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danny

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  1. Non e' colpa della velocita'. Le cause sono SEMPRE altre, almeno questo e' cio' che ho avuto modo di capire partecipando ad un'altra discussione sul tema. BTW, non e' che porti un po' sfiga? Se devi passare per la cintura nord, fammi un fischio che mi chiudo in casa ....
  2. Mi rendo conto che imputare alla velocitá statisticamente la maggior parte degli incidenti, in questo sito suona ... male, ma se si vuole provare ad affrontare il problema, innanzi tutto occorre seriamente capirne le cause. L'analisi statistica da me citata, é stata prodotta dall'ISTAT e ripresa dall'ACI. All'eccesso di velocitá, sopratutto in ambito urbano, dedica anche uno studio l'Associazione Italiana Vittime della Strada http://www.vittimestrada.org/, dal titolo "Capire per prevenire". Senza voler essere o sembrare ipocrita, il sottoscritto supera i limiti di velocitá (un po' di piú in sella al Kawa, un po' di meno in auto), né piú né meno di tutti coloro che frequentano autopareri. Ció non toglie che la lotta "seria" alle stragi stradali deve partire da lí. Ovviamente e sempre secondo me
  3. Le statistiche dell'ACI relative gli incidenti occorsi nel 2005 (http://www.aci.it/index.php?id=54) dicono che il 76,6 % degli incidenti si hanno in strade urbane e causano il 44.5% di morti (6.2% e 10.6% per le autostrade) ed il 72.7 % di feriti (7.6 %). Il restante 23.4 % sono incidenti su strade extraurbane. Le principali cause d'incidenti sono: Velocitá ~22.5% extra urbano 12.5 urbano Precedenza ~9.0% extra urbano ~22 urbano Guida distratta ~22.0% extra urbano 17 urbano Distanza Sic. ~16% extra urbano 12 urbano Il 97.32 % degli incidenti é causato dal comportamento del conducente (o pedone), mentre il 2,35 % dello stato del guidatore (i.e. ebbrezza). A mio parere, colpendo velocitá, distanza di sicurezza e guida distratta (i.e. telefonare alla guida) gran parte di quel 55.5 % potrebbe salvarsi.
  4. Sono un assiduo frequentatore del sito che non ama postare solo perché non ha nulla di meglio da fare. Ovviamente ció non é un problema, solo io non lo faccio. Non credo che possa essere messo in discussione che la velocitá, insieme alla mancanza del rispetto della distanza di sicurezza, siano tra le principali cause di incidenti gravi. Vero, ma la riforma da te auspicata, ed in parte condivisa, dovrebbe prevedere tempi lunghissimi, e relativi costi, prima di poter arrivare all'esame. Sarebbe auspicabile una maggiore formazione a livello scolastico, ma questo non risolverebbe degli attuali patentati. Senza dimenticare, che non sono pochi i guidatori provetti, che in quanto tali non rispettano minimamente il codice della strada. Il codice della strada DEVE essere adeguato, ma l'inosservanza continua delle regole, non aiuta, anzi consente ai vari enti azioni speculative. Ovviamente d'accordo, ma le lobbies dell'alcool ....... Disdicevole, ma poco rilevante Tutto ovviamente secondo me
  5. Giusto per capire, e possibilmente evitando insulti, mi fai capire quali iniziative per aumentare la sicurezza, sono accettabili per te? Una postazione fissa in quanto tale non serve per raccogliere soldi, ma come deterrente alla velocitá, oppure non si puó cercare di ridurla?
  6. Qualcuno sa come si regola l'altezza dei fendinebbia? I miei puntano per terra a 50 cm! Sono praticamente inutili. Ho cercato di capire come funzionano ma senza successo. All'esterno non c'è nulla e sono scomodissimi da raggiungere dal vano motore. Grazie
  7. Da Repubblica: Conto alla rovescia per la commercializzazione della Sedici. La data precisa sarà il prossimo 10 marzo, ma è solo un dettaglio visto che le prenotazioni della neonata 4x4 Fiat sono iniziate già dai primi di gennaio. Si potrà scegliere fra due allestimenti, Dynamic ed Emotion, dieci tinte di carrozzeria e due propulsori, il nuovo 1.6 16v a benzina da 107 CV e il 1.9 Multijet da 120 CV, quest'ultimo equipaggiato con il DPF (filtro antiparticolato). Mentre la dotazione di serie può essere arricchita con una gamma infinita di optional. E a questo punto diciamo quanto costerà: per le versioni 1.6 16v i prezzi chiavi in mano sono 18.970 euro (allestimento Dynamic) e 20.470 euro (Emotion); le versioni 1.9 Multijet sono proposte invece a 21.970 euro (Dynamic) e 23.470 euro (Emotion). Tutte le versioni hanno una garanzia di 3 anni (o 100.000 km) compresa nel prezzo. Superato definitivamente il concetto di "off-road spartano", la Dynamic già offre di serie parecchie cosucce: servosterzo elettrico, climatizzatore manuale, autoradio con lettore CD, chiusura centralizzata con telecomando, alzacristalli anteriori elettrici, specchi esterni con regolazione elettrica, volante regolabile in altezza, sedile posteriore sdoppiato (60/40) e tasca retroschienale sul sedile del passeggero. E stessa musica nell'ambito della sicurezza: dai fendinebbia agli airbag frontali e laterali, dall'ABS completo di EBD ai fissaggi Isofix, dalla chiave con "immobilizer" al sistema antieffrazione Deadlock (funzione che consente di scollegare meccanicamente nottolino e maniglie di apertura delle porte interne ed esterne, in modo che non sia possibile aprirle dall'interno anche se viene rotto il vetro). Per chi non è ancora contento c'è invece l'allestimento Emotion, che aggiunge un rivestimento in traforato grigio, cromature interne, vetri elettrici posteriori più il Pack Lusso (climatizzatore automatico e volante in pelle completo di comandi radio). Cerchi in lega, infine, da 16" (205/60 R16), scudi di protezione dei paraurti e specchi e maniglie nella stessa tinta di carrozzeria.
  8. Cortesemente lascia fuori Montanari e Zappatori in quanto assolutamente non sinonimi di leghista. GRAZIE
  9. Se hai un cellulare, di qualunque marca sia, hai gia' acquistato prodotti cinesi. Tutte le case produttrici che vendono in Italia hanno stabilimenti di sviluppo/produzione in Asia.
  10. Scusate ma questo e' sempre il topic "Boom Ferrari in giappone!" ?
  11. Qualcuno sa se esiste una sezione per i dipendenti/anziani del gruppo nei vari siti? Se si, cosa devo fare, ossia mio padre, per poterci accedere Grazie per le info
  12. Concediamole il beneficio del dubbio. Era pur sempre il debutto anche per lei
  13. Hai citato elementi fondamentali per determinare la riuscita di un modello automobilistico, e non solo: - Storia: La golf ha lo stesso nome da decine di anni - Soddisfazione del cliente - Rete di distribuzione - Qualita' del prodotto Il gruppo FIAT deve, e i nuovi modelli sembrano farlo, guardare e migliorare questi elementi per costruirsi un florido futuro. Comunque, spendere dai 17000 ai 25000 Euri per un'autoveicolo che non piace veramente ....
  14. Personalmente ritengo che non esistano autovetture prive di difetti. Vetture come la clio e la punto, a mio parere, possono essere equiparate. Cio' che e' discriminante nell'acquisto e' solamente il gusto, ovviamente legittimo, dell'acquirente. Non credo che chi compra punto abbia il salame sugli occhi cosi' come chi compra clio possa pensare di avere un'auto perfetta.
  15. Da "Il foglio" Milano. Sono otto le banche più esposte con Fiat Auto: Intesa (650 milioni di euro), Unicredit (625), Capitalia (425), SanPaolo Imi (400), Bnl (300) e 400 milioni tra Abn Amro e Bnp Parisbas. Questo finanziamento è oggi garantito dalla conversione dei crediti in azioni. Sergio Marchionne ha fatto intendere che non sarà in grado di pagare i debiti con le banche nel 2005, e dunque il 26 settembre scatterà il convertendo. In questo quadro, molti osservatori colgono qualche sconcerto negli ambienti dei maggiori istituti di credito: Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Fiat, pare poco concentrato sulla crisi del Lingotto: non ha visitato, come avrebbe fatto Gianni Agnelli, Palazzo Chigi per illustrare le trattative con General Motors; non incalza i principali interlocutori per discutere piani d’emergenza, al massimo s’incontra con Luigi Abete, impegnato nella battaglia ormai perduta per difendere la presidenza di Bnl. Uno dei suoi vice in Confindustria, Ettore Artioli, rimanda il caso Fiat alla situazione generale dell’industria italiana. Ma se l’industria italiana ha problemi, talvolta seri, la Fiat non ha problemi: è il problema. Al momento la linea di condotta dei banchieri è espressa da Alessandro Profumo: fiducia nel management e nelle ragioni che sull’applicazione del put alla Gm sostiene il Lingotto. Un atteggiamento obbligato per reggere la trattativa con gli americani e per sostenere il titolo in Borsa. Questa impostazione comunque richiederebbe un contorno di iniziative sociali perché anche se per un caso straordinario la Gm accettasse il put, da quel momento in poi si porrebbero serissimi problemi sociali che colpirebbero pure l’immagine di istituti di credito che hanno fiancheggiato prima Paolo Fresco, poi Giuseppe Morchio e infine Marchionne. Dietro le scelte obbligate si delineano le possibili strategie dei banchieri. Profumo da tempo canta fuori dal coro. Potrebbe assumersi il ruolo di punto di riferimento (magari con San Paolo Imi) in una situazione d’improvvisa emergenza. La sua banca ha le spalle larghe, aveva indicato un manager industriale capace come Morchio, ha messo tra le poste di bilancio il costo di tutta la conversione in azioni dei crediti Fiat, è la più dinamica nel finanziare l’industria: lo show down di Fiat Auto avrebbe aspetti drammatici ma offrirebbe occasioni per gestire cessioni, concentrazioni, nuove iniziative. E dunque non può non interessare un banchiere che ha l’urgente necessità di far vedere a tutti quel che vale. Capitalia e Intesa paiono giocare la partita insieme (con San Paolo Imi al traino). I romani sembrano aspettare lo show down per intervenire sulla periferia dell’impero: innanzi tutto su Mediobanca (e Rcs) dove un improvviso affondamento del peso politico (e finanziario) di Fiat, lascerebbe ampi spazi di manovra. Intesa ha l’aria di voler spostare i propri interessi dal cuore della Fiat all’energia: accelerare – come hanno fatto gli uomini di Giovanni Bazoli (portandosi dietro Capitalia e San Paolo Imi) – il put di Edf su Edison significa anche incalzare I vari protagonisti. L’idea dei bazoliani è di ritagliarsi spazio in un’Aem che se dovesse muoversi in fretta (spinta dal governo), avrebbe bisogno di alleati: e tra questi Intesa e la filobazoliana Asm di Brescia. A San Paolo Imi, banca torinese per eccellenza, toccherà comunque concentrarsi negli inevitabili interventi sul territorio. Sono questi i movimenti che i banchieri fanno intravedere. E da cui risalta l’apatia del presidente di Fiat, lo stesso che parla di classe dirigente italiana inadeguata.
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