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Salvino

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  1. Io sto scrivendo quello che penso. Non sto ne' trollando ne' provocando. C'e' chi ha scritto ctitiche molto piu' severe delle mie.......... Il professional ( e' lui non io) non mi pare contro le regole esprimere un giudizio.....
  2. Mettiamola in un'altro modo: non hanno puntato su Kimi . Hanno sbagliato Questo e poco ma sicuro ( secondo me )
  3. Se come suo mercato vuoi dire in Italia, i numeri putroppo sono questi Brera Coupe' 2005 n/a 2006 2.365 2007 1.614 2008 891 ( Genn/Ago) Unrae
  4. KHK l'hanno cacciato via perche' era un'Alfa male ,l'unico rimasto che voleva un minimo di autonomia. Ricordo poco prima che sparisse dalla circolazione rilascio' un 'intervista a Autocar Uk, dove tra altro diceva,almeno cosi' come la interpretai , che l'Alfa Romeo ha bisogno di essere liberata da questa gabbia ( metaforicamente parlando) in cui si trova.
  5. Brera Coupe' 2005 n/a 2006 2.365 2007 1.614 2008 891 ( Genn/Ago) Unrae Cheers:b35
  6. Nel caso interessi a qualcuno Delta Integrale total production 44.296 Alfa SZ 1.036 Alfa RZ 284 Wink / Wink
  7. Far parte di una conspiracy che ha ucciso milioni di persone non e' un cosa che va archiviata e dimenticata con gli anni ( che poi non sono 70, al peggio 40 se non meno, e ci sono i precedenti. ) Si ricordi stiamo parlando dell'America . Una volta stabilito il link cioe' il filo conduttorio. Come sempre ne riparleremo piu' avanti
  8. Lei non ha capito , o non vuole capire,come spesso succede quando scrivo ,quello che poi alla fine viene capito Queste rivelazioni , ora ufficiali, potrebbero essere usati nei casi ,in corso ,contro l'industria del tabacco.Ecco l'importanza
  9. Te lo posto in Italiano cosi' forse lo capirai meglio Le star del passato pagate per promuovere il fumo Gary Cooper, uno degli attori pagati dalle industrie del tabacco MULTIMEDIA FOTOGALLERY Hollywood, soldi agli attori per fumare nei film Le multinazionali del tabacco finanziavano attori come Clark Gable, Gary Cooper e John Wayne ROMA Maliarde platinate dallo sguardo assassino nascoste dietro un velo di fumo, avventurieri irresistibili dal sorriso strafottente, armati dell’immancabile sigaretta. Ma non per caso, o per esigenze di copione. Il binomio cinema e tabacco, un classico dei tempi d’oro del cinema hollywoodiano, ha svelato i suoi segreti. Sembra infatti che l’industria delle «bionde» abbia versato fior di quattrini ai divi degli anni ’30, ’40 e ’50 del Novecento, per promuovere le sigarette nei loro film. Documenti segretissimi, svelati dopo l’approvazione delle leggi antifumo, rivelano le dimensioni del rapporto storico tra cinema e tabacco. Per avere un’idea, una sola ditta avrebbe versato oltre 3 milioni di dollari in un anno (1937) alle stelle dell’epoca, spiegano i ricercatori dell’Università della California di San Francisco, autori di uno studio pubblicato online su «Tobacco Control». Al centro degli accordi segreti pellicole che ormai sono diventati classici del cinema, sotto accusa perché - secondo i ricercatori - attraverso immagini celeberrime promuovono il fumo ancora oggi. Virtualmente, spiega il team diretto da Stanton Glantz del Center for Tobacco Control Research and Education dell’ateneo Usa, tutti i grandi nomi del cinema degli anni d’oro erano coinvolti in un sistema di pagamenti per la promozione delle sigarette. Gli studiosi hanno ottenuto i contratti siglati all’epoca da aziende e attori, per pubblicizzare specifiche marche di sigarette. Così hanno potuto calcolare l’entità di denaro versato nelle tasche dei divi. Secondo la ricerca, fra le star pronte ad appoggiare il tabacco figurano Clark Gable, Spencer Tracy, Joan Crawford, John Wayne, Bette Davis e Myrna Loy. «Ci era stato detto che il fumo era parte della storia di Hollywood e la sigaretta un necessario strumento artistico», afferma Glantz. Non era proprio così. «Il nostro lavoro - dice lo studioso - rafforza l’importanza di escludere il tabacco dai film destinati ai giovani». Il rapporto fra cinema e fumo era complesso. Le case cinematografiche usavano la pubblicità del tabacco per «vendere» i film - aggiunge Robert Jackler, docente di otorinolaringoiatria della Stanford University School of Medicine - e l’industria del tabacco usava Hollywood per vendere i suoi brand e rassicurare il pubblico che il fumo non era pericoloso«. Tanto che nei film dell’epoca medici, infermiere, atleti e perfino Babbo Natale sono comparsi con una sigaretta in bocca. E non sono mancati i divi protagonisti di film, spot e immagini promozionali delle «bionde». E se le immagini di molte pellicole, riviste oggi con occhio critico, lasciano pensare e danno adito ai sospetti, le carte parlano chiaro. Uno dei documenti chiave scoperti dai ricercatori è infatti la lista dei pagamenti effettuati in un solo anno (la stagione 1937-38) da American Tobacco, azienda produttrice delle Lucky Strike. Stelle del calibro di Carole Lombard, Barbara Stanwyck e Myrna Loy hanno portato a casa 10.000 dollari a testa, l’equivalente di quasi 150.000 dollari di oggi, per «appoggiare» la marca di sigarette. Proprio come Clarke Gable, Gary Cooper, Robert Taylor e Spencer Tracy. Un pò meno, appena 3.000 dollari (43.975 dollari di oggi), per Henry Fonda, e ancora meno per Gloria Swanson, che si è dovuta accontentare di 1.500 dollari (quasi 22.000 dollari di oggi). Il fatto è che immagini potenti, come le scene fumose di classici tipo «Casablanca», «ancora oggi aiutano a perpetuare la pubblicata tolleranza» nei confronti del fumo sul grande schermo, accusano gli studiosi. «E, proprio come negli anni ’30, oggi nulla impedisce all’industria del tabacco di influenzare quella cinematografica in diversi modi», scrivono i ricercatori. Lo studio è stato sostenuto dal National Cancer Institute americano. La Stampa
  10. A parte il piccolo fatto che l'hanno negato per anni, Sono perfettamente d'accordo che l'industria del tabacco si infiltri e influenzi quasi ovunque in USA, Cinema e TV in prima linea. Questo non mi pare cosa di poco in un paese dove e' vietato fumare anche per strada. o questo As in the 1930s, nothing today prevents the global tobacco industry from influencing the film industry in any number of ways ps non era uno sponsor come lo intendiamo oggi. Erano tipo back-handers
  11. Mi rendo conto che non capite o non vi interessa il significato di questi documenti. Per me potete chiudere.
  12. STARS PAID TO PROMOTE LUCKY STRIKE - 1937/8 Actor US$ paid (2008 equivalent) Gary Cooper 10,000 (146,583) Joan Crawford 10,000 (146,583) Henry Fonda 3,000 (43,975) Clark Gable 10,000 (146,583) Bob Hope 2,500 (36,646) Gertrude Lawrence 1,750 (25,652) Carole Lombard 10,000 (146,583) Myrna Loy 10,000 (146,583) Fred MacMurray 6,000 (87,950) Ray Milland 2,000 (29,317) George Raft 3,000 (43,975) Edward Robinson 3,000 (43,975) Barbara Stanwyck 10,000 (146,583) Gloria Swanson 1,500 (21,988) Robert Taylor 10,000 (146,583) Spencer Tracy 10,000 (146,583) Source: Tobacco Control 2008
  13. Chiaro! Pero' questi sono documenti dettagliati (che hanno dovuto rilasciare ai tribunali)dell 'enorme giro di affari tra le parti che esiste anche tutt'oggi.
  14. Faccio un riassunto. L'articolo dice che esistono dei documenti , nell'industria che provano , che durante gli aanni 30/40/50 le grandi industrie del tabacco pagavano stars e studios per promuovere ( durante scene)il loro prodotto.Come somme anche di $3m Le ripercursioni le soffriamo ancora oggi. In Pratica tutte le grandi stars erano coinvolte.
  15. Hollywood 'paid fortune to smoke' Tobacco firms paid huge amounts for endorsements from the stars of Hollywood's "Golden Age". Industry documents released following anti-smoking lawsuits reveal the extent of the relationship between tobacco and movie studios. One firm paid more than $3m in today's money in one year to stars. Researchers writing in the Tobacco Control journal said "classic" films of the 1930s, 1940s and 1950s still helped promote smoking today. As in the 1930s, nothing today prevents the global tobacco industry from influencing the film industry in any number of ways University of California researchers Virtually all of the biggest names of the 1930s, 1940s and 1950s were involved in paid cigarette promotion, according to the University of California at San Francisco researchers. BBC NEWS ON LINE Ricordo qualche anno fa a un diner party menzionai ad 'un'amico' americano, che secondo me cose del genere succedevano e forse succedono ancora. Mi chiamo' comunista tra altre cose , e mi disse ,che sencondo lui ,a gente come me dovrebbe essere vietato l'ingresso ( aglI Stati Uniti):lol:
  16. La frase in bold non l'ho vista nel comunicato;)
  17. Quoto al 100%. Over production e' un problema per tutti. Ne parlo da mesi. Sono contento che anche qua qualcuno di voi comincia a parlarne.
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