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ilario

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  1. Intanto aggiungo questa, che dovrebbe essere su dati 2010 e questa, su dati 2009 Come possiamo notare, però, c'è una bella discordanza sui totali. Dati buoni in percentuale, credo.
  2. Giusto: la piccola Guzzi ha lo stesso motore da 30 anni circa (serie v35-50-65), solo leggermente affinato e adeguato, bontà sua, per l'inquinamento. Gli attuali cavallini sono comunque sufficienti per le finalità che Guzzi stessa propone. Non l'ho proposta, l'ho commentata. Se vedi, per le classiche ho preferito la Kawa e la Bonnie. Mi sono permesso di definire spompo il motore Ducati 620 non tanto in assoluto, perché si difende, ma, appunto come Ducati. Sui pesi siamo lì, sui 180 kg. senza benza e si sentono meno sulla Guzzi perché più bassa. @ Toniz, hai ragione: secondo me il mago ricambista se la ride sotto i baffi, anzi sotto le spazzole!
  3. Verissimo, ovviamente c'è una enorme differenza tra la situazione locale, qui in Abruzzo, e quella, quasi idilliaca, dove operano i miei cugini a Cesena: il più grande, 44enne, ingegnere idraulico, ha iniziato a lavorare bene già prima di specializzarsi e a 31 anni era presidente e a.d. del consorzio tecnologico misto pubblico/privato romagnolo, senza alcuna conoscenza e frequentazione ... Ma fosse questo il problema, magari! Devo dire che, in generale, c'è una certa serietà. Tanto che se succede qualcosa di "loffio", se ne vergognano davvero tutti. Ho appena contribuito a mettere in piedi una piccola struttura di consulenza/formazione all'interno di Lega Coop Servizi abruzzo/molise, riuscendo a tutelare i tfr di diversi lavoratori 40-50enni, altrimenti persi o ancorati a cause mediamente settennali. Una fatica notevole, ma non sarebbe bastata senza i servizi di base delle cooperative. E' un bene che esistano, anche se, ovviamente, c'è chi ne approfitta in misura esagerata. Parlo, come puoi immaginare, di fondi di garanzia, ben capienti e non molto utilizzati. Un mondo particolare.
  4. 'rca boia, volevo fare finta di niente, ogni tanto, e stavo preparando un bel brodettino di pesce fresco, ché il mercoledì c'ho il mercato sotto casa ... m'avete fatto passa' la voglia EDIT ovviamente no, magari fosse solo "colpa" vostra Invece, 'stamattina presto ho incontrato i regionali di Legacoop e Confcoop, per un progetto: è vero che le cooperative se la passano meglio, o meno peggio, delle piccole società di capitali/persone, ma spesso, come immagino sappiate, fanno parte di catene di sub-fornitura piuttosto rigide, e quindi possono soffrire anche peggio di imprese "sciolte". Insomma un casino anche là. Sotto la sede secondaria della Regione c'era una manifestazione di un consorzio di coop., agroalimentare. 800 persone coinvolte in un delirio dove non ci sono più margini.
  5. La Guzzi 750 è molto bella (in alcuni colori bellissima), bassa e maneggevole, ciclistica sanissima, motore da 40 cv. effettivi, buona per fare di tutto, anche turismo impegnativo. Certo non per guidare sportivamente, altrimenti si ribella il cambio e si rompe il motore. La Multistrada non ha difetti, però la 1000 era troppo impegnativa e cara e la 620 è molto spompa. Sarebbe stata l'ideale come 750-800, perchè è maneggevole e abbastanza precisa di guida, e anche come posizione in sella non è male.
  6. grazie, ricky e tony, era solo una piccola curiosità, affascinato dal wankel da sempre
  7. Scusate il piccolo o.t. Ehm (mi viene da ridere), il wankel (in generale e quello di rx8 in particolare) può funzionare a gpl/metano?
  8. Certo quella Integra fa insospettire sull'uso estremo/pistaiolo. Peccato che la maggior parte fossero bianche, non mi piacciono così. Passi da queste parti? http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=203533833 'notte
  9. Bella la Prelude a Pero, senza lo spoilerone. Visto che parla di reset del sistema 4ws? Il prezzo non è male. Di Silvia su autoscout c'è solo questa Auto usate: Nissan, Silvia, 200sx Turbo AutoScout24 pagina di dettaglio, hai ragione, è invecchiata male. Eppure sono convinto che ci manca, a tutti, la giusta intuizione, il guizzo ... come a Max Biaggi per anni .... poi però ...
  10. L'hai sfruttata poco. Credo che la rivenderesti in un pomeriggio, così come non troveresti facilmente una piccola a metano valida, da sfruttare ancora e non troppo vecchia. La tua paga 1/4 di bollo perché ha il serbatoio benzina di "emergenza" da circa 15 litri, giusto? Io la terrei, anche perché, se non sbaglio, quel 2.0 aspirato è pressoché eterno
  11. @ Cosimo, fai bene a riprendermi, mi sono espresso proprio male : non credo che tu volessi addossare le colpe del malfunzionamento generale, e men che meno di furti e fancazzismo, agli aderenti Fiom, davvero. L'avevi detto chiaramente. Il mio "dici che ...." era puramente interlocutorio. Aggiungo un altro articolo, via Corriere, perché mi sembra più completo, anche per capire meglio le spiegazioni di Loric. LA PRIMA SENTENZA DI ALCUNE DECINE DI CAUSE PRESENTATE IN ITALIA Fiat, la Fiom rientra in fabbrica Marelli condannata Riconosciuta la condotta antisindacale dell'azienda del gruppo del Lingotto. Fiat farà opposizione BOLOGNA - La Fiom vince la prima battaglia in tribunale contro la Fiat. Il giudice del tribunale di Bologna ha riconosciuto, per la prima volta in Italia, la condotta antisindacale di Magneti Marelli, l'azienda del gruppo del Lingotto che ha escluso le tute blu della Cgil dalle elezioni delle rappresentanze sindacali in fabbrica. La Fiat non commenta, ma fa sapere che farà opposizione al decreto del giudice bolognese. IL RICORSO - L'oggetto del ricorso verteva sull'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori: secondo il sindacato dei metalmeccanici il Lingotto l'avrebbe interpretato per escluderli. IL SINDACATO - A dare notizia del pronunciamento è stato il segretario della Fiom di Bologna, Bruno Papignani: «Il giudice ha riconosciuto il nostro diritto all'agibilità sindacale nelle aziende del gruppo - ha affermato Papignani - speriamo che adesso la Fiat si comporti seguendo le regole della Costituzione». Soddisfazione anche da parte della Cisl: «Spero che adesso si rasserenino gli animi», ha detto il segretario, Alessandro Alberani. IL GIUDICE: «ESCLUDERE LA FIOM VULNUS DEMOCRATICO» - Il giudice Carlo Sorgi nella sentenza avanza il rischio che, con l'esclusione di chi non firma i contratti aziendali, «l'imprenditore scelga il proprio interlocutore sindacale»: «Questo comportamento (la partecipazione della Fiom al confronto in fabbrica al di là della firma o meno sull'accordo, ndr) costituisce il paradigma di una corretta condotta sindacale poiché, indipendentemente dalla giustezza delle scelte operate, apporre una firma su un contratto dopo aver espresso contrarietà allo stesso per il solo fatto di non perdere gli spazi di diritti sindacali pur non condividendone i contenuti, appare atteggiamento sicuramente molto più limitativo della libertà sindacale e della dignità dello stesso anche rispetto al cosiddetto potere di accreditamento perché il rischio della seconda ipotesi è quello che l'imprenditore scelga il proprio interlocutore sindacale». Nella seconda parte della sentenza, il giudice aggiunge che «la Fiom è la sigla sindacale che conta il maggior numero di iscritti negli stabilimenti Magneti Marelli» e che «l'esclusione di tale sindacato costituirebbe un grave vulnus al principio di democrazia nelle relazioni industriali». DILIBERTO: «SENTENZA GRAZIE A STATUTO LAVORATORI» - «La sentenza di Bologna sul diritto alla rappresentanza sindacale della Fiom è un'ottima notizia», è il commento di Oliviero Diliberto segretario del Pdci, che prosegue: «Dimostra che il comportamento di Fiat e Marchionne è contro la legge. Questa sentenza, è bene ricordarlo, è possibile solo grazie allo Statuto dei lavoratori. Chi vuole demolirlo pezzo dopo pezzo, deve sapere che colpisce la democrazia nei posti di lavoro e riporta indietro l'Italia di 50 anni». VENDOLA: «SANZIONATA L'ARROGANZA DI MARCHIONNE» - Sulla stessa linea Nichi Vendola, leader di Sel: «L'arroganza del dr. Marchionne dopo Melfi viene ancora una volta riconosciuta e sanzionata. Forse è ora - conclude Vendola - che anche la politica, il governo, le Istituzioni se ne accorgano». Fiat, la Fiom rientra in fabbrica Magneti Marelli condannata - Corriere di Bologna
  12. Intanto è legalita ristabilita. Ai fini pratici, dipende: se in M.Marelli-Bo ci sono aderenti Fiom è importante per loro. Se invece, come altrove, gli aderenti Fiom non vengono riassunti col nuovo contratto ..... Che ora a Pomigliano si lavori meglio l'ho letto anch'io. Dici che erano gli operai Fiom a non far funzionare il tutto? Non saprei e non accuserei così facilmente delle persone, di cose gravi peraltro. Persone e categorie, soprattutto. Non so proprio. Propongo, anche per il futuro, di tenere separate le questioni. Credo che teniamo tutti alla legalità e alla rappresentanza sindacale, a prescindere dalle nostre convinzioni e scelte. Io non ho mai avuto una tessera sindacale, e per qualche grossa azienda e qualche grosso ente ci sono passato e ci collaboro pure ora. Sindaco di Napoli: De Magistris? Non ha visitato Pomigliano? Non lo so perché. Credo sia comunque un grosso errore, non deve parteggiare.
  13. Europa per l'automotive - dal Corriere della Sera web - 27/2/12 BRUXELLES Auto: l'Europa studia un piano di rilancio Per sostenere il settore la Commissione prepara misure ad hoc Ma non tutti i produttori sono d'accordo Crollo delle vendite, chiusura degli impianti inefficienti, norme ambientali sempre più severe. Sono questi gli argomenti sul tavolo della Commissione Europea in procinto di preparare un piano per il settore automobilistico. Secondo quanto anticipato da Antonio Tajani commissario all'industria. L'agenda prevede per il 6 giugno un incontro all'interno del gruppo «Car 21» al quale aderiscono rappresentanti delle case automobilistiche, delle istituzioni e dei sindacati.POSIZIONI DIVERSE-Insomma, da qui potrebbe partire quel progetto di rilancio europeo del settore auspicato da gran parte produttori. Sergio Marchionne, numero di Fiat e Chrysler e presidente dell'Acea (l'associazione dei costruttori europei) aveva lanciato il monito qualche settimana fa, spiegando che il problema dell'eccesso di capacità produttiva andava gestito a livello transnazionale. Sulla stessa onda le dichiarazioni di altri top manager, come Stephen Odell capo di Ford Europa: «L'Unione Europea la smetta di opporsi alla chiusura di stabilimenti». Il problema è che non tutti sono d'accordo come fa notare lo stesso Tajani all'agenzia Radiocor: «esistono esigenze diverse per ciascun produttore: secondo Marchionne occorre esplorare nuovi mercati in Usa, Cina e India Us per impedire la chiusura delle fabbriche». Mentre la posizione della Volkswagen è ben diversa: il nodo non sarebbe l'eccesso di capacità ma la bassa produttività. E su queste divergenze si gioca gran parte del futuro dell'auto in Europa: sono in tanti a pensare che per fermare gli impianti servano aiuti alle imprese. Come i costruttori francesi che per anni hanno rinunciato a dislocare le produzioni in paesi più a buon mercato in cambio di generose sovvenzioni statali. L'EURO 7 PUO' ATTENDERE- Intanto a Bruxelles prendono tempo sul le future normative ambientali Euro 7 ancora molto lontane dal venire (l'Euro 6 entrerà in vigore dal 1 settembre 2014 e diventerà obbligatoria dal 1 gennaio 2016). Secondo Tajani, «Si tratta di valutare se sia possibile e in quale modo ridurre i costi delle imprese». Auto: l'Europa studia un piano di rilancio - Attualita Corriere.it
  14. Nel merito della sentenza: si ribadisce che esiste, come esisteva prima dell'interpretazione Fiat, la rappresentanza anche della Fiom. A me pare un piccolo passo avanti: piccolo perché è un peccato che ci sia bisogno del giudice del lavoro per stabilire qualcosa di ovvio e basilare. A questa seguiranno tante altre analoghe sentenze, una per sito, circa. Soldi pubblici e tempo che si potevano risparmiare, se solo ci fosse una sana cultura manageriale. Guarda caso quella cultura che s.m. dice che da noi manca e che crede di poter insegnare. Ovviamente, è la mia opinione, oltre a quella del giudice del lavoro e della Confindustria, prima e dopo Mercegaglia. Altro dettaglio: è chiaramente scritto, sangue e sudore, sullo Statuto dei Lavoratori. Basterebbe leggere e capire. Non credo che siano questi gli eventuali motivi che faranno scappare s.m.
  15. Visto che qui si è parlato anche dell'altra sentenza, aggiungo per analogo interesse (se un mod. crede di spostare, forse è meglio, non so): da La Repubblica web, oggi "Condotta antisindacale" Il giudice condanna la Fiat Prima sentenza sulle decine di cause intentate dalla Fiom al gruppo torinese. Il Tribunale di Bologna dà ragione alle tute blu della Cgil, estromesse dalle fabbriche dopo la mancata firma dell'accordo sul "modello Pomigliano" Il tribunale di Bologna ha condannato la Fiat per attività antisindacale alla Magneti Marelli di Bologna, riconoscendo alla Fiom il diritto di avere rappresentanti sindacali. E' la prima sentenza su alcune decine di cause presentate contro il Lingotto dal sindacato guidato da Maurizio Landini. L'oggetto del ricorso verteva sull'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori: per la Fiom, in pratica, la Fiat lo avrebbe interpretato in modo tale da escludere i rappresentanti sindacali aziendali (rsa) della Cgil dagli stabilimenti di Bologna e Crevalcore. "Non ho idea di come andrà a finire, anche se ovviamente ho una speranza", aveva detto venerdì scorso, al termine dell'udienza, il segretario provinciale della Fiom Bruno Papignani. Dopo che la Fiom ha rifiutato di firmare gli accordi sull'estensione a tutto il gruppo del cosiddetto "modello Pomigliano", il gruppo guidato da Sergio Marchionne aveva negato ai metalmeccanici della Cgil l'agibilità sindacale in tutti i propri stabilimenti. Ora però, il dottor Carlo Sorgi, giudice del lavoro presso il Tribunale felsineo, ha stabilito che quella condotta è illegittima. Spiegando, nella sostanza, che per ottenere il diritto ad avere rappresentanti sindacali aziendali, non è necessario che un sindacato firmi un accordo, ma è sufficiente che partecipi alle trattative (anche se alla fine delle stesse dovesse decidere di non firmare). "Condotta antisindacale" Il giudice condanna la Fiat - Bologna - Repubblica.it
  16. Finale di partita o Aspettando Godot? Anche a me dispiace vedere un listino di due modelli, anche se non penso sia la misura assoluta. Siamo in fase di transizione e spero in una D come si deve e in una coupé accessibile (30-35k), non solo 4C. Poi, se serve la B Suv a 5 porte, non mi scandalizzo, ma solo per fare soldini, eh!
  17. Ah, la Silvia, no? Che era più grande e forse adatta alle esigenze espresse. Mi sa che l'aveva messa, all'inizio. Proprio bella e credo, molto potente, tipo un 2000 da 200 cv.
  18. Auto usate: Lancia, Dedra, integrale AutoScout24 pagina di dettaglio Auto usate: Lancia, Dedra, Integrale AutoScout24 pagina di dettaglio
  19. Infatti, bel sound. Da fuori, ché da dentro non saprei, per fortuna!
  20. Certo che il fratello dei ricambi si fa attendere, eh. Anche perché vorrei sapere, come già altri, se ha già esperienza e se ci vuole fare pure qualche vacanza. Intanto non demordo, visto che mi sono sempre piaciute le semicarenate sport-tourer, che recentemente però derivano dalle nude: Kawasaki z750s, manubrio normale, ottimo motore, buona anche per una passeggera non alta, consuma pure poco. Affidabile. Invece, sul classico-classico: Kawa W650 (bellissima la distribuzione ad alberello e coppie coniche), da passeggio e comoda in due, o la Triumph Bonneville, nella versione liscia
  21. Buongiorno Gimmo non so se ti può interessare Longanesi, che tra l'altro diventò famoso per slogan tipo: "Mussolini ha sempre ragione" oppure "I regimi totalitari non consentono la battuta di spirito ma essi hanno il merito, involontario, di suscitarla". Aveva una gran testa. Come dicevo stanotte, non dovrebbe piacermi. Ma non è detto. Ragionando sulla tua prossima, credo che non siano poi tante quelle che rispondano ad alcuni requisiti direi imprescindibili: - coupé 3 volumi - decente per 4 e bagaglio per 2-3 - sportiva da guidare e da guardare - comunque elegante - affidabile - interessante come futura storica Facile che si vada a finire in Giappone, con l'ultima Prelude ma anche con la Civic Coupé quinta serie, costruita in Usa, non sportiva, 1.6 LS o SR. Si potrebbe finire anche in Inghilterra, con la Rover 216 Coupé (o addirittura 220tb), col vtec da 130. Credo andiamo sui 15 anni, ormai. Erano fatte bene. Certo, ci sarebbe anche l'ultima Celica t.a. da 192cv., bel motore. Le manca però l'eleganza e pure la raffinatezza ciclistica. Sappiamo che le altre giappe non ci aiutano, o perché esagerate o perché troppo vecchie. (per Honda la vecchiaia è piuttosto relativa) Dove altro si può andare a sbattere la testa bacata? In Italia lo sai già, e sinceramente preferirei la Fiat all'Alfa, se non parliamo di V6, tb o meno. Insomma, nulla di nuovo, ma qualche ragionamento per consolidare la ricerca, ecco. Non è detto che non possa arrivare qualche folgorazione. Buona giornata, vediamo di lavorare
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