal-maker, ma un pessimo uomo di prodotto. Il mio modello di riferimento è e rimarrà Ferdinand Piech. E poi, basta con questa smania di protagonismo a ritenersi sempre migliori al Mondo. Non lo siamo più, altrimenti ci troveremmo in ben altra situazione.

Per quale motivo? Già il telaio è assai diverso: la MINI è l’unica segmento B a montare il multilink. In strada te ne accorgi eccome.

Se ti piace una guida precisa, poco sottosterzo, e con prestazioni notevoli si. Ben inciso: la 500 Abarth va benissimo e diverte ma, IMHO, si sbaglia a compararla con la MINI. Inoltre una Cooper S è gia ottima da stock se non vuoi sbizzarriti a cambiare assetto e gomme.

Sono due auto molto diverse. Io le ho avute tutte e due (non cabrio però), ed attualmente ho la nuova F56. Col budget che hai indicato escluderei la nuova F56 e mi orienterei su una R57 LCI, ovvero il restyling col propulsore da 184cv. Queste le differenze, per me. L’Abarth è sicuramente una bella auto, emozionante e facile da guidare; ha una linea che non stanca ed invecchia poco; un motore affidabile ed ottima componentistica (su Competizione). Se però ti piace guidarla a fondo, risaltano i troppi limiti della vettura: telaio vecchio e non adatto, posizione di guida altissima, baricento alto, consumi elevati, prestazioni su strada non entusiasmanti. Inoltre le finiture sono economiche e grezze: molti dettagli sono da Fiat Panda ma il listino di casa Abarth è da segmento C premium. Il motore seppur affidabile è vecchio e non comparabile con quello Mini: va meno e consuma di più, molto di più. La MINI costa di più, sia in acquisto che in manutenzione (uguale a una normale BMW), ma è tutt’altra macchina. La R57 ha un telaio fantastico, preciso, sicuro e divertente. Posizione di guida ottima e sterzo chirurgico (quello della 500 sembra un furgone). Gli interni sono curati decisamente meglio, sopratutto se opterai per una versione molto accessoriata. Io non ho mai riscontrato problemi di scricchiolii o altro. Il motore 1.6 turbo spinge forte e consuma anche poco (mediamente in città si fanno i 12 km/l): tecnicamente di un’altra era rispetto al T-Jet Fiat. La vera pecca di Mini sta nell’affidabilità: le prime versioni col propulsore da 175cv avevano diversi problemi (consumo olio eccessivo e tendicatena) che spesso e volentieri portavano alla rottura del motore. Problemi risolti con la versione LCI. Insomma, ricapitolando, su strada le differenze ci sono eccome, son tangibili e concrete. Se ti piace guidare la MINI è una scelta Obbligata. P.S. La nuova F56 è molto diversa dalla precedente. Ha perso un pizzico di divertimento in favore di confort e qualità degli interni di segmento superiore. Può piacere o meno ma scendere da una 500 e salire su una MINI si percepisce eccome. Imputo a FCA la solita svogliatezza nel non aggiornare un modello oramai datato e risalente al 2007. Di certo, sopratutto meccanicamente, non l’hanno attualizzata col recente restyling. Inoltre se per MINI i prezzi di listino sono eccessivi, con Abarth (salvo sconti generosi) è da rapina a mano armata. P.S.S. La prova di Quattroruote è assai fuorviante, per il semplice motivo che la 595 Competizione monta delle eccellenti gomme stock, la MINI JCW monta delle pessime Pirelli Cinturato. E chi guida in pista conosce l’enorme differenza. Anche di due secondi a giro.