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Yakamoz

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Risposte pubblicato da Yakamoz

  1. 9 ore fa, The Krieg scrive:

    Ma poi anche andasse in Mercedes sarebbe un folle, in un team inglese in cui hanno già il loro nuovo principino britannico (citofonare ad Alonso a proposito). L'unica sarebbe Aston Martin in caso Alonso abbandoni


    Se Totila Wolff riesce ad accaparrarsi Leclerc, Russel lo sbatte a fare il gregario, o lo ricaccia in Williams senza problemi (o se lo prende la Ferrari, che ama strapagare i piloti ricicciati dagli altri team quando smettono di andar forte).

    Più difficile semmai per Leclerc ingraziarsi il garage, che parteggerà sempre per i connazionali.

    A meno che non si opti per una formazione Leclerc - Schumacher.

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  2. 4 ore fa, GL91 scrive:

    Sul fatto che la stampa italiana speculi enormemente, molte volte non avendo uno straccio di prova di quanto scritto, solo perché Ferrari fa vendere copie, sono perfettamente d'accordo. Ma al di là di questo, credo che le probabilità che Leclerc vada via ormai siano altissime. Onestamente, con la situazione attuale e le prospettive future piuttosto nebulose, io lo capisco.


    Perché Leclerc cambi team servono due condizioni:

    1) rapporto di fiducia con il team irrimediabilmente logorato;

    2) una proposta che lo metta al centro di un grande progetto di rinnovo (come fece Ferrari con Schumacher, Mercedes con Hamilton, AM con Alonso).

     

    Se il punto 1 lo sa solo Dio, il punto 2 è piuttosto improbabile al momento. La Mercedes sicuramente alzerà la testa prima o poi, ma al momento sono in una crisi tecnica paragonabile a quella della Ferrari.

    La AM è partita col botto, ma la strada per diventare un top team è molto lunga.

    La RB è fuori causa.

    E la decisione la dovrebbe prendere subito, visto che la Ferrari gli vorrà prolungare il contratto entro la fine dell’estate.

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  3. Ho letto cose esatte e inesatte su Newey. Che sia un genio nel suo ramo è evidente, che non abbia il dogma dell'infallibilità lo è altrettanto.

    Se qualcuno pensa che le RB le disegni Newey in dieci minuti, scarabocchiando con la matita sulla tovaglietta di carta del pub, pura ispirazione, non ha le idee chiare.

    Lui è il vertice di un gruppo che lavora molto bene secondo i suoi input, tant'è che passa metà del suo tempo a occuparsi d'altro.

    Ci sono stati anni recenti in cui le Ferrari disegnate dagli stessi soggetti che hanno fatto la SF23 andavano meglio delle sue RB.

    Una volta Vettel, credo nel 2017, dopo le qualifiche portò i cameramen accanto alla macchina di Verstappen, indicando i deviatori di flusso e facendo no-no col dito davanti all'obiettivo per dire "queste le avete copiate da noi".

     

    Il fatto è che in F1 esistono i cicli. Quando la RB si è trovata in bonaccia si è armata di santa pazienza, senza processi ed esecuzioni in pubblico, aspettando l'onda favorevole del nuovo regolamento. Non si può interrompere una striscia di successi altrui, ma ci si può far trovare pronti all'inizio di un nuovo ciclo, quando le carte vengono rimescolate a forza.

    Addirittura la RB ha vinto (sia pure con immensa fatica) l'ultimo mondiale del ciclo precedente, battendo la Mercedes con le sue stesse regole.

     

    Questa è la differenza tra noi e loro. Che loro a un certo punto si riprendono, perché negli anni precedenti avevano ben chiaro dove bisognava migliorare, mentre noi siamo eternamente vittime dei nostri sbagli.

     

    Gli ultimi avvicendamenti nella GeS possono essere sia positivi sia negativi. Positivi se Fredo ha le idee chiare, negativi se si cambia l'uomo ma si lascia immutato tutto quello che c'è attorno. Perché non è un caso se Costa lavorava male in Ferrari e bene in Mercedes, e Allison idem, e Sempronio idem.
     

     

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  4. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto fosse giusto valorizzare le risorse interne e le seconde linee, ed è stato fatto. E abbiamo una monoposto che, per quanto sfigata, va meglio di quella dei geni inglesi di Brackley. Dato di fatto.

     

    Tuttavia, non sento mai fare gli annunci che vengono regolarmente fatti dagli altri TP: "abbiamo ciulato 30 ingegneri alla Mercedes", "abbiamo uccellato 17 responsabili del reparto motori della Honda", "ci siamo presi Costa, Sassi e perfino Gutierrez dalla Ferrari" e via dicendo.

    Se si vuole fare il saltone da "ce la giochiamo" a "loro se la giocano, noi vinciamo", è imprescindibile catturare figure DI PESO alla concorrenza, perché sicuramente alla Ferrari non mancano dei geniacci con idee formidabili, ma probabilmente è carente la metodologia di lavoro, manca l'esperienza fresca portata da fuori, magari da qualche team che ha appena vinto.

     

    C'è un problema abbastanza noto: gli inglesi non vogliono venire a Maranello, e non per ragioni culinarie o di clima. Sento racconti che parlano di retribuzioni basse, ma chissà se è vero. Probabilmente c'è un'avversità verso un metodo di lavoro ritenuto troppo rigido o antiquato. Come se pesasse più il mito che i risultati. C'è qualcosa che fa sentire un trasferimento in Ferrari come un downgrade piuttosto che come una sfida appagante.

     

    Abbiamo un presidente giovane e multilingue, un a.d. super-cool che viene dall'informatica, un TP straniero... eccheccavolo, cos'altro serve per cambiare mentalità?

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  5. Certo… l’anno scorso della F1 75 si diceva “va bene su ogni pista”. Quella di quest’anno dopo UNA gara ha già manifestato  una pista indigesta. Se il buon giorno si vede dal mattino…

     

    Seconda cosa. La AM si ispira visibilmente alla RB (e questo non vuol dire copiare con la carta carbone ma ispirarsi allo stesso concetto aerodinamico) e guadagna 2,5 secondi.

     

    Ho il timore che la RB dell’anno scorso fosse talmente conservativa da illudere Ferrari e MB32 che le loro filosofie di progetto se la potessero giocare con questo nuovo regolamento. Quest’anno si sono scoperte le carte e si è finalmente capito QUALE filosofia fosse giusta e QUALI no.

    Spero di sbagliarmi.

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  6. Beh. Boh. Buh. Che mestizia.

    Per prima cosa attendo di sapere qual era il problema di Leclerc. Non ha fatto fumo, non si è sentito rumore di ferraglia. Magari è una stronz*ta.

    Il passo gara sappiamo che era inficiato anche dalla non ottimale conformazione alare. Ecco, quello che davvero mi inquieta è che dopo aver annunciato di aver interrotto anticipatamente lo sviluppo della F175 (come ai bei tempi di Domenicali) ci ritroviamo in Bahrein che non abbiamo neanche gli alettoni giusti.

     

    Vogliamo aspettare qualche gara e vedere se le cose migliorano? Ma sì, tanto che ci costa… quando finiscono anche le speranze cominciano i sogni.

     

    Ad ogni modo io oggi mi sono divertito. È stato un terzo posto entusiasmante.

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  7. Partendo dalla convinzione (mia) che Aston Martin, se le va bene, quest’anno farà qualche pole e qualche podio (su quali dei 3 gradini non lo so), ma parlare di lotta per il mondiale o di spina nel fianco alla RB mi sembra allo stato attuale prematuro, non mi dispiacerebbe vedere l’attempato di Oviedo riscuotere un po’ del suo credito con la Dea Fortuna.

    Non dimentichiamo che nella sua cinquantennale carriera ha raccolto molto meno di quanto si meritava, spesso per scelte sbagliate sue (Ferrari, McLaren 2), talvolta per colpa d’altri (McLaren 1).

    Se, in barba a tutti gli sfottò che si è attirato nei mesi scorsi per aver sposato il team da cui il quadricampione Vettel era appena scappato via, venisse fuori che una volta tanto Alonso ci ha azzeccato con la scelta del team, credo che oltre all’irripetibilità del fatto in sé, ne guadagnerebbe molto lo spettacolo.

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  8. Poiché sulle cose ignote possiamo solo fare ipotesi, concentriamoci intanto su quelle note: la RB ha il vento in poppa con due mondiali vinti di cui uno in souplesse, il loro direttore tecnico coll’effetto suolo ci va a nozze, e soprattutto partivano da una monoposto che con qualche accortezza poteva già essere schierata in Bahrein settimana prossima.

    Ergo: il monopolio ai test 2023 era scontato.

    La Ferrari deve risollevarsi da una mezza tranvata, e con miseri 3 giorni di test aveva proprio un altro lavoro da fare rispetto a RB.

     

    Questo non per dire che siamo automaticamente in lotta per il mondiale, ma che la Ferrari è - giocoforza - più indietro e con più lavoro da fare. Ma l’importante è avercelo il lavoro da fare, non so se mi spiego. Più il materiale è grezzo, più si può sviluppare.

     

    Se devo dirla tutta, diffido più delle parole dell’emotivo Leclerc che non di quelle del pragmatico Sainz, che ha predicato calma e ottimismo sul lavoro in svolgimento.

     

    Per il resto, desidererei che anche in Ferrari si potesse finalmente parlare alla Toto Wolff (“non siamo pronti”, “giornata marrone”, “siamo indietro 6 decimi”…) senza alimentare false speranze e creare pressione nociva prima di tutto a loro stessi.

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  9. On 15/2/2023 at 10:48, Yakamoz scrive:

    Ieri sera in macchina mi sentivo la replica di Barisoni su Radio 24, e si parlava appunto di auto elettrica dopo il voto definitivo del parlamento UE che conferma l'obiettivo c.d. "zero emissioni" per il 2035.

    Mi ha rincuorato sentire le stesse obiezioni e perplessità già esposte qui dentro da me, e meglio di me da molti altri autopareristi.

    Viceversa, faccio più fatica a sentire controargomentazioni convincenti (e non sprezzanti) da parte dei sostenitori dell'elettrificazione a tappe forzate.

    Non che non ce ne siano, ma sono pochine, e un po' parziali.

     

    Ad esempio, sembra che il fatto di diventare probabilmente Cina-dipendenti per la fornitura di batterie e delle terre rare necessarie a produrle, non sia un problema così sentito. Così come l'interrogativo sul costo ambientale di depredare materie prime dal suolo come mai successo prima (a proposito del rame, la conversione energetica ne richiederà in pochi decenni la stessa quantità estratta negli ultimi 5000 anni).

    Infine, nessuno è ancora riuscito a dirmi cosa c'è di male nel preferire l'approccio della "neutralità energetica" piuttosto che puntare su una/due tecnologie escludendo tutte le altre. Sono uno sporco liberista e penso che la concorrenza faccia bene.

     

    Siamo sicuri che il vero problema sia l'odio verso l'elettrico, e non la sua ideologica difesa?

     

    On 15/2/2023 at 11:26, xtom scrive:

     

    Pensa che per me è l'esatto contrario, pur avendo diesel e benzina e non un'elettrica.

     

    Siccome siamo su un forum tecnico, ogni volta che commento cerco di portare dati, trovare grafici da pubblicare, come risposta ottengo sempre dubbi e perplessità senza nessun numero o grafico che giustifichino le opinioni contro l'elettrico.

     

    Secondo me chi fa disinformazione sull'auto elettrica è pari a chi ne fa una "ideologica difesa", non mi interessano le prese di posizione a prescindere, mi interessano i dati per capire meglio le problematiche.

     

    Ringrazio quindi chi fa i calcoli sulla quantità di energia elettrica necessaria per muovere un parco circolante interamente elettrico, o chi fa i confronti su rendimento di una ICE rispetto ad una BEV dal pozzo alla ruota.

     

    Chi difende il petrolio dovrebbe quindi portare dati e farci capire quali vantaggi ci sono rispetto alle energie rinnovabili, invece tutto si riduce sempre a 3 assiomi, la benzina la faccio in 3 minuti e ci faccio 1000 km, le elettriche sono per ricchi e rubano il lavoro ai poveri, perché sono fatte in Cina.

     

    La tua replica, che mi sembra piena di giri di parole, silente sulle mie obiezioni e mistificatrice nel volerle ridurre ad "assiomi" (tra l'altro 2 su 3 me li hai attribuiti tu) è la rappresentazione di ciò che stavo dicendo.

     

    Riporto interamente sia il mio sia il tuo post, così ognuno si può fare la propria idea.

     

    Le mie domande sono sempre le stesse, e sono lì da vedere: mi piacerebbe leggere qualche risposta chiarificatrice - se ce l'hai - e non tuoi pensieri che non c'entrano nulla.

    Mi vuoi rispondere con grafici e numeri? Vuoi farlo solo con parole tue? Mi va bene tutto.

    In caso contrario, evita di usare frasi dei miei post come trampolino di lancio per i tuoi voli, perché così facendo attiri la mia attenzione, io leggo ciò che hai scritto e mi vedo costretto a chiedertene conto.

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  10. 20 minuti fa, j scrive:

    È nera per risparmiare peso, appena dichiarato da Totò

     

    Nel senso che Hamilton aveva minacciato che se gliel'avessero fatta grigia, lui ci sarebbe salito soltanto con 50 kg di cubetti di porfido nelle tasche :D 

    16 minuti fa, johnpollame scrive:

    C'è possibilità che quella presentata si avvicini alla vettura reale o è verosimile una mezza trollata stile passata stagione?

     

    Quest'anno le trollate, per ragioni di tempo e di budget disponibile, sono diventate molto più difficili da attuare. Vedremo...

  11. On 5/2/2023 at 18:59, Matteo B. scrive:

    Schiaviso e pessime condizioni sono da cercare in altri ambiti, e sono 7 volte su 10  "lavori nuovi" se ci badate. 

     

    Esatto, tipo quelli che permettono l'estrazione dei minerali necessari alla transizione ecologica, spesso eseguiti da volenterosi minorenni sottopagati.

     

    E non parliamo del costo ambientale. Sia in termini di emissioni, sia di sfruttamento di materie e risorse non rinnovabili, di cui ci sarà un fabbisogno mai visto e mai affrontato prima sul pianeta, che porterà a un necessario impoverimento delle riserve minerarie e, scommettiamo?, a farne impennare i prezzi. A titolo di esempio: litio, cobalto, rame, alluminio, nickel...

     

    E tutto questo perché noi europei, che siamo già i più virtuosi nell'emissione di CO2, e con le nostre piccole dimensioni non potremmo mai spostare l'ago della bilancia significativamente (né in meglio né in peggio), dobbiamo - ripeto, per legge - massacrare ulteriormente la nostra industria automotive, facendo tra l'altro un regalone alla Cina, che negli anni non ha saputo mai farci concorrenza sul motore termico.

     

    Che devo dire? Contenti i sostenitori dell'elettrificazione a tappe forzate. Ma non si stupiscano se qualcuno non condivide l'entusiasmo.

     

    Personalmente resto dell'umilissimo parere che la soluzione sia quello che viene chiamato da decenni "approccio integrato": tante tecnologie tutte disponibili, in concorrenza fra loro e complementari nello stesso tempo: termico, ibrido, elettrico, benzina, metano, bicicletta... a seconda delle esigenze del mercato, che comprende sia il professionista che fa 40 km al giorno e può ricoverare la Tesla in garage ricaricandola con la rete domestica, sia il pensionato che vive nel quartiere dormitorio, senza parcheggio (figuriamoci le colonnine) e sa che può usare la sua Panda in qualsiasi momento per qualsiasi meta.

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  12. L’odio è un sentimento che scaturisce irrazionalmente, non credo abbia grande utilità analizzarlo né metterlo sul banco degli imputati.

    Anche perché l’ambiente in cui l’odio trova il suo habitat naturale (il web) distorce notevolmente la percezione dei fenomeni.

    Ci sono questioni completamente superflue e ininfluenti che, trattate sui social, suscitano isterie collettive.

     

    Ergo, credo avrebbe più senso concentrarsi sul pensiero del vero cittadino medio (che non è il mostro che viene raffigurato da chi sovrastima enormemente la propria intelligenza), ossia l’individuo mediamente informato che pur avendo un’opinione perlopiù di parte, è costretto dalla vita ad avere una certa dose di elementare buonsenso (e, visti i tempi, anche un discreto pessimismo) e quindi a ragionare non su “ideologie alla moda” (cit.) ma sul proprio portafoglio, e sulla qualità della propria vita quotidiana.

     

    È qui che il piano della critica tecnica (sono contrario all’elettrico come tecnologia) e di quella politica (sono contrario perché ce lo impone una classe politica con evidenti limiti di competenza in materia) si fondono e si confondono.

    Perché qualsiasi cosa può diventare positiva o negativa a seconda del contesto e delle modalità con i quali viene introdotta in un sistema.

     

    I classici vantaggi dell’elettrico sul termico (semplicità costruttiva, rendimento, silenziosità, abbattimento delle emissioni inquinanti) diventano neutri, o addirittura a saldo negativo se questa tecnologia viene introdotta 1) per legge, 2) con una scelta di tempi totalmente asincrona rispetto a quelli necessari alle industrie che devono produrla (e viverci), 3) in un periodo in cui le varie tecnologie “complementari” non sembrano pronte a soddisfare il futuro fabbisogno di energia PULITA e a BASSO COSTO, e, per finire, 4) senza considerare le esigenze economiche e produttive dei paesi coinvolti (occupazione, costi, futuro delle aziende dell’indotto ecc.).

     

    A tutte queste domande vengono fornite poche risposte e tanta propaganda, cosa che non farà che alimentare anche il famoso odio.

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  13. 3 ore fa, LiF scrive:

    Lasciando da parte il twinair, che è un motore molto particolare, non credo che Fiat abbia fatto un cattivo motore, anzi tutt'altro. Il 1.0 è un motore economo ed economico, e il suo compito lo svolge egregiamente. Il motorino elettrico da un piccolo contributo anche a regolarizzare l'erogazione a bassi regimi, tant'è che si può riprendere (con calma) anche da basse velocità senza strattoni.

    Ma non ci si può aspettare tanto di più come prestazioni da un frullino 3 cil 1.0 aspirato; prova ne è che non mi pare che la concorrenza offra di meglio


    Sicuramente sarà regolare e poco assetato, ma a giudizio pressoché unanime non ha ripresa.

    Ovviamente la cosa aiuta i consumi (sempre che il conducente si adatti a quello stile di guida), ma l’obiettivo di un propulsore da grandi numeri dovrebbe essere proprio quello di unire percorrenze e brillantezza.

    Occhio che la ripresa non è una questione accademica, è la prima dote che viene gradita in città, specialmente in quelle grandi.
    Usare poco il cambio, non morire in salita, prendere bene i giri, sono caratteristiche che aiutano proprio la clientela “mainstream” che non ha pretese “cronometriche”, ma che è anche meno avvezza a sfruttare la meccanica in modo ottimale. 

    La stessa clientela che non si accorgerà mai se la propria auto fa i 19 o i 18 con un litro.

  14. L'ultimo 1.2 che ho provato era quello di una 500 C con cambio dualogic. Di una lentezza imbarazzante, ma credo che gran parte del disagio provenisse dalla gestione del cambio. Soprattutto una spiacevole sensazione di mancata correlazione tra pedale del gas e risposta del motore, come se prendesse i giri sempre allo stesso modo a prescindere dalla richiesta.

    Sicuramente col manuale si può sfruttare meglio le sue potenzialità.

     

    Peraltro il sostituto non sembra neanche lui un fulmine di guerra (ma non l'ho guidato per cui metto mani avanti). La panda in prova su 4R alla voce ripresa ha beccato una stella e mezza. E' dall''89 che non vedevo un voto insufficiente sulle pagelle di 4R.

     

    Sbaglio o col tempo FIAT ha perso un po' la sua bacchetta magica nel fare i piccoli motori, che un tempo erano la sua specialità?

    Anche il prepensionato Twinair, pur piacevolissimo da guidare, non passerà alla storia come un capolavoro.

     

    Oltralpe hanno fatto di peggio, specialmente sul lato affidabilità, per cui non voglio gettare la croce addosso a nessuno. Ma la Fiat ha fatto la sua storia con i motori minuscoli che smuovevano anche le montagne e stavano 40 anni sulla breccia dell'onda...

  15. 6 ore fa, Gengis26 scrive:

    Senza dubbio, ma ci sono pagine e pagine di discussione su questa soluzione che in altri topic non ci sono mai stati. Seppur esteticamente non mi piaccia Maserati non è l'unico costruttore ad aver fatto questa scelta.


    È l’unico ad aver scelto una forma e una collocazione così triste per i pulsanti del selettore.

    Ho incluso tanto di foto comparativa con un autobus  per rendere l’idea.

    Adesso dovrei andare sul thread dell’Aston Martin a scrivere la stessa cosa per ristabilire l’equilibrio delle critiche?

     

    Piuttosto, perché non fai un post mettendo a confronto il selettore Maserati e quello Aston Martin? Credo sarebbe più utile alla discussione, almeno possiamo vedere l’oggetto del contendere. 

  16. 11 ore fa, Gengis26 scrive:

    Ma posso capire perché sul topic di Aston Martin tutte ste critiche non le vedo? Eppure è lo stesso sistema!


    Nemmeno so com’è fatto l’interno dell’Aston Martin.

     

    Adesso posso esprimere il mio pensiero sulla Granturismo?

    • Ahah! 1
  17. Gli interni tutto sommato non mi dispiacciono. Stranamente riesco a digerire anche la smaccata somiglianza con la Grecale. Non saranno la massima ricercatezza in fatto di design ma danno, a vista, una bella sensazione "salottiera".

     

    Quello che non riesco a mandare giù è il maledetto selettore del cambio, l'associazione d'idee è troppo forte.

     

     

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