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car low

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  1. car low

    Zapatero sempre meno popolare

    La storia dei rapporti fra la sinistra spagnola e la Chiesa cattolica è vecchia. Praticamente dalla fine dell'ottocento la Spagna si è divisa fra una fazione di sinistra, anticattolica, e una fazione di destra legata alla chiesa (le dos Espanas di cui parla Messori). Quando negli anni trenta la sinistra andò al potere fece una politica violentemente anti cattolica che ebbe un ruolo importante nel favorire la reazione della destra, col pronuniciamento di Franco e la guerra civile, dove a fronte dei repubblicani che massacravano preti e suore la Chiesa si schierò con Franco. Probabilmente in tutte queste polemiche c'è il ricordo di quegli scontri, con parte della sinistra che è ancora fortemente anticlericale e anti cattolica a parte della chiesa che ha ancora paura della sinistra. Cmq, se Dio vuole, sono tutte cavolate, si fanno gli scherzi, le telefonate finte alla radio, le finte tasse sulle messe... Non vedo rischi di fucilazioni di preti o di pronuciamenti militari appoggiati dalla chiesa! Mentre per quanto riguarda Zapatero condivido appieno quanto scritto da Copco, Ax e altri. Se hai le palle (e il senso dell'onore, che agli spagnoli dovrebbe essere particolarmente caro), dopo che ti hanno fatto saltare in aria una stazione per farti ritirare le truppe dall'Iraq, le truppe non le ritiri, casomai la raddoppi!
  2. E' banale, ma come non citare il mitico Gaber?
  3. Mah, diciamo che se le bacchettate fossero arrivate prima delle indagini della magistratura sarebbe stato meglio. A proposito, ti ricordi quando io osservavo che un sistema come quello delle cooperative era il modo migliore per spingere i dirigenti a fare imbrogli e che le coop italiane si erano salvate solo perché avevano potuto contare sui dirigenti del Pci, trinariciuti ma onesti? Sono cambiati i tempi! Tutti a dare addosso alla Moratti che avrebbe scardinato la scuola pubblica. Sarà il caso di ricordare le due perle della sinistra al governo rispetto alla scuola? Non si ebbe il coraggio di fare grosse riforme, ma bastarono due piccole mosse per dare il colpo di grazia alle superiori e all'università. Per le prime si abolirono gli esami di riparazione, eliminando l'unica minaccia che poteva effettivamente spingere i ragazzi a studiare (io all'epoca facevo il liceo e me lo ricordo bene). E per l'università si introdusse il geniale meccanismo del 3+2.. in 3 anni invece di 4 o 5, stesso numero di esami e programmi dimezzati! E nessuno dei soloni dell'intellighenzia di sinistra che protestasse!! Andiamo, in una economia di mercato non si possono controllare i prezzi, lo sappiamo tutti. Col senno di poi ci rendiamo conto che forse si poteva mantenere la doppia circolazione più a lungo, imporre i prezzi in tutte e due le valute per un periodo più lungo... Ma la vera causa dell'impennata dei prezzi sta nella poca concorrenza nel settore della distribuzione, settore che la sinistra provò a riformare (la legge Bersani) ma poi fu anch'essa costretta a fare marcia indietro. Francamente non credo che la sinistra avrebbe fatto di meglio di Berlusconi. Io non li vedo tanto addomesticati i magistrati... A me sembra che le telvisioni si stiano già mettendo in riga per accogliere i futuri vincitori. Poi vogliamo parlare della Rai di Zaccaria quanco regnava l'Ulivo?? Ma ci credete davvero che siamo in un regime? Ma dove sta 'sto terrore? Se alludi alle condizioni economiche difficili, non credo che Berlusconi avesse interesse a crearle per far cacare sotto il popolo... sono il prezzo di 45 anni di cattiva gestione delle finanze pubbliche e dell'economia (dal centrosinistra nel '60) che paghiamo ora perché essendo entrati nell'euro non possiamo più sfruttare le due valvole di sfogo che avevamo, cioè svalutazione della lira e inflazione. Andiamo, questa è propaganda pura... Potrei dirti l'opposto, è la sinistra che vince solo incitando il popolo all'invidia sociale, all'odio di classe, e quindi ha tutto l'interesse che il popolo sia povero Attento che stai in qualche modo giustificando l'aggressione. Di coglioni pronti ad aggredire chi la pensa diversamente da loro ce ne sono tanti, a destra come a sinistra, non sono il sintomo del disagio sociale, ma solo dell'idiozia della gente.
  4. Per una volta sono molto più ottimista della media. Io non mi preoccuperei, non siamo troppi e non c'è bisogno di nessun enorme stravolgimento. Siamo in una fase di grandi cambiamenti per due fattori: 1. il continuo sviluppo tecnologico, con l'automazione e l'aumento della produttività (cioè quello che prima era fatto da tre persone, oggi viene fatto da una), 2. lo sviluppo economico di giganti come la Cina e l'India con i loro miliardi di abitanti. Ma non è niente di nuovo, sono fenomeni già accaduti nel passato, semplicemente nelle fasi di veloce cambiamento sono avvantaggiati quelli che sono più agili a reagire e sono svantaggiati quelli che restano fermi. Ora, io continuo a credere che il meccanismo migliore per organizzare le economie sia il mercato, e questo si vede soprattutto nelle fasi di grande cambiamento. Infatti, mercati liberi ed efficienti reagiscono velocemente ai cambiamenti facendo variare i prezzi, a seguito delle variazioni dei prezzi la gente ha modo di rendersi conto dei cambiamenti e modificare le proprie scelte. Chi è meno efficiente viene buttato fuori, ma si aprono opportunità per chi è bravo e ha nuove idee. Non per niente i paesi che stanno meglio sono quelli dove i mercati sono più aperti e quelli che stanno risentendo di più del cambiamento sono quelli dove c'è meno concorrenza, come Italia, Francia e Germania. Tommaso Padoa Schioppa riportava in un articolo pubblicato sul corriere qualche giorno fa una frase che gli è stata riferita da un americano "Se avessimo voluto difendere la Ford e la Kodak, probabilmente la Microsoft sarebbe nata in un altro paese"... Noi abbiamo difeso la Fiat, l'Alitalia, le banche ecc. ecc. poi non ci lamentiamo se la Microsoft non è nata qui... Un consigliere economico di Tony Blair faceva questa osservazione che provenendo da uno di sinistra, non da un bieco liberista di destra come me, ha ben più valore:"non ci dobbiamo ostinare a tenere in piedi aziende decotte per non perdere posti di lavoro, ma dobbiamo riqualificare gli operai di quella impresa in modo che trovino un altro lavoro produttivo", e non mi dite che un altro lavoro non lo trovano perché siamo troppi, perché non ci credo. Ci saranno sempre nuovi beni o nuovi servizi che la gente è interessata ad acquistare, da un inutilissimo televisore al plasma a un altrettanto inutile cena al ristorante ecc. ecc., evitiamo di perdere energie per produrre cose che la gente non vuole più, o che altri riescono a produrre a costi più bassi e concentriamoci su quello che è ancora conveniente produrre.
  5. Non sono polemiche sterili, volevo solo lamentare che la parte onesta di questo paese troppo spesso si perde in polemiche su quello che succede a migliaia di km di distanza e non vigila sulle porcate che si fanno qui sotto i nostri occhi. Con grande gioia di chi le porcate le fa e ci si arricchisce. Il legame con la pena di morte c'è, ma forse questo non è il topic giusto nel quale inserirlo. In America, dopo lo scandalo ENRON hanno fatto una nuova legge più rigorosa sulla tutela del risparmio in pochi mesi (da noi se ne parla da anni e ancora non si è fatto nulla), e i manager enron sono in galera e ci resteranno vari anni. E' il rovescio della medaglia della pena di morte. Lì la giustizia funziona, nel bene o nel male, e i cittadini si fidano. Da noi... lasciamo perdere. In altre parole, se ti senti tutelato dalla giustizia, ti fidi e sei più disposto ad accettare la pena di morte, ma se sai di vivere in un mondo di ladri, dove la giustizia colpisce solo i pesci piccoli e sistematicamente finge di non vedere quello che combinano i potenti, non ti fidi e non sei disposto a dare a questa giustizia il diritto di decidere sulla vita e sulla morte degli imputati. Effettivamente l'osservazione è un po' off topic, avrei dovuto aggiungerla al topic sulla pena di morte, ma mi sono fatto prendere la mano dal discorso.
  6. Ho appena finito di leggere il testo dell'inchiesta sul sito di report. Da brividi, e pensare che ancora qualche giorno fa Fassino difendeva in televisione Consorte e in un scerto qual modo anche Ricucci.... Ah, ovviamente noi italiani continuiamo a far finta di niente e a indignarci solo per quei cattivoni degli americani che hanno la pena di morte....
  7. Io distinguerei le cose. Da una parte c'è il problema dei voti più meno clientelari che al sud vanno agli ex democristiani. Problema molto complesso perché per risolverlo bisognerebbe abdare alla radice di quelle clientele. Perché la gente vota De Mita o Mastella? Perché riceve o ha ricevuto favori, aiuti, ecc? Di che favori o aiuti si tratta? Come si può spezzare questi meccanismi? Insomma, è un lavoro lungo che richiede trasformazioni dell'economia di quelle zone (se la gente avesse più possibilità per campare onestamente del proprio lavoro non starebbe a piatire favori ai politici e se lo stato contasse meno nell'economia i politici avrebbero meno da offrire) e della mentalità. Dall'altra però c'è il "ribaltonismo" di Mastella. Qui la colpa è tutta del centro sinistra. Se il centrosinistra non se lo fosse preso quando gli faceva comodo, e fosse andato alle elezioni dopo la caduta di Prodi, oggi non avrebbe nulla da temere. Invece il centrosinistra ha premiato il primo ribaltone di Mastella e ora non può lamentarsi se Mastella ne minaccia un altro.
  8. Invece io credo che non si possano fare considerazioni sulla differenza di mentalità fra noi e gli americani (o i tedeschi) su questioni come la pena di morte, senza tener conto delle differenze religiose. Ma il discorso vale anche se consideriamo l'atteggiamento in generale di fronte alle questioni morali, o al denaro. Non è tanto quello che la religione cattolica o protestante dicono oggi, ma come per secoli hanno influenzato la mentalità della gente. Se certi atteggiamenti degli americani a noi sembrano eccessivamente bacchettoni o duri, e alcuni atteggiamenti nostri a loro sembrano immorali e ipocriti, la radice di fondo è nella riforma. Poi, non avevo intenzione di dire che il nostro atteggiamento è migliore del loro e perciò dobbiamo ringraziare la Chiesa cattolica (anzi, l'Italia avrebbe proprio bisogno di un po' di rigore protestante) volevo solo inserire un elemento secondo me importante dell'analisi.
  9. Un'osservazione particolarmente indicata per ax e ludico che non sono mai teneri con Santa Madre Chiesa. Se noi italiani siamo così contrari alla pena di morte e gli americani l'accettano è perché noi (e anche voi mangiapreti!) siamo visceralmente, inconsciamente, cattolici, e siamo convinti che un peccatore possa sempre redimersi; gli americani, invece, sono in maggioranza visceralmente, inconsciamente, protestanti, e sono convinti che l'uomo nasce buono o cattivo: se uno è cattivo, e lo ha dimostrato perché ha ucciso ecc., l'unica soluzione è ucciderlo, liberare la società da lui, tanto non c'è possibilità di redimerlo. Non sono le opere che salvano, ma la grazia divina, come dicono Lutero e Calvino. E non mi tirate fuori l'illuminismo e Beccaria, gli USA sono figli dell'illuminismo, ma di Beccaria se ne fregano, la differenza culturale è molto più profonda.
  10. Come cantava Carosone: T'è piaciuta, t'è piaciuta e tienatella cara cara, t'a pigliaste, t'a purtaste 'a casa toja 'nsieme a tté mo te vedo afflitto e stanco, su coraggio, nè Giuvà, Si 'o mellone è asciuto gghianco mo' cu cchi t'a vuò piglià? E che il "cocomero" Mastella era "bianco" si capiva benissimo, si sono portati in casa questo esempio di moralità e coerenza e ora ci dovranno fare i conti!
  11. Quasi quasi lascerei cadere l'argomento, sono troppo inc. per ragionare seriamente sull'argomento. Qualche dato: l'Italia è fra i paesi industrializzati quello dove si laureano meno persone e quello dove è più difficile trovare lavoro dopo la laurea. Inoltre siamo anche il paese dove il rapporto fra lo stipendio medio di un laureato e quello di un non laureato è più basso. Non ci sarà qualche problema? Se le università fossero imprese non diremmo che il loro prodotto non è gradito al mercato, vale a dire che formano dei laureati che non servono? Credo che se fossero imprese le università italiane sarebbero già fallite da un pezzo. Peraltro tutto questo sistema ha costi enormi, pecuniari e "morali". Da una parte tutto quello che spende lo stato per mantenere su questi baracconi dove non si produce quasi nulla, dall'altra gli anni di vita, l'impegno nello studio di centinaia di migliaia di studenti, costretti a subire disservizi e soprusi da parte dei baroni, a studiare molto (perché mediamente nelle università italiane si studia più che all'estero) per poi restare disoccupati o lavorare per stipendi miserrimi... Francamente credo che il sistema universitario sia uno dei maggiori punti deboli dell'Italia. Speriamo che prima o poi qualcuno trovi il coraggio di dire che il re è nudo e che c'è bisogno di riforme radicali (pia illusione...). Passando dal generale al particolare (tanto questo paese deve toccare il fondo per poi forse risalire, e non mi va tanto di esserci trascinato dentro), Ax, come ti sei regolato per andare a studiare negli USA? Avevi dei contatti lì? Hai pagato tu o hai usufruito di borse (Fulbright e cose simili)? come hai scelto l'università e il corso da seguire? Il procedimento per l'ammissione, l'iscrizione, ecc. è complicato? A chi ci si può rivolgere in Italia?
  12. E' vero, ma questo vale per tantissimi condannati e sospetti, non ultimo Andreotti. Invece, alla sinistra italiana interessa solo il caso di Sofri... A dire il vero in Italia siamo arrivati al colmo che la destra è garantista perché ha il capo sotto processo, e la sinistra giustizialista (quando non forcaiola) perché i magistrati spesso hanno il cuore che batte a sinistra. Ci sarebbe da discutere se l'attacco di via Rasella fu un'azione di guerra giustificata o un atto irresponsabile, se la repressione sui civili sia o meno ammessa in guerra e su chi ne sia il responsabile, se solo chi la ordina o anche chi la esegue perché tenuto ad obbedire agli ordini (come Priebke). Ma il punto non è questo, è che le stesse persone che si riempiono la bocca con frasi tipo:"è necessaria un'amnistia per gli anni di piombo, allora si era in guerra, ma la guerra è finita da un pezzo" ecc. ecc., sono gli stessi che o se ne fregano altamente di Priebke, o vorrebbero rinchiuderlo e buttare la chiave a mare. Un po' di coerenza! Del resto che senso c'è a tenere in galera fino alla morte un vecchio di più di 90 anni dopo aver fatto finta di non sapere dove era per 60. Se fosse stato un serial killer probabilmente sarebbe già fuori, ma con lui si è deciso di dare prova della nostra fermezza contro il nazismo! Non so voi, ma credo che quando ci giungerà la notizia che Priebke è morto agli arresti domicliari mi vergognerò un altro po' di essere italiano.
  13. Sofri non è stato condannato perché ha fatto una campagna di stampa per tre anni incitando all'odio verso Calabresi, non è stato condannato perché il giorno dopo l'omicidio ha titolato su Lotta Continua "Giustizia è fatta" e non è stato neanche condannato come capro espiatorio in anni di quasi guerra civile. Sofri è stato condannato da vari tribunali negli anni ottanta, quando quelli di lotta continua erano già al potere e lo scontro ideologico era finito da un pezzo. E' stato condannato perché un certo Marino, si è presentato dai giudici e ha detto di essere stato l'autista del gruppo che ha assassinato Calabresi e ha indicato l'esecutore materiale e il mandante. Mandante reale, non teorico, quello che gli ha detto:"il giorno tale, all'ora tale, prendete questa macchina e questa pistola, andate lì e ammazzate Calabresi", non uno che pour parler diceva "magari qualcuno facesse fuori Calabresi". Dite che il processo è solo indiziario e che sono passati trenta anni. Ma la giustizia è piena di condanne basate su processi indiziari. Probabilmente se dovessimo avere prove certe per ogni condanna non starebbe dentro neanche Totò Riina. Quanto agli anni passati, al fatto che la guerra è finita, vi ricordo che a Roma c'è agli arresti domiciliari un vecchio di più di 90 anni che sessanta anni fa, obbedendo a degli ordini, fece fucilare per rappresaglia alcune decine di italiani innocenti. Un certo Priebke. Anche per lui la guerra è finita da un pezzo, inoltre nella sua pena non c'è alcuna speranza di recuperare il condannato (che ti recuperi di uno che ha più di 90 anni?). Ma non ho mai visto mobilitazioni in suo favore.
  14. A conclusione delle vostre lodi a Roma, vi mando questo. Fra l'altro è stato il più bello inno nazionale che l'Italia abbia mai avuto, scartato dopo la guerra perché sospettato di essere "fascista", quando invece è del 1919...
  15. Non era mia intenzione sminuire il lavoro di Lapo. Osservavo solo che tentare di rilanciare un marchio del settore automobilistico come Fiat, puntando sulla moda, è una strada molto difficile che è riuscita a Lapo soprattutto grazie al fatto di essere un personaggio pubblico già da prima. Un altro punto interessante è capire se lanciare il marchio Fiat su felpe e scarpe di altissimo livello (e costo!) abbia poi dei ritorni sull'immagine del marchio utili a vendere automobili di livello medio, come sono le fiat. All'inizio ero molto scettico, ma ora che la Fiat ha lanciato prodotti validi nel settore delle automobili e sta ottenendo successo, comincio a pensare che forse anche la campagna con felpe e scarpe sia stata utile.
  16. Una domanda che mi sono sempre posto è: quanto ha pesato il fatto di essere "Lapo Elkann" per mettere in atto certe strategie? Se il responsabile della promozione Brand Peugeot - tale signor nessuno - decide di fare felpe con il leone della Peugeot e di venderle a una cifra spropositata, corre il forte rischio di fare un buco nell'acqua. Perchè avrà seri problemi a far entrare quelle felpe nel circuito della "gente che conta", nel mondo dello spettacolo, della moda, passo indispensabile per farle diventare di moda e venderle, e riuscire così a rilanciare il marchio... Dovrà fare un enorme lavoro di pubbliche relazioni per fare affermare la cosa e non è detto che gli vada bene (per chi è di Roma, iniziative simili a quelle di Lapo per rilanciare dei marchi automobilistici sono state il caffè Renault a Via nazionale o quello Mercedes a Via della Mercede, ma vi sembra che siano stati un grosso successo?). Per Lapo, per il semplice fatto di essere Lapo, il nipote di Gianni Agnelli, sempre sulle riviste, ecc. ecc. il lavoro è stato sicuramente più facile. Merito suo l'essersene reso conto e l'aver sfruttato bene la situazione, ma probabilmente non è un fenomeno facile da riprodurre per chi non si trovi nelle condizioni in cui si è trovato Lapo.
  17. Sì, è vero le porcate si fanno un po' in tutti i settori, ma credo che in quello farmaceutico si raggiungano vette notevoli. Tutto il giro di soldi per convincere i medici a prescrivere certi medicinali invece di altri a forza di inviti a cena e viaggi pagati (da chi? dal contribuente!), la lotta ai generici, la storia delle licenze delle farmacie che si vendono a peso d'oro, la lotta alla vendita dei medicinali da banco nei supermercati... Insomma, non so come va in Francia e Germania, ma da noi è un vero schifo. Ho citato la tachipirina perché qualche giorno fa sono andato a comprare del paracetamolo in Farmacia, era domenica e quindi era la farmacia di turno. Il farmacista bastardo mi fa:"il generico non ce l'ho, ho solo la tachipirina" ben sapendo che la più vicina farmacia aperta distava qualche km. Gli ho risposto:"E vabbene, facciamo questo regalo agli Angelini" e lui ha avuto anche il coraggio di replicare in romanaccio:"Aa differenza è pochissimo, fossero tutti questi iji probblemi"...
  18. Scusate, ma dati più recenti sulle attività della Nestlè non se ne hanno? Qui si parla di fatti successi negli anni '80. Il boicottaggio è cominciato nel 1984, che è successo nel frattempo? La Nestlè continua ancora a promuovere il latte in polvere sulle spalle dei bambini africani? Non è che rischiamo di boicottare la Nestlè oggi per l'operato di qualche testa di c. nella filiale Nestlè del Gabon 20 anni fa. Magari dopo 20 anni che la testa di c. non lavora più alla Nestlè? Poi il boicottaggio se lo meriterebbero comunque perché, come notato da altri, in Italia fanno pagare il latte in polvere 5 volte più caro che nel resto di Europa. Ma questo è il solito problema dell'Italia: poca concorrenza, troppa corruzione e popolo bue che subisce tutto senza mai reagire... Troppi ce ne sarebbero di casi, soprattutto nel settore farmaceutico... Da noi una scatola di Tachipirina non costa meno di 4 - 5 Euro, in UK una scatola di paracetamolo la compri al supermercato per meno di un pound. Certo lì le case farmaceutiche avranno meno soldi per invitare a cene e viaggi i medici...
  19. Mettetela come vi pare, ma io in città vedo girare solo macchine con una o due persone a bordo. Se tutti avessero delle Smart si dimezzerebbero le code, raddoppierebbero i posti auto e si risparmierebe un bel po' di benzina. Per il resto avete ragione è assolutamente troppo cara, avrà i suoi limiti dal punto di vista tecnologico, ma l'idea è geniale. Secondo me i governi dovrebbero favorire con una tassazione ridotta le auto più corte, almeno in città il bollo dovrebbe essere una specie di tassa di stazionamento legata alla lunghezza, come per le barche! Dite che nella altre metropoli europee non è diffusa, il fatto è che lì hanno sistemi di trasporto pubblico efficenti, e i parcheggi si trovano molto più facilmente, ma sono sempre a pagamento, quindi avere la smart non è un vantaggio. Mi dispiacerebbe se la smart fallisse, e questa potrebbe essere una buona occasione per fiat, per fare finalmente una piccola a due posti a prezzi più decenti di quelli della smart.
  20. Dài, diminuiranno 100, 150 parlamentari. Ipotizzando che lo stipendio di un parlamntare sia 10 volte quello medio di un dipendente regionale ci sarebbero soldi per assumere 1000 - 1500 persone, diviso ventuno regioni sono circa 50 dipendenti a Regione. Ci scommetto che ne assumeranno mooolti di più! Senza considerare l'affitto di uffici nuovi, i nuovi dirigenti ecc. ecc. Secondo me non è che "possono aumentare gli uffici". Purtroppo è assolutamente certo che aumenteranno. Ci saranno nuove funzioni da svolgere nelle regioni e quindi sarà necessario assumere gente. D'altra parte è impensabile che la gente venga licenziata negli uffici centrali: lo Stato non licenzia mai. Ed è pure impossibile che i dipendenti dello Stato vengano trasferiti alle regioni: i sindacati non lo permetteranno mai. Parliamoci chiaro, si stanno mettendo le basi per una esplosione della spesa pubblica! (oltre a una serie infinita di casini legati a conflitti di competenze fra stato e regioni e a mancato coordinamento) Il motivo legale sono gli statuti delle regioni a statuto speciale varati intorno al 1946 - 47. La vera ragione storica è che per tenere buone le mire secessioniste di Val d'Aosta (che poteva andare con la Francia), Trentino Alto adige (con l'Austra), Friuli Venezia Giulia (con la Yugoslavia) e Sicilia (indipendenza), il governo italiano si calò le braghe (la prima di una lunga serie di calate di braghe) e concesse condizioni economiche vantaggiosissime. Perché quelle condizioni restino lì ancora oggi dipende o da ragioni internazionali (ad es. per l'Alto Adige l'Austria pretende il rispetto di quelle condizioni) o dalla ben nota pusillanimità dei nostri politici.
  21. Qualche osservazione: Secondo me non è vero che il premier forte sia incompatibile con il proporzionale. Spagna e Germania sono riuscite ad evitare l'instabilità tipica del proporzionale con uno sbarramento (in Germania al 5%, in Spagna non so) e proprio con un premier forte. Sono contrario al federalismo per le stesse ragioni di Romano, ovvero perché sono sicuro che in Italia si tradurrà nel raddoppiamento di uffici, spese, dipendenti pubblici, ecc. ecc. Se fate attenzione alle notizie sull'argomento, già si notano le prime avvisaglie. Questo paese non può prorpio permettersi un'ulteriore esplosione della psesa pubblica... A quanto dovrebbero salire le tasse? E chi le pagherebbe più? Sarebbe il passo finale verso la bancarotta (sarò pessimista, ma secondo me rischiamo davvero grosso). Non conosco la situazione della Valle d'Aosta, ma la ricchezza del Trenitno Alto Adige la pagano gli altri italiani. Il Trentino alto adige passa allo stato solo il 10% delle tasse che incassa e il resto se lo spende in amenità varie, dato che tutti i servizi gli vegono forniti praticamente gratis dagli altri italiani. Prima di dire con sicurezza che i costituenti tenevano le palle sotto, ricordiamoci che la loro costituzione ha generato 50 governi in 50 anni, un confronto con la coeva costituzione tedesca potrebbe essere interessante... Concludo dicendo che anche io odio (letteralmente) Scalfaro (peraltro, uno dei costituenti di cui sopra, se non erro...)!!
  22. Ma quello di Berlusconi sarebbe il francese parlato con accento italiano? In effetti è molto più comprensibile: più lento, meno nasali, e qualche parolina in italiano qua e là. Che vi devo dire, io per punizione ai francesi infliggerei una settimana in cui le uniche fonti di informazione sono Ballarò (con quel pubblico intelligente, pronto ad applaudire anche uno starnuto purché sia fatto da uno di sinistra), il tg3, Fazio (magari con la collaborazione di Furio Colombo), Primo Piano, Celentano, piccole chicche tipo "Parla con lei" della Dandini e poi la lettura di Repubblica, Unità, l'Espresso, ecc. ecc. Voglio vedere se poi hanno ancora il coraggio di dire che tutti i media sono schierati con Berlusconi! alle volte di fronte a certe critiche mi domando se ci fanno o ci sono... A me Berlusconi mi ha abbastanza schifato e non lo rivoterò, ma i programmini che ho indicato su già mi fanno pregustare i 5 anni di conformismo di sinistra che ci aspettano... Poveri noi!
  23. Ragazzi, a me sembra che Socci faccia un po' un calderone. Io distinguerei le cose. Nei paesi occidentali e in Italia in particolare, il problema per il cristianesimo, a mio avviso, non viene da black block, no global, o come diavolo si vogliono chiamare, che sono un fenomeno residuale. Questo tipo di contestazione era molto più forte negli anni settanta, quando i contestatori avevano dietro la base ideologica del marxismo. Oggi come oggi rompono le scatole per il gusto di romperle. Contestano il mondo capitalista senza avere nessuna proposta alternativa, dato che se si azzardassero a riproporre il comunismo (che è quello in realtà che hanno in mente) verrebbero travolti dalle pernacchie. Il vero problema del cristianesimo in Italia, secondo me, è la secolarizzazione della società. Ma è un fatto in buona parte inevitabile: la società diventa più ricca, la gente ha meno bisogni materiali è più attratta dai "piaceri terreni", può anche permetterseli, e pensa meno alle cose spirituali. Non è detto che sia un male, ma forse la chiesa dovrebbe meditarci su. Non è che la maggiore devozione che c'era sessanta anni fa fosse necessariamente un bene, molte volte era una devozione di tipo superstizioso: i santi protettori, i pellegrinaggi, le grazie, i voti, le messe per i morti... Non è detto che una riduzione di questi fenomeni sia necessariamente un male.. certo si va verso una religione meno formale, più individualista, più simile a quella dei protestanti, dove il rapporto è più diretto fra l'uomo e Dio e meno mediato dalla Chiesa. Certo da questo sorgono anche i rischi del cristianesimo su misura: questo mi piace e lo accetto, questo no; ma secondo me è l'unica stada possibile. E poi ci sono le persecuzioni ai cristiani nei paesi islamici, non è proprio una novità. L'islamismo si espanso in mezzo mondo conquistando i territori con la forza e poi costringendo a furia di vessazioni, la popolazione conquistata che era di un'altra religione (quasi sempre cristiana) a convertirsi. E' inevitabile che in una fase come quella attuale con rigurgiti fondamentalisti un po' in tutti i paesi islamici e l'idea di uno scontro di civiltà con l'occidente cristiano, i primi a pagare siano proprio i cristiani che vivono lì. Ma d'altra parte che possiamo fare? Ci ergiamo a protettori dei cristiani che vivono nei paesi mussulmani e minacciamo la guerra se gli vengono fatti degli sgarbi, come voleva fare lo zar con l'impero ottomano? Fra l'altro sarebbe controproducente, perché convincerebbe ancora di più i locali che i cristiani sono dei corpi estranei al soldo del nemico occidentale e quindi da eliminare. Dobbiamo solo sperare che come hanno resitito per 1400 anni i cristiani dell'Egitto, dell'iraq o della Siria ce la facciano anche ora.
  24. car low

    I giovani e l'alcol

    In effetti la rimorchiata alcolizzata così diffusa nel regno unito ha i suoi svantaggi... 1. Lei è completamente ubriaca, magari da sobria non ti avrebbe dato la stessa attenzione... chissenefrega, ma l'amor proprio ne è in parte ferito 2. Tu sei completamente ubriaco... magari se fossi sobrio non le avresti dato la setssa attenzione (probabilmente non l'avresti neanche guardata)... chissenefrega, ma probabilmente la dovrai rivedere da sobrio 3. Mentre stai chiacchierando con lei tentando di combattere i sintomi di malessere da alcool sogni solo un letto sul quale abbandonarti, ma per dormire per 15 ore consecutive 4. Spero di non sentirmi male 5. Spero che tutto funzioni a dovere 6. Se mi bevo un altro drink riesco al massimo a vomitare 7. Ma porca miseria, questa non è una cosa piacevole è una lotta disperata contro il sonno e la nausea.. non vedo l'ora che finisca! 8. L'hang over devastante della mattina successiva.
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