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Yakamoz

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Risposte pubblicato da Yakamoz

  1. 2 ore fa, Marco1975 scrive:


    Concordo… nel lontano dicembre 2016 per mia moglie avevo preso una Renegade 4x4 AT9 170cv benzina full option tetto panoramico apribile , sedili in pelle riscaldati , xénon ecc. Nuova mi era costata 32k. Oggi dovrei spendere 47k per avere una vagamente simile ma per forza plug in con serbatoio di 36 litri e una lunga lista di ritocchi al risparmio da vano motore al bagagliaio.

    Ormai vedendo cosa offre il segmento B-suv mi pare ovvio che il migliore acquisto sarebbe … tenermela finché va avanti 😂… o salire di segmento, dove sopravvivono trazione integrale e performance decenti , ma 20-30 cm più lunghe e facilmente sui 50k se non 55k con motori seri.

     

    per me questa 600 è una buona alternativa alla grande punto di 10 anni fa. Chi ha la 500x - specialmente le prime 4x4 - se le tenga strette. Dubito che andrà meglio con la Multipla marocchina del 2025 (quasi clone della C3 Aircross nuova).

     

    The future is less (of everything) for more (money) 🙄

    PS

    sul B suv i tedeschi hanno una Q2 che non avrà sostituti tra 18 mesi; una mini countryman nuova lunga 4,45 metri e una T roc che per avere 4x4 benzina richiede 52k (per 300cv, vero). 

    Toyota propone una Yaris cross 4WD di grande successo ma con performance scarse tipo 0-100 in 13 secondi e bagagliaio ridotto a 320 litri. 
    Non parliamo delle preistoriche Suzuki vitara con full hybrid che fa 0-100 in 14,5 secondi. 


    Tienitela sì la Renegade 👍

     

    La Yaris Cross lo 0-100 effettivo non so in quanto lo copra (dichiarati sono 11,8), ma lo stesso powertrain (trazione anteriore) l’ho avuto sulla Yaris berlina (l’aziendale della mia fidanzata che aveva rimpiazzato la Mokka) e sulle prestazioni posso dire che va fin troppo, per essere un’utilitaria. Spinta forte e immediata.

    La Cross è quasi un’altra macchina, pesa 2 quintali in più e le prestazioni ne risentiranno di sicuro, ma credo che siano tutt’altro che scarse. Anche perché più che lo 0-100, l’ibrido favorisce le riprese.

     

    Altrimenti si può passare alla Corolla Cross (più vicina alla 500x di quanto non lo sia la Yaris) con 200 cv e passa la paura.

     

    Ho visto che attualmente a listino la T-Roc 4x4 c’è anche col 2.0 Diesel 150 cv (così come la Golf).

    Sennò BMW X1 (o serie 1) o Mercedes GLA, che sono sì di una fascia di prezzo più alta, ma ben venga se le fanno per chi le vuole, anche facendosele pagare.

     

    Altrimenti la Mazda CX-30, anche in versione depotenziata con 150 cv. Invece ho notato con stupore che la Volvo XC40 adesso è solo a trazione anteriore…

  2. Ripeto una considerazione già fatta all'inizio del campionato. O la Ferrari è riuscita (onore al merito) nel 2022 ad indovinare un concetto valido di monoposto, e l'anno dopo invece di svilupparlo l'ha demolito senza motivi comprensibili con una macchina insulsa (e fortuna che ci lavoravano da settembre...); oppure, cari miei, l'anno scorso la RB era semplicemente iperconservativa, dando a Maranello (e anche a Brackley) l'illusione di potersela giocare, mentre quest'anno, finito il rodaggio, hanno sfruttato il vero potenziale del loro concetto aerodinamico, e ne deriva che l'unico modo per vincere qualcosa nei prossimi anni sarà copiarli (vedi Aston Martin).

     

    Spero la prima, ma temo la seconda.

     

    Punto numero 2. Ma questo motore sensazionale che fine ha fatto? E' vero che nel 2014 la McLaren con il motorone Mercedes andava più lenta della Ferrari, ma onestamente mi aspettavo qualcosa in più dai motorizzati Ferrari.

  3. 21 ore fa, gianmy86 scrive:

     

    Uno che la Ferrari l'ha lasciata, come quelli della lista da me citata. 

    Forse non sono stato chiaro: considererei di restarci a vita. 

     

    1. Statisticamente, nei prossimi 15 anni una scopa la Ferrari la mette. 

    2. Se pure non la mettesse, almeno passerebbe alla storia come un uomo squadra che non ha mai cambiato casacca. 

    Magari non sarà stato un Maldini, per vittorie, ma un Bergomi si. 

    Sputaci sopra... 

     

    PS: o un Totti, così non ci resta male nessuno. 

     

    Un pilota ha solo due espressioni: col titolo o senza titolo (semicit.).

    Sperare che Leclerc si leghi all'albero maestro della Ferrari e si tappi le orecchie con la cera per non cedere ai canti delle sirene è un'ipotesi fiabesca (anzi, mitologica).

    Perché ciò che rende questa gente maledettamente veloce è la voglia irrazionale di vincere, tanto e subito.

    Ci ha provato Ricciardo a fare il temporeggiatore. Parliamo di uno dei piloti più motivati, solidi, veloci e sorridenti dell'ultimo ventennio. E' finito a farsi bastonare da Norris con annesso ritorno a Canossa addirittura come terzo pilota, come un Gutierrez qualsiasi, con un muso lungo come l'Albert Park.

     

    Il problema è che, se la Ferrari imboccasse effettivamente un tunnel senza uscita, o con uscita non programmabile, il rapporto umano si deteriorerebbe in modo mesto e meschino.

    Alonso era un altro che "la Ferrari sarà il mio ultimo team", ma non è umanamente possibile quando si è nati pluricampioni, giurare fedeltà a una causa persa.

     

    Anche perché la Ferrari non è la Williams, un team con risorse limitate che si esalta quando finisce nei punti. E' uno dei team con la storia, i mezzi e il budget più pesanti di tutti. Quindi se non vince non è per colpa del sistema, ma perché c'è qualcuno dentro che lavora male, e la cosa farebbe girare i gemelli a chiunque.

     

    Senza contare l'esempio Vettel... lui voleva rimanere ma lo ha scaricato il team. Perché questo succede, quando non si riesce più a dare il massimo.

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  4. On 24/4/2023 at 14:43, johnpollame scrive:

    I contatti c'erano, ci sono e continueranno ad esserci.

    Come per tutti, Vertappen compreso.

     

    Credo comunque sia molto remoto un passaggio di Leclerc ad altro team, nel breve periodo almeno:

     

    L' unico team vincente nel medio termine è Red Bull, squadra costruita attorno a Verstappen il quale non ha il minimo motivo di andarsene. andando lì si scontrerebbe con un ambiente completamente rivolto all'Olandese che assai difficilmente gli permetterebbe di competere allo stesso livello, specie all'inizio, cosa che potrebbe mettere ancora più in crisi la carriera, in particolare agli occhi di un pubblico sempre più vasto e meno esperto. Andasse via Max per motivi estemporanei personali, allora le cose cambierebbero...

     

    L'alternativa Mercedes, anche volendo sperare in un recupero miracoloso, mi pare altretanto poco percorribile: Russel è forte e da giovane inglese ha la squadra che sta puntando tutto su di lui: già sta facendo vacillare le granitiche certezze di un monumento vivente come Hamilton. Pure andasse via Luigino, Leclerc si troverebbe una situazione non troppo distante di quella ipotetica in Red Bull, con in più una macchina inferiore, forse anche alla Ferrari stessa.

     

    Aston potrebbe essere invece assai interessante... se non ci fosse il sedile occupato dal proprietario...

    In caso servirà aspettare che Alonso decida di andare in pensione, ma verosimilmente per allora la macchina potrebbe soffrire sul lato tecnico la rimonta non solo di Ferrari e Mercedes ma anche del Gruppo. Per me ad ora rimane comunque l'unica vera alternativa al rimanere in Ferrari.

     

    Personalmente un addio lo vedo possibile solo in caso di una stagione in cui la Ferrari non sappia ancora trovare il modo di migliorare la macchina, che si renda ancora ridicola dal muretto.

    Se invece ( e qui, orsù, ciascuno compia il gesto apotropaico a lui più congeniale) Leclerc noterà un trend positivo, penso che allontanerà ogni pensiero di cercare immediatamente una svolta ardita di carriera.

     

    Prendiamo due casi di scuola, Schumacher e Hamilton.

    Entrambi sono saltati sul team che li ha traghettati nella leggenda sulla base di tre presupposti:

    1) le "promesse tecniche" del team: budget, rivoluzioni di organigrammi, acquisti di nuovi tecnici ecc., suggellate da un garante (Lauda per Hamilton, addirittura Ecclestone per Schumi)

    2) la garanzia di essere il fulcro di questo progetto (no concorrenza interna, peso decisionale del pilota anche fuori dall'abitacolo...)

    3) il danaro.

     

    Per Leclerc il punto 2 è l'unico che lo può tenere fermo a Maranello per un bel po'. Perché RB è fuori causa per evidenti motivi, mentre Mercedes dovrebbe accantonare i progetti su Russell (qualcosa mi dice che lo scaltro Wolff lo sostituirebbe con Leclerc anche domani mattina, ma che vari fattori "ambientali" lo facciano desistere).

     

    Chi altro c'è? Aston Martin? Sì, potrebbe essere il team perfetto per Charles perché ha tutto: soldi, ambizioni e sedile di prima guida libero (quando se ne andrà Alonso).

    Non adesso però, che la situazione è grossomodo opposta a quella dipinta dall'asturiano ("la migliore Ferrari è al livello della peggiore AM"): la migliore Aston Martin è al livello della Ferrari peggiore degli ultimi dieci anni.

     

    Se nel 2023 AM non si affloscerà via via, se manterrà un piazzamento nella top 3 della classifica finale, e l'anno prossimo si confermerà su livelli ottimi, beh allora Leclerc potrebbe sì optare per il "perso per perso" e rischiare di aver pure ragione.

     

    Ma è tutto prematuro. La Ferrari è la prima che in questo lasso di tempo può influenzare positivamente le sue scelte, con i fatti.

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  5. 15 ore fa, Mansell82 scrive:

     


    Verstappen non ha mandato giù il contatto con Russell, gli ha fatto una ramanzina dandogli della testa di quiz pure....da che pulpito direi.

    ☏ CPH1951 ☏
     


    Deve accettare il fatto che tutta la sua restante carriera a qualsiasi livello servirà per espiare quello che ha fatto lui agli altri.

    Prima lo capisce e meglio è per lui. Ogni volta che riceve una botta dovrebbe rilassarsi e pensare “Questo vale per quella volta che ho buttato fuori Tizio al gran premio XY e poi l’ho irriso con quel mio faccino da piccola peste”.

     

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  6. La storia Fiat con i segmenti superiori è sempre stata problematica, dalla 130 in avanti.

    L'ultimo gioiello fu la 125, che derivava dalla 124 e doveva essere un modello-tampone in attesa della 132. 132 che invece fu un mezzo flop.

    L'Argenta, che fu l'ultima propaggine di quel progetto, era difatti un'auto datata, sgraziata, con tenuta di strada e abitabilità anacronistiche. Tutto questo era compensato/camuffato con grandi sfoggi di cromature fuori, e all'interno con lucine, pulsanti e plance dal design stravagante.

     

    Se non altro, l'Argenta dentro era una macchina fatta bene, al contrario della spartanissima e scricchiolante Croma, che nel tempo venne per fortuna migliorata fino a diventare l'ottima auto da famiglia che sappiamo.

    Per tutta risposta, non ebbe sostitute.

     

    Stessa storia con Lancia e Alfa Romeo: validi modelli per il mercato domestico negli anni '80, a cui avrebbero dovuto seguire nei '90 i veri progetti per il mercato europeo. Invece avanti a passo di gambero. Anche sul segmento D si preferì puntare tutto su gadget ed elettronica di bordo, risparmiando grossolanamente sul resto (vedi Dedra-Tempra-155).

     

    In perfetto controtempo con i tedeschi che nel frattempo stavano preparando un'offensiva totale, rimediando anche all'unico neo che le aveva tenute in qualche modo snobbate dal mercato italiano: le prestazioni delle versioni 2000cc.

     

    Le francesi hanno tenuto botta un po' più a lungo delle italiane, ma scontando anch'esse un deficit d'immagine crescente, e le svedesi sono state vittime della sorte dei loro marchi, che non hanno saputo reggere finanziariamente ai tempi che cambiavano.

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  7. 5 ore fa, Puntor89 scrive:

    In Stellantis comunque hanno una passione per la simmetria nella cronologia dei modelli delle loro gamme: in Fiat hanno fatto Tipo - Bravo - Stilo - Bravo - Tipo ed in Lancia Gamma - Thema - K - Thema - Gamma. C'è qualcosa di perverso in tutto ciò :D 


    Hai dimenticato di menzionare la Thesis (“l’ultima vera Lanciaaaa” cit.). Ma dato che “Thesis” faceva volutamente il verso a “Thema”, il teorema può reggere ugualmente.

     

    In entrambi i casi il modello-giro di boa (k e Stilo) coincise con una batosta d’immagine colossale. Guardacaso, per entrambe le sostitute è stato scelto un nome “rassicurante”.

  8. Se la chiamano 600 è perché con questo nome evocativo otterrà la maggiore attenzione possibile. Forse più che chiamandola 500+/$/&/*. Il resto è noia.

     

    Il discorso "confusione del cliente" può valere per i modelli in produzione. Se la prossima Qashqai fosse un mezzo sostanzialmente diverso dall'attuale, i vecchi clienti sì che protesterebbero. Ma se chiami "Ghibli" una berlina tre volumi, o "Zafira" un pullmino qualsiasi, la gente bada più alla familiarità e alla simpatia del nome che alla coerenza con un modello di tot decenni prima.

     

    In più, non escluderei che ai potenziali modelli "500" voglia essere riservata una maggiore esclusività, rispetto a una vettura che nasce con forti parentele e condivisioni, senza motorizzazioni di spicco o peculiarità varie, ma nata solo con l'intento di essere un'utilitaria gradevole ed economica da produrre.

     

    Ciò premesso, la scelta del nome è essenziale. Chiamare 600 una cosa con il frontale della 500, oppure Thema un'(ottima) vettura già commercializzata col marchio Chrysler, serve quando hai bisogno di vendere a tutti i costi, non ci giriamo attorno. 

    Chi ha già una clientela acquisita da generazioni è chiaro che non farà mai operazioni simili, e pondererà ogni denominazione commerciale anche alla luce della storia e della coerenza con il passato. Vw non chiamerà mai Maggiolino una Polo.

  9. Sainz per una toccata (sbagliata, per carità) da quarto è finito ultimo e fuori dai punti. Praticamente squalificato.

     

    I secondi di penalità andrebbero pesati e non contati. In condizioni di gara normali 5 secondi sarebbero stati pure pochi (per Hamilton a Silverstone 2021 furono un'inezia). La penalità andrebbe rapportata al numero di giri effettivamente svolti in quel segmento di gara, ma evidentemente questo è un livello di ragionamento inaccessibile a chi applica le regole.

    Poi i corvi fanno presto a gracchiare "la SF-23 ha fatto meno punti della F-14". Grazie al ca... Ma quanto conta statisticamente un tabellone dove metà dei punti sono decisi a tavolino?

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  10. 8 minuti fa, AlexMi scrive:

    Un nota interessante è il motore Mercedes a fuoco proprio mentre stanno recuperando competitività.

    La domanda è: quanto c'è nella performance di motore? Non è che stanno spingendolo all'estremo?

    E' interessante perchè se la risposta è si significa che l'auto è comunque sbagliata, mentre se la risposta è no potrebbe essere che stiano imparando a far funzionare il loro concetto.

     

    Il loro concetto è sbagliato a priori, e lo dicono loro stessi.

     

    Poi, tra lo sbagliato e il giusto, c'è un oceano di migliorie e messe a punto (e di direttive tecniche, nel loro caso) che possono far mutare sensibilmente la situazione, tipo diventare da quarta a seconda forza nel mondiale.

     

     

    Dopo le prime gare di solito si alzano un po' i giri del motore, questo potrebbe aver aiutato Hamilton e potrebbe aver fregato Russell. Ma elementi a conferma di questa circostanza al momento non ne ho letti.

  11. 14 ore fa, Gabri Magnussen scrive:

    Non ho parole.
    Domenicali prima della partenza che pensa a ciò che piace (a suo dire) al pubblico e poi ci propinano sta porcheria?
    Qua sta diventando il wrestling, a parte i primi 3, e Alonso per il rotto della cuffia, hanno distrutto una gara ormai conclusa, solo per vedere "le botte".
    E sta gente vuole pure mettere le mani sulla motogp?

     

    Domenicali rappresenta la F1, il casino di ieri è tutto della FIA. Comunque nel merito hai ragione.

    A parte che ho il dubbio se certe decisioni siano state prese per creare spettacolo o per semplice imbecillità, tra un "eh ma la sicurezza!!!" e un "eh ma c'è un precedente!!!".

    I danni più grossi, in tutti gli ambiti, vengono fatti dagli incapaci, da quelli che applicano pedissequamente regole e protocolli senza capirne il motivo né valutarne le conseguenze.

     

    In tutto questo bailamme, guardacaso la Ferrari è sempre quella che ne esce peggio. Perché se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo.

    Ricordo ai tempi dei mondiali del Trap l'indignazione generale per i continui fuorigioco inesistenti che ci venivano fischiati.

    Poi un bel giorno, in una trasmissione, un commentatore sportivo - non ricordo chi - disse sommessamente: "scusate, è vero che i fuorigioco non c'erano, ma allora non sarà meglio anche modificare uno schema impostato costantemente sul filo del fuorigioco?".

    Più si è inclini a imperfezioni, rischi, pasticci, più si viene danneggiati dai fattori esterni.

     

    Non pretendo che le due Ferrari partano sempre prima e seconda per evitare guai (e nemmeno quello è sufficiente con la Ferrari), però ogni gara dev'essere fatta al meglio delle possibilità.

    Facendo la somma del weekend: previsione sbagliata di pioggia al sabato, incomprensioni Leclerc-Sainz-muretto, errori fatali di pilotaggio.

    La qualifica penosa, il pit stop sfigato di Sainz e la penalità sballata sono solo delle conseguenze di quanto sopra.

     

    Ieri Hamilton è arrivato secondo con una macchina che è perfino peggio della Ferrari.

    Sainz e Leclerc invece hanno entrambi peccato di eccessiva irruenza.

    La pressione non giustifica nulla. Ce l'ha pure la Mercedes. E' l'anarchia che fa i danni.

     

     

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  12. A dire il vero, Fumia non è proprio l'unico designer dal grilletto facile. Su Youtube si può ammirare un video del buon De Silva a un incontro a tema Alfa 156, dove ne dice di cotte e di crude senza eccessivi riguardi ("Pininfarina propose [come stile per la 156] la solita Peugeot...", una delle cose più gentili che dice).

     

    Quando ebbi l'onore di incontrare il grande Leonardo Fioravanti, anche lì non vi dico le bordate a certi colleghi (così come non mancavano gli elogi certi altri).

     

    A me questo stile da corrida piace e diverte molto, quando proviene da personalità del loro calibro. Nel campo automotive, difficilmente ho sentito parlare di qualche geniaccio, che non avesse anche un carattere di m.

     

    Tornando al libro (letto diversi anni fa, per cui la memoria può ingannarmi), è chiaro che non è un semplice parlare diretto, ma è proprio un regolamento di conti, fatto peraltro senza giri di parole, facendo nomi e cognomi e citando circostanze precise. Cosa che gli fa onore, dal momento che ci ha messo la firma e se ne assume ça va sans dire la responsabilità.

     

    Mettere alla berlina le sconcezze politiche e stilistiche perpetrate nel gruppo Fiat e specialmente in Lancia in quel periodo è giusto: le orrende proposte di stile di I.de.A. per la Lybra, per la K, per la Y, gridano vendetta agli occhi di Dio.

    Così come i ritardi, i pasticci, le faide (vedi la 916 già pronta a fine '88 e messa in commercio cinque anni dopo, la K coupè su pianale accorciato e con gli stessi sbalzi della berlina...).

    Un sistema che è costato all'azienda il quasi fallimento, e che è giusto che i fatti siano stati messi a conoscenza di tutti.

     

    Poi c'è la parte in cui si concentra sul suo lavoro, e lì indubbiamente si va a simpatia/antipatia. Io, come dicevo, sono molto affine alla sua filosofia, ben sintetizzata in alcuni "slogan". "Innovare e non R-Innovare", il "ciclo di riconoscibilità" ecc. ecc... mi piace molto.

     

    Questo però non annebbia la mia obiettività. Il famoso quadrifrontale... quando ha provato a metterlo su un modello di serie (la Y, su cui - ipse dixit - nessuno gli tarpò le ali) si è ridotto un "monofrontale e mezzo" (timidamente riprodotto al posteriore), anche se a detta dei suoi seguaci: "aaaaaah la Y, unico veicolo al mondo dotato di quadrifrontaleeeh!!".

    Lo "sguscio" sulla fiancata della 164, lui ne rivendica la paternità, mentre era una soluzione già vista e conosciuta su vari modelli.

    O la sua Ferrari F90. Affascinantissima la sua genesi clandestina, ma credo onestamente che non aggiunga nulla alla Testarossa da cui deriva, anzi...

     

    In sintesi, non condivido tutto quello che dice ma mi diverte il modo in cui lo dice. Molto meno il fondamentalismo di alcuni suoi estimatori.

     

     

     

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  13. On 27/3/2023 at 18:17, johnpollame scrive:

    Semi OT

    Sto affrontando il suo libro.

    Ancora da Natale, che più di 3-4 pagine alla volta è francamente indigesto.

    Ne scriverò una volta sgravatomi, ma mi sto facendo persuaso che il buon Enrico sia uomo testardamente di concetti e poco di disegni e modelli, e che questo, oltre ad averlo messo a volte in seria difficoltà nella vita professionale creandogli un'evidente frustrazione (trasuda ad ogni paragrafo), gli ha impedito tranne in pochi casi sparuti di concepire linee davvero belle, e pure in questi casi senza l'intervento "normalizzatore" di Colleghi e ingegneri del Committente, probabilmente le linee da lui definite sarebbero risultate poi eccessive tradotte nella plasticità del mondo reale.

     


    Il suo libro l’ho divorato in poche sere. Con la prosa ci sa fare, poco da dire, e la quantità di curiosità, retroscena e maldicenze assortite è oggettivamente irresistibile. A me ha fatto sicuramente velo anche la comune avversione per le Lancia degli anni ‘90, per cui mi ritrovavo nelle sue opinioni.

    Poi ho avuto modo di conoscerlo personalmente, ed è stato un incontro edificante, perché è un gentiluomo piemontese dotato di grande eleganza e abilità affabulatorie.

     

    Parlando del suo lavoro, io sono un estimatore della 164, delle 916, della Y, per cui mi colloco nella schiera dei suoi estimatori, pur non apprezzando certe sue cose che per fortuna sono rimaste sulla carta, tipo quella orrenda Lancia tutta ondulata di cui mi sfugge il nome.

    A proposito, giorni fa ho visto la foto di un’auto nuova che è praticamente identica, se qualcuno me la ritrova vince la mia stima perenne.

     

    Quello che a mio modesto avviso non va (e che difatti perculavo bonariamente nel mio precedente post) è l’alone di santità che si è saputo creare attorno e che gli hanno creato attorno in molti, sulla spinta dei suoi giudizi tranchant.

     

    Faccio un esempio pratico: io ho una Y restyling che amo molto e che volevo esattamente così com’è. Purtroppo lui nel suo libro ha bocciato esplicitamente il restyling (perché non l’ha fatto lui), per cui adesso io mi ritrovo (solo nel web, per fortuna) a discutere con vari collezionisti di Y (che per il 95% sono suoi seguaci) per i quali la restyling è poco più che un escremento, o peggio un reato di lesa maestà. 
    Abbastanza antipatico che tra estimatori di uno stesso modello si facciano tali osservazioni, sulla base poi non di convinzioni personali, ma solo perché l’ha detto il Maestro.

     

    In generale, vedo un discreto numero di “esperti”, tra giornalisti e appassionati, che nel parlare delle sue creature non fanno altro che ripetere a pappagallo quello che ha detto lui, e talvolta perfino quello che pensano lui abbia detto, con lo stesso tono apodittico.

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  14. On 24/3/2023 at 22:20, gianmy86 scrive:

     

     

    image.png.7660a503c1fd23ef9e29bacaff9f4ec2.png

    FIXED

     

    Fumia-Design-Lancia-J-7-lg.jpg


    Sublime ing. Fumia, insuperato creatore del Sacro quadrifrontale e del Divino sguscio, unico depositario del design Lancia di tutti i tempi passati presenti e futuri, irrora i tuoi seguaci con altri capolavori come questo! Nei secoli dei secoli.
     

    P.S.: si scherza, ovviamente. Di capolavori ne ha fatti sul serio ;) 

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  15. 20 minuti fa, lucagiak scrive:

    Mi sa che non ci capiamo bene.

    Se dice cose giuste o che condivido non cambio idea nemmeno io, ma visto che dice cose sotto gli occhi di tutti e abbastanza scontate, che avrebbe potuto dire qualsiasi altra persona che mastica un po' di F1, non capisco il perché di andare a chiedere pareri a chi ha cercato di mangiarci sopra e basta, fregandosene altamente della faccenda sportiva, ed è stato pure scoperto. Non so se è stato lui a dire che la F1 non è uno sport ma è business, comunque come dettame direi che lo ha seguito bene.

    E ripeto, non sto criticando quello che ha detto, ma il perche si continua a chiedere la sua opinione, soprattutto con domande generiche. Gli avessero almeno chiesto cose specifiche che solamente una persona che ha ricoperto il ruolo che lui aveva potrebbe rispondere la cosa potrebbe avere un senso.

     

    Il perché chiedano la sua opinione lo abbiamo già detto: perché nella F1 degli ultimi trent'anni ha avuto il suo peso, oltre e 4 mondiali vinti con Benetton e Renault, quando c'è chi non riesce a vincerli nemmeno con la Ferrari.

     

    Sulla supposta banalità delle domande, la colpa semmai è di chi gliele fa.

     

    Se poi tu ribadisci che è intrinsecamente sbagliato fare domande a lui, per via del crashgate, io mantengo i miei fieri dubbi sulle epurazioni (volevo scrivere "purghe", ma poco più sopra avevo già scritto "supposta", e il discorso sarebbe degenerato) vita natural durante in stile sovietico.

     

    Tutto qui, poi ognuno si tiene le sue opinioni.

    Anzi, per restare in tema di bisogni fisiologici: le opinioni sono come il buco del c**o, ognuno ha le sue :-D  

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  16. 17 minuti fa, lucagiak scrive:

    E chi ha detto che se lo dice lui non va più bene?

    Personalmente ritengo che Briatore sia uno di quelli che ha fatto molto male a questo sport, era stato cacciato con ignominia (poi è rientrato dalla finestra, vabbè).

    Io capisco che in certi ambienti il più pulito c'ha la rogna, ma andare a chiedere pareri proprio a quello che è stato trovato con le mani nella marmellata...

    Poi per me va bene tutto, possono anche mettere Schettino a dare lezioni su come si pilotano navi da crociera, magari si scopre che è un bravo insegnante, ma io a quelle lezioni non ci andrei

     

    Hai detto bene. E' stato cacciato con ignominia, quindi ha pagato per le sue colpe. La damnatio memoriae anche no, grazie. Qualche titolo per parlare di Formula 1 ce l'ha, malgrado tutto.

     

    Entrando nel merito, io condivido ciò che ha detto in questa intervista (un po' meno altre cose che ha detto nel corso degli anni), e onestamente se leggo qualcosa che condivido non cambio parere perché mi sta antipatico l'intervistato. 

     

    Se Ron Dennis rilasciasse un'intervista e dicesse cose convincenti, io non rinnegherei la bontà di ciò che ha detto solo perché lui è quello della spy story, anche se la cosa mi fece incazzare non poco ai tempi.

    Per capirci: non paragono a Schettino uno che era a capo della McLaren ai tempi di Senna e Prost, perché farei un torto soltanto alla mia reputazione di appassionato di Formula 1.

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  17. 7 minuti fa, lucagiak scrive:

    La vera domanda sarebbe perché vanno ancora a chiedere pareri sulla F1 a Briatore

     

    E perché no? Mi pare che qualche coppetta l'abbia vinta in F1. Sono semplici pareri di un ex, valgono quello che valgono. Così come le interviste a Fiorio o a Minardi o a qualche altra vecchia gloria. Sempre meglio i loro pareri che le certezze di qualche giornalista/commentatore da strapazzo.

     

    Tra l'altro, in questa intervista ha detto, sulla Ferrari, le stesse critiche che leggo decine di volte al giorno qui dentro. Se lo dice lui non va più bene?

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  18. On 2/3/2023 at 12:25, Pandino scrive:

     

    Semi ot: questo showroom sarebbe già imbarazzante per vendere una Panda :| 

     

    Confermo. E da fuori è anche peggio. Neanche la vicinanza con altri saloni concorrenti nettamente più curati sembra suggerire provvedimenti.

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  19. 26 minuti fa, Aymaro scrive:

    Verginelli è una cosa, scorretti o addirittura pericolosi ( e fermarsi in piena traiettoria lo è) è altro. Poi è una questione di preferenze, ma io un pilota che fa quello che ha fatto Alonso su Hamilton in qualifica Ungheria non riesco proprio ad apprezzarlo, come un Perez che si schianta in qualifica per non far fare la pole a Verstappen, queste bassezze non e apprezzo

     

    Io trovo assolutamente non paragonabili le due fattispecie che hai citato (Alonso ieri e Perez in qualifica a Monaco). Lì non solo si è barato per alterare l'ordine di partenza, ma Perez ha causato una collisione di tre vetture, ai danni soprattutto di  Sainz che arrivava da dietro la curva e lo ha centrato in pieno. Scusa se è poco.

     

    Russell è stato comunque un signore, perché poteva tacere e godersi il podio, ma di sicuro, di un collega che si è comportato scorrettamente con lui, non avrebbe mai detto "meritava il mio posto".

     

    Detto questo, chiunque di noi vorrebbe piloti-eroi senza macchia e senza paura che stravincono sui colleghi solo perché frenano più tardi, accelerano prima e fanno il punta-tacco in frenata. La realtà è fatta anche di tanti episodi meno commendevoli: mossette, ondeggiamenti, traiettorie allargate ecc. ecc.

    La memorabile vittoria di Leclerc a Monza 2019 non sarebbe mai arrivata se non avesse fatto quella paraculata in qualifica (ecco, a proposito di scorrettezze...). E nemmeno se non avesse chiuso Hamilton alla Roggia quando lo aveva quasi superato.

    Ma che gli vuoi dire? Preferivamo vincesse Hamilton?

     

    Tutto qui. Poi sulle antipatie personali non giudico, hai tutto il diritto di farti stare sul cavolo a priori qualunque pilota. Io pure ho le mie.

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