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rafael02

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  1. Quello che mi chiedo è se ha senso avere in listino Gran Voyager e Phedra e se ha senso avere in europa due marchi sovrapponibili come lancia e chrysler fatti i debiti distinguo sulla storia di entrambi. A mio avviso la cosa migliore sarebbre rimarchiare la Gran Voyager che verrà con il marchio Lancia (con qualche particolarità stilistica tipica di quest'ultima) come la 200c thema e così via.
  2. Chrysler: Sebring su piattaforma C-Evo e Dodge Avenger a trazione posteriore pubblicato: martedì 21 luglio 2009 da Dario Montrone in: Berline Anticipazioni Chrysler Dodge Chrysler Sebring a trazione anteriore e Dodge Avenger a trazione posteriore. Secondo AutomotiveNews, Sergio Marchionne è intenzionato a seguire questa linea per le future generazioni delle berline americane. La Sebring verrebbe sviluppata sulla piattaforma C-Evo che debutterà con l’Alfa Romeo Milano, mentre la Avenger dovrebbe basarsi sulla piattaforma LX con passo più corto. Solo qualche tempo fa, lo stesso Marchionne annunciò che Dodge e Alfa Romeo lavoreranno insieme nello sviluppo dei nuovi modelli, soprattutto nell’alto di gamma. Se la Dodge Avenger dovesse essere a trazione posteriore, non è esclusa l’ipotesi che anche l’Alfa Romeo Giulia venga realizzata sulla medesima piattaforma. Inoltre, sembra anche che non sia affatto abbandonata l’idea di realizzare una nuova berlina Lancia, la quale non sarebbe altro che una gemella della futura Chrysler Sebring. Infine, conclude Automotive News, tutte le decisioni riguardanti le nuove berline di Chrysler e Dodge verranno prese nel mese di agosto. ......................................................................................................................... Alfa Giulia, e magari una spider, a trazione posteriore e una nuova thema senza escludere una berlina lancia più grande se chrysler sarà marchio di lusso in america e lancia in europa. Chrysler per fiat è sempre più l'affare del secolo.
  3. Accordo Fiat-Chrysler, Marchionne: concorrenza fra Alfa Romeo e Dodge, ma potranno convivere pubblicato: giovedì 02 luglio 2009 da p.a.fina in: Alfa Romeo Anticipazioni Dodge «Dodge is the American muscle car, while (mentre, nda) Alfa Romeo is the European muscle car». Ne è convinto Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat, prima di ammettere che «sarà fondamentale evitare sovrapposizioni, perché l’utenza a cui si rivolgono i marchi è la medesima». Abbiamo deciso di riportare la frase esatta (in inglese, riportata da un comunicato Chrysler) proprio per evitare fraintendimenti ed ovvi “ma no, non può pensarla davvero così”. Riflessioni lecite, soprattutto alla luce della nostra concezione di “muscle car”. Opposta, diametralmente opposta rispetto allo status Alfa Romeo. Marchionne, per sua stessa ammissione, starebbe poi pensando di vendere i prodotti del Biscione con il logo dell’Ariete in nord-america, “ribaltando” i marchi nel Vecchio Continente. Prima di mettersi le mani nei capelli, è opportuno valutare un aspetto: le nuove vetture italo-americane nasceranno da solide sinergie e pianali condivisi. Si può quindi ipotizzare una medesima ossatura, che non avrà ripercussioni nell’aspetto esteriore, ben differente: non si corre il pericolo di semplice re-badging. Ed allora, sono meglio le Alfa attuali o le Alfa “muscle car”, con trazione posteriore? Via | Motorauthority
  4. Caliber 1800/2000/2400 Avenger 2400/3500 Journey 2400/3500 Charger 2700/3500/5700/6100 Challenger 3500/5700/6100 Durango 3700/4700/5700 Nitro 3700/4000 Io cambierei loro il muso e le venderei in europa con il marchio fiat (salvo la challenger) mettendoci motori più umani
  5. Per me, se si vogliono rimarchiare modelli da una parte all'altra dell'atlantico, ha senso accostare dodge a fiat ovverosia a un marchio sportivo ma popolare nel prezzo. Avrebbe senso, ad esempio, fare di journey e croma un unico modello venduto come dodge in america e fiat in europa (sebbene con particolaro stilistici un po diversi) oppure accostare caliber a un cross-over fiat o hornet a nuova panda. E' ovvio che non avrebbe senso una viper-fiat ma viper fa marchio a se mentre una dodge demon/fiat abarth ci starebbe bene. Chrysler puà avere similitudini con Lancia (voyager/pherdra o 200c/thema). Alfa deve tornare ad essere rivale di bmw e deve essere il marchio premium mondiale come jeep nei suv.
  6. Penso che se gli americani si innamoreranno del marchio alfa si avrà sufficiente massa critica per ritornare alla grande nelle auto di segmento più alto e a tp. Non credo, conoscendo un po gli americani, che andranno in giro con le utilitarie semmai con auto molto meno assetate ma con proporzioni americane. L'importante è il prodotto; che siano vere auto alfa (se poi una parte della meccanica è in comune con Chrysler non frega niente a nessuno).
  7. Alfa Romeo, Marchionne: negli Stati Uniti verrà importata tutta la gamma. Confermate 169 e crossover pubblicato: domenica 28 giugno 2009 da p.a.fina in: Alfa Romeo Berline Anticipazioni Crossover «Sul mercato nord-americano verrà importata tutta la gamma Alfa». Durante un vertice bilaterale Italia – Stati Uniti, l’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne svela dettagli cruciali sul futuro yankee del Biscione. Parlando di nuovi modelli, dando certezze. «Abbiamo rallentato lo sviluppo di nuove vetture per capire le condizioni del mercato – spiega Marchionne –, e solo ora la situazione ci è chiara. Nel prossimo futuro verrà quindi proposte la nuova ammiraglia, realizzata su piattaforma Chrysler, ed un crossover. Tutta la gamma verrà rifatta». Viene inoltre confermato per Ginevra 2010 il debutto della Milano. Signori inizia il divertimento Alfa Romeo tornerà grande
  8. O magari la piattaforma chrysler a tp adattata alle esigenze alfa o per una berlinona lancia che sostituisca la thesis
  9. Grazie anche da parte mia. A questo punto mi viene da pensare che l'affare fiat/chrysler è semplicemente un capolavoro in quanto gli italiani acquisiscono la tecnologia che gli manca (piattaforma a tp e per i suv) facendosi pagare in azioni dagli americani.
  10. hai ragione ma non credo che in italia si produrranno mai pegeout o opel; il discorso vale per le economie di scala (così almeno credo sentendo marchionne) e le economie di scala si dovrebbero fare su piattaforme utilizzate in ogni angolo del mondo per produrre almeno 1 milione di auto per piattaforma (piattaforme c e d evo utilizzate in america per dodge, jeep e chrysler e che, ovviamente, non producono occupazione negli stabilimenti italiani semmai nei reparti di ricerca e sviluppo). Se i 6 milioni si raggiungono producendo in india o cina e non in francia tanto di guadagnato così non vedremo i francesi venire a comandare da noi o spiegarci come si fanno le auto.
  11. andando avanti così, passata la crisi, vuoi vedere che fiat raggiunge quota 6 milioni solo con chrysler. Ovviamente spero così non dobbiamo venire a patti con tedeschi o francesi.
  12. Molto bene se ci aggiungi cambi più moderni ed altri accorgimenti da alfa; a questo punto penserei anche, con la stessa filosofia di uso della medesima piattaforma, ad una o due berlina lancia (d ed e) che potrebbero essere disegnata ed industrializzata in comune con le future 200 e 300c. La piattaforma della nuova gran cherokee di chi è? solo di mb o anche di chrysler? Se è di chrysler come la lx non è soltanto chrysler ad avere fatto il colpaccio ma anche fiat che si ritrova non solo sufficienti economie di scala per auto medie o medio grandi e motori v6 benzina e diesel ma anche piattaforme a tp o integrale a basso costo.
  13. Leggerezza, assetto, cambi, sospensioni tutto ciò che fa la differenza tra un auto con una ossatura tutta dedicata al confort ed un auto sportiva a parte i motori. A mio avviso non basta mettere il marchio alfa su un'auto a trazione posteriore se poi di sportivo nella guida c'è poco o nulla. Non si può semplicemente togliere il marchio chrysler, cambiare la curvatura di qualche lamiera e scriverci sopra alfa.
  14. Da profano la giudico una piattaforma buona (premetto che non sono ingegnere o tecnico); mi chiedo e chiedo a chi ne sa più di me se è una piattaforma alfizzabile ad un costo accettabile (senza che venga fuori una porcheria), se è accorciabile per una spider e se il prodotto finale sarebbe qualitativamente inferiore a mb, bmw o audi. Se un tecnico mi risponde lo ringrazio per aver appagato la mia curiosità.
  15. Io mi terrei viper, la affiderei alle cure di maserati e la prossima viper la rimarchierei con il tridente o con alfa. Da omniauto La futura ammiraglia Alfa Romeo sul pianale Chrysler LX? A Brampton, in Canada, potrebbe nascere l'erede della 166 Stampa Invia ad un amico Commenti (6) L'ipotesi delle Alfa Romeo prodotte in Nord America era apparsa già più di un anno fa in termini molto vaghi e mai confermati dal gruppo Fiat, ma oggi, in seguito alla nascita del Chrysler Group LLC dall'accordo Fiat-Chrysler, l'ipotesi prende forza e viene avvalorata da una fonte solitamente autorevole come la società di analisi di mercato IHS Global Insight. In un suo rapporto di pochi giorni fa la, IHS prevede la costruzione della prossima "grande Alfa Romeo", provvisoriamente denominata 169, nello stabilimento Bramalea di Brampton, Ontario, Canada. Si tratterebbe quindi della attesa sostituta della vecchia Alfa Romeo 166, questa volta pensata e realizzata soprattutto per il mercato nordamericano partendo dalla piattaforma Chrysler LX, quella per intenderci della Chrysler 300 e della Dodge Charger. In pratica un pianale americano nato dalla collaborazione con Mercedes andrebbe a fare da base all'ammiraglia di uno dei marchi storici italiani. Senza voler essere disfattisti o pessimisti ci limitiamo a dire che la cosa risulta curiosa e infonde la speranza che queste linee produttive oltreoceano possano garantire un futuro all'Alfa Romeo, come è successo per gli stabilimenti Alfasud e diversamente da quel brutto "papocchio" dell'Alfa-Nissan Arna. La produzione della grande berlina del biscione (non più del Portello...) dovrebbe cominciare a novembre 2011 con l'anno modello 2012. Questo potrebbe dunque essere il primo modello Alfa Romeo realizzato esclusivamente fuori dell'Italia, escludendo il caso di qualche rara FNM brasiliana come la 2300 costruita in Brasile negli anni Settanta e Ottanta. Autore: Fabio Gemelli Data: 16 Giugno 2009 Non male purchè aggiornino la piattaforma e la accorcino, se possibile, per la spider
  16. A mio avviso si è un po perso il senso del discorso. Fermo restando che fiat è una spa quotata in borsa e che ha come missione generare utili (anche contenendo i costi con le dovute sinergie) la domanda che ci dobbiamo fare (o per meglio dire che si dovrebbe fare ai tecnici presenti nel forum non essendo io tale e non essendo nemmeno collaboratore o dipendente fiat) e se Alfa Romeo potrà, in termini economicamente vantaggiosi per gli azionisti fiat (tra cui non vi è solo la famiglia agnelli/elkan ma anche i fondi o i piccoli risparmiatori), tornare alla tp per le medio/grandi berline o le spider partendo dal pianale della 300c senza che il prodotto finito sia una boiata o una schifezza ma una vera alfa. Che sotto una alfa ci sia un pianale progettato dieci o più anni fa e solo nel frattempo aggiornato e non rifatto ex novo chi se ne frega se tutto ciò è l'unico sistema per tornare ad una tp (in prospettiva anche per le lancia più grosse) remunerativa per gli azionisti. Se poi viene fuori che anche mercedes e bmw aggiornano senza rifare sempre tutto ex novo (come è logico e razionale fare) non è umiliante per Alfa comportarsi come i tedeschi.
  17. domanda da un milione di dollari la 169 sarà sul pianale della 300c ovviamente aggiornato e ridotto di peso? e sarebbe possibile accorciare tale pianale oer metterci sopra le eredi della brera/spider?
  18. A mio avviso la divisione dei marchi dovrebbe essere la seguente I due marchi mondiali dovrebbero essere jeep e alfa-romeo. Le chrysler dovrebbero diventare lancia in europa e le dodge fiat fuori dal nafta o viceversa (a parte la 500). Pensiamo a 200c/thema, ?/ypsilon, journey/croma e così via. Incastro perfetto e Tp per alfa e lancia (piattaforma lx aggiornata). l'unico neo è che forse, per economie di scala, le berline alfa o lancia alto di gamma le faranno in canada.
  19. Una considerazione va fatta. Oggi l'economia di mercato in questo tipo di operazioni, quanto meno in Europa, non esiste e l'unico sbaglio di Fiat è stato quello di ritenere autosufficiente il piano industriale presentato senza badare alla geo politica od al pregiudizio anti italiano. Senza l'appoggio del governo italiano Fiat, nonostante la bontà delle proprie iniziative,non va da nessuna parte e tutto ciò apre scenari politici non indifferenti (è noto che berlusconi e gli agnelli non si amano od il rapporto di amicizia di berlusconi con putin che agevola certi tipi di conttratti, anche recenti, dell'eni). Per il futuro sarebbe auspicabile che i piani industriali di Fiat, per quanto io non ami la politica che entra negli affari, diventino i piani industriali di tutto il paese e che, sopratutto quando si parla di estero, Fiat sia concretamente accompagnata dalla politica come è per l'eni anche se ciò costerà un po all'orgoglio di chi non si ama (berlusconi e gli agnelli). Fiat è troppo importante per il paese per tutti gli italiani che ci lavorano e sono molti di più dei nostri connazionali che lavorano all'eni. Non vorrei che si ripetesse lo stesso circo la prossima volta.
  20. Si può vivere anche senza opel. Già con chrysler vi sono sufficienti economie di scala per avere tp (a partire dall'utilizzo, previo ammodernamento, della piattaforma lx) e v6 benzina e diesel; se ai 4,5 milioni di auto di fiat/chrysler si aggiungono 500 mila di volvo/saab (in vendita entrambe e credo che gli svedesi preferiscano, si spera, gli italiani ai cinesi) si arriva a 5 milioni con maggiore utilizzo delle piattaforme c e d evo. Basta aggiungere suzuki o mitsubischi per raggiungere quota 6 milioni ed avere maggiori economie di scala nei segmenti a, b o c dove i margini sono più ridotti. Se si punta su pegeout si ripete lo stesso cinema di opel in quanto, in europa, i paesi che hanno forti industrie di automobili sono provincial-nazionalisti (i francesi non meno dei tedeschi).
  21. Ma Marchionne è volato negli USA solo per Chrysler o per chiudere la trattativa con il governo americano su Opel? A mio avviso, come pensano diversi forumisti, è in USA che si chiuderà la partita ed io vedo Fiat vincente, sempre se l'amministrazione americana terrà duro con i tedeschi i quali comunque non manderanno mai a ramengo una loro azienda perchè dietro c'è Fiat. Gm uscirà dall'amministrazione controllata notevolmente ridimensionata e, secondo me, avrà bisogno della tecnologia Fiat per raggiungere gli standard imposti da Obama. Se Fiat si fonde con Opel Gm entra nel capitale Fiat ed è naturale una alleanza tra i due approvata dall'amministrazione americana e conseguentemente l'accesso di GM alla tecnologia Fiat. Gli americani sono indietro in tecnologia e la 'piccola grande' Fiat non ha ancora sufficienti economie di scale per spalmare su sei milioni di auto la tecnologia che ha o che deve implementare. Inoltre americani e russi notoriamente non si amano. Ergo Ergo
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