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ilario

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  1. Questo sicuro. Il problema della velocità esiste. Perché è una questione di fisica e di tempi umani di reazione. Comunque, più che limitare i giri del motore, sarebbe più sensato limitare le velocità elettronicamente sui rettilinei, che non vuol dire limitare giri e accelerazioni. Tra l'altro sarebbe inutile tarare l'affidabilità sul numero massimo dei giri, ad esempio in 5a e 6a, ma anche in 4a (in funzione del circuito), quindi per dei bei "pieni". Si potrebbero anche abbassare dei costi. E livellare alcune prestazioni, a favore dello spettacolo. Elettronicamente si può fare tutto: parlo alle persone sbagliate, forse? Aggiuntina: le CRT mi fanno incazzare, oltre che per non essere prototipi veri, perché avranno motori in realtà troppo grossi, come dimensioni e pesi, per fare delle ipersupermoto. Già il motore Aprilia e gli ultimi 4 cilindri giapponesi sono molto belli e spinti e pure Bmw, che a vederlo non è bellissimo. (In questo devo dire che Rotax è più brava e Mv/Ferrari Eng. pure.). La questione peso per me è importante, l'ho già detto altre volte. Anche le SBK sono troppo pesanti. Capito perché mi piace la Vyrus o una piccola NCR col pompone 900-1000-1100 ad aria e 120 kg.? Invece, con gli attuali rapporti peso/potenza, tra le CRT si potrebbe muove bene una 3 cilindri. Cosa aspettano MV e Triumph? La prima avrebbe potuto provare già la SBK Mondiale. La seconda dichiara che non intende correre e che manco le serve. Chapeau
  2. Il colore della prima che posti è bellissimo, fin troppo saturo, magari non natualmente saturo. Anche gli altri colori della foto. E' lo stesso colore dell'originale, la seconda, colto in belle condizioni di luce. Oppure è rifatto, meglio. La terza non saprei. Invece Gimmo, ti va se separo le mie prossime proposte? Tipo: 1) piccola, moderna, più sicura e gommata, non leggerissima (per forza), bel motore 1400t-1800 e 2) storica, magari coupé, gran-scelta? Così, senza vie di mezzo. Esempio: 1) 207 o, spendendo di più, DS3, entrambe thp 156 e 2) prelude, magari 2.2, oppure 323F-Lantis 2.0 v6 o Impreza. Posso?
  3. Ho il dubbio che lo stupore provenga da posti lontani dal Foggiano. Sicuramente Brother ha posto bene la questione. Mi permetto di aggiungere, da Abruzzese che conosce un po' anche il Molise e la Puglia, che qui da noi Padre Pio è una super figura, non uno dei tanti. Al paese ci sono stato anni fa, tanti, ed era già molto sfarzoso e troppo organizzato. Quella immagini sono assurde e grottesche insieme. Questo non vuole essere un insulto a chi le ha realizzate o a chi le ama come ama il suo Santo. Ma una descrizione, come vediamo tra noi, dell'effetto generale che fanno. Comunque qui da noi stupisce meno. E' ovunque, negozi, strade, tra un po' a scuola.
  4. bellissimo, grazie, sto ancora a ridere
  5. Buonasera. Prendo spunto dal commento di james, giusto per suggerire che non deve stupirci che si investa maggiormente in Italia per il rapporto qualità prezzo, pur nella standardizzazione produttiva di un esempio come Ikea. Dico esempio perché in realtà questo può tranquillamente valere per tutt'altro, quasi tutto. Nell'arredo, ad esempio, le aziende nazionali, piccole e grandi, sono sempre state tra le migliori al mondo. Se ci aggiungiamo la crisi, è facile che succeda quello che stiamo commentando: Ikea si accorge che, complessivamente, conviene. Però non sappiamo se questo ci deve preoccupare. Oppure quanto dobbiamo preoccuparci. Quindi? Come mai? 1) Teniamo conto, nel complesso, che non sono molto sani i dati sulla disoccupazione. Cioè, quelli che vengono sottostimati e comunicati con ulteriore ribasso. Perché da molti anni, dall'ultima grande riforma della gestione della disoccupazione e del precariato, quindi diciamo circa dal 2003-05 (dipende dalle zone), ci si basa su alcuni confusi dato dei Centri Provinciali per l'Impiego, che conteggiano, ognuno a modo suo, l'occupazione e la disoccupazione. Quest'ultima è dichiarata dai singoli cittadini nella cosiddetta dichiarazione di disponibilità, non obbligatoria, naturalmente. (non come in Germania, dove se sei disoccupato o occupato part-time e non già anche studente, ti propongono molte opportunità formative e di esperienze dirette e, se non le accetti, sei penalizzato, anche fortemente). In pratica succede questo: i Centri per l'Impiego trasmettono i dati alla Regione (più spesso della s.p.a. che s...e ) che li gira a Roma. Roma chi? Ministero del Lavoro, ovvio, tramite l'Isfol (o qualche spa che se..e ) che poi li gira all'Istat (che poi ci ripensa e li rielabora con una spa che ser.e), per poi, per farla breve, anche se breve non è, venire pubblicati. Chissenefrega! Invece no. Abbiamo capito che chi non è iscritto al Centro per l'Impiego non viene conteggiato tra i dosuccupati, quando è sicuro che non lavora. Non è un dipendente, un collaboratore, un interinale, un socio lavoratore di cooperative, un professionista iscritto a un ordine/albo/collegio (magari però, come diceva Owluca qualche giorno fa, sei massone), un imprenditore, un commerciante, un recluso, un avente diritto a servizi ulteriori, etc .. Secondo voi quant'è lo scarto tra questi e tutti quelli che davvero vorrebbero lavorare ma non lavorano, pur non rientrando in alcuna di quelle caratteristiche? Tanto. Per ora fidatevi, il conto si può fare. 2) Manifattura italiana: difficile parlarne. Sappiamo fare, in Italia, quasi tutto quello che si può fare, pur stando indietro in alcune importanti direi strategiche linee. Elettronica, ad esempio. Ma non solo. Comunque siamo messi benino, almeno. 3) Prezzi: l'annuncio Ikea è di adesso, mica di 5 anni fa. Sempre sul fronte del lavoro e dei costi, si è appena timidamente accennato che il lavoro precario debba essere pagato di più. Di più, parecchio, del costo lordo del rapporto di dipendenza. Altrimenti, come è evidente, non funziona e ci troviamo daccapo o peggio. Ora, comunque, intanto, il costo è complessivamente basso. Il costo deve essere preso in confronto a quello lordo medio insieme ad altri Paesi. Quello italiano medio effettivo è più basso della media e lo sarà anche dopo la riforma in corso, se non aggiungono davvero alcunché di sostanzialmente nuovo e che confermi le timide schermaglie. 4) i tre punti sopra sono forse alcuni dei principali. Come quarto, non necessariamente nell'ordine, mettiamo la situazione fiscale generale, per una impresa che in tanti aspetti non ha preoccupazioni, essendo vincente. Ikea, o, come esempio, Mazda, nei confronti nella fiscalità generale italiana può anche preoccuparsi del delirio complessivo, ma può anche capire che il falso in bilancio, o la mancata comunicazione, non è reato. E questo può piacere. Già da tanti anni prima, non è reato non versare i contributi, il DM10 per capirci. Non è reato anche altro, come l'intermediazione di manodopera, o di opera intellettuale, o altro. Intermediamo, legalmente, tutto. A qualcuno ciò non piace, non convince e non conviene e a qualcun'altro ciò piace, convince o conviene. Sappiamo già, no? 5) 6) 7) ....... 100): tutto quelle che vi pare. passo
  6. Grazie Tony, ché dopo pranzo 'gnea fo'
  7. Sì rarissima, l'ho avuta a noleggio per alcuni mesi a Dubai, vent'anni fa, circa. Favolosa. E poi, usciti dall'asfalto (con limiti rigorosamente fatti rispettare) e preso il primo sterrato desertico .... potete immaginare. Me ne ricordo una bellina, blu, a Pescara. Sempre se imparerò a inserire le mie foto , c'è una bellissima Sierra Cosworth 4x4 in un cortile vicino casa. Proprio bella e, credo, messa bene. Un amico di mio padre che allora aveva una splendida 308, voleva assolutamente una di quelle o, appunto la Escort! 323 soft: http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=206119105 323 medium: http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=202585137 323 hard: http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=210728936
  8. Mica facile spiegare 'ste cose! I soliti complimenti a braccobaldo, quindi. Alla fine dici *frazionamento: volevi dire magari architettura/disposizione cilindri/bancate? Oppure non ho capito niente.
  9. Se la vogliamo storica, aggiungiamo alle belve suggerite dal pilota Sloira anche la Mazda 323 4wd. O non c'entra?
  10. Potrebbe essere, in effetti. In teoria è come dici. In pratica forse le variabili sono molte di più. Peraltro quel motore dovrebbe essere meno compatto del v4 Honda, se ho capito bene, fonte alcuni rumors riferiti dalla esperta canadese di quel blog fin troppo frequentato ..... Presente?
  11. Ahehm ... to whom it may concern #2: revenge .... please TonyH translate and summarize what you have posted .... pleeeez
  12. Giusto ricky; il bagagliaio mi sembra uguale tranne che per lo spazio supplementare sotto quel pianale, evidentemente occupato dalle batterie e da altra elettronica. Per il cambio: mi piace per una macchina simile (tieni conto che ho avuto per anni una Marea 1.6 con ZF 4 rapporti e convertitore); guido spesso la Golf 2.0d col dsg, ma non è da paragonare a un pur buono cvt come quello della Honda in oggetto, come giustamente dici. Sui regimi devo capirci ancora molto, e uso quell'auto su strade altimetricamente abruzzesemente/molisemente/lazialmente mosse. Non ho mai avuto una Honda 4 cilindri in linea: a quale cbr si riferisce il tuo nick?
  13. ilario

    L'evoluzione della guerra

    Hai ragione, ma la storia continuano a scriverla i vecchi vincitori, come se si potesse ancora parlare di vincitori ... Guarda cos'altro succede per la Corea del Nord e gli annunci per la tecnologia spaziale, da repubblica.it : ASIA Nord Corea, tutto pronto per lancio satellite L'Occidente: "Una grave provocazione" Secondo il regime comunista, si tratta di un progetto di esplorazione spaziale, ma la comunità internazionale teme che dietro vi sia il test di un missile balistico a lunga gittata. Critiche da Washington e Mosca. Pechino invita "tutte le parti coinvolte alla calma" SEUL - La Corea del Nord ha ultimato i preparativi per il lancio del satellite di osservazione terrestre la cui messa in orbita viene giudicata come una provocazione dalla comunità internazionale. Il regime comunista di Pyongyang ha annunciato che in giornata quello che viene definito un satellite a fini scientifici sarà installato sul missile trasportatore Unha-3 e tutto proseguirà come da programma, con l'obiettivo di celebrare il centenario dalla nascita di Kim Il Sung, il fondatore della nazione. Il lancio è previsto tra il 12 e il 16 aprile. Domenica il governo nordcoreano aveva consentito a vari giornalisti stranieri ed esperti di effettuare una visita nelle istallazioni dove è previsto il lancio: gli invitati, tra cui i reporter delle agenzie internazionali, avevano visto la piattaforma di Sohae, situata nella provincia nordoccidentale di Pyongan, e il missile trasportatore. Le cancellerie di mezzo mondo, soprattutto occidentali, temono che il lancio in realtà sia il test di un missile balistico a lunga gittata. Il segretario alla Difesa americano Leon Panetta ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con il collega sudcoreano: "Entrambi - ha reso noto il Pentagono - considererebbero il lancio di un missile da parte della Corea del Nord come una seria provocazione ed una violazione degli obblighi internazionali e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu". Critiche sono piovute sul regime anche da Mosca. Il portavoce del ministero degli Esteri Alexander Lukashevich ha affermato che il governo russo vede i piani di Pyongyang come "un esempio di disprezzo per le decisioni del Consiglio di sicurezza Onu". Pechino ha invece chiesto alla comunità internazionale di "mantenere la calma" per non aggravare la tensione nella penisola coreana. Il portavoce del ministero degli Esteri Liu Weimin ha detto che la Cina "chiede a tutte le parti coinvolte di restare calme, di dare prova di moderazione e di evitare la crescita della tensione nella penisola coreana". Nei giorni scorsi il governo della Repubblica popolare aveva espresso "preoccupazione" per la decisione di Pyongyang di procedere al lancio del satellite. Ai sospetti Pyongyang ha risposto tramite il vice direttore del dipartimento di tecnologia spaziale, Ryu Gum Chol: affermare che il lancio nello spazio di un satellite sia una copertura per un test missilistico è una "assurdità", visto che si tratta semplicemente di sviluppo pacifico del programma di esplorazione spaziale nordcoreano. La vicenda si intreccia alle continue denunce sulle violazioni delle più elementari regole democratiche di cui si macchia il regime. L'ultima arriva da un rapporto del Comitato per i diritti umani in Corea del Nord, secondo cui sono oltre 150mila le persone incarcerate in campi simili ai gulag sovietici, nonostante il governo neghi di detenere prigionieri politici. I dati sono stati ottenuti sulla base di interviste fatte a 60 persone fra ex detenuti e guardie. Nel documento sono incluse anche immagini satellitari di quelli che vengono descritti come campi di lavoro e penitenziari. Il rapporto parla di intere famiglie in prigione, bambini compresi, e di aborti forzati per le donne, rimpatriate dopo avere tentato di fuggire in Cina ed essere rimaste incinte. http://www.repubblica.it/esteri/2012/04/10/news/corea_nord_10_aprile-33039498/?ref=HREC1-8
  14. (Scusate, ho fatto il mio elenchino nel mio commento sopra, col modifica)
  15. Bellissimo: minimo 2+2, benza/gpl, 100-140 cv., progetto recente, magari km.0 per risparmio o "saltino", prezzo di riferimento 19k. Mi raccomando, non dire la tua località, ché Led ti riempie di autoscouttate In rigoroso ordine alfabetico per marca, la scelta sarebbe tra queste (poche )? - Mito 1.4 T 120 cv gpl - Giulietta già detta (e rimetta) - Audi A1 1.4 tfsi 122 cv (magari S-tronic/dsg7) (saltone TP Bmw nuova serie 1 1.6t) - Citroen DS3 1.6 thp 156 cv. - Honda Cr-z 1.5 124 cv ibrida cambio manuale - Mini Cooper 1.6 122 cv., pessima per viaggiare - 207 1.6 thp 156 cv (strascontata) - Clio gt gordini 1.6 128 cv o direttamente la RS - Megane Coupé 2.0 tce 180 cv gt line - Polo 1.4 tsi dsg7 179 cv. gti - Golf/Scirocco 1.4 tsi 122 cv - Volvo C30 2.0 145 cv Screma tu, altrimenti mi cazzìo da solo o ci pensa Led
  16. Grande questa (). Spero di aver imparato qualcosina, in questi pochi mesi. O no?
  17. (eccomi, bimba e moglie a nanna) Hai visto che ho messo due Like a Led per la Giulietta, specie se tb-gpl? (carino like-a-led) Per prendere tempo , ho/abbiamo bisogno di poche altre notizie: dove fai quei 12-15.000 km/anno e quanto spazio ti serve in una 3 porte. O anche 2 porte con 2 posti posteriori di fortuna? Così intanto sistemo la camera da letto e la cucina per la colazione!
  18. Pagoda? Sei sicuro? Scherzo. Per pagoda intendo certe Mercedes del passato .... ma sono zio grandicello, anche se non nonno! L'Astra GTC non è un cesso, capiamoci. Qui c'è qualcuno che la conosce già bene. Vediamo se risponde. Quel 1400 non è tra i migliori recenti tubbetti. E il telaio della Renault che dici è più sportivo. Il confronto si deve fare tra versioni simili e motori analoghi: o per prestazioni, o per prezzo, o per consumi, o per affidabilità, o per .... E poi si valuta secondo le proprie esigenze del momento e del periodo per il quale si prevede di mantenere quell'auto, immaginando di rivenderla senza deprezzarla eccessivamente. Ora che hai aperto per possibili alternative, ti dico anche la mia. Ops. Papàaaaa (dopo che ho fatto addormentare la piccola ).
  19. Naturalmente non sono d'accordo, altrimenti non riporterei l'intero commento di LucioFire. Valentino Rossi non sta ancora in MotoGp per superare il proprio compagno di squadra, specie se si tratta di Hayden. Quindi non ne deriva che il problema è suo, altrimenti torniamo alla divertente frase di TonyH su paternità, omosessualità, etc ... Piacere che per LucioFire si possa mettere il *Punto. Per me e forse tanti altri no. E non per questione di fede (con le effe piccola:)). Quello che è successo a Capirossi e Melandri, se proprio ci interessano paragoni sensati, è diverso: entrambi hanno lottato strenuamente per il secondo posto nella classifica finale del mondiale, avendo mezzi diversi, un dragster Loris, una bella Honda Marco. Onore al grande merito. Poi per Capirossi si era fatto ormai tardi. Per Melandri è una questione di carattere (se si vuole posso spiegare meglio quest'ultima). La "lagna" nei confronti di Barberà la intendi tu, e forse anche tanti altri. Davvero crediamo che Valentino Rossi si debba porre il problema di arrivare davanti a Barberà? Se andiamo indietro negli anni, fino all'annuncio del passaggio dalle 250 alle MotoGp di Pedrosa, Stoner, Lorenzo e degli altri giovani fenomeni, ricordiamoci pure delle valutazioni di Valentino Rossi, in quel periodo. L'ultima frase di LucioFire, 12° .... 20°, la lascio perché ho già detto che ho riportato l'intero commento, non per commentarla. (@ LucioFire) f.to: zio ilario
  20. Mi permetto (da solo ) di dissentire: non comprerei o consiglierei mai una Opel nuova o recente, davvero. Perché non credo affatto che nel suo slogan Wir leben autos si condensi una qualche filosofia innovativa, produttiva e distributiva, come dichiarano. Al contrario, credo che la pur faticosa e interessante operazione di resurrezione forzosa non abbia portato, almeno per il momento, a prodotti validi. E forse, ma è solo una prima impressione personale, non è granché neanche lo slogan stesso, del quale è necessario cercare una traduzione per poi rimanere delusi. Almeno io sono deluso. Nella stessa categoria, consiglierei più volentieri altre seg. C sportiveggianti o coupéggianti e con buoni motori, a prezzi simili. Naturalmente solo se gradito a chi inaugura la discussione, quindi ... passo
  21. Per curiosità e giochino di confronti con altre città, cosa intendete per prezzi moderati in un classico ristorante di cucina regionale, in centro? A Pescara, Chieti, Teramo e anche a L'Aquila, per mangiare bene senza spendere una follia, gustando piatti tipici magari rielaborati bene, con vino almeno decente, stiamo a 35-40 euro. Se pesce, a Pescara, Giulianova o Vasto, si sale parecchio, anche al triplo.
  22. Se non è già stato proposto, incollo testo e link di un bell'articolo da corriere.it .Oppure me lo dite e lo cancello subito, grazie. LA CRISI ESPLOSA IN QATAR Valentino-Ducati, una storia avviata verso l'epilogo Il prossimo anno Rossi correrà con un'altra moto E i contratti di Pedrosa, Stoner e Lorenzo sono in scadenza dal nostro inviato ALESSANDRO PASINI LOSAIL (Qatar) – Non sta finendo un amore, perché amore vero non è mai stato. Piuttosto, un matrimonio di interesse che metteva insieme il grande sogno del pilota italiano con la moto italiana, il profumo di business del famoso Made in Italy e, soprattutto, la mancanza di alternative forti per entrambi. Da un lato, la Ducati aveva perso Stoner. Dall’altro Rossi – dopo i divorzi con Honda e Yamaha - non poteva che finire lì. Retorica del matrimonio a parte, nel deserto del Qatar si è dunque verificato il black-out (definitivo?) di un progetto tecnico. E la causa sembra essere una sola: incompatibilità di carattere. MATRIMONIO MAI NATO - Altro che Doctor Desmo. Rossi e la Rossa non sono fatti l’uno per l’altra. Inutile cercare il colpevole come stanno facendo adesso valentiniani e ducatisti. Se colpa c’è, è divisa fifty/fifty. Ma più semplicemente il problema è che i due non si acchiappano. Succede. «Una moto fatta per Rooney che dev’essere guidata da Messi», ce l’aveva descritta Rossi un anno fa, all’inizio dell’avventura. Serena Williams che prova a fare Carolina Kostner. Bruce Willis che cerca di essere Clark Gable. Impossibile. E non c’è un meglio e un peggio. Ci sono solo tipi opposti e un’epocale differenza ontologica in mezzo. Questo ha originato errori, omissioni, presunzioni: prima fra tutte quella di non divorziare lo scorso inverno, convinti che le cose sarebbero cambiate. Infatti ecco il risultato: test infiniti, confusione, delusione. La squadra di Rossi (Burgess & co.) va per una via, gli ingegneri andrebbero volentieri per un’altra. Quando si trovano, è per un appuntamento al buio nel labirinto. Sai che divertimento. «SPERANZE FINITE» - Civilmente, hanno provato a venirsi incontro: Rossi predicando ottimismo, il progettista Filippo Preziosi continuando a ripetere anche in questi giorni che «la colpa è nostra». Strana politica di marketing per un marchio così importante, peccato di eccessiva umiltà per una Casa la cui (grande) storia esiste da molto prima di Rossi ed è stata persino sconfessata per lui. Lui che domenica sera ha ammesso che a un certo punto in gara avrebbe voluto tornare ai box, ha chiarito che non è lui l’ingegnere, che questa non è la sua moto e che «le speranze sono finite nel 2011». Quando, incredibile ma vero, le cose andavano meglio: Rossi in Qatar l’anno scorso finì settimo. NON È UNO SFOGO - Siccome Valentino, laureato in comunicazione, non parla mai a caso, non prendiamolo come lo sfogo di un momento. O arriva la svolta, in fretta (diciamo nelle prossime tre/quattro gare), o si chiude. Durante la stagione (forse) è impossibile, ma ormai è ufficialmente aperto il toto-Rossi sul post-Ducati nel 2013. In questo scenario Yamaha e Honda metteranno da parte l’emotività e invece di ricordare le vecchie liti con il campione penseranno sicuramente al business, lo stesso che interessa all’organizzatrice Dorna. Valentino muove il motomondo, nel paddock tutti cercano ancora lui, senza non si può fare. CONTRATTI IN SCADENZA - A fine anno poi scadono anche i contratti di Lorenzo, Stoner, Pedrosa. Nel possibile ribaltone, una soluzione Rossi la troverà di sicuro, anche se i 12 milioni annui attuali garantiti dallo sponsor Marlboro (assai irritato dalla situazione) resteranno probabilmente un ricordo. Più difficile riposizionarsi sarà casomai per la Ducati, a meno che qualche big non decida di salirci sopra per dimostrare che lui sa fare ciò che Vale non è stato capace neanche di immaginare. Sarebbe una bella storia: una sfida a Rossi in stile Rossi. I più pessimisti ipotizzavano lo scoppio della crisi dopo tre o quattro gare negative. Valentino e la Ducati - in questo sì velocissimi - sono riusciti a farla esplodere alla prima. Un bel record. E adesso che succederà nelle prossime diciassette? Valentino-Ducati, una storia avviata verso l'epilogo - Corriere.it
  23. ilario

    L'evoluzione della guerra

    Sperando di non continuare alcun o.t. tra gli o.t. permessi, nel dubbio di inserirlo tra gli o.t. di letteratura, riporto quanto appreso leggendo, sul Corriere della Sera web. Ho letto in passato alcune opere di questo famoso scrittore e mai avrei pensato che si rischiasse di censurarlo, in Europa o altrove. Non riesco a capire, davvero. Ecco, da corriere.it Una poesia contro lo Stato d’Israele Pubblichiamo alcuni brani del proclama in versi firmato da Günter Grass, premio Nobel per la letteratura nel 1999, contro lo Stato d’Israele e i suoi progetti di attacco preventivo per fermare il programma nucleare iraniano. La poesia è stata pubblicata da diverse testate, ma rifiutata dalla rivista «Die Zeit» Ma perché ho taciuto finora? Perché credevo che la mia provenienza, segnata da una macchia che mai si potrà annullare, vietasse di imputare quale esplicita verità questo fatto alla terra d'Israele, cui sono e voglio restare legato. Perché dico solo adesso, invecchiato e con l'ultimo inchiostro: la potenza nucleare d'Israele minaccia la pace mondiale, di per sé così fragile? Perché deve essere detto ciò che domani potrebbe essere ormai troppo tardi; anche perché noi - in quanto tedeschi già abbastanza gravati da colpe - diventeremmo latori di un delitto che si può prevedere, e perciò la nostra correità da nessuna delle solite scuse potrebbe essere assolta. (traduzione di Alessandra Iadicicco ) Günter Grass Una poesia contro lo Stato d’Israele - Corriere.it
  24. Mi scuso con Vittoriano Guareschi, e con chi lo conosce di persona, per averlo definito brutto basettone e mezzo pilota: magari aggiungendo qualche faccina avrei fatto capire meglio. Invece no e quindi mi scuso di nuovo. Giusto che altri abbiano sottolineato quelle mie esagerazioni. Naturalmente tutto va relativizzato: probabilmente siamo tutti bradipi in confronto ai campioni di cui stiamo parlando, non necessariamente solo ai pluricampioni del mondo. Detto ciò, se vogliamo approfondire la questione Stoner/Ducati, forse dovremmo ricordarci di quanto fatto e detto dal manager Livio Suppo subito prima e durante la "pausa" (per capirci forse bastano le virgolette) di Stoner: in estrema sintesi, con tutta probabilità, si trattò di malessere fisico e di qualche preoccupazione personale, poi rientrata, del grande pilota australiano. Certo, avrebbe sicuramente gradito maggiore convinzione e più generosi investimenti da parte della Ducati e dello sponsor principale. Successivamente Stoner, avendo seguito proprio il signor Suppo in Honda, avrà ritrovato la serenità necessaria per correre come sa fare lui e forse solo lui, attualmente. Per quanto riguarda Valentino Rossi e la sua attuale competitività, ho già espresso le mie perplessità in un altra discussione sulla motogp ed evito di ripetermi. Ribadisco che credo comunque che si possa (ma non si debba per forza) verificare ulteriormente, non necessariamente presso Ducati. Come già detto sopra, ha proprio sbagliato ad usare l'intervista come strumento di esternazione. Questo nel metodo. Nel merito, invece, la penso proprio come pare la pensi V.R. e aggiungo che non vedo come ora possano, lui e l'amata casa costruttrice bolognese, andare avanti anche solo per questa stagione agonistica. Non sto ancora pensando, mi rendo conto, a questioni di budget, di sponsor e di conseguenti effetti negativi sull'intero circus, relativi contratti televisivi e quant'altro. Questo perché penso da motociclista appassionato di corse e non da manager. Chiudo questo commento: non mi dispiacerebbe leggere qui meno insulti a una persona sicuramente discutibile in alcuni aspetti. Forse, e solo in parte, non posso permettermi di chiederlo, visto che sono tra i primi a insultare gratuitamente e non simpaticamente qualche altro pilota o manager. Non posso fare a meno di notare, leggendo, una ilarità e un accanimento forse eccessivi. Chiedo scusa per la solita lunghità.
  25. (bene, l'amica di mia figlia è appena arrivata e pure lei dice che Gimmo è Flynn di Rapunzel ) @ Sloira: minchia che carriculum , complimenti. @ Gimmo: nel seduta post-prandium mi è tornata in mente la Mazda 323F Lantis, 1.8 16v 135-140 cv o 2.0 V6 24v .... Ti piace? Era anche bellina da guidare, l'unica 1.8 che provai allora. Dopo continuo la sintesi del servizio di Quattroruote.
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