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Ti faccio anche io i miei complimenti ed aggiungo che la prima versione della Merak aveva anche i freni Citroen, comandati da olio verde LHM. Funzionano in modo diverso da quelli normali, hanno una corsa molto ridotta e funzionano in base all'effettiva forza con cui il pedale viene premuto. Il motore come giustamente dici è tutto Maserati, ed il disegno deriva da quello di un V8, come testimoniano l'inusuale angolo di 90° della "V" e la posizione della catena di distribuzione. I tempi imposti a Giulio Alfieri per lo sviluppo del motore erano troppo stretti per un progetto tutto nuovo. Anche sull'SM fu montato il motore tre litri a carburatori, su una piccola serie destinata al mercato elvetico. Concordo con te sul design degli interni, ma purtroppo conosco molto meglio l'SM della Merak e non posso rispondere alle tue domande.

Bella la Lancer non lo è stata mai... La Evo è uno dei rarissimi casi in cui la scelta dell'auto è dettata esclusivamente da motivi tecnici e prestazionali, il design è assolutamente secondario. Prova a togliere cerchi, spoileroni e prese d'aria ad una Evo e quel che ti resta è una Regata.

C'est la vie! So bene che la fama dell'Alfa fu costruita sui suoi motori, non sulle belle plastiche (a cui oggi però non si può rinunciare). Ma oggigiorno il mondo va diversamente, e siccome le auto sono costruite per essere vendute nel mondo reale a clienti reali, ribadisco il concetto che oramai certe questioni sono in pochi a seguirle quando si compra un'auto. Le case tendono a fare insieme i motori per ridurne i costi di sviluppo e produzione proprio perchè le loro caratteristiche o la loro origine non sono più una discriminante nella scelta dell'auto da parte di una fetta maggioritaria della clientela. Oramai i motori sono delle "black box", da cui voglio una certa potenza, il minor consumo possibile e cambiare l'olio una volta ogni morte di Papa. A tutti gli utenti di Alfa e BMW aziendali non gliene può fregare di meno cosa ci sia sotto il cofano, che peraltro non aprono mai.

Non so voi, ma a me mette una certa tristezza constatare a cosa debbano ricorrere alla Lancia per mettere qualcosa in uno stand che da anni non vede novità di reale rilevanza. Aspettando (spero non invano) la Fulvietta e la Delta...

Non l'ho scordato. Ma ti assicuro che gli ho fatto di tutto e non ha mai accennato ad alzarsi, grazie all'assetto irrigidito e, soprattutto, all' ESP. Inoltre parlando di sicurezza la intendevo in senso globale, compresa quella passiva, che in un'auto moderna è molto superiore rispetto alle vecchie auto. Se avessi un figlio in odore di patente, farei esattamente come ha fatto mio padre con me, gli prenderei una macchina lenta, ma moderna come struttura e progettazione e dotata di ESP. Mi sembrerebbe il modo migliore per impedirgli di farsi male.

Non sono molto d'accordo sul fatto che si impari a guidare bene solo su vecchie utilitarie. Dal mio punto di vista l'unico vantaggio è quello meramente economico nell'eventualità (praticamente certa) di danni. Imparare a guidare è questione di testa. Vi racconto la mia personale esperienza: Io appena patentato volevo la 106 Rallye, ma mio padre (ben sapendo cosa ci avrei combinato) mi ha preso una vettura nuova, lenta ma molto sicura (cosa che sicuramente non si può dire della Uno): una Classe A 1400. Che ha ben digerito le mie intemperanze riportandomi sempre intero a casa. Due anni dopo ho potuto comprarmi la Mini, avendo prima avuto modo di maturare di testa. Nel frattempo ho frequentato due corsi di guida sicura, ben più formativi di una uno scassata...

Se ne sono accorti solo adesso? Dov'erano quando le dovevano deliberare?

Molto semplice: ascolta qualche suo disco. Meglio se non proprio recentissimo. L'aspetto od il presunto stile di vita di un'artista non mi influenzano nel decidere se il suo prodotto mi piace o no. Quello che conta sono le belle canzoni, e Vasco ne ha scritte un bel po'. Ritornando alla questione originaria, sono contento che (almeno a prima vista) si evitino stereotipi nazionalisti francamente insulsi (vedi pubblicità della Croma). La punizione che il mercato le aveva inflitto negli ultimi anni la Fiat se l'era strameritata. Ora però mi sembra ci siano i migliori presupposti per un "Grande" successo.

Questa idea l'ho vista mettere in pratica da alcuni proprietari della Punto "Go!". La scritta era adesiva ed a questi simpaticoni bastò rimuovere la "o"...

Belle, io non le avevo ancora viste, comunque non fanno che darmi conferma del bell'aspetto della nuova italianata. In dodici anni di Punto è la prima che mi piace, nonchè la prima che eventualmente comprerei se cercassi un'auto nuova di tale segmento...

Effettivamente anche solo ad orecchio un bel sei cilindri sarebbe stato meglio, ma non la ritengo una rinuncia così grande, per l'utente medio. Non dimentichiamo mai che stiamo parlando di macchine, e che certe seghe mentali molti non se le fanno. Comunque prima del 1978 la 320 era una 4 cilindri, esattamente come l'attuale. Non che sia granchè importante, ma parlando di storia BMW...

Ora i nodi iniziano a venire al pettine anche per loro! Recentemente uno che lavora in un grosso concessionario VW-Audi della zona mi ha detto che oramai stanno a galla solo con le Audi (perchè hanno una clientela diversa) ed i veicoli commerciali. Tutto ciò a causa della politica di prodotto suicida attuata in questi ultimi anni. I soldi buttati per la Phaeton e per la Bugatti avrebbero dovuto investirli in vetture di segmento B veramente competitive e con un design attraente. La vera causa del crollo VW è l'insuccesso di Lupo e Polo. Se a ciò aggiungiamo la scarsa attenzione fin qui dimostrata per le nicchie di mercato, direi che l'andamento molto inferiore alle aspettative della Golf è stata solo la classica ultima goccia...

Posseggo una Mini Cooper da due anni e finora ci ho fatto 57.000 Km. Ne sono soddisfattissimo sotto tutti gli aspetti, il premium price è giustificato dalla buona qualità costruttiva e dalle doti stradali eccezionali, bella da guardare e da guidare, è piaciuta a tutti quelli a cui l'ho fatta provare, anche ad un mio amico che ha avuto una Innocenti Mini Cooper Export 1300, e l'ha trovata decisamente al di sopra delle sue aspettative. Se poi ce l'hanno anche un sacco di fighetti a me che cosa me ne deve fregare... Come ho visto giustamente scritto, non è che la ripetizione di ciò che avveniva 30 anni fa, in Italia il posizionamento della Mini è sempre stato molto diverso da quello che aveva in Inghilterra. Come ieri c'era chi aveva la 500 (che è diventata mito dopo essere stata a lungo un segno di basso reddito) ed avrebbe voluto la Innocenti Mini del fighetto, oggi ci sono miei coetanei che hanno una Punto od una Clio ma vorrebbero la Mini attuale.

Già, la famosa "Turbo nera" (nella pellicola la chiamavano solo così) del film "Il Replicante". Carino, il classico film da seconda serata Mediaset...

Scherzi della memoria, hai ragione, non era una Ford...

Si tratta della Ghia Norseman, un prototipo realizzato dalla suddetta carrozzeria per conto della Ford. Si segnalava in particolare per l'assenza dei montanti anteriori del parabrezza, oltre che di quelli centrali. Tutto ciò che ne resta oggi sono poche immagini, dato che la nave su cui venne imbarcata per il trasferimento in America era nientemeno che l'Andrea Doria.

Il fatto che la GT potrebbe avere una vita relativamente breve secondo me non deve stupire, dato che le vendite di questa tipologia di auto seguono (salvo poche eccezioni) una curva piuttosto definita. Nei primi due-tre anni vi è il periodo di massimo successo, ma poi, passata la novità, il trend di vendite tende a scendere più bruscamente di quanto non sia per le berline di segmento B o C, dalle quali questi coupè spesso derivano. Per chi volesse saperlo, Mr. C è adesso nel Toroc, ovvero l'ente organizzatore delle Olimpiadi invernali.

Quoto in pieno. Come ho già scritto, da appassionato della storia del marchio la C5 non l'ho mai digerita, ma le sue doti stradali sono ancora "da Citroen", cioè ottime. Visto il suo rapporto prezzo - qualità la preferirei a tutte le altre vetture della categoria, Croma compresa. La nuova serie è migliorata nella qualità delle rifiniture e non si segnalano difetti particolari, le Idroattiva 3 sono progettate per non richiedere interventi almeno fino a 200000 Km. Perfino le sfere sono praticamente "for life". Se la prendi posso dire, per esperienza mia e di altri miei conoscenti, che non te ne farà pentire. Se (come credo) hai intenzione di far chilometri è perfetta per lo scopo.

Recentemente sono stato in visita a Mirafiori. Tanto per farsi quattro risate, vi dico la attuale produzione giornaliera della Thesis: 7 (sette) esemplari al giorno.

Non ha sopra il Cavallino, non ha 12 cilindri, non è straquotata. Ma non importa: Dino 246 GTS rossa

Il protagonista è lo stesso, cambiava l'automobile utilizzata, vale a dire una BMW 735 scura (modello pre-Bangle) che i suoi ultimi "clienti" decidono di far saltare in aria nel tentativo di ucciderlo. Il tentativo ovviamente fallisce, il nostro si incazza e decide di fargliela pagare cara, convinto anche dalle "prestazioni" della bella asiatica. La fine ve la lascio immaginare, a questo punto è piuttosto facile...

Rispetto alla benzina il metano (se non ricordo male) è però sfavorito dal punto di vista del potere calorifico. Comunque nelle automobili a metano attualmente disponibili sul mercato il maggiore numero di ottano non è sfruttabile, dato che devono poter andare anche a benzina. Ne risultano prestazioni su strada penalizzate, anche se di poco.

Da utente Mini posso confermare che si tratta del servosterzo, che è elettroidraulico. Non so perchè diamine lo faccia, comunque lo fa anche a ruote dritte, ma aumenta come si tocca lo sterzo. A me non dà poi molto fastidio.

Da fervente "Citroenista" non posso che confermare! Non ho mai potuto vedere la C5, ma la comprerei solo per come va su strada. Ho provato la 2.0 HDI Restyling quando uscì, e sulla strada lo chevron è assolutamente meritato! Peccato che la Citroen ( o quel poco che ne resta grazie a quei disgraziati della Peugeot ) non monti le ottime Idroattiva 3 anche sulla C4 per i soliti motivi di costo.

La DS ad iniezione elettronica utilizzava il primo impianto di questo tipo realizzato dalla Bosch, se non ricordo male si chiamava D-Jetronic, e bisogna dire che ne guadagnò molto in prestazioni e fluidità di marcia. Lo stesso sistema equipaggiò la successiva versione 23 (2347 cc), sostituta della 21 ed introdotta nel 1972. La stampa dell'epoca scrisse che finalmente la DS aveva un motore consono al suo ruolo di ammiraglia. Nei tempi di crisi che seguirono, la Citroen abbandonò il sistema (insieme a molte altre raffinatezze) proprio per questioni di costi. Le prime CX (ultima vettura progettata prima dell'ingresso di Peugeot) montavano i motori 1985 e 2175 cc derivati dalla DS, ma alimentati a carburatori. Ed il cambio della Lancia Beta, retaggio della breve collaborazione tecnica con la Fiat avviata a fine anni '60, che avrebbe dovuto concludersi con un'acquisizione da parte degli italiani, che non avvenne mai per le resistenze dell'azionariato francese. Ritornando finalmente in topic, l'iniezione Spica fu scelta dai tecnici Alfa perchè la missione della vettura era quello di raffinata GT, infatti dal V8 era tranquillamente possibile spremere 50 CV in più, ma a quel punto sarebbe stato l'autotelaio di derivazione Giulia ad essere inadeguato. L'adozione del V8 sul telaio Giulia influenzò pesantemente anche lo stile stesso della carrozzeria, che perse le proporzioni originarie. A questo proposito consiglio (a chi non l'avesse già letta) la bella monografia della Giorgio Nada Editore sulla Montreal, molto interessante ed a mio parere efficace nel descrivere le travagliate vicende che portarono alla sua produzione nella forma che conosciamo.