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roberto.c

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  1. Non era solo problema di cinghie, ma anche, se ricordo bene, di vero e proprio cedimento da surriscaldamento, superato verso la fine della prima serie rivedendo i circuiti di lubrificazione e raffreddamento. Se ricordo bene, si vedevano girare questi muletti verso la fine degli anni '70; diciamo '78/'80. L'allungamento del muso era dovuto effettivamente agli ingombri del motore (longitudinale a sbalzo).
  2. Ti ringrazio moltissimo delle precisazioni che essendo fatte da uno che ha vissuto quel periodo direttamente sono assolutamente piu precise e plausibili delle mie e di chi mi riferiva (da fuori) di questo periodo. Approfitto per chiederti se hai vissuto e conosci anche fatti che riguardano sviluppi sulla Gamma, eventuali altre motorizzazioni, evoluzioni del motore boxer anche in funzione del prototipo della Montecarlo con questo motore dei primissimi anni 80 di cui mi ha parlato l'ing Masala, poi non portato in produzione. Ti posso dire che la Gamma ebbe una gestazione, un parto ed un'infanzia molto travagliate. Doveva sostituire la 2000 (ex Flavia) ormai obsoleta. Esteticamente e funzionalmente la parte che subì i maggiori ripensamenti fu quella posteriore (e si vede!): si partì con la soluzione del portellone ed ampio lunotto che fu però scartata per una questione d'immagine: era disdicevole che alle signore sedute sul sedile posteriore si bagnasse la pelliccia aprendo il portellone nelle giornate di pioggia (non è una battuta mia: fu una sentenza formale della direzione). Sostituendo il portellone con uno sportello normale (con un complicato e costoso movimento a doppia cerniera per consentirgli un adeguato angolo d'apertura), si dovette alzare il taglio inferiore del lunotto ... col risultato che in manovra non ci si vedeva un ... tubo! Rattoppo dell'ultimo minuto (se ricordo bene fu coinvolta la Pininfarina) il lunottino inferiore aggiuntivo che aggiunse ulteriori complicazioni e costi (e focolai di ruggine). Per quanto riguarda i motori, come avevo già scritto in un altro post, nella prima serie della Gamma ebbero una elevatissima "mortalità infantile" dovuta a problemi di deformazione termica, superati nella seconda serie. Una curiosità poco nota è che alcune Gamma modificate nel frontale (sbalzo allungato di 80/100 mm: bruttissime!) furono usate per la messa a punto di un motore 8V di circa 3 litri ; hai presente qual'è stata la sua destinazione? La Gamma avrebbe potuto avere destino migliore se si fosse dato seguito alle stupende proposte di Pininfarina, ma ormai si pensava già alla "Tipo 4". Sulla Montecarlo so dirti molto poco perché fu sviluppata quasi sempre fra FIAT e Pininfarina (tranne le modifiche all'assetto per la seconda serie, messo a punto all'interno Lancia). Ciao.
  3. Volevo chiederti una cosa, se puoi rispondermi. :wink: Nei primi mesi del 1984, su un numero di Gente Motori, apparvero due foto in bianco e nero di un prototipo, un muletto penso, veramente strano: il frontale era inequivocabilmente quello della Thema, che sarebbe stata presentata alla fine dell'anno, ma il resto del corpo vettura (col terzo volume completamente mascherato) era quello della Trevi, di cui si riconoscevano i gruppi ottici posteriori. Ne sai qualcosa? Gente Motori ipotizzava un restyling della Trevi...cosa mooolto improbabile!!! Probabilmente si tratta di uno degli ultimi muletti della Thema, parzialmente mascherato, in prova; servivano principalmente per i tests sugli organi meccanici. Della Trevi non fu mai previsto nessun restyling (a parte un face-lifting che esteticamente riguardò quasi solo le mostrine sul montante posteriore): era un modello di transizione che convinceva poco già all'interno della Lancia.
  4. A me risulta, e credo che Lanciaboxer possa confermare, che la Delta era praticamente la Ritmo, non sono per il pianale, ma anche per tutta la scocca e gli impianti. E' scritto anche su diversi libri sulla storia della Lancia, come uno molto bello che ho potuto leggere nella libreria della pinacoteca Agnelli al Lingotto. ciao ciao! No aspetta, io ho detto che la Delta nasce dal pianale Ritmo (e cosi' è) peraltro fortemente modificato (basti guardare i longheroni sottoporta nettamente piu grossi, infatti il peso del solo pianale aumenta di anche di una 50ina di kg rispetto a qullo Ritmo. Altre modifiche poi come sappiamo rigurdavano le sospensioni e i motori. Tutte cose che si sa sono state studiate in Lancia, quiindi cio che dice Roberto è vero, tra l'altro vari libri (ra cui La Lancia) mostrano i primi prototipi di Delta degli anni 7o proprio fotografati in Lancia (uno dei quali di Castagnero decisamente bruttino) e altri fatti con alcune modifiche e varie rpove di fanali e calandre sullo Delta di Giugiaro poi approvata. Voglio precisare che quelle Lancia, come la Delta, la Prisma, la Thema pur condividendo meccaniche con le coetanee Fiat erano in realta studiate ancora nell'esistente staff Lancia. Per quel che mi risulta l'ultima Lancia studiata in Lancia è la Thema, da cui poi nasce Croma ecc. e non il contrario come spesso si dice. Insomma queste auto e quel modo do lavorare era comunque ben diverso da quello che si è poi fatto successivamente dalla Dedra in poi, queste sono si studiate da uno stesso staff con Fiat. Concordo parzialmente. La Delta non nacque dal pianale Ritmo, ma con i vincoli di bicompatibilità a cui ho accennato in un altro post, nacquero da un input di marketing comune. In Lancia (eravamo alla fine del '75 o inizi '76), fatti salvi quei vincoli, si partì da "un foglio bianco" con solo qualche esperienza fatta sulla Y4 (progetto abortito, dovrebbe essere quello di Piero Castagnero a cui tu accenni). Per quanto riguarda la Tipo 4 (Thema, ecc.), tutti i prototipi furono sviluppati in Lancia (erano dei muletti esteticamente camuffati da Beta) per tutte le versioni. In Lancia sviluppammo il pianale comune, demandando agli uffici tecnici FIAT gli allestimenti specifici Croma ed a Saab quelli della variante del pavimento posteriore (la 9000 aveva il retrotreno ad assale rigido: gli Svedesi si ostinarono su quella soluzione nonostante dimostrammo che il retrotreno Lancia fosse migliore) e quelli degli allestimenti specifici 9000. Queste e la Prisma furono le ultime vetture progettate in via Caraglio da quello che era nel frattempo diventato "FIAT Auto S.p.A. - Engineering Lancia" (da qui forse gli equivoci sulla genesi delle vetture) prima che il tutto fosse smantellato e trasportato a Mirafiori (con una irreparabile dispersione di know-how). Ciao.
  5. No, quando stavano sviluppando la Prisma ero impegnato sulla Tipo 4 (Thema, Croma, Saab 9000).
  6. Nessun problema, anzi, complimentoni! Però mi devi spiegare un grosso particolare, che ti so dire perchè l'ho visto con i miei occhi. I pezzi sono intercambiabili. Ho visto più di una Delta 1.6GT risistemata (anche in parti di scocca) cannibalizzando delle ritmo (tra cui la mia povera 1.1 energy saving). Se il progetto era diverso, il risultato doveva essere estremamente simile. Vi avevano dato dei parametri dimensionali su cui lavorare? Sia chiaro, non sono polemico, ti credo e ti faccio i complimenti, sto solo cercando di capire cosa c'era di reciclabile e cosa no... ciao ciao! I parametri vincolanti erano gli attacchi delle sospensioni, del motore e di altre parti meccaniche che dovevano essere bicompatibili: hai fatto caso al fatto che la Delta era la prima Lancia ad avere il tubo di scarico a destra ? Era appunto dovuto al vincolo di compatibilità (tutte le FIAT avevano il tubo di scarico a destra ed il bocchettone del serbatoio, ovviamente, a sinistra). Probabilmente, nel corso della produzione, alcune parti sono state rese intercambiabili per economia di scala :wink: . Ciao
  7. A me risulta, e credo che Lanciaboxer possa confermare, che la Delta era praticamente la Ritmo, non sono per il pianale, ma anche per tutta la scocca e gli impianti. E' scritto anche su diversi libri sulla storia della Lancia, come uno molto bello che ho potuto leggere nella libreria della pinacoteca Agnelli al Lingotto. ciao ciao! Mi spiace per te, e per il tuo amico Lanciaboxer se conferma il tuo pensiero, e non so di quali libri di storia Lancia parli, ma le mie affermazioni derivano da un fatto molto semplice: :wink: io in quegli anni lavoravo proprio nella progettazione carrozzeria della Lancia e molti disegni e studi fra il 1970 e l'inizio degli anni '80 portano la mia firma. Concordo che la Delta non era prodotta a Chivasso, ma nello stabilimento FIAT di Rivalta (poi mi sembra fu spostata), ma la progettazione della scocca era interamente Lancia e precisamente (ometto ovviamente i cognomi): - Luciano, che da 34 anni mi onora della sua amicizia, per il pianale; - Ruggero, per l'ossatura anteriore; - Bruno, per l'ossatura posteriore; - Roberto (cioé io ) per le fiancate ed il vano portellone. Oltre a molte altre persone che si occuparono di altre parti della vettura. Cerca di capire, non è per fare i pignoli, ma a certe cose ci tengo troppo! Ciao.
  8. No, meglio giallo ocra! Nero è da coatto (o tamarro, che dir si voglia)!
  9. Il deltone aveva la piattaforma meccanica della Ritmo, non della Tipo. Tale pianale è a tutt'oggi da condiserarsi completamente obsoleto e inadeguato per la protezione degli occupanti. Inoltre gli impianti che la producevano sono stato smantellati da tempo. Una ripresa di un progetto da questa base secondo me è fantascienza... probabilmente l'auto non supererebbe nemmeno le norme minime di omologazione. ciao ciao! ... la Delta aveva solo il motore derivato FIAT, ma pianale e meccanica era LANCIA "engineering by via Caraglio" !!! Potrei fornirvi i nomi dei progettisti che hanno firmato gli studi!!!
  10. Noo, per favore, non buttiamola sempre "in caciara"! Il giubbino, seppure sia una seccatura e che ci potrebbero essere migliaia di cose più importanti, in certi casi può essere utile. Al potere hanno semplicemente trovato un ennesimo qualcosa per gettare un altro po' di fumo negli occhi dei "sudditi" (ripeto: sudditi) per distrarli da quelli che sono i veri problemi della circolazione: primo fra tutti quello dei Tutori dell'Ordine che fanno rispettare solo quello che a loro viene ordinato al momento per interessi di bilancio (divieti di sosta, limiti di velocità demagogici, ecc.), mentre ignorano bellamente altre infrazioni ben più gravi e pericolose: vogliamo parlare di distanze di sicurezza, telefonini, mancato rispetto di "stop", ecc.?
  11. Concordo: è come togliere un perno da un rinvio meccanico rendendo folli i due componenti del meccanidmo.
  12. Scusatemi, forse in questo periodo sono più tonto del solito . Quello di cui parla Francesco, se ben capisco e ricordo, è uno scambiatore di calore a lambimento, ma pur sempre un radiatore. Quindi, tecnicamente parlando, non si può fare una suddivisione fra scambiatori e radiatori, ma, eventualmente, fra tipologie di scambiatori o fra scambiatori e dissipatori. Non voglio fare il "Pallino" della situazione, ma solo dare una veste un po' piu tecnica e precisa al discorso. Scusate la pignoleria.
  13. Penso anch'io che nei casi che tu hai citato, chissseeeene del giubbino!
  14. Scusate, ma non capisco. Dal punto di vista prettamente tecnico, un radiatore è uno scambiatore di calore (aria/liquido, aria/aria, aria/solido, liquido/liquido, ecc.). Secondo voi qual'è la differenza?
  15. Spiacente, ma secondo me quell'auto non era nè carne, nè pesce. Andava bene per essere una show-car, ma nulla più. Dimenticavo: non capisco, e non mi piacciono, le auto "trasversali" o "crossover" che dir si voglia!
  16. Siti, anche in Italiano, ce ne sono tanti; interessanti anche quelli dei musei. Te ne listo alcuni: http://fun.supereva.it/classicars/ http://www.classicar.com/ http://www.pagine70.com/ http://www.quattroruote.it/autoclassiche/avvio.cfm http://www.team.net/www/museums/ http://www.blackhawkauto.org/ http://www.classicclubitalia.com/default.htm http://www.peugeot.it/clubstorico/ http://www.collection-schlumpf.com/schlumpf/index.html http://www.negri.it/index.htm http://www.museoalfaromeo.com http://www.museoscienza.org/AUTO/Default.htm A questi vanno aggiunti quelli che sono all'interno dei siti delle Case e dei Carrozzieri. Spero di aver capito cosa cercavi. Ciao
  17. Calma cos'è successo? stress da traffico romano ciao :wink: Sì, scusate lo sfogo, ma qui a Roma :cry: certe volte perderebbe la pazienza anche Giobbe dinanzi all'imbecillità umana! Ciao!
  18. Sì, in listino c'è anche la 110, anche se penso che sia lì solo per onor di bandiera! A quanto mi ricordo le differenze fra 124 e Lada erano ben maggiori: oltre a quelle citate, vi era un pianale molto rinforzato, praticamente riprogettato, assetto rialzato con sospensioni rinforzate e pneumatici di maggior sezione su cerchi di diametro superiore, interni modificati (più spartani). Tutte modifiche rese necessarie dal diverso utilizzo (condizione strade) e mercato (assistenza quasi inesistente) a cui era rivolto il modello.
  19. Non è da molto che sono Autopareriano , ma da quel che leggo c'è un sacco di gente che scrive cose sensate e civili ... ma dove sono quando io mi faccio i miei bravi 60 km quotidiani sulle strade circondato da idioti ???
  20. Bah! - La FIAT l'ha uccisa; - il gruppo VW è un assopigliatutto che, secondo me, ha una politica di gruppo caotica (vedasi sovrapposizioni VW/Audi); - la BMW? No, grazie! Bangle ha già fato troppi danni! - Ford? Ci ha provato negli anni '60 a comprarla: le hanno fatto lo stesso "pacco" ripetuto negli anni '80 per l'Alfa Romeo! - Opel? Leggasi FIAT. Ed abbiamo finito le Tedesche; parliamo di Francesi: - Renault? Ma per favore! Non confondiamo la cioccolata con la m***a! - Peugeot? Perché no? Ma ha già la Citroen. Ed ora tocca ai Jap (tralasciando quelli che, per l'Italia, sono i minori): - Nissan è Renault; - Honda: dopo la fregatura Rover, non so che interessi possa avere in Europa; - Toyota ... e già! La sua Lexus fa auto buone per gli americani :cry: , in Italia non esiste se non per una minoranza di snob ... ... e perché no ... Meditate, gente, meditate ....
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