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machefredfa

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Risposte pubblicato da machefredfa

  1. I segnali c’erano da tempo e questo è solo l’ultimo passo di un rallentamento nella strategia di elettrificazione. La Ford ha tagliato gli ordini di batterie per i modelli Bev, una scelta maturata dopo aver analizzato gli ultimi numeri: nel primo trimestre del 2024, l'Ovale blu ha perso circa 100 mila dollari per ogni elettrica venduta, più del doppio rispetto all'anno scorso.

     

    Mercato e concorrenza. La decisione di ridurre gli ordini di batterie è di fatto un rimodulamento della strategia elettrica, per cui gli americani avevano deciso di investire 12 miliardi di dollari. Il mantra ora è ridurre i costi e ottimizzare tutti i processi, magari puntando anche a Bev low cost, per venire incontro a due fattori: da una parte c’è un mercato che, anche in Europa, è inferiore alle aspettative; dall’altra, ci sono i continui tagli ai prezzi praticati da concorrenti sempre più aggressivi, in primis la Tesla e i cinesi. Ma come il celebre effetto farfalla, la decisione americana si ripercuote con forza in Asia. Il taglio degli ordini di batterie ha lasciato i fornitori cinesi e coreani con scorte invendute, innescando un circolo vizioso che si sta ripercuotendo su tutta la filiera.

     

    Fonte: https://www.quattroruote.it/news/mercato/2024/05/11/ford_taglio_agli_ordini_di_batterie_persi_100mila_dollari_per_ogni_bev_venduta.html

  2. 13 ore fa, 4200blu scrive:


    How Fiat aims to sell the 500e in the U.S.
    Brand CEO Olivier Francois thinks he has a winning sales pitch for the electric minicar: "It's not a replacement for a sedan or SUV."

    The rose-gold color "Inspired by beauty" edition of the Fiat 500e. The new model has more range, is larger and charges faster than the version sold in the U.S. from 2013-2019.

    Fiat is trying again to sell a full-electric version of the 500 minicar in the U.S., and brand CEO Olivier Francois is optimistic it will surpass the first effort, which was based on a compliance-focused, limited-range version built in Mexico.

    The original 500e was sold from 2013 to 2019 in California and Oregon, with an EPA range that started at 87 miles on a combined cycle from a 24-kilowatt-hour battery. The purchase price started at about $32,000, although low-cost leases were available. 

    The new 500e is the European version that is built in Italy on a dedicated full-electric platform. Since its launch in 2020 Fiat has sold more than 185,000 of them, although sales have slowed recently in Europe as some EV incentives have been rolled back and the overall EV market slumps.

    Francois says the new 500e has a good chance at broader acceptance in the U.S., even though buyers there favor much larger cars and pickups, whether electric- or ICE-powered. As a bonus for Stellantis, he said, U.S. sales could help boost production at the Mirafiori factory in Turin.

    New model, new positioning

    “The context is different,” Francois said in an interview last month with Automotive News Europe (to read the full interview, click here). “Back then we had a compliance obligation and we needed to push cars. Today, Stellantis is preparing for a big EV offensive in North America, so we need to open people’s minds to electric cars.” 

    More than that, he said, “we need to open America’s driveways” to EVs.

    The new 500e is much more “substantial” than the previous model, he said, describing it as an “urban Tesla.” At roughly the same starting price as the old model, it offers 241 km (150 miles) of range on a combined cycle, is slightly larger all around and recharges in a fraction of the time. (European models offer up to 322 km (200 miles) of range on the WLTP mixed cycle.)

    To make the point, Francois said he invited U.S. journalists to drive the old model and new one – something “not very popular with the PR teams,” he said. That way, he said, “they could metabolize this incredible leap we made.” 

    “The old one was not a bad car, but it was obviously electrified after the fact, so there is a world of difference,” he said.


    FIAT
    The "inspired by music" black version of the Fiat 500e is one of three colors offered initially, along with rose gold and red.

    'On-ramp to electrification'

    Francois, who is also CEO of DS Automobiles and Stellantis’ group chief marketing officer, said Fiat is not asking U.S. buyers to give up their ICE pickups or SUVs to get a 500e. Rather, he says, it’s the perfect vehicle for commuting or urban use, as a second or third car in the driveway.

    “My main pitch is that we're not trying to sell you this car as a replacement for a sedan or SUV,” he said.

    The 500e is also being sold in just a few color/trim versions in the U.S., starting with the (Red) trim. A rose-gold model is called “inspired by beauty,” and a black one with premium stereo is “inspired by music.”

    “It's not for everyone, everywhere, and more important it's not for everything,” Francois said. “I hope it will act as an on-ramp to electrification.”
     

    (ANE)

     

     

    500 ha floppato miseramente già una volta negli States, provarci di nuovo è tafazzismo

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  3. Volkswagen Polo segue le orme della Fiat Panda: produzione prolungata fino al 2030: la Volkswagen Polo sopravvive fino al 2030 grazie allo slittamento di Euro 7. L'adeguamento alle normative Euro 7 (che avrebbero comportanto aggiornamenti per 6.000€ a auto) avevano messo a rischio il futuro della Polo.

     

    Fonte: https://auto.everyeye.it/notizie/volkswagen-polo-bella-notizia-mercato-almeno-2030-716278.html

  4. 18 minuti fa, AndreaB scrive:

     

    Il problema sarebbe quello... a meno di usare Innocenti in Italia, Simca in Francia e via dicendo....

     

    Penso che in Stellantis abbiano i diritti su marchi automobilistici dismessi in ogni paese EU.... 😅

    Tu vuoi un esaurimento nervoso di Carletto ahahahah hai idea di quanto costerebbe un'operazione del genere? 

    1 minuto fa, nucarote scrive:

    Spero vivamente che non vogliano debuttare davvero col la T03.

    Perché? 

  5. A breve i dettagli dei progetti con Leapmotor

     

    Circa sei mesi fa, Stellantis ha siglato un accordo per investire 1,5 miliardi di euro nella Leapmotor, acquistarne il 20% del capitale e costituire una joint venture per la produzione e la commercializzazione al di fuori della Cina di auto elettriche. Ora, il gruppo guidato da Carlos Tavares si appresta a fornire nuovi dettagli sull'alleanza, a partire da alcuni progetti legati proprio allo sbarco all'estero dell'azienda di Hangzhou: per martedì prossimo è in calendario una conferenza stampa apposita che vedrà la partecipazione di Tavares e del presidente della controparte Zhu Jiangming. 

     

    La joint venture. L'evento sarà, innanzitutto, l'occasione per lanciare ufficialmente Leapmotor International, la joint venture controllata da Stellantis con il 51% e dedicata alla produzione e alla vendita di elettriche Leapmotor al di fuori della Cina. La nuova società, che ha ottenuto il via libera delle autorità cinesi, è già entrata nel pieno della sua operatività. Lo dimostrano alcune foto apparse sui social cinesi, tra cui l'account della stessa Leapmotor su Weibo. In sostanza, sono state completate tutte le pratiche ed è stato definito anche il team manageriale.  

     

    Produzione in Europa. Maggiori dettagli saranno annunciati proprio martedì prossimo, quando potrebbero arrivare conferme anche sui progetti industriali, a partire dalle attività produttive previste in Europa. Stellantis dovrebbe aver scelto l'impianto polacco di Tychy, ma sempre su Weibo alcuni utenti rilanciano la possibilità di un assemblaggio in Italia (nei mesi scorsi si è vociferato dell'ipotesi Mirafiori). Le produzioni dovrebbero iniziare all'inizio del 2026 grazie a kit di assemblaggio fabbricati in Cina e ci sarebbero anche degli obiettivi per le elettriche a marchio Leapmotor: si parla di 150 mila veicolo l'anno per i volumi da produrre all'estero e di circa 500 mila vendite totali entro la fine del decennio. Stellantis, però, avrebbe anche intenzione di avviare la commercializzazione delle elettriche cinesi il prossimo mese di ottobre e a tal fine si starebbe affidando ai concessionari della sua attuale rete di vendita, in particolare nel Sud Europa. Il primo modello Leapmotor ad arrivare nel Vecchio Continente dovrebbe essere la piccola utilitari T03, seguita dalla Suv C10.

     

    Fonte: https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/05/09/stellantis_a_breve_i_dettagli_dei_progetti_con_leapmotor.html

  6. BYD raddoppia in Europa: in arrivo un nuovo stabilimento e un'auto elettrica low-cost

     

    BYD punta forte sull'Europa: l'azienda cinese ha in programma di costruire un secondo stabilimento nel continente entro il 2025, oltre a quello già annunciato in Ungheria. Lo ha confermato l'amministratore delegato della filiale europea, Michael Shu.

    La decisione sul secondo impianto dipenderà dalle vendite: se BYD raggiungerà i suoi ambiziosi obiettivi di crescita in Europa, la produzione locale potrebbe diventare necessaria. L'Italia è tra i papabili siti per il nuovo stabilimento, data le discussioni in corso tra il governo italiano e l'azienda.

    Tra i piani di BYD per l'Europa c'è anche il lancio della city car Seagull. La versione europea, che dovrebbe costare meno di 20.000 euro, avrà caratteristiche specifiche per il mercato europeo e arriverà sul mercato il prossimo anno.

     

    Fonte: https://www.hdmotori.it/byd/articoli/n582692/byd-seconda-fabbrica-europa-decisione-2025/

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  7. In Italia arriva l'auto elettrica da meno di 25.000 euro

     

    Si chiama Yudo ed è realizzata su base cinese dalla EMC. City-SUV da 4,04 metri, ha 325 km di autonomia dichiarata e costo di 24.200 euro.

     

    Con la transizione ecologica, tanti Costruttori provano a cambiare gli equilibri. Startup e nuovi brand nascono ogni giorno con la volontà di ritagliarsi un posto al Sole nel panorama automobilistico mondiale.

    Tra questi c’è EMC (Eurasia Motor Company), che dopo aver presentato la Wave3, auto basata sulla Chery Tiggo 5X, e la Wave2, che invece ha origine Geely (il modello originale si chiama Livian X3 Pro), ora ampia la gamma con la crossover compatta Yudo.

     

    Nel mezzo del Segmento B

    Lunga 4,04 metri, si inserisce alla perfezione nel segmento delle City-SUV, nel quale vuole distinguersi per un look personale e curato. L’auto ha un frontale abbastanza affusolato, fari sottili e dettagli in verde lime che contrastano coi colori della carrozzeria (grigia o bianca) e sottolineano la natura a zero emissioni del powertrain ospitato sotto il cofano. Ma estetica a parte, com'è fatta questa nuova vettura elettrica?

    Lunghezza: 4,04 metri

    Larghezza: 1,74 metri

    Altezza: 1,63 metri

    Peso in ordine di marcia: 1.325 kg

    Volume di carico: 310 litri

     

    Si ricarica in 30 minuti

    La EMC Yudo accoglie sotto il pianale una batteria agli ioni di litio con chimica litio-ferro-fosfato (LFP) da 41,7 kWh. Alimentano un motore elettrico sincrono a magneti permanenti che è abbinato alle ruote anteriori e sviluppa una potenza da 95 CV e 165 Nm di coppia. Spinge l’auto a 130 km/h e le consente di scattare da 0 a 50 km/h in 4”5.

    Potenza max: 95 CV

    Coppia max: 165 Nm

    Velocità max: 130 km/h

    0-50 km/h: 4"5

    La EMC Yudo elettrica è dotata di un caricatore di bordo da 6,6 kW che le consente di ricaricare dal 10% al 100% in 7 ore. L’auto può essere ricaricata anche in corrente continua a 50 kW e, in questo caso, necessita di una sosta alla colonnina da 35 minuti per portare lo stato di carica dal 10% all’80% e di una sosta di 45 minuti per passare dal 10% al 100%.

     

    Fino a 325 km di autonomia

    Con un consumo dichiarato di 14,8 kWh/100 km, la EMC Yudo promette di percorrere 325 km con una sola ricarica. Questo, almeno, è il dato dichiarato secondo il ciclo WLTP. Nell’uso cittadino, sfruttando la frenata rigenerativa e una miglior efficienza di sistema, l’autonomia sale fino a 455 km.

    L’auto è dotata anche di tecnologia Vehicle to Load. Può quindi dare energia a un dispositivo esterno. A livello di dotazione, oltre a fari full Led, l’auto offre di serie, tra le varie cose, anche strumentazione digitale e caricabatterie wireless, a dimostrazione di una certa attenzione al dettaglio. La EMC Yudo ha un prezzo di partenza di 24.200 euro, senza incentivi. Si va a piazzare di diritto, quindi, tra le elettriche meno costose in circolazione, al pari di modelli come Dacia Spring o Citroen e-C3.

     

    Fonte: https://insideevs.it/news/719081/emc-yudo-auto-elettrica-25000-euro/

     

  8. 12 ore fa, GL91 scrive:

    Scherzavo ovviamente, è che non riesco a leggere nulla, probabilmente hai incollato il testo mantenendo la formattazione originale?

    Ho capito ahahahahahahah si l'ho scritto in fretta e furia nelle note del telefono e ho fatto copia e incolla senza modificare la formattazione 😅 comunque che ne pensi?

    12 ore fa, AleMcGir scrive:

    @GL91 ho rivisto la formattazione del testo di @machefredfa nel suo post, adesso riesci a leggerlo?

     

    Grazie.

    Grazie gentilissimo ✌️

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  9. 22 ore fa, whitebyzantine53 scrive:

    Ricordo che ad Atene di K ne ho.viste in quantità industriale

    In Grecia Opel va forte, Corsa spesso è risultata l'auto più venduta nel Paese

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