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J-Gian

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Community Answers

  1. J-Gian's messaggio in Stile di guida - Come consumare meno was marked as the answer   
    Ciao, ricordo alcune fasi di utilizzo e come legano il moto ai consumi
     
    1) Le accelerazioni sono la fase in cui l'auto consuma di più: tanto più sono brusche e repentine, tanto più energia (carburante) usi.
     
    2) A velocità costante si consuma di meno, ma man mano che la velocità cresce (soprattutto dai 70-80 km/in in su), i consumi aumentano in modo quadratico al variare della velocità. Anche a velocità bassissime però, l'energia utilizzata (specie sulle endotermiche) viene "spalmata" su un percorso minore, quindi l'efficienza sarà bassa. 
     
    3) In frenata e nei rallentamenti non si consuma, o si consuma molto poco, ma frenare equivale a sprecare l'energia che hai duramente accumulato accelerando: meno freni, meno sprechi il lavoro fatto in precedenza.
     
    4) Le pendenze influenzano i consumi: salendo si consuma molto, in discesa invece si consuma poco o nulla (sfruttando il cut-off).
     
    5) Da fermi e con il motore acceso, consumi pochi litri/ora, ma fai 0 km/l, quindi è comunque uno spreco: minimizzare le soste a motore acceso.
     
     
     
      Di conseguenza, i consigli base sono quelli di sempre:
     
    - non esagerare con le accelerazioni, premi poco il gas e cambia intorno ai 1.500 giri (2.000 per un benzina), o comunque ad un regime basso, ma adeguato alla tua accoppiata motore/auto/massa a bordo;
     
    - una volta guadagnata velocità, alleggerisci la pressione sul pedale dell'acceleratore il prima possibile, così da essere sicuro di mantenere la velocità costante; talvolta, infatti, si dà più gas di quanto serva per viaggiare uniformemente, specie in 5a o in 6a marcia, quando risulta più difficile percepire le accelerazioni;
     
    - guarda in distanza (prevedi) e lascia scorrere l'auto senza accelerare non appena vedi dei rallentamenti davanti a te, così non sprecherai l'energia accumulata e consumerai meno i freni e le gomme;
     
    - mantieni ampiamente le distanze di sicurezza, in tal modo non dovrai mai frenare o adeguare repentinamente la velocità a quella degli altri, ti basterà mollare il gas appena vedi degli stop accendersi, per poi riaccelerare dolcemente non appena ripartono;
     
    - controlla spesso la pressione degli pneumatici, affinché non scenda sotto a quanto previsto dal costruttore, con il rischio di aumentare la resistenza all'avanzamento e quindi ai consumi;
     
    - tieni i finestrini chiusi ad alta velocità, così da ridurre la resistenza all'avanzamento dovuta all'aerodinamica;
     
    - in discesa, mantieni innestata la marcia più opportuna e sfrutta il freno motore: il motore trascinato, andrà in cut-off e non consumerà carburante, anche se raggiunge regimi elevati;
     
    - non scaldare il motore con l'auto in sosta, ma parti dolcemente senza forzare, eviterai un inutile utilizzo di carburante, senza ottenere benefici sulla meccanica. 
     
     
     
     
    Ricorda inoltre che:
     
    - sulle tratte brevi (sotto ai 10 km), si tende a consumare molto di più, uno dei motivi (specie in inverno) è che il motore lavora sotto temperatura per diversi km;
     
    - in città si consuma molto a causa dell'andatura irregolare (tante accelerazioni e frenate), si fanno pochi km a velocità costante e spesso con il motore non in temperatura;
     
    - in autostrada, i consumi aumentano tantissimo con il crescere della velocità: a 130 consumi molto di più che a 110 km/h, di parecchi km/l.
  2. J-Gian's messaggio in Ciao a tutti, faccio una domanda molto generica alla quale non penso ci sia una risposta giusta, riguarda il mercato dell'automobile nel 2021 was marked as the answer   
    Al momento attuale io la vedo così:
     
    spendi poco all'acquisto, quindi non scartare le opzioni "usato recente", o "km 0";
      se fai meno di 15.000 km all'anno, prendila sempre e comunque a benzina, così ti toglierai dai piedi un bel po' d'impacci in termini blocchi traffico/complicazioni e costi manutentivi;
      se ti serve un'utilitaria, o una segmento B, prendila a benzina anche se fai più di 25.000 km all'anno; vira sul diesel solo se trovi un'occasione molto ghiotta;
      se fai tanti km continuativamente per lavoro (verosimilmente cambierai l'auto entro i 5-7 anni), valuta effettivamente un diesel, diciamo dal segmento C in su, SUV compresi; attenzione che alla luce dei sofisticati impianti anti-inquinamento, in caso di guasti (e vi assicuro che capitano) la manutenzione straordinaria inciderà non poco;
      nei casi precedenti, cambia poco se dovessero essere anche mild hybrid, perché diventerà uno standard; ovviamente, salvo occasioni particolari, anche questo è un costo in più, ma relativamente accettabile;
      se hai possibilità/esigenze particolari valuta eventualmente una vettura full hybrid (scelta che ho fatto io, ma per curiosità personale ed altri fattori, non di certo perché la ritenga l'ideale per tutti); dal punto di vista economico non garantisco sia la scelta più azzeccata, anzi (soprattutto se non ci si vuol vincolare alla casa madre con la manutenzione);
      ragionamento simile al precedente se miri ad una plug-in hybrid, ma assicurati di poter ricaricare ogni giorno a casa, altrimenti il punto di pareggio diventa mooolto lontano; anche perché se usate esclusivamente in modalità ibrida, alcune di esse possono consumare più di un'auto a benzina (vedi messaggio in rilievo qui); in ogni caso, assicurati di rispettare sempre il piano manutentivo, pena la decadenza della garanzia estesa, che può essere un'ancora di salvezza in caso di potenziali e salatissimi intoppi tecnici; comunque al momento sono impegnative all'acquisto, quindi valutale se non hai titubanze nello spendere;
      l'elettrico puro al momento è pieno d'incognite; è sponsorizzatissimo e sulla bocca di tutti, ma nei fatti attualmente è per pochi; le elettriche infatti all'atto dell'acquisto costano molto di più di un'auto termica (a meno di non puntare su una Spring con gli eco incentivi); possono comportare dei compromessi d'utilizzo, oltre ad avere potenzialmente una carriera incerta, nel senso che nessuno ha ancora esperienza a sufficienza per sapere quanto costerà in termini di riparazione futura (es. per incidenti e/o decadimento batteria a lungo termine); questo non vieta di pensarci se ne hai le possibilità economiche e vuoi toglierti lo sfizio, in tal caso le incognite non saranno un problema;
      lascio per ultimo il discorso alimentazioni alternative (GPL/Metano), perché il mercato non offre granché; può andarti benissimo se l'auto non ti da alcun problema, perché il risparmio di carburante è notevole, ma se sbagli modello ti puoi ritrovare a dover fare la testata oltre i 100.000 km per usura delle valvole e sedi; alcune di queste auto richiedono manutenzione aggiuntiva abbastanza onerosa (es. verifica gioco valvole ed eventuale regolazione/rettifica sistema di recupero); da non dimenticare infine la necessità di sostituzione serbatoio al 10 anno (GPL) e la revisione quadriennale per le metano... Sono costi da non sottovalutare e da tenere in considerazione al momento della scelta.  
  3. J-Gian's messaggio in Ciao a tutti, faccio una domanda molto generica alla quale non penso ci sia una risposta giusta, riguarda il mercato dell'automobile nel 2021 was marked as the answer   
    Al momento attuale io la vedo così:
     
    spendi poco all'acquisto, quindi non scartare le opzioni "usato recente", o "km 0";
      se fai meno di 15.000 km all'anno, prendila sempre e comunque a benzina, così ti toglierai dai piedi un bel po' d'impacci in termini blocchi traffico/complicazioni e costi manutentivi;
      se ti serve un'utilitaria, o una segmento B, prendila a benzina anche se fai più di 25.000 km all'anno; vira sul diesel solo se trovi un'occasione molto ghiotta;
      se fai tanti km continuativamente per lavoro (verosimilmente cambierai l'auto entro i 5-7 anni), valuta effettivamente un diesel, diciamo dal segmento C in su, SUV compresi; attenzione che alla luce dei sofisticati impianti anti-inquinamento, in caso di guasti (e vi assicuro che capitano) la manutenzione straordinaria inciderà non poco;
      nei casi precedenti, cambia poco se dovessero essere anche mild hybrid, perché diventerà uno standard; ovviamente, salvo occasioni particolari, anche questo è un costo in più, ma relativamente accettabile;
      se hai possibilità/esigenze particolari valuta eventualmente una vettura full hybrid (scelta che ho fatto io, ma per curiosità personale ed altri fattori, non di certo perché la ritenga l'ideale per tutti); dal punto di vista economico non garantisco sia la scelta più azzeccata, anzi (soprattutto se non ci si vuol vincolare alla casa madre con la manutenzione);
      ragionamento simile al precedente se miri ad una plug-in hybrid, ma assicurati di poter ricaricare ogni giorno a casa, altrimenti il punto di pareggio diventa mooolto lontano; anche perché se usate esclusivamente in modalità ibrida, alcune di esse possono consumare più di un'auto a benzina (vedi messaggio in rilievo qui); in ogni caso, assicurati di rispettare sempre il piano manutentivo, pena la decadenza della garanzia estesa, che può essere un'ancora di salvezza in caso di potenziali e salatissimi intoppi tecnici; comunque al momento sono impegnative all'acquisto, quindi valutale se non hai titubanze nello spendere;
      l'elettrico puro al momento è pieno d'incognite; è sponsorizzatissimo e sulla bocca di tutti, ma nei fatti attualmente è per pochi; le elettriche infatti all'atto dell'acquisto costano molto di più di un'auto termica (a meno di non puntare su una Spring con gli eco incentivi); possono comportare dei compromessi d'utilizzo, oltre ad avere potenzialmente una carriera incerta, nel senso che nessuno ha ancora esperienza a sufficienza per sapere quanto costerà in termini di riparazione futura (es. per incidenti e/o decadimento batteria a lungo termine); questo non vieta di pensarci se ne hai le possibilità economiche e vuoi toglierti lo sfizio, in tal caso le incognite non saranno un problema;
      lascio per ultimo il discorso alimentazioni alternative (GPL/Metano), perché il mercato non offre granché; può andarti benissimo se l'auto non ti da alcun problema, perché il risparmio di carburante è notevole, ma se sbagli modello ti puoi ritrovare a dover fare la testata oltre i 100.000 km per usura delle valvole e sedi; alcune di queste auto richiedono manutenzione aggiuntiva abbastanza onerosa (es. verifica gioco valvole ed eventuale regolazione/rettifica sistema di recupero); da non dimenticare infine la necessità di sostituzione serbatoio al 10 anno (GPL) e la revisione quadriennale per le metano... Sono costi da non sottovalutare e da tenere in considerazione al momento della scelta.  
  4. J-Gian's messaggio in Ciao a tutti, faccio una domanda molto generica alla quale non penso ci sia una risposta giusta, riguarda il mercato dell'automobile nel 2021 was marked as the answer   
    Al momento attuale io la vedo così:
     
    spendi poco all'acquisto, quindi non scartare le opzioni "usato recente", o "km 0";
      se fai meno di 15.000 km all'anno, prendila sempre e comunque a benzina, così ti toglierai dai piedi un bel po' d'impacci in termini blocchi traffico/complicazioni e costi manutentivi;
      se ti serve un'utilitaria, o una segmento B, prendila a benzina anche se fai più di 25.000 km all'anno; vira sul diesel solo se trovi un'occasione molto ghiotta;
      se fai tanti km continuativamente per lavoro (verosimilmente cambierai l'auto entro i 5-7 anni), valuta effettivamente un diesel, diciamo dal segmento C in su, SUV compresi; attenzione che alla luce dei sofisticati impianti anti-inquinamento, in caso di guasti (e vi assicuro che capitano) la manutenzione straordinaria inciderà non poco;
      nei casi precedenti, cambia poco se dovessero essere anche mild hybrid, perché diventerà uno standard; ovviamente, salvo occasioni particolari, anche questo è un costo in più, ma relativamente accettabile;
      se hai possibilità/esigenze particolari valuta eventualmente una vettura full hybrid (scelta che ho fatto io, ma per curiosità personale ed altri fattori, non di certo perché la ritenga l'ideale per tutti); dal punto di vista economico non garantisco sia la scelta più azzeccata, anzi (soprattutto se non ci si vuol vincolare alla casa madre con la manutenzione);
      ragionamento simile al precedente se miri ad una plug-in hybrid, ma assicurati di poter ricaricare ogni giorno a casa, altrimenti il punto di pareggio diventa mooolto lontano; anche perché se usate esclusivamente in modalità ibrida, alcune di esse possono consumare più di un'auto a benzina (vedi messaggio in rilievo qui); in ogni caso, assicurati di rispettare sempre il piano manutentivo, pena la decadenza della garanzia estesa, che può essere un'ancora di salvezza in caso di potenziali e salatissimi intoppi tecnici; comunque al momento sono impegnative all'acquisto, quindi valutale se non hai titubanze nello spendere;
      l'elettrico puro al momento è pieno d'incognite; è sponsorizzatissimo e sulla bocca di tutti, ma nei fatti attualmente è per pochi; le elettriche infatti all'atto dell'acquisto costano molto di più di un'auto termica (a meno di non puntare su una Spring con gli eco incentivi); possono comportare dei compromessi d'utilizzo, oltre ad avere potenzialmente una carriera incerta, nel senso che nessuno ha ancora esperienza a sufficienza per sapere quanto costerà in termini di riparazione futura (es. per incidenti e/o decadimento batteria a lungo termine); questo non vieta di pensarci se ne hai le possibilità economiche e vuoi toglierti lo sfizio, in tal caso le incognite non saranno un problema;
      lascio per ultimo il discorso alimentazioni alternative (GPL/Metano), perché il mercato non offre granché; può andarti benissimo se l'auto non ti da alcun problema, perché il risparmio di carburante è notevole, ma se sbagli modello ti puoi ritrovare a dover fare la testata oltre i 100.000 km per usura delle valvole e sedi; alcune di queste auto richiedono manutenzione aggiuntiva abbastanza onerosa (es. verifica gioco valvole ed eventuale regolazione/rettifica sistema di recupero); da non dimenticare infine la necessità di sostituzione serbatoio al 10 anno (GPL) e la revisione quadriennale per le metano... Sono costi da non sottovalutare e da tenere in considerazione al momento della scelta.  
  5. J-Gian's messaggio in Grande Punto 1.3 mjt 90 CV - Ventola motore was marked as the answer   
    Comunque i meccanici seri esistono.
     
    Spesso si fanno pagare salatamente, perché hanno alle spalle esperienza, frequentano corsi di aggiornamento a pagamento, usano strumentazioni aggiornate e costosi database per eseguire manutenzione a regola d'arte. Ed infine perché usano ricambi di prima scelta.
     
    Il problema sta nel trovarli, casomai.
     
  6. J-Gian's messaggio in Pressione Pneumatici e Tenuta di Strada was marked as the answer   
    Facciamo ben attenzione a quanto asserisce il competente TCS:
    Corretto: indipendentemente da quanto riportato dal costruttore di pneumatici, la pressione ideale viene indicata dal costruttore, che conosce distribuzione delle masse e variazioni di assetto del veicolo: è il migliore trade-off tra prestazioni/confort/economia di gestione. Quindi se volessimo essere fiscali, questo sarebbe l'ideale, ma esistono dei margini di manovra, come vedremo poi, a seconda delle situazioni specifiche e nostre priorità.
     
    Corretto. In quanti lo fanno? Pochi... Per questo qualche decimo in più al montaggio, od ai controlli, male non fa. D'altronde lo concede sia il costruttore di auto, che quello dei pneumatici. Un pneumatico tanto sgonfio è molto meno sicuro e di uno più gonfio.
     
    Ecco uno dei casi in cui è buona norma aumentare la pressione degli pneumatici: compensare gli effetti di un carico e tipo di utilizzo, ovvero le variabili che introduciamo caso per caso.
     
    Ecco qui: i costruttori talvolta prevedono una sovrappressione da loro testata ed approvata, allo scopo di ridurre l'attrito volvente degli pneumatici. Non è un valore a caso, lo prevede la casa. Ma se questa fosse la condizione ideale, la casa lo prevederebbe di default.

    Ovviamente la prima cosa che ne risente è il confort (ma questa è una scelta che non preclude la sicurezza), ma ne guadagna l'ambiente. 
     
     
    Contestualizziamo quindi cosa significhi "migliora la tenuta di strada":
     
    - l'irrigidimento della spalla che ne consegue, migliora la precisione di guida e la reattività;
     
    - la riduzione della sezione di contatto (come riportato anche analiticamente nell'articolo di "thedrivingcompany"), è di aiuto ad evitare fenomeni di acquaplaning, grazie alla maggiore pressione al suolo ed alla ristretta via d'evacuazione che ne consegue.
     
     
    Ma se eccediamo oltre quanto previsto dal costruttore, l'aderenza viene compromessa per diversi motivi, qui riassumo i 3 principali:
     
    - la riduzione della superficie di contatto con il suolo, limita l'aderenza sia longitudinale che trasversale;
     
    - l'irrigidimento della superficie di contatto, impedisce al pneumatico di copiare al meglio i fondi non perfetti, riducendo ulteriormente la superficie di contatto nelle situazioni in cui il fondo è precario;
     
    - l'effetto assorbimento asperità ridotto dall'irrigidimento del pneumatico, non fa lavorare al meglio il sistema sospensivo, che su fondi imperfetti non avrà la medesima capacità di reazione, innescando dei micro rimbalzi che ne compromettono l'aderenza al suolo.
     
     
    Visto che in questo momento le mie capacità analitiche non sono forse all'altezza della spiegazione, ti riporto qualche parere da terze parti: 
    http://www.thedrivingcompany.com/articles.html
     
    http://www.vsgomme.it/blog/2016/05/09/pressione-delle-gomme-alta-bassa/
     
    https://www.6sicuro.it/cerchi-e-pneumatici/pressione-gomme
     
    https://www.oponeo.it/consigli/tabella-delle-pressioni
     
     
    L'unica formula che c'è, è un'equazione non lineare che evidenzia la proporzionalità tra la velocità del veicolo al quale potrebbe insorgere il fenomeno dell'acquaplaning e la pressione del pneumatico. Ed è quanto ho asserito anch'io in precedenza, per questo è importante non viaggiare sotto-pressione. Ma non dimostra che sia più sicuro circolare, in tutte le condizioni, con pneumatici in sovrappressione. 
     
    Per quanto riguarda la scelta della polizia - su quei specifici mezzi - di viaggiare ad una pressione maggiore di quella indicata dal costruttore, è una scelta comprensibile e sicuramente dovuta a delle sperimentazioni sul campo, dove si evidenziava come il valore consigliato da Ford, non tenesse conto dell'aggravio di peso dei veicoli con equipaggiamento per le forze dell'ordine.
     
    Di fatto, in quelle condizioni di equipaggiamento, i pneumatici risultavano in sotto-pressione, con tutte le conseguenze e pericoli del caso.
     
    Ma ciò non avvalora a priori il fatto che circolare con le gomme in sovrappressione rispetto al consigliato dal costruttore, sia un vantaggio a tutto tondo. No: come detto in precedenza, ci sono vantaggi (principalmente minor consumo, reattività ai comandi e ritardo insorgenza aquaplaning) e svantaggi (perdita tenuta laterale e prestazioni in frenata, specie su fondi non perfetti, perdita confort, usura sospensioni e possibile esplosione pneumatici in caso di buche o detriti).
     
     
    Quindi continuo a ribadire, che non rispettare i valori prescritti dal costruttore (ed eventuali tolleranze, a seconda dei carichi, velocità, tipologia gomme, o periodo montaggio), non sia affatto una buona idea, in quanto gli svantaggi che ne conseguono non sono propriamente stupidaggini 
  7. J-Gian's messaggio in Rumore ruote Focus was marked as the answer   
    Da come la descrivi, c'è un qualche angolo che varia assieme al carico laterale. E visto che il rumore cambia con la velocità, abbiamo già 2 indizi:  fai controllare i cuscinetti ruota da un meccanico bravo. 
     
    Con la scusa che è sul ponte, un'occhiata generale anche ai giunti delle sospensioni, biellette barra stabilizzatrice e testine sterzo. 
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