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roberto.c

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  1. E, sentendomi parte in causa, ti assicuro che hanno una mira che fa pietà . RAI 1 e Mediaset in primis.
  2. Ritengo fosse un fattore economico: all'epoca in Italia le lampadine ed altri accessori elettrici a 6V non erano già più prodotti, quindi A.R. deve aver ritenuto più conveniente convertire l'impianto elettrico a 12V piuttosto che acquistare in Francia i vari componenti.
  3. Ed io sto scrivendo che è proprio il "mettere le mani avanti" senza motivo che è politica della paura e denota, nella migliore delle ipotesi, il "non so di cosa si parli, ma tanto vale metter le mani avanti così qualsiasi cosa accada mi paro il didietro". Anche perché non c'è nulla da fare a meno che non capiti un evento imponderabile (che per definizione è imprevedibile ed improvviso). Comunque, come avrai potuto leggere nei rapporti ESA/ESOC, il satellite GOCE, sebbene senza propellente e quindi non manovrabile, sta continuando nell'orbita di rientro prevista che passa ben lungi dall'Europa e che porterà, come di solito, ad una caduta dei frammenti in pieno oceano. Satellite in caduta sulla Terra: la traiettoria in tempo reale - Repubblica Tv - la Repubblica.it
  4. Tutelarsi non vuol dire accettare che vengano diffuse false o tendenziose illazioni al solo scopo di darsi importanza o giustificare la propria burocratica esistenza a discapito di qualsiasi razionalità tecnico-scientifica. Comunque, io non ho scritto di Genova o Torino o L'Aquila, io ho semplicemente dato il mio personale parere tecnico (22 anni in un'Azienda Aerospaziale penso che mi abbiano insegnato qualcosa) su titoloni scandalistici sparati da giornali che nel loro articoli citano fonti che, secondo me, tendono solo a manipolare l'opinione pubblica. A proposito, hai visto il film-documentario Draquila di Sabina Guzzanti? Se non hai avuto occasione di farlo, te lo consiglio caldamente. P.S.: Forse sarebbe stato meglio da parte del Corriere citare una fonte più appropriata, sebbene anche lei abbastanza politicizzata, quale l'ASI: GOCE: count down per il rientro a Terra | A.S.I. - Agenzia Spaziale Italiana
  5. Sì, sino a quando non entra nell'atmosfera le variabili sono quasi infinite, solo dopo l'impatto si riducono enormemente e la frase "E la Protezione civile non esclude il rischio che alcuni di essi possano cadere in Italia" equivale a dire "possono cadere ovunque, ma non abbiamo idea dove", ma tende ad insinuarci la paura che possano caderci in testa anziché dire "stai tranquillo, tu sei un microscopico puntino sulla superficie del Globo Terracqueo e le probabilità che possa anche solo vedere una scheggia sono praticamente nulle". E' la politica della paura.
  6. Tranquilli, ciò che scrive il Corriere e le predizioni della Protezione Civile sono ... bullshits. Nessuno può avere idea di dove cascheranno i frammenti e della loro dimensione sino a quando GOCE non entrerà nell'atmosfera. L'esatto comunicato dell'ESA (che fooorse ne sa più della nostra commissariata Protezione Civile) è questo: GOCE completes its mission / GOCE / Observing the Earth / Our Activities / ESA
  7. Non era l'unica: quasi tutte le auto con sospensioni posteriori a barre di torsione trasversali lo avevano.
  8. Dauphine ed R4 non hanno mai avuto la pretesa di essere Alfa Romeo (sul frontale rimaneva il marchio Renault). Erano solo assemblate in Italia per creare posti di lavoro. Comunque, appartenevano entrambe ad una categoria di auto che in Italia non esisteva: quella delle utilitarie economiche e spaziose ed ebbero all'epoca, contrariamente alle altre elencate, un considerevole successo. P.S.: E non toccatemi la R4! L'ho già scritto in altri posts che ho un debole per quell'auto!
  9. Penso che sarebbe opportuno anche analizzare l'aspetto fiscale dell'attività facendosi una bella chiaccherata con un buon commercialista.
  10. Scusa EC, ma non ho capito se vuoi avviare un qualcosa tipo "bed & breakfast" (quindi con chi si occupa quotidianamente di colazione, pulizie, ecc.) oppure un "affitto brevi periodi" (quindi con solo pulizie periodiche, ma concedendo l'uso di cucina, ecc.). Così, per curiosità.
  11. Se è "andata in porto" attendiamo un resoconto ...
  12. Beh, 5 o 10 unità mi sembrano un po' pochine: ricordo che ai suoi tempi ne vedevo girare diverse anche se non molte.
  13. La fanaleria in numero dispari divenne fuori legge con il C.d.S. del 1959. Alle auto su cui era montato il fendinebbia singolo centrale (per citare solo le FIAT di serie: 1100/103 TV 1° serie; 1400 B; 1900 B; 1100/103 E) per poter circolare si sarebbe dovuto staccare il relativo contatto elettrico. Stessa cosa si sarebbe dovuto fare, con relativa aggiunta di fanaleria regolamentare, alle auto che avevano la singola luce rossa centrale postariore. Il C.d.S. del 1959 diede, fra l'altro, una bella regolamentata alle luci, quale la sostituzione delle "frecce a braccetto" con i ripetitori laterali lampeggianti, la separazione delle lampadine per indicatori di direzione posteriori da quelle di posizione/arresto, ecc.
  14. No, le "civetta" erano le Subaru Impreza WRC; le Hyundai Sonata erano "auto blu". Ne sono sicuro perché fino ad un paio d'anni fa avevo a due passi da casa un autoparco del Ministero degli Interni.
  15. Superba la Ferrari 250 BL, ma qualche fotina dedicata anche alla Mistral Spider ed alla Miura no, eh?
  16. Sempre dolcissima la 500C, ma qui ci sono alcune cose che non tornano: I cerchioni sono tutti diversi (quello giusto dovrebbe essere quello della ruota posteriore destra, anche se privo di coppa). Manca la levetta di comando degli indicatori di direzione al centro plancia. Lo so sono cose che spesso sono di difficilissimo reperimento, ma a me piace fare il "pignoletti" .
  17. Questa volta non sono d'accordo con te, perché: La Taunus Coupè era praticamente una berlina due porte nello stile delle coupé "alla tedesca". La Capri era una coupé in uno stile più sportiveggiante, più "Mustang like". L'abitabilità, specie posteriore, della Taunus era, appunto, molto superiore a quella della Capri. Tralasciando i vari allestimenti, la Taunus Coupé, almeno in Italia, era commercializzata solo con motorizzazioni 1300 e 1600 cc, la Capri fu commercializzata in Italia con motori 1300, 1500, 1700, 2000, 2300 e 2600. Non importate le 1600 e 3000 (versioni GB). Gli anni '70 erano uno dei periodi di maggior proliferazione (vera e non di dettagli) di modelli nei listini delle Case automobilistiche. Basta guardare cosa proponeva FIAT: una gamma da paura! Comunque, a me la Taunus Coupé non piaceva: preferivo alla grande la Capri.
  18. Ma sono due auto diverse ... Inoltre la seconda è una ID, non una DS che, a quanto so, veniva commercializzata solo con cambio a comando idraulico. Auto stupenda, tinta, a mio parere, orribile .
  19. La 131 Special (quella che hai fotografato) era lunga 4,265 m e larga 1,632 m. Per farti un paragone, l'attuale Bravo è lunga 4,34 m e larga 1,79 m; la Golf VII 4,27 m x 1,80 m.
  20. Era la 11 CV Commerciale, regolarmente a listino Citroen dal 1938 al 1957:
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