Vai al contenuto

Rebo-BS

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    127
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Rebo-BS

  1. Piano anticrisi del big di Detroit: ristrutturati 27 miliardi di dollari di debiti Gm elimina il marchio Pontiac e chiude almeno sei impianti Tagli per 7-8 mila addetti e 21 mila lavoratori interinali. La Casa Bianca: «Passo importante» NEW YORK - General Motors ha annunciato che avvierà un piano di ristrutturazione del debito, con la conversione in azioni di 27 miliardi di dollari di obbligazioni. Il piano, come già noto dai giorni scorsi, prevede anche l'eliminazione del marchio storico Pontiac entro la fine del 2010. La casa automobilistica ha annunciato anche ulteriori licenziamenti, per 7-8 mila lavoratori. Al termine del programma di tagli, nel 2010, resteranno 40 mila addetti per la casa di Detroit. Alla fine del 2008 erano 61mila. Il piano scatta per cercare di evitare la procedura di amministrazione controllata (bankruptcy protection). DEBITO - Se avrà successo, il piano di conversione del debito di General Motors in azioni darà agli obbligazionisti il 10% del capitale e permetterà di ridurre di almeno 44 miliardi di dollari il debito della casa automobilistica di Detroit. TAGLI DI 21MILA INTERINALI - Drastici anche i tagli al personale temporaneo di General Motors: la prima casa automobilistica americana ha riferito che procederà alla soppressione di 21 mila posti tra i lavoratori interinali. CHIUSURA DI SEI IMPIANTI - Oltre alla eliminazione del marchio Pontiac, General Motors intende chiudere almeno altri 6 impianti in Nordamerica per ridurre ulteriormente i costi, il che la lascerà con 27 siti tra assemblaggio, stampaggio e motori e cambi. Solo lo scorso anno il colosso poteva contare su 47 siti produttivi. PLAUSO DELLA CASA BIANCA - I particolari del nuovo piano di General Motors, poche settimane dopo le dimissioni del numero uno Rick Wagoner, sostituito dall'attuale ceo, Frtiz Henderson, sono state accolte con soddisfazione dalla Casa Bianca, che le ha definite «un passo importante». Gm deve presentare al governo Usa un piano in grado di sostenere la sua sopravvivenza nel lungo termine entro il primo giugno. AIUTO DEL GOVERNO - General Motors potrebbe però aver bisogno di fondi governativi oltre il 2009, come ha sottolineato Henderson nel corso di una conferenza stampa, ribadendo che negli Usa Gm intende concentrarsi su quattro marchi: Cadillac, Chevrolet, Buick, Gmc. La società è in trattative per la vendita di Saturn ai suoi concessionari e una decisione sarà presa entro fine anno e non più fra il 2010 o il 2011. Su Hummer, Gm deciderà entro l'inizio di maggio una sua vendita o una sua chiusura: dal prossimo anno non saranno più prodotte Hummer. Gm elimina il marchio Pontiac e chiude almeno sei impianti - Corriere della Sera
  2. La mia era solo una considerazione, non una critica. Osservando dalle tribune era una cosa molto evidente, tutto qua. L'uso in pista è cosa ben diversa, e ciò che nella guida di tutti i giorni è un pregio in pista può essere un difetto, come per esempio allungo del motore e assetto. Guido da anni e con soddisfazione una 156 e non ho mai guidato una Alfetta ne una SDASP.
  3. Ieri io e mio fratello abbiamo provato in pista rispettivamente una Abarth 500 essesse e una 159 1750 TBi. Ho guardato girare mio fratello e in quattro giri è sempre rimasto vicino alla GP Abarth che lo precedeva, ma mi ha detto che è rimasto molto deluso dall'allungo del motore e dal suono praticamente inesistente. Inoltre vedevo che in curva l'auto si imbarcava in maniera piuttosto vistosa.
  4. 13 marzo 2009 Fiat, ecco il «piano Eiffel» per l'alleanza con Peugeot Il Lingotto stringe sulle alleanze: messa a punto con Parigi e Mediobanca un'ipotesi di fusione che si confronterà con le altre soluzioni Più volte la voce di un accordo Fiat-Peugeot ha scosso i mercati. E altrettante volte Torino e Parigi hanno fatto circolare cortesi smentite. Lo stesso amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, quando affronta il tema alleanze si trincera dietro una frase che lascia aperta una miriade di opzioni: «Tutti parlano con tutti». D'altra parte, la situazione generale certo non facilita la definizione di un progetto chiaro di aggregazione. La volatilità delle Borse, la scarsa e incerta visibilità sul futuro imminente del mercato auto e la difficoltà nel trovare strumenti concreti di valutazione che rendano meno vincolante il parere del mercato, ha imposto una generale prudenza. Ora, però, Fiat ha messo almeno due punti fermi. Ha ottenuto gli incentivi per l'auto e sta procedendo a passi spediti verso l'accordo con Chrysler che la riporterà in America. Un contesto, questo, che ha permesso a Marchionne di riprendere nuovamente in mano il dossier degli accordi strategici in Europa. E così, con il supporto-chiave di Mediobanca, si è riaperto il dossier «Eiffel», come viene chiamato scherzosamente in ambienti finanziari francesi. Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, infatti, un piano di fusione con Psa Peugeot Citroën sarebbe già stato abbozzato con l'assistenza di Mediobanca e di un consulente strategico e Marchionne starebbe valutando se e quando presentarlo in consiglio. Con il gruppo francese, del resto, Fiat ha in piedi un accordo nel settore dei veicoli commerciali che dura da diversi anni e i cui frutti sono tangibili sia in termini di sinergie sia di quote di mercato. Ma su quali basi si potrebbe sviluppare la nuova intesa? Il progetto sul quale si starebbe lavorando, secondo quanto riferito da alcuni fonti finanziarie, partirebbe dal presupposto di mantenere inalterata la struttura produttiva in Italia in modo da salvaguardare l'occupazione in questo momento difficile per l'industria. I francesi sopporterebbero il costo occupazionale della fusione, ma prenderebbero in cambio il quartier generale: la sede del colosso risultante dall'operazione sarebbe infatti a Parigi, con Marchionne però alla guida operativa del nuovo gruppo. Sui termini finanziari, invece, c'è ancora il top secret. Non a caso nessuna comunicazione è stata portata nel consiglio di amministrazione Fiat. L'ipotesi più probabile, tuttavia, è che vi sia un'integrazione tra l'attività auto di Fiat e quella di Psa. Sul come ciò possa avvenire, il mercato si è esercitato in più occasioni diffondendo analisi dettagliate. Una di queste portava la firma di Ubs, banca svizzera di cui Marchionne è vice presidente non esecutivo. Nel dettaglio, lo studio prevedeva che il Lingotto scambiasse il business dell'auto, che rappresenta un 45% circa del fatturato di gruppo, con una quota consistente nella nuova realtà. Secondo alcune stime, allo stato Fiat Auto, controllata al 100% da Torino, può valere tra i 2,5 e i 3 miliardi contro i 3,47 miliardi della capitalizzazione di Psa ai prezzi di ieri. Psa è a sua volta controllata con il 30,22% dalla famiglia Peugeot che vanta però il 45% dei diritti di voto, il che impedisce che si possa realizzare qualsiasi manovra ostile nei confronti della società francese. A questi prezzi, è dunque ipotizzabile che Fiat diventi azionista con una quota compresa tra il 41 e il 45% circa di una realtà che oggi può essere valutata tra i 6 e i 6,5 miliardi e partecipata dalla famiglia Peugeot con un pacchetto variabile tra il 16,2% e il 17,8%. Da superare, ovviamente lo scoglio dei diritti di voto. La famiglia Peugeot potrebbe cercare di spuntare una gestione equilibrata del nuovo gruppo auto. Lo schema finanziario, in ogni caso, è legato a doppio filo con la valutazione che verrà fatta degli asset che in ultimo si deciderà di far confluire nell'accordo. Come sottolineava a suo tempo Ubs, questo progetto avrebbe diversi pregi sul piano industriale compreso quello di dare a Psa la possibilità di entrare nei segmenti di alto livello grazie ai marchi Alfa Romeo e Lancia. Anche sul fronte dei motori non vi sarebbero sovrapposizioni particolari, piuttosto in alcuni casi anche complementarietà. Non a caso qualche tempo fa il presidente di Psa Christian Streiff ha dichiarato che «ci sono discorsi positivi su nuovi motori e altri progetti con i nostri partner». Fiat, ecco il «piano Eiffel» per l'alleanza con Peugeot - Il Sole 24 ORE
  5. Io ho una 156 2.0 TS Sw a GPL del 2000 che guido da circa 4 anni. Il GPL l'ho fatto installare io appena presa. All'epoca l'impianto l'ho pagato circa 1700€ se non ricordo male, oggi credo che sarà più vicino ai 2000€. Come manutenzione ti posso parlare solo di quella ordinaria perchè l'auto non ha MAI avuto nulla, quindi olio, filtri, pastiglie sono economici e paragonabili a qualsiasi altra auto. Di cinghie ne ha 2 e se non sbaglio ho pagato circa 300€ a sostituirle, mentre le 8 candele non le ho ancora fatte perchè si fanno a 100.000 Km. Consumi: io la uso ovviamente al 95% a gpl e con 50 litri (pari a circa 30€) faccio dai 380 ai 420 Km, ma la uso quasi sempre per fare tragitti brevi tra dossi, rotonde e semafori...quindi percorre circa 8 Km/l. L'auto quindi consuma abbastanza, ma è come fare circa 15 Km/l a benzina... Il motore spinge bene, la linea è ancora bellissima, ha un bel rumore, la guida è ottima, lo sterzo pure, nota dolente sono gli interni scarni e l'impianto di aerazione scadente. Complessivamente sono contentissimo della 156, ma ora mi sono impuntato su una 2 posti TP... Spero di esserti stato utile, ciao!
  6. Io trovavo molto più bello il vecchio modello. Ora sembra la moderna caricatura di una tipologia di veicoli che non devono avere necessariamente nella linea una loro particolarità. In fondo è un pick-up... Con il copricassone rigido lo trovo semplicemente orribile.
  7. Io guido una 2.0 TS SW pre restyling da anni e devo dire che è una grande auto ed ogni volta che la guido mi da soddisfazione. Secondo me il 2.0 è meglio del 1.8, spinge bene, bellissimo rumore, solo che i consumi non sono da utilitaria, quindi ho installato un impianto a gpl che non mi ha mai dato il minimo problema e che mi consente di fare 400 Km con poco più di 30€ (consumo quasi sempre urbano). Difetti: alzacristalli posteriori che mi si sono bloccati (perchè non vengono mai usati...), impianto di aerazione scadente, interni scarni. Io la vorrei vendere l'anno prossimo perchè per i miei 30 anni mi voglio regalare una Honda S2000...ma sono sicuro che la mia 156 mi mancherà... Se hai qualche domanda fai pure, ciao.
  8. Da il sito del sole24ore: General Motors ha riportato perdite per 15,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre, cioè 27,33 dollari per azione, molto peggiore delle attese. Nello stesso periodo del 2007 il colosso Usa aveva riportato un utile netto di 891 milioni di dollari (+1.56 dollari per azione). Il crollo è legato per lo più alla crisi di vendite (calate del 18% a 38,2 miliardi di dollari) legate al raffreddamento della domanda Usa. La casa di Detroit ha lanciato nei mesi scorsi un piano per riconvertire la produzione di camion e mezzi pesanti per puntare più su utilitarie e modelli a risparmio energetico. Con il caro petrolio la luna di miele tra i consumatori americani e Suv sembra del tutto esaurita. General Motors, prima casa automobilistica degli Stati Uniti ha annunciato nei mesi scorsi di voler cedere il marchio Hummer. In questi giorni, secondo indiscrezioni, sono iniziati i colloqui con i potenziali acquirenti. Tra gli interessati ci sarebbero le indiane Tata (che ha già comprato Jaguar e Land Rover dalla Ford) e Mahindra & Mahindra. Dopo la trimestrale da lacrime e sangue il titolo GM è in calo verticale negli scambi preapertura di Borsa a New York. La quotazione è scivolata infatti fino ad un massimo del 6,1%.
  9. Sarà un dettaglio, ma vedere l'inquadratura sulla targetta "8c Competizione" applicata storta è veramente triste. Ma dico, neanche la Tata Nano... Per il resto, anche altre auto hanno girato sul bagnato, ma il tempo è veramente troppo alto.
  10. Giovedì sera alla concessionaria Alfa del Gruppo Bossoni di Brescia (San Zeno) ci sara una antemprima in grande stile della MiTo. Un amico mi ha dato l'invito. Mi chiedo, visto che ci sono parecchi Bresciani, ci sarà qualche autoparerista?
  11. Penso di essere piuttosto sicuro nel dire che nel codice della strada e relativa patente a punti non possa essere presente un'infrazione ad una legge regionale/provinciale/comunale che non può che essere sanzionata con una ammenda. Comunque io me ne FREGO.
  12. Come non darti ragione! Uno spreco enorme per di più incentivato.
  13. Probabilmente avranno fatto dei test "seri"...
  14. Da oggi è in linea il sito ufficiale della Iveco Massif: IVECO Massif | Potenza da suv, robustezza da camion In questo modo finiscono definitivamente le voci che indicano la Massif come il terzo clone, dopo la Santana PS10, della Land Rover Defender. Come si può vedere nel sito l'unica cosa che hanno in coumune il Massif e il Defender è l'aspetto esteriore, il meno importante in un mezzo come questo. Infatti la meccanica è 100% Iveco, sia come trasmissione che come cambio, derivata dall'ottima e collaudata (e sovra dimensionata...) della serie Daily. Bellissime le varianti Professional. Credo che avrà un discreto successo sia nel settore pubblico, che nel settore privato.
  15. Io possiedo una 156 2.0 TS Sport Wagon del 2000. Ha percordo 85.000 Km e l'unica manutenzione straordinaria è stato il pulsante dell'alzavetri del guidatore. Quando la lavo resto sempre incantato a vedere come è ancora bella dopo 8 anni di onorato servizio. Il motore è ottimo, anche se ha dei consumi spropositati (circa 7,5 Km/l a gpl) e la tenuta di strada è eccezzionale. Spesso sono tentato di cambiarla, ma siccome sò che me ne pentirei, credo che la terrò ancora a lungo. Sicuramente sarà una Alfa che farà la parte da leone come futura vettura di interesse storico.
  16. Il problema è che non si può aggiornare la carta della circolazione quindi, anche se riducono le emissioni, putroppo non li monterà nessuno. Gli ormai ex "illuminati" al ministero dell'ambiente sono contrari, e nella loro mente contorta preferiscono far rottamare migliaia di auto funzionanti che adeguarle con dispositivi economici e gia utilizzati in altri paesi più civili.
  17. Dubito che 4ruote a questo punto sbagli di molto, e se fosse così, mi sembra molto ben riuscita.
  18. - Leggendo l'articolo 3 e l'articolo 6 mi sembra di capire che se il mezzo ha meno di 30 anni lo devono cancellare degli elenchi e perde i privilegi: ART. 3 (Definizione di veicoli di interesse storico e collezionistico) 1. E’ considerato veicolo di interesse storico e collezionistico qualsiasi autoveicolo, motociclo, triciclo o quadriciclo di età non inferiore a 30 anni, conservato in maniera appropriata e rispettosa dell’ambiente e in condizioni storicamente corrette che, già inserito nell’elenco di cui all’articolo 5, comma 2, sia stato dichiarato e certificato ai sensi dell’articolo 4 da una delle associazioni, iscritte nel registro dell’Amministrazione. ART. 6 (Responsabilità delle associazioni e garanzia) 2. Qualora risulti iscritto ad un registro dell’associazione un veicolo certificato come di interesse storico e collezionistico in carenza dei requisiti di cui all’articolo 3, il suddetto veicolo decade con effetto immediato dai benefici di legge previsti dall’articolo 12 e l’autorità competente ordina all’associazione la cancellazione dal relativo registro. - Leggendo l'articolo 13 invece mi sembra di capire che tutti i mezzi gia iscritti mantengono lo status di veicoli di interesse storico. ART. 13 (Disposizioni transitorie) 1. Gliautoveicoli ovvero i motocicli, un tricicli o un quadricicli come definiti dall’articolo 1, lettera a), già iscritti alla data di entrata in vigore della presente legge in uno dei registri di cui all’articolo 60, comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, conservano lo status di veicoli di interesse storico e collezionistico Nei ddl singoli esiste un articolo specifico che equipara le auto di interesse storico ai veicoli meno inquinanti Euro 4, proprio per garantirne la libera circolazione. Infatti, attualmente lo status di auto storica è carta straccia quasi ovunque per poter circolare senza limitazioni. Ma nel testo unico questo articolo è sparito.
  19. Hai ragione, però il testo che ho messo nel link è il frutto dell'unione dei 4 ddl che erano li a marcire.
  20. Dopo aver letto il brutto giudizio sulla "Manovella" di novembre, ho fatto una ricerca sul sito del senato per trovare il testo unico sui cosidetti veicoli di interesse storico e collezzionistico ed eccolo qui (leggere l'allegato): Legislatura 15º - 8ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 129 del 28/11/2007 Il motorismo storico italiano a livello legislativo, secondo me ha bisogno di rivedere la revisione (semplificata e non annuale), la non obbligatorietà di associazione (ambigua, inutile ed comoda solo ad ingrassare i soliti) ed in testa la libertà di circolazione, senza essere ostaggi di sindaci, comuni regioni ecc... In tutti i ddl dalla quale dovrebbero aver preso spunto per questo testo unico, le auto di interesse storico sono equiparate alle euro 4 e quelle gia regolarmente iscritte sono tutelate da una norma transitoria che tutela i diritti gia acquisiti e gli attribuisce quelli nuovi. Ora come per magia, tutte le auto e le moto con meno di 30 anni, anche se gia regolarmente certificate ed iscritte, se passasse questo ddl, dovrebbero essere immediatamente cancellate dai registro storico e perdendo tutti i privilegi! In più, ovviamente, è sparità l'equiparazione alle euro 4 e di conseguenza la libertà di circolazione... Cosa me ne faccio della bella targa H (Historicum) se poi non posso circolare? Quante persone saranno disposte a conservare su area privata un auto (facente parte di una lista chiusa) considerata di futuro interesse storico in attesa che (marcisca...) e compia 30 anni?!!!! Quante auto di interesse storico saranno rottamate perchè i proprietari, che tra mille difficoltà e spese hanno tenuto duro fino ad oggi, saranno costretti a farlo? Sono veramente sconfortato.
  21. Le Maserati Biturbo non sono note certo per essere auto affidabili. Solitamente sono auto piene di problemi anche gravi come il grippaggio della turbina. Ricordo una puntata di Top Gear in cui Clarkson ne compra una personalmente e poi la schiacca sotto una palla d'acciaio fatta cadere da una gru, dicendo che era la fine giusta per un auto di cui la Maserati doveva vergognarsi. Stai attento perchè 3500 € sono una cifra relativamente bassa ma può essere solo l'inizio.
  22. In Lombardia non possono circolare nella "area critica" che comprende tutte le grandi città e quasi tutti i comuni limitrofi.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.