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come ti ho detto, punta sulla turbina. E' noto che il 2.0 FSI sta per essere pensionato in favore, udite udite, del 1.4 turbo, + leggero e brioso e meno assetato-
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Sull'ultimo numero di 4R si anticipa che alcuni costruttori di impianti GPL, Landi Renzo, in particolare, dovrebbero a brevi proporre soluzioni per montare impinati a gas su motori a iniezione diretta. In verità, l'operazione credo sia stata più lenta del previsto in quanto, dopo un iniziale entusiasmo, solo Alfa Romeo ha insistito davvero con questa soluzione (e quindi i motori da trasformare, potenzialmente, sono pochi con disastri per le economie di scala). Le francesi, che avevano presentato dei 2 litri a iniezione diretta, hanno rinunciato. Mitsubishi non ha più il GDI in listino (ed era il primo). Le tedesche puntano chiaramente sulle turbine. Viene da chiedersi se questa dei JTS non sia una soluzione già superata.
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il problema non c'é, infatti: solo che sta sulle palle + di un Fede perché lui si atteggia a Robespierre, a superpuro: lui, quasi come un partigiano mandato a morte, canta in solitaria "bella ciao" (con effetto patetico-comico a mio avviso). E + di un Fede ha costruito piazze mediatiche ad arte per demolire l'avversario di turno senza che questi potesse dir nulla. Certo, ai tempi di Samarcanda ricordo trasmissioni interessanti ed importanti, poi, e mi sembra una sensazione condivisa, ha messo l'elmetto. Può anche farlo, ma non a spese (grosse) di chi paga il canone. Se Berlusconi si è spesso avvantaggiato delle critiche a prescindere, Santoro, come Silvio, ha saputo trarre profitto anche dallo stupido proclama di Sofia. Anche in questo Berlusconi ha sbagliato: certe operazioni vanno fatte con tatto. Invece si è mosso mostrando prepotenza ed eccoci la vittima che ritorna (e state certi che se si è dimesso è xché spera di ottenere una trasmissione basandosi su una sentenza del Giudice del lavoro di Roma).
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E' una classica forma di ipertrofia dell'ego: la sensazione di essere indispensabili. Certo che per i suoi mi pare quasi un milioni di voti non ha avuto proprio rispetto.
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Visto il livello delle polemiche di altro topic e l'intelligente invito di un forumista, è giusto, a mio avviso, ricordare che ha perso gli affetti e la vita per la propria terra. Nella certezza che a nessuno verrà in mente l' idiota equazione "chi è ucciso dalla mafia mafioso era" ricordiamo, oltre a Fortugno (che non mi permetto di giudicare ma viene generalmente ricordato come un politico atipico e non gestore di potere) due nomi su tutti che sono quelli di un DC, Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia, e Pio La Torre, PCI, propositore della famosa legge sui beni dei mafiosi. Per il resto, la questione meridionale è un poco più complessa di come è stata affrontata ma, volendola ridurre a spiccioli, nasce e persiste anzitutto per un senso di generalizzata sfiducia nello Stato.
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su Repubblica di oggi la vedova stigmatizza l'assordante silenzio di Berlusconi (magari adesso arriveranno tardivi gesti). Da non disperdere assolutamente è il grido dei giovani: chi non vive certe situazioni manco immagina che significano certe situazioni. manca purtroppo una classe dirigente meridionale di livello, specie a destra. Comunque quest'omicidio è un chiarissimo avvertimento inviato tranite la morte di uno che non aveva mai amministrato direttamente, scelto, per ruolo e modalità di esecuzione, a modo di simbolo! Ecco i problemi, altro che la salvaPreviti
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nelle prime due foto è veramente difficile distinguerla dalla 156 SW Giugiaro
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mah la cosa davvero "stupefacente" è che Lapo, piaccia o meno, è diventato lo zimbello di tutti ed è citato alla grande per battute tra amici: ho avuto modo di accorgermene in quest'ultimo fine settimana. Ha un'immagine davvero compromessa, specie per Patrizia e company, e credo che la sua impresa + grande sarà ricostruire la propria di immagine, altro che quella della Punto.
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Sinceramente per questa difesa forse dovrei chiedere un onorario visto che non sono parte e non sono elettore-. Chiarisco: Follini sono 4 anni che rimarca certe cose e per fedeltà al centrodestra, che non metterà in discussione (credo), ha evitato di portare una crisi seria, pretendendo solo la discontinuità, poi rivelatasi falsa, tra i due governi di legislatura. Adesso i nodi erano al pettine in vista delle elezioni ed il primo era la discontinuità di leadership, il secondo non fare l'ennesima legge ad personam che già era stato detto che non sarebbe stata votata, il terzo una legge elettorale proporzionale (non condivido) ma solo se in accordo con l'opposizione. Silvio, però, gli ha comprato prima il partito (ed i picciotti, vedi bene Gug), quindi l'amico Casini (Fini da tempo non perviene neppure) cui ha fatto vedere la luna nel pozzo (palazzo Chigi). Probabilmente la strategia folliniana prevedeva anche qualche anno di opposizione ma arrivando alle elezioni liberi dal peso dell'eterno compromesso con gli interessi Mediaset e company. In definitiva, il fatto nuovo è la votazione di una legge proporzionalistica ma non condivisa per due ragioni: è una legge imposta dalla maggioranza e fatta a misura delle sue esigenze sotto elezioni (e questo non è accettabile da chi ha un minimo senso delle Istituzioni) ed è una legge che dà ai partiti un potere smisurato predeterminando la composizione del Parlamento stile soviet: ovvero, se mi sei simpatico e servile, tipo un Tajani, ti metto ai primi posti della lista e sei dentro senza mettere neppure un manifesto, altrimenti ti metto agli ultimi ed anche se sei apprezzato nessuno ti potrà dare il voto. Aggiungasi che con il patto a tre si è rinunciato a mettere in discussione il problema leadership e questo a Follini pare un suicidio. Comunque, per lealtà al partito, ha votato sì alla riforma e credo si riservi in futuro un ruolo da oppositore interno: non credo che mollerà e non credo che passerà su altre sponde. Ma, da segretario, vista sconfessata la sua linea in precedenza approvata dal C.N., non poteva che dimettersi (mica è Fazio?)
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Guarda mon ami che la politica del nostro era di facile lettura: non appiattirsi su Silvio, non ritenere la conflittialità permanente con l'opposizione un dogma, non dare neppure l'impressione di essere vassalli e, infine, logicamente, avere un'identità già pronta per il soggetto che prima o poi raccoglierà i cocci di Forza Italia: in definitiva, alla tedesca o anche alla spagnola, un centro alternativo alla sinistra. Questa ritrovata unità d'intenti previe già riferite spartizioni, invece, sarà pericolosa per Casini ma anche per Fini (ammesso esista ancora e non sia una protuberanza berlusconiana) che saranno accomunati da una eventuale sconfitta (ovvero resteranno sotto le macerie berlusconiane) bruciando anzitempo un futuro politico + importante. Quanto alle considerazioni del tuo amico, vorrai perdonarmi, ma ricordano la chiara intelligenza di un Giovanardi (e certo non ignori che in politica "dagli amici mi guardi Iddio ....). La caratura credo si possa valutare da tante cose, ma in primis dall'essere "Fuori Commercio"
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scusa, ma tu parti forse dall'idea che quell'Italia a me possa piacere? Spero proprio di no. Dato atto che non piace a entrambi , mi sembra che proprio di un quaquaraqua (corretto) non si parli e, tanto meno, di un picciotto: mi scuserai ma credo che solo qualche caricaturista de "Il Giornale" possa esprimersi così. Leggerei nella sua non velata critica ai propri ministri proprio l'individuazione e la denuncia di quel magna magna che tu dici e che è molto speculare al compra compra in cui è bravissimo il "gigante". Ma questa è un'altra storia. A proposito: Previti sarà riproposto al proporzionale calabrese, magari capolista, kissà? Comunque non voglio scadere nella passione (non interesse !, giustamente è stato detto) pura e farmi trascinare oltre: d'altronde, libero di pensarla come credi ma, ripeto, è fasulla l'interpretazione di un Follini equiparabile a Mastella, anche se molto comoda ai tanti lakké. D'altronde (accidenti, la passione rivive) il doroteo, e l'ha dimostrato appieno, è Mr. President Casini, il nostro ha invece animo moroteo e credo l'abbia dimostrato.
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Sapevo che era inevitabile che anche solo un apprezzamento apolitico alla persona ed al gesto avrebbe fatto insorgere il solito gallismo partigiano ed infarcito di pura invettiva. Mi dispiace, anche se è evidentemente un'altra delle macerie del berlusconismo.
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Evidentemente non hai seguito completamente la vicenda e non hai colto la diversità di linea e posizioni. Quello di Guglielmo non è neppure un commento ma una dichiarazione d'amore piva di logica. Quello su cui si sono innescate le dimissioni sono vari passaggi non condivisi e in specie: ritorno al proporzionale ma senza accordo con opposizione; legge salva-Previti; devolution; non messa in discussione della leadership tramite democratico confronto. Follini ha preso atto che i suoi ministri erano stati ormai "comprati" dal "gigante" (e glielo ha detto in faccia), che il suo amico Casini si era fatto irretire dalla proposta di divenire premier in caso (?) di vittoria, che Fini ormai è una penosa appendice del "monarca" e ne ha preso atto, ovvero, cosa che forse molti di voi con studi prettamente economistici non apprezzano, non si è fatto comprare. Poi, caro ax, puoi avere tanta avversione per gli ex dc ma senza di questa oggi sai bene dove stavamo e penso si distingua il senso delle istituzioni di chi ha fatto politica da quello dei vari ex manager Publitalia-
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Non sono stato un elettore UDC e molti personaggi del partito non è che mi garbino molto. Però il suo segretario è stato uno dei pochi che hanno fatto politica e non si sono lasciati comprare. Il suo discorso di oggi con cui ha rassegnato le dimissioni (cosa ormai ben rara in Italia anche quando hai processi in corso per corruzione o sei completamente sputtanato) mi ricorda un poco sia le retoriche ciceroniane che scritti platonici. Gli va reso onore ed un grazie perché è stato una eccezione tra tutti i soggetti in vendita al miglior offerente che affollano la politica italica.
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maporama.it
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Termina la pacchia dei Comuni con l'Autovelox
nella discussione ha aggiunto renyuri71 in Codice della Strada e Sicurezza Stradale
Dal sito del Corsera una notizia a suo tempo anticipata da 4R Autovelox, i soldi delle multe allo Stato Voto al Senato: ai Comuni il 20%. Scooter, confisca solo per gli scippi ROMA - Dopo i tagli in Finanziaria, per i sindaci è un altro colpo. Gli incassi delle multe fatte con gli autovelox dai vigili urbani non andranno più ai Comuni. I sindaci si dovranno accontentare del 20 per cento, il resto andrà allo Stato che userà quei soldi per interventi a favore della sicurezza stradale. La sorpresa arriva dal Senato. Un emendamento approvato in commissione Lavori pubblici durante la conversione in legge del decreto sulla sanatoria per la patente a punti. E’ solo il primo passo: il ddl adesso arriva in Aula per poi essere trasmesso alla Camera. Ma nel clima di guerra dei soldi fra Comuni e Stato centrale basta ad aprire un nuovo fronte. Con un problema in più. Sulla Finanziaria lo scontro è politicamente classico: Comuni, in mano soprattutto al centrosinistra, contro governo, in mano al centrodestra. Stavolta no. La prima firma su quell’emendamento, appoggiato anche da Vittorio Guasti di Forza Italia, è del diessino Accursio Montalbano. Praticamente uno scontro in casa: «Molti sindaci - spiega Montalbano - con gli autovelox ci marciano. Li piazzano non per garantire la sicurezza ma per far cassa: non nei tratti di strada pericolosi, ma sui rettilinei lunghi dove restare sotto i 50 all’ora non è facile». Spesso sono i Comuni più piccoli a sistemare le macchinette in modo «strategico». Clamoroso il caso di Roncofreddo, 3 mila abitanti vicino a Cesena: lo spostamento dell’autovelox su una strada a scorrimento veloce ha fatto passare gli incassi da 9 mila a 600 mila euro l’anno. Montalbano non teme che i sindaci, molto spesso suoi compagni di partito, se la prendano con lui per questa nuova sforbiciata alla casse comunali: «Sono il primo a criticare Berlusconi per i tagli agli enti locali ma qui si tratta di impedire un uso improprio degli autovelox. E poi non ne farei un dramma: il grosso degli incassi arriva dalle multe per divieto di sosta». Dalla stessa commissione del Senato arrivano altre due novità. Sono state ammorbidite le discusse misure che prevedono la messa all’asta del motorino per chi viaggia in due, senza casco o addirittura guida con un mano sola. La messa all’asta scatterà solo in caso di scippo, altrimenti ci sarà il sequestro per un mese. L’altra novità è lo spostamento da 14 a 16 anni dell’età minima per guidare le citycar. Lorenzo Salvia -
sul sito di Repubblica ci sono le foto di due trans che erano col nostro amico: ma è tutto matto? (il secondo in particolare è da brivido)
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Che ricada sull'immagine è almeno in parte inevitabile: per questo sono opportuni chiarezza e coraggio: in questo senso è positiva la dichiarazione del nobilastro amico di famiglia (tal d'Aragona) che dice chiaramente che Lapo ha un problema con la droga ma lo supererà e sarà un testimonial anche di se stesso.
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a me dispiace che si parli della sua morte e non della sua opera: non l'ho approfondito molto ma mi è sempre sembrato uno che guardava avanti, comunque un grande artista, con i suoi umani vizi e forse perversioni (ma ben comuni a tanti dell'ambiente e poi ""ragazzi di vita" era una definizione anche sua): io vorrei degli speciali + sulla sua vita che sulla sua tragica fine su cui, in assenza di prove, eviterei dietrologie.
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Penso che la Fiat non abbia bisogno di una Pravda interna: d'altro canto, anche del povero Edoardo, Fiat non parlò mai del fatto che quella morte era un evidente suicidio. E' indubbiamente una enorme figura di merda personale e di gruppo dato il ruolo: tuttavia, se invece di nascondersi dietro patetiche omissioni, Lapo si curasse, domani potrebbe tornare anche come simbolo anti cocaina, cosa che non guasterebbe visto che a detta del Po e della cronaca ormai gira come lo zucchero. Per ora, se in Fiat vogliono essere coerenti, credo andrebbe rimosso dal ruolo in attesa di una disintossicazione. E soprattutto è auspicabile chiarezza. Certo faceva più pena il povero eroinomane anni'80 che non questi cocainomani del 2000.