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car low

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  1. Secondo me questa è la domanda da un milione di dollari, da cui dipende l'alternativa se il nostro futuro sarà di continuo scontro, o di pace: l'islam è per sua natura intollerante e perciò ogni idea di possibile convivenza pacifica con gli islamici immigrati da noi, o di democrazia negli stati islamici è pura utopia, oppure no? Argomenti a favore della prima tesi, cioè non c'è speranza: 1. L'Islam è una religione totalizzante che non prevede una divisione fra religione e politica. 2. La storia: l'Islam si è diffuso sul filo della spada, è una religione che nel passato ha spinto a conquiste violente e i conquistatori islamici hanno sempre attribuito diritti minori ai popoli conquistati che erano di religione diversa fino a convertirli. Inoltre, è da quando l'Islam è sorto che non siamo mai riusciti ad andare d'accordo. Argomenti contrari, cioè possiamo farcela: 1. Anche da noi in occidente, in passato, la religione ha avuto un ruolo molto importante. Ma il fanatismo religioso tende a diminuire mano a mano che aumenta la ricchezza di un popolo e il livello di alfabetizzazione. Se riusciamo a farli essere un po' meno poveri la finiranno di rompere le scatole... 2. Nel passato non è andata sempre così male. Qualche episodio di convivenza pacifico c'è anche stato (dalla Sicilia di Federico II a, in parte, la Spagna dominata dagli arabi). Mi interesserebbe sapere se avete altri argomenti a sostegno dell'una o dell'altra tesi. Per quanto mi riguarda, credo che volenti o nolenti dobbiamo fare di tutto perché si avveri la seconda ipotesi. Si tratta di un miliardo e duecento milioni di persone, e stanno attaccati ai nostri confini, come possiamo pensare di scontrarci con loro per sempre? Alla lunga rischiamo di perdere! Però dobbiamo stare molto attenti a quello che facciamo, pretendere le elezioni, sulla base dell"esportazione della democrazia" per vedere vincere Hamas e i Fratelli Musulmani non mi sembra una grande idea, tanto vale tenerci Mubarak! Si dovrebbe puntare a diffondere l'ideologia liberale, più che a portare la democrazia tout court. E qui c'è un altro punto: ma la propaganda? Possibile che non ci sia ancora un'Al Jazeera liberale finanziata (sottobanco, ovviamente) dagli USA? Possibile che non abbiano pensato a finanziare (sempre sottobanco) scuole coraniche e Imam più moderati per bilanciare i fondamentalisti foraggiati dall'Arabia Saudita (coi soldi nostri del petrolio!!!) e dall'Iran?
  2. OT: In effetti a Roma abbiamo assistito a una strana sequenza di eventi. 1. Il noto costruttore Caltagirone si compra il Messaggero, primo quotidiano di Roma. 2. Il comune - sindaco Rutelli - decide di varare un nuovo piano regolatore. Per decenni non si è costruita neanche una villetta, ora stanno costruendo intere città. Viaggiando lungo il GRA è tutto una gru. Ovviamente, nella migliore tradizione dei palazzinari, si costruisce senza costruire prima le strade, le linee di trasporto su ferro, niente. Ci sono città per 50.000 abitanti costruite dal nulla nel giro di pochi mesi e collegate da strade di campagna. La stragrande maggioranza di queste case sono state costruite da Caltagirone... Se 'ste cose le avesse fatte un sindaco di destra avrebbero protestato anche all'onu, campagne di stampa, reportage, film, come negli anni '60 (il sacco di Roma, le mani sulla città), ecc. ecc. le fa un sindaco di sinistra (anzi due, c'entra in parte anche Veltroni) e tutti stanno zitti....
  3. Mia opinione politicamente molto scorretta: Ferrando ha ragione! Quella di Bertinotti e di tutti quelli che fanno i comunisti non violenti, comunisti al cachemire, radical Chic ecc. ecc. è pura ipocrisia. Il comunismo è una filosofia politica seria, a mio avviso sbagliata, ma seria, coerente, e sostiene che la storia sia un susseguirsi di lotte fra le varie classi. Auspica la rivoluzione dove il proletariato elimina la borghesia. Segue la fase della dittatura del proletariato e, quindi, la società comunista (che non si è mai realizzata e imho è pura utopia...) La violenza è alla base della rivoluzione ed era prevista e giustificata da Marx. Se Bertinotti rifiuta questa concezione non è comunista, sarà un socialdemocratico molto estremista, ma non un comunista! La logica conseguenza del mio discorso sarebbe vietare la presenza in parlamento di partiti dichiaratamente comunisti, perché dei comunisti coerenti hanno come obbiettivo di sovvertire le istituzioni facendo la rivoluzione per instaurare la dittatura del proletariato.
  4. Non tanto OT, Ferrando ha detto che i caduti di Nassiriya non sono eroi ma mercenari e noi staimo analizzando come e a chi viene attribuito il titolo di "eroe". Secondo me stiamo pienamente IT. Per quanto riguarda le vittime della mafia e del terrorismo, vale per le persone obbiettivo degli omicidi, ma non ad esempio per le loro scorte. Dovremmo andare a verificare, caso per caso, se il poliziotto di scorta svolgeva quella mansione perché ce lo avevano mandato, perché prendeva uno stipendio più alto, o per puro spirito altruistico... Ma lasciamo perdere! Da sempre gli Stati hanno teso ad attribuire il titolo di eroi a quei poveri disgraziati che mandavano a morire in guerra o che comunque morivano con una divisa addosso nell'esercizio del proprio dovere. Ci hanno raccontato che muore giovane chi è caro agli Dei e che è dolce e decoroso morire per la Patria. Le valutazioni sull'eroicità dei gesti compiuti venivano e vengono fatte per l'attribuzione delle medaglie, ma finora nessuno si è mai sentito di andare a dire alla madre che piange il figlio morto in divisa, che il figlio è morto per soldi, che non era un eroe, ma un mercenario... Doveva arrivare Ferrando!
  5. Vabbè, vogliamo essere cinici fino in fondo? allora non sono eroi neanche i caduti in guerra, che sono morti perché se si fossero rifiutati di andare all'assalto sarebbero stati fucilati come disertori, e neanche tutti i caduti contro la mafia, o il terrorismo, tutta gente che o lo ha fatto perché prendeva uno stipendio, o è morta per caso. Gli eroi sarebbero solo pochissimi, da Salvo d'Acquisto a Enrico Toti a Durand de la Penne... Andiamo a buttar giù i monumenti ai caduti e cancelliamo i nomi dalle piazze! Se per decenni si è attribuito a tutti l'appellativo di "eroi" era per offire una (magra) consolazione ai parenti e per mostrare il loro modello come esempio per gli altri..
  6. In effetti è singolare che questi fatti accadano in Turchia. In quasi tutti i paesi islamici vivono ancora delle minoranze cristiane - per quanto vessate - i turchi invece i conti con i cristiani che vivevano in quelle terre da molto prima dei turchi li hanno regolati fra il 1915 e il 1921, facendo fuori (letteralmente!) un milione di armeni e cacciando 2 milioni di greci... Farli entrare nell'Europa è probabilmente il male minore, però dovremmo pretendere quanto meno il riconoscimento pubblico di questi crimini.
  7. Ragazzi, permettete, la colpa non è dei cazzoni che hanno impedito il passaggio della fiaccola. Il mondo è pieno di s. che vorrebbero imporre le loro idee o il loro potere sugli altri. Ma è compito dello Stato difendere i cittadini dalle prepotenze delle minoranze violente. La colpa vera è di chi glielo ha consentito, di chi li spalleggia politicamente e di chi dall'altra parte non ha le palle per far rispettare l'ordine, se necessario, con le maniere forti.
  8. Secondo me, data la fiancata della serie 1, l'effetto NSU Prinz IV sarà difficile da evitare... Speriamo che mettano anche il profilo cromato sullo spigolo!
  9. car low

    Rispetto per Veltroni: Quattrocchi

    In effetti dobbiamo fare i complimenti a Veltroni che col suo buonismo sta dedicando vie, piazze e giardini a tutti. Cmq sulla storia di Quattrocchi se ne sono sentite di tutti i colori. Dicono: era un mercenario. No, era un povero disgraziato che non è nato ricco di famiglia come i tanti professoroni della sinistra, e per mettere da parte i soldi per sposarsi aveva accetato un lavoro molto rischioso come fare la guardia del corpo in Irak... e pensare che una volta la sinistra era paladina di quelli che facevano lavori rischiosi e ci rimettevano le penne per sbarcare il lunario. Poi sentire che gli svizzeri - dico gli svizzeri! - che sono stati mercenari in tutta europa per secoli, fanno i superiori fa veramente ridere! Poi quello che mi commuove è il contrasto fra l'orgoglio di Quattrocchi: "ti faccio vedere come muore un italiano", e l'Italia vera... L'Italia che le strade e le piazze le ha dedicate ad Aldo Moro, che, molto umanamente (anche troppo, per dirla con Nietsche), quando era prigioniero delle BR implorava di salvargli la vita, e rifiuta di riconoscere l'eroismo di Quattrocchi solo perché era di un colore politico diverso, l'Italia dei condoni sulle tangenti, della connivenza con mafia e camorra ecc. ecc. In sostanza il dubbio che mi resta è se Quattrocchi avesse ragione ad essere orgoglioso di questa Italia.
  10. I problemi sono due: o lo spazio è effettivamente troppo poco per dare una casa ad ogni genovese, nel qual caso l'unica soluzione sarebbe la deportazione! oppure il problema è che ci sono troppe case sfitte. Se ci sono troppe case sfitte, da liberale credo che bisognerebbe incentivare la gente ad affittare e disincentivare chi si tiene la casa sfitta. Un modo molto semplice sarebbe modificare il modo di tassare le case. Si potrebbe abolire la tassa sul reddito degli immobili e recuperare il gettito aumentando l'ici, ovvero istituendo una tassa legata al valore dell'immobile, non al suo reddito (la patrimoniale che piace tanto a Bertinotti!). In un solo colpo si elinminerebbe il problema del'evasione di chi affitta in nero: non ci sarebbe più niente da dichiarare; e si incentiverebbe chi ha una casa ad affittarla, almeno per rifarsi dei soldi che comunque deve pagare di tasse per quella casa. Per mitigare l'impatto su chi abita nella propria casa si potrebbe prevedere delle forme di detassazione e magari consentire di detrarre dalle tasse il costo degli affitti, o addirittura dare un sussidio, per chi è al di sotto di un certo livello di reddito. La storia di tassare il patrimonio invece del reddito è un cavallo di battaglia degli economisti ultraliberisti ameircani che vorrebbero, così facendo, incentivare chi investe bene il proprio patrimonio e punire chi lo investe male, facendo pagare a tutti e due la stessa tassa. Se Bertinotti lo scopre cambia idea!
  11. car low

    Munich

    Io credo che ci sia anche un altro aspetto da considerare. Quelli del Fatah in Palestina, come Mubarak in Egitto, i "moderati" in Algeria, lo Shah in Persia, ecc. ecc. sono bande di ladri inefficienti. Come stupirsi che quando ne hanno l'occasione le popolazioni votino per l'unica alternnativa che hanno, cioè i partiti islamici che, seppure fondamentalisti, gestiscono con onestà ed efficienza strutture assistenziali (coi soldi dei sauditi e in parte dell'UE!)? E' un po' la scelta che avevamo noi in Italia negli anni settanta e ottanta, quando Montanelli diceva:"fra il ladro (la DC) e il boia (il PCI) mi tengo il ladro..." Forse lì i ladri sono più ladri dei nostri e i boia meno boia. O forse la gente sta talmente male che preferisce rischiare il boia pur di levarsi dai piedi il ladro. Ma è mai possibile che i geniacci della CIA che vanno promuovendo la democrazia in Medio Oriente non abbiano immaginato che l'esito delle elezioni sarebbe stato questo? Forse hanno valutato che dopotutto sia il male minore nella speranza che al potere i fondamentalisti si calmino un po'.. se no sono davvero degli apprendisti stregoni!
  12. I Fratelli Karamazov sono un bel libro e questo passo è affascinante, anche se ogni volta che lo rileggo mi resta il dubbio di non averlo capito bene... Proverò a spiegare, sulla base di quello che ne ho capito, perché mi sembra affascinante sotto alcuni aspetti e delirante sotto altri. E' affascinante la profonda conoscenza dell'animo umano che ha Dostojevskij, da cui nasce l'analisi del vecchio inquisitore. E' grandioso il modo in cui l'inquisitore descrive l'inquietudine dell'uomo, il suo bisogno di certezze, di un Dio cui sottomettersi, e che sia uno uguale per tutti, tanto per non lasciare spazio a dubbi, e lo smarrimento dell'uomo di fronte a un Dio che, se c'è, ha fatto di tutto per non lasciare prove inconfutabili della sua esistenza. L'inquisitore accetta la tesi cristiana, per cui Dio, pur essendosi fatto uomo nella figura di Gesù, ha preferito non fare nulla di eclatante e di incontestabile per mostrare la sua natura, onde non eliminare la nostra libertà di credere o meno. Fin qui nulla quaestio. Quello che mi sembra delirante è l'idea dell'inquisitore che un'organizzazione terrena, come la Chiesa, possa eliminare questa inquietudine dell'uomo e fornirgli le certezze che egli non ha, peraltro facendo ricorso a delle menzogne: al mistero, al miracolo e all'autorità, garantendo infine la felicità all'uomo. Altrettanto delirante mi sembra l'idea di attribuire una concezione del genere alla Chiesa cattolica e ai gesuiti, giustificando con questa idea il desiderio di potere temporale dei papi. In proposito è molto interessante notare che un'analisi del genere viene da un'ortodosso. Ora, l'unica differenza dottrinale fra la Chiesa cattolica e quella ortodossa è il famoso "filioque". Cioè, noi nel credo diciamo che lo spirito santo procede dal Padre e dal Figlio (ex Patre Filioque procedit), e loro dicono che procede solo dal Padre (ex Patre procedit)... Roba buona per far scannare i teologi medioevali, ma non certo per accusare gli altri di essere al servizio del demonio! Invece sembra che gli ortodossi dell'epoca di Dostojevskij conoscessero a condividessero tutte le peggiori accuse di origine protestante alla Chiesa cattolica e ai gesuiti...
  13. Più grande è il mercato più difficile è che qualcuno riesca a controllarlo tutto. Le imprese non possono espandersiall'infinito, oltre certe dimensioni la burocrazia interna diventa un grosso freno all'efficienza e si creano le condizioni perché piccole imprese nuove più agili entrino aul mercato e facciano concorrenza. Poi nei paesi seri i monopoli vengono combattuti. Negli USa quando si decise di liberalizzare il settore della telefonia non ci si limitò a privatizzare l'ex monopolista, comem si è fatto da noi cvon Telecom, ma lo si è diviso in ben 11 società in concorrenza fra loro, e solo dopo si è privatizzato! In realtà i governi regolamentano solo su pressioni di lobby, quindi meno regolamentano e meno impongono i voleri delle lobby ai cittadini... nel 99% dei casi meno intervengono i governi e meglio è. La Wto ha fatto molto per liberalizzare i commerci favorendo la concorenza e quindi, in ultima nalisi i consumatori. La storia dei prodotti GM andrebbe vista anche a un altro punto di vista. GHli agricoltori europei, quando si sono resi conto che in america si stava passando ai prodotti GM hanno alzato la bandiera della lotta agli OGM per non avere la concorrenza dei prodotti americani che costavano meno. E poi prova a guardare la cosa dal punto di vista degli americani. Loro mangiano OGM da 10 anni e non hanno avuto nessun effetto negativo sulla salute, è normale che pensino che quella europea sia solo una scusa per proteggere il mercato interno. Sulla privatizzazione dell'Enel ti rimando al discorso sulla Bell negli USA fatto su. Ma non ci prendiamo in giro: il problema non è la globalizzazione. E' lo stato italiano che vuole fare il massimo dei soldi vendendo queste imprese e perciò preferisce vendere un monopolio. Dall'altra parte ci sono i grandi imprenditori italiani che hanno agganci e potere, e preferiscono comprarsi Telecom, le autostrade, l'Enel che garantiscono profitti certi senza concorrenza invece di combattere sul mercato producendo pneumatici (Tronchetti Provera) automobili (Fiat) o vestiti (Benetton). Ah, se lasciassimo fare alla WTO probablmente anche questi settori verrebbero aperti alla concorrenza internazionale con conseguente calo delle tariffe... ma i nostri industriali monterebbero la campagna contro l'invasione da parte degli stranieri!
  14. Potrei scriverti un trattato (andandomi a documentare prima...) sui vantaggi della globalizzazione, riportarti modelli economici, studi, confronti, ma sono sicuro che non ti convincerei mai. Per provare a dimostrarti che in quello che si dice contro la globalizzazione c'è tanta ignoranza, demagogia e malafede e invitarti ad approfondire l'argomento su fonti diverse, proverò a rispondere alle critiche da te fatte alla globalizzazione. E' vero il contrario. La globalizzazione ampliando le dimensioni dei mercati riduce i monopoli e gli oligopoli. Ad esempio fino a quando in Italia c'erano dazi sull'importazione delle auto straniere la Fiat aveva di fatto il monopolio, quando questi dazi sono stati aboliti è cominciata la concorrenza. Globalizzazione vuol dire abolizione delle barriere al commercio internazionale. Non è vero. Una delle regole base della globalizzazione e della WTO è il level playing field, vale a dire condizioni uguali per tutti sui mercati e vinca il migliore. Molto meglio di un mercato protetto dove vince chi è più amico del protettore. Anche queosto non è vero. La WTO non si interessa della sanità dei vari paesi. Quello che ha portato alla privatizzazione di certi settori è che i privati sono estremamente più efficienti del pubblico. Un esempio per tutti: trasporto pubblico aereo è l'Alitalia e trasporto aereo privato è la Ryanair... Una per andare a Londra ti chiede 300 Euro e l'altra te ne chiede 20, a te la scelta fra i due sistemi! Se al mondo ci sono cretini che non escono di casa se non vestiti Emporio Armani, non si può certo impedirglielo. Tu continua a leggere un libro invece di guardare il Grande Fratello e lascia che gli altri vivano come meglio credono. Chi siamo noi per imporgli cosa debbono fare nel tempo libero, cosa devono pensare o cosa devono vestire? E quali sarebbero questi costi enormi? In conclusione per confutare un po' le paure sull'egoismo del mercato a fronte di un mondo felice dove tutti agiscono per altruismo vi ricordo la storia della mano invisibile di Smith. Spiegava Smith nel settecento che noi non mangiamo il pane grazie all'altruismo del panettiere, né ci vestiamo grazie all'altruismo del sarto. E' l'avidità del panettiere che lo spinge ad allzarsi presto tutte le mattine per sfornare il pane ed è l'avidità del sarto che lo spinge a cucire i vestiti. Però l'avidità del singolo, il suo desiderio di arricchirsi, produce, grazie ad una "mano invisibile" il benessere di tutta la collettività. Le imprese grandi o piccole che siano devono perseguire, purché nella legalità, il loro scopo di arricchirsi e ne trarrà beneficio tutta la collettività. E questo si verifica ogni giorno, gli investimenti della multinazionali in Cina e nei paesi del sud est asiatico, fatti per meri scopi di profitto, hanno consentito a centinaia di milioni di persone che vivono in quei paesi di uscire dalla miseria. Molto meglio di quanto non fossero riuscite a fare le economie pianificate o gli aiuti allo sviluppo.
  15. Tempo fa avevo fatto una miniricerca su internet sul mercato automobilistico cinese, ma non trovo più i dati, comunque era tutta roba trovata sulla rete. Il quadro è di forte crescita (ma del resto in Cina cresce tutto!) sia della domanda che della produzione, c'erano timori di sovrapproduzione perché tutti i grandi gruppi automobilistici stavano facendo investimenti produttivi e non si era certi che la domanda sarebbe cresciuta tanto da assorbire tutta la nuova produzione. Bisognerebbe poi vedere che intendi per auto di lusso. Quello che è certo è che per ora in Cina la motorizzazione non è ancora di massa, ma riguarda solo la fascia più abbiente della popolazione, perciò non si vendono tante auto piccole (non siamo ancora alla fase della '600 in Italia, per intenderci!), ma piuttosto auto medio grandi come le VW Santana o Passat. Se invece intendi le auto da super ricchi tipo Ferrari e Rolls Royce il discorso è diverso... In ogni caso, se vai su Google e scrivi Car China Market, o automotive, o "luxury car" china... insomma cose del genere dovresti essere inondato di articoli che riportano informazioni e dati più o meno recenti e affidabili.
  16. Come sempre i privilegi dei parlamentari italiani superano ogni imaginazione. Ma nel passo da te riportato si parla di previdenza integrativa, sei sicuro che comprenda la reversibilità? Il fatto è che garantire la reversibilità al convivente (ma anche al pacsato) si presta a infiniti abusi. Convivente di un vecchio parlamentare può essere la badante, o il nipote che vive in casa con lui. Se si garantisse così facilmente la reversibilià non morirebbe più nessuno prima di aver passato la pensione a qualcun altro con un pacs o una convivenza fittizia. E' vero che si può già fare col matrimonio, ma ci sono più vincoli e rotture di scatole.
  17. Sarà la mia formazione economicistica, ma con la spesa pensionistica che abbiamo ci mancherebbe solo estendere un po' le pensioni di reversibilità (che, come tutti sanno, sono pagate dallo stato..). Se dovessero fare un pacs con reversibilità della pensione mi metterò alla matta ricerca di parlamentaresse e parlamentari nonagenari con cui pacsarmi... tanto il pacs a differenza del matrimonio non dovrebbe prevedere la consumazione... Scherzi a parte, facciamo come per le scuole confessionali: libertà di pacs senza oneri per lo stato! Non è discriminazione, io abolirei la reversibilità anche per le donne che lavorano o cmq che hanno redditi elevati.
  18. Abbiamo risposto contemporaneamente le stesse cose!
  19. copco, ma la vicenda SMe te la ricordi tutta? Come cominciò? La sintetizzo. Negli anni '80 il capo dell'IRI, tale Romano Prodi, decise di vendere la SME a De Benedetti. Invece di fare un'asta, o coumunque una valutazione indipendente del valore della SME, si prese un valore che derivava da una manovra contabile interna all'Iri stessa. In altre parole, facendo ristrutturazioni nei bilanci dell'Iri si era attribuito un certo valore alla SME e questo fu il prezzo al quale la si stava vendendo a De Benedetti. Ora chiunque sappia qualcosa di bilanci e valutazioni di aziende sa bene che i valori che si mettono a bilancio sono quasi sempre molto lontani dalla realtà, e questo per evitare di pagare tasse sulle plusvalenze che ci sarebbero se si dovesse iscrivere a bilancio il vero valore. Ciononostante il prof. Prodi con questo valore stipulò un contratto preliminare con De Benedetti. Il Presidente del consiglio di allora, Craxi, si rese conto che si trattava di un REGALO bello e buono a De Benedetti, e siccome De Benedetti era un suo nemico (e probabilmente perché a lui dell'operazione non era venuto in tasca niente...) decise di bloccare il tutto. Per farlo chiese a Berlusconi, Barilla e Ferrero di mettersi insieme e fare un controfferta, che fu inevitabilmente maggiore di quella di De Benedetti, dato che quella di De Benedetti era di molto inferiore al valore vero. La vendita fu bloccata, ma De Benedetti fece causa contro Berlusconi, Barilla e Ferrero. Risultato di tutto. Prodi pulito, De Benedetti pulito e Berlusoni sotto processo perché per ottenere la sentenza di assoluzione nella causa con De Bendetti avrebbe corrotto il giudice... (Barilla e Ferrero sono morti nel frattemo, se no starebbero sotto processo insieme a Berlusconi)... Se questa è giustizia... cazzo mi fanno venire voglia di rivotare il Berlusca, almeno è ladro in faccia al sole e non fa la finta verginella!
  20. MAGARI! La cassa integrazione è un diritto dei dipendenti delle grandi imprese. E basta. Se la società nella quale lavoro dovesse chiudere o sbattermi fuori, per me non ci sarebbe nessun ammortizzatore sociale. Tutti i soldi per ammortizzatori sociali (e nel complesso non sono affatto pochi) in questo paese vanno in cassa integrazione, prepensionamenti e pensioni d'anzianità. Tutta roba utile solo a chi lavora da decenni e a chi lavora in grandi imprese. E poi, per tutelare la "pace sociale" al sud danno un po' di elemosina sotto forma di "lavori socialmente utili"... Tenere aperto un impianto per anni, ben sapendo che non si ha bisogno di quella capacità produttiva, solo perché i costi di personale li copre lo stato, è uno spreco e non aiuta neanche i lavoratori. Con gli stessi soldi si potrebbe riqualificarli, si potrebbe dargli un sussidio di disoccupazione per qualche anno in attesa che trovino un altro lavoro, si poterebbe dare forti incentivi a chi fa un investimento davvero produttivo nella zona e se li assume... insomma tante cose più utili che pagarli per stare a casa quando le speranze che quell'impianto serva in futuro sono davvero poche. Fra l'altro col passare degli anni gli impianti invecchiano.
  21. Ti quoto Nell'intervista a Marchionne riportata nell'altro topic c'è una frase che dovrebbe far riflettere. Quando l'intervistatore chiede a Marchionne se pensano di chiudere impianti e ridurre il personale come stanno facendo Mercedes e altre case europee, Marchionne risponde che, grazie alla cassa integrazione, fiat non ha bisogno di chiudere impianti e si tiene la capacità produttiva in eccesso, nella speranza di riuscire prima o poi aumentare le vendite, scaricandone intanto i costi sullo stato. Non è che a me faccia piacere sentire che la fiat licenzia gli operai, ma questa è una politica industriale costossima, che non avvantaggia l'Italia nel complesso, e alla lunga ha danneggiato la stessa fiat. Tenere impianti inutilizzati e operai a casa pagati dallo stato più o meno indefinitamente è uno spreco di soldi e consente alla fiat di rimandare scelte dolorose ma necessarie. Speriamo che almeno sulla mobilità lunga Maroni tenga duro.
  22. Aggiungo qualche osservazione all'analisi sull'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale. Il rischio che se non fossimo entrati in guerra Hitler prima o poi ce l'avrebbe fatta pagare c'era. Sarebbe stato il secondo tradimento in meno di trenta anni! Magari non subito, ma certo non sarebbe stata facile per noi in un'Europa dominata dalla Germania nazista. E qui sta l'errore principale di Mussolini ad allearsi con Hitler: anche se avessimo vinto la guerra insieme, noi saremmo rimasti sempre dei nani al confronto della Germania, allora tanto valeva tentare di mantenere l'equilibrio in europa, alleandosi con Francia e Inghilterra per bloccare Hitler sul nascere. Purtroppo neanche Francia e Inghilterra capirono la situazione, preferirono cercare l'appeasement con Hitler e gli gettarono l'Italia fra le braccia con le sanzioni. Tuto questo però si riferisce agli anni trenta. Quando Mussolini entrò effettivamente in guerra era convinto che Hitler avesse vinto e che entrare fosse il modo migliore per ottenere qualcosa ed evitare l'accusa di aver tradito. Sbagliò i calcoli. Sottovalutò la capacità di resistenza della Gran Bretagna e soprattuto non mise in conto l'entrata degli USA. Io penso che Hitler ce l'avrebbe fatta da solo a sconfiggere la GB, e forse anche GB e Russia, ma contro questi Paesi e gli USA non c'erano speranze. Il fatto è che nel 1940 gli USA erano molto divisi se entrare o no, ancora un volta se avessero avuto le idee più chiare e avessero fatto capire a Hitler che non gli avrebbero consentito di impadronirsi dell'Europa, forse avremmo evitato la seconda guerra mondiale. Ma la storia non si fa con i se...
  23. Vuoi dire che, essendo Rosy Bindi una donna essa ha senza dubbio la fica, perciò il Libro nero del comunismo ha senza dubbio serietà storica. Se così non fosse, dovresti contestare punto su punto quanto scritto nel libro... ma oltre ai negazionisti dell'olocausto ci sono pure i negazionisti dei gulag?
  24. car low

    Unipol, Da Unione Nuove Critiche A Ds

    E no, quella persa una volta non si recupera più! Ci vorrebbe un chirurgo plastico... E' in buona parte vero quello che dici su Berlusconi, e sappi che avere questa destra dispiace moltissimo a quelli di destra, a quelli che votavano Dc solo turandosi il naso e a quelli che hanno ripetuto con orgoglio per decenni che quando hanno appeso Mussolini per i piedi dalle tasche non gli è caduto neanche un centesimo. "Dittatore, ci ha tolto la libertà, ci ha portato in guerra, ma era onesto" l'ho sentito ripetere tante volte, pensa come si deve sentire questa gente ad essere rappresentata da Berlusconi. Però la storia diciamola tutta. Se gli elettori di destra hanno accettato Berlusconi è perché si sono convinti, con enormi ragioni, che magistratura stava perseguendo un disegno politico. Distruggere la DC (non tutta, la corrente di sinistra si è miracolosamante salvata, vedi De Mita) e il PSI, facendo finta di non vedere i finanziamenti illeciti della sinistra. E poi ha avviato una vera e propria guerra contro Berlusconi. Dieci anni di indagini su indagini, ispezioni, puntuali fughe di notizie prima delle elezioni ecc. ecc. Mentre galantuomini come Tanzi e Cragnotti portavano sul lastrico milioni di risparmiatori senza che nessun giudice avesse mai avuto la curiosità di andare a vedere che stavano combinando. La sinistra accusa Berlusconi di aver fatto perdere il senso della moralità ai cittadini, secondo me un ruolo molto importante in questa perdita del senso della legalità lo ha giocato la convinzione che la magistratura fosse di parte.
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