Fede82

Più che avvicinarsi alla Mercedes, dovrebbero prima di tutto riuscire a costruire un motore che non esploda al primo giro. E capirei fosse un super motore disumanamente potente con logici problemi di gioventù legati all'ardire della concezione, ma qui si parla di un motore che, nelle parole del solito simpaticone Alonso, quando funziona regala trenta km/h agli altri in rettilineo...

Qualche giorno fa riguardai la telecronaca brasiliana degli ultimi giri di Interlagos 1991... eh...

Da milanista, l'Internazionale non rimarrà fetecchia ancora per molto. Gagliardini è un colpo che sta rendendo oltre le aspettative (al primo anno in serie A!!) e il probabile Bernardeschi è il centrocampista d'attacco del futuro. Nel caso Conte non accettasse l'offerta, arriverà un pari suo. E rimangono ancora 260 milioni da spendere solo nel budget della prossima sessione di mercato...

I motori Honda sono inquietanti...

Possono, possono... come lo fanno a Vicenza (tasso di disoccupazione 4,8%, quasi due punti più basso di quello svedese, un punto più basso di quello tedesco e mezzo punto superiore a quello danese).

E secondo te importa all'inglese medio che ha votato SI? "Intanto fuori tutti dalle scatole. Poi sistemiamo il resto!"

Ah, ma non dico sia stato un voto ragionato, eh! Concordo con te! Però le spinte reali sul voto sono state queste. Hanno visto arrivare centinaia di migliaia di persone all'anno in Europa meridionale e hanno preso paura. Se ne parlava anche in un'analisi che vidi la sera stessa del voto, quando si pensava, secondo gli exit poll, che avesse vinto il no.

L'immigrazione è la problematica che più tocca il cittadino comune nella vita di tutti i giorni... i dati sul PIL sono... cifre... gli spacciatori in stazione sono in carne ed ossa. Io ti assicuro che il centro della città dove abita la mia ragazza, dieci anni fa, era un'altra cosa. L'ho visto succedere con i miei occhi.

Vabbè, ma molti hanno già osservato, anche prima del voto, che senza l'emergenza immigrazione il referendum non si sarebbe neanche fatto, probabilmente...

"If we are going to die, then at least we will die all together". Mikhail Kozlov, comandante del Tu-144, Parigi, Le Bourget, 1973. Erano pieni di fiducia.

McLaren motore in fumo al primo giro......

Una certa... trascuratezza... pur essendomi Malta piaciuta tantissimo, l'ho notata anche io. Tieni anche conto, oltre a tutto il resto, delle tue attitudini nello sopportare una situazione molto "sudista". Una cosa che mi ha inaspettatamente colpito assai è stato l'inglese dei maltesi: una cosa del genere l'ho sentita solo in Grecia. Me la sono cavata meglio direttamente con l'italiano.

Visione ottimistica ma rispettabile

Ma non sono solo scelte altrui... anche necessità. Adesso, non per fare il mio esempio, ma io ho ereditato una casa in un paese poco fuori città. Non molto, eh. Però è fuori. Non è un Paradiso, c'è un'acciaieria lunga un chilometro, quindi l'aria è quello che è. C'è un mega centro commerciale, quindi il traffico, anche dalla città, non manca. Per andare a lavorare devo entrare in città, sei chilometri in linea d'aria. E devo pagare per l'onore?

Ma è chiaro come tu abbia ragione, eh. La mia voleva solo essere una provocazione contro il "Hai scelto di vivere fuori città per spassartela fra prati e fiorellini? Allora paghi." Chè uno certe cose non se le sceglie, e spesso non ha alternative.

E aumenterebbe tutto il resto. E avresti la mia macchina fra le scatole non solo in orario di ufficio, ma 24 su 24.

No no, non prevedo di fondare un partito, oppure di votare qualcuno che imponga pedaggi. Però potrei votare qualcuno che nel programma abbia il togliere i pedaggi cittadini, oppure potrei, al limite, trasferirmi in città. Dipende dalla convenienza e dalla necessità. Però non credo che questo migliorerebbe la qualità dell'aria e diminuirebbe la congestione stradale causata dal sottoscritto. Anzi, sarebbe interessante conoscere la probabile dinamica degli affitti in caso i pendolari della fascia torinese, ad esempio, si decidessero di smettere di fare i pendolari e venissero ad abitare in città

Ma io sono d'accordo con te. La cosa che volevo evidenziare è come pregi e difetti ci siano in entrambe le direzioni. Altrimenti, insisto, io sottolineerò come tu non puoi pretendere di vivere in città, avere tutti i vantaggi dal punto di vista lavorativo e delle opportunità, e poi esigere che chi non li ha (perché ha scelto altro o perché semplicemente è nato a venti chilometri di distanza) paghi di più per venire da te mentre tu non paghi nulla per andare da lui. Specialmente per chi in città, appunto, ci deve andare per lavoro e non per divertimento e si ritrova pure a dover pagare di più per l'onore. Altrimenti, vorrei vedere cosa succederebbe se tutti quelli che per necessità fanno i pendolari si trasferissero ad abitare in pianta stabile in città. Sai che tranquillità per le strade e che aria pulita, poi, con il doppio di riscaldamenti accesi d'inverno. Insisto, funziona anche al contrario. Se non vuoi mai uscire dal territorio del comune cittadino, fai pure. Nessuno ti obbliga.

Ma anche io pagherei di più nel caso prendessi una seconda casa in città, eh... luce e gas, IMU e TARI. Stessa identica cosa di un cittadino che prenda una seconda casa fuori. Il ragionamento tuo è che un "cittadino" ha più probabilità-necessità di un "paesano" di possedere una seconda casa, ma quindi? Nessuno ti obbliga a vivere in città e prendere una seconda casa in campagna. Per quanto riguarda i servizi in città, ci sono appunto i pro ed i contro. Guarda che anche al di fuori della città si paga per la manutenzione delle strade, per il TPL e per i parcheggi, solo che avendone di meno, si paga di meno. E quel di meno che si ha, viene utilizzato anche dai "cittadini" quando escono. Che però pretenderebbero che i "paesani", entrando in città, paghino, e non vogliono il contrario.

Ma io parlo proprio dal punto di vista automobilistico: anche per entrare in città paghi di già (i parcheggi) e la tassa di soggiorno io l'ho sborsata anche a Roma. No no, parlo proprio di automobili: tu esci con la macchina e vieni da me, che abito al di fuori per evitare traffico, smog e folla e ne pago il prezzo dal punto di vista dei servizi? Paghi.

La vediamo in maniera diversa (Io proporrei anche la "Tassa bel paesaggio": se abiti in città, non puoi avere tutti i vantaggi e la comodità dei servizi e goderti pure il bel giardino quando esci, portando traffico e folla a me che sto al di fuori per evitarli e non posso approfittare dei servizi quanto te. Quando si esce di città, si paga.)

E fin qui siamo d'accordo. Ma non mi dirai che gli Euro 3 o 4 diesel bloccati siano tutti rottami da sopprimere. La stazione lì è costruita, e lì bisogna andare. A meno di non andare in un paese fuori città dotato di stazione, confidare nel regionale, fare minimo un cambio e, pur sperando che tutto sia andato bene, rendersi conto all'arrivo che ormai è già ora di tornare indietro. Nel caso trovassero la quadratura del cerchio facendo diventare le ferrovie veloci e puntuali io stringerò la mano a tutti, perché mi faranno pure risparmiare. Nel frattempo i blocchi sono una rogna pazzesca.

Se qualcuno mi paga la sostituta... Altro esempio: per andare a prendere il treno dal paese dove abito, devo entrare in zona vietata agli Euro 3. Divertente. Certo che sì. Così fai pure girare l'economia.

Farò così!

No no, mia dalla sua nascita, ne ha solo 260.000 perché una volta facevo meno strada, e chiaramente non li ho fatti in città. Il problema è che alla fine dell'autostrada in città ci devo entrare...