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multiplex

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  1. Al momento non posso dire se mi delude ma forse si. I fari tondi posteriore sembrano esserci, sul frontale non comprendo molto l'andamento
  2. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ALFA ROMEO 1750 VELOCE Nel 1967 le Giulia Sprint GT Veloce diventano 1750 GT Veloce . Cilindrata maggiorata a 1779 cc e potenza aumentata a 118 CV. Carrozzeria modificata con eliminazione del tipico "scalino" La 1750 GT Veloce versione America era dotata di iniezione meccanica SPICA è la versione base da cui vennero derivate le GTAm che dominarono nelle competizioni europee dal 1966 al 1973. Nel 1969 venne presentata la seconda serie della 1750 GT Veloce con alcuni ritocchi, tra cui le luci di posizione anteriori integrate nel frontale, nuovi paraurti e rostri , diverse coppe ruota, fanali posteriori uguali a quelli delle altre GT, diversi sedili e pannelli e pedaliera incernierata in alto.
  3. ALFA ROMEO 156 GTA - 2001/2005 1.973 berline e 1.678 Sportwagon fino all'ottobre 2005 di questa versione derivata che montava il V6 Busso di 3200 cc con 250 cv. Fu costruita fino al giugno del 2005 quando venne presentata la 159.
  4. ======================================================================================================= ALFA ROMEO 2000 - 1971/1977 Negli anni precedenti il modello aveva già subito piccole migliorie tali da far definire la berlina 1750 quasi una seconda serie. E' con questa cilindrata però che avviene il completo cambio di classe. La cilindrata fu portata a 2000 perchè era la cosiddetta cilindrata europea, quella a cui quasi tutti i costruttori si stavano proponendo e affermando. Furono migliorati finiture e confort facendola apparire quasi meno sportiva e più signorile. Purtroppo non fu un'auto fortunata anche se le vendite non furono malvagie (circa 200mila esemplari) ma i moti del 68 prima, la concorrenza interna dell'Alfetta poi e per finire la crisi petrolifera dopo, qualche problema sicuramente lo arrecarono.
  5. Effettivamente guardando le foto (cosa che mi hai costretto a fare 🤣) sembrano normali aperture a compasso. Mi sono lasciato trascinare da Wikipedia che ho riportato pari pari e cioè Un segno molto insolito per un coupé è la presenza dei finestrini posteriori abbassabili. ========================================================================================================== ALFA ROMEO 1750 - 1968/1971 Con questa vettura l'Alfa Romeo abbandonò definitivamente le derivazioni dalla 1900 e sapientemente sfruttò la base Giulia per presentare questa vettura sportiva ed elegante. Bertone seppe conciliare queste esigenze e la vettura, pur ricordando i concetti dell Giuia, aveva un carisma tutto suo. Nel 1971 la cilindrata passò a 2000 cc e quindi muterà anche il nome in Alfa Romeo 2000. Anche le derivate coupe e spider (ennesima variazione sul tema GT e Duetto, si assoggettarono a questa nuova meccanica.
  6. ALFA ROMEO ALFASUD SPRINT - 1976/1989 ALFA ROMEO SPRINT -1983/1989 L'Alfasud coupe nasce già in fase di progetto della berlina e sarà modificata nel nome in contemporanea con l'uscita di produzione della 1,3 Junior. Inconsueta per alcune soluzioni come i vetri posteriori discendenti, bagagliaio con portellone e 4 posti abbastanza comodi, avrà un discreto successo a cui farà eco anche un Trofeo Monomarca di indubbio valore. In varie versioni e cilindrate, fu prodotta in circa 120mila esemplari sempre a Pomigliano d'Arco, utilizzando pianale e meccanica della berlina. Come già detto, nel 1983 diventa solamente ALFA ROMEO SPRINT
  7. SAAB 9000 - 1984/1998 Terzo modello derivato dal Tipo 4 è la versione svedese. Gli ingegneri tennero tantissimo a far notare come la vettura avesse solo apparentemente portiere e parti del frontale uguali alle vetture italiane ma in realtà, barre di sicurezza apposte all'interno delle portiere, secondo loro le rendeva più salde e sicure. Anche il frontale aveva una struttura ben diversa e solo 7 elementi erano intercambiabili con le nostre vetture. Dotata di una carrozzerie a due volumi e messo con portellone, successivamente fu prodotta anche in versione 3 volumi denominata 9000CD. Caratteristica di quest'auto, il blocco d'accensione sul tunnel centrale. Dopo circa mezzo milione di esemplari prodotti , venne sostituita nel 1998 dalla 9-5
  8. ALFA ROMEO 164 -1987/1997 Figlia del Progetto TIPO 4 che aveva generato Lancia Thema, Fiat Croma e Saab 9000, la 164 è a mio giudizio, assolutamente la più bella del lotto. Parere mio personale beninteso ma si distaccava nettamente come estetica, dalle altre 3 a cui Giugiaro aveva dato si una bella linea ma riprendendo in pieno i suoi stilemi. Addirittura, volendo dire forse una bestialità, la pur bellissima Thema poteva quasi sovrapporsi ad una Duna, tante erano le affinità stilistiche. Detto questo che forse può apparire una lesa Maestà, della 164 c'è ben poco da dire. Bellissima, ancora oggi valida esteticamente, ben piantata e rifinita, ha ottenuto un buon successo di vendita che hanno portato alla produzione di quasi 300mila esemplari. La linea firmata da Pininfarina, rimase quasi del tutto inalterata per tutti i 10 anni di produzione, segno inequivocabile di un progetto sano ed efficiente.
  9. TALBOT TAGORA - 1981/1983 Quando nel 1978 il Gruppo PSA acquisì il Gruppo Chrysler Europe, questo progetto era già in uno stato troppo avanzato per cassarlo. Derivata dalla 160/180 ma con parecchi elementi presi a prestito dalla Peugeot, nacque così questa vettura che per qualche tempo fu anche la berlina più potente prodotta in Francia. Purtroppo le sue ambizioni non si sposavano né con l'aspetto ritenuto troppo semplice, né con le finiture assolutamente di scarso livello. Il sogno di farne una vettura Presidenziale si scontrò contro la neonata Renault 25 che invece aveva tutte le carte in regola per esserlo. Così, dopo nemmeno 20mila esemplari prodotti, la carriera della Tagora ebbe termine.
  10. CHRYSLER, SIMCA O TALBOT? 1307/1308/1309 O 1510? SCEGLIETE VOI ( da wikipedia) L'acquisizione della Chrysler Europe da parte del Gruppo PSA ebbe uno sbocco concreto il 10 luglio del 1979, quando tutte le vetture prodotte con marchio Chrysler furono rimarchiate come Talbot. In questo modo, il marchio Simca venne inizialmente abbinato al marchio Talbot, dando luogo al nome Talbot-Simca. Questa rivoluzione si ripercosse nel medesimo modo anche sulla gamma 1307/1308/1309, che venne ribattezzata 1510 indipendentemente dalle motorizzazioni. Contemporaneamente la vettura fu oggetto di un restyling, che interessò il frontale (ridisegnato), i paraurti, i gruppi ottici posteriori, gli interni (ridisegnati) e la strumentazione, resa più moderna ed aerodinamica (il Cx passò da 0.41 a 0.39). Nel 1980 scomparve definitivamente il Marchio Simca e rimase esclusivamente Talbot. In contemporanea fu presenta la versione 3 volumi denominata SOLARA
  11. TALBOT SAMBA - 1982/1986 Il canto del cigno del marchio TALBOT fu questa piccola vettura che, sostituendo la Sunbeam, derivava dalla coeva Peugeot 104 e Citroen LN, modificata però nel passo che era stato allungato. Questa modifica la resa forse più equilibrata. Fu prodotta anche in versione sportiva Rally, anello di congiunzione tra la SunbeamLotus e la futura Peugeot 205 e unica tra le 3, in versione cabrio firmata da Pininfarina. Ebbe un discreto successo anche qui da noi soprattutto in virtù di un Trofeo monomarca a lei dedicato. Con l'uscita di produzione nel 1986, calava inesorabile il sipario sulla TALBOT, anche se nel frattempo c'erano stati altri tentativi di vivacizzarla, con le 1310/1510 e la TAGORA!
  12. HORIZON - 1977/1987 La Horizon è una vettura prodotta dalla Chrysler con il marchio SIMCA dal 1977 al 1979, e dal Gruppo PSA come TALBOT dal 1979 al 1987. A partire dal 1978 e fino al 1990, fu anche costruita e commercializzata dalla Chrysler negli Stati Uniti, attraverso i marchi controllati Plymouth e Dodge, come Plymouth Horizon e Dodge Omni. Anche se si stenta un poco a crederlo, la Horizon fu una delle prime World Car e ottenne un discreto successo di mercato anche in virtù del prezzo accessibile e della quantità di accessori montati già in fabbrica. Devo dire che alcuni miei colleghi l'avevano e si mostrava come una discreta vettura, morbida e comoda. La Pontina sotto le sue ruote, scorreva via veloce.
  13. Noto con moltissimo piacere che quanto posto, Vi appassiona e onestamente non pensavo di avere questo riscontro, anzi. Quindi grazie a Voi per tutto quello che dite o fate sui miei post!
  14. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________CHRYSLER SUNBEAM -1977/1981 Quando la Chrysler acquistò il Gruppo Rootes, aveva necessità di una piccola che rimpiazzasse la poco fortunata Hillman Imp. Per questo, presa a prestito parte della meccanica della Avenger, propose questa utilitaria che nelle linee anticipava di molto la futura Horizon. Strano però che un'utilitaria dell'epoca avesse motore anteriore e trazione posteriore. Nel 1978 la Chrysler cedette le sue quote alla Peugeot che rispolverò quindi il nome TALBOT e così questa vettura divenne TALBOT SUNBEAM, dove Sunbeam non era più un marchio del Gruppo Rootes ma un modello a se stante. Furono preparate anche versioni più prestanti e addirittura un modello sviluppato dalla LOTUS che portò questa vettura a vincere nel 1981 il campionato del mondo costruttori rally grazie a Henri Toivonen e Guy Frequelin. TALBOT SUNBEAM LOTUS Questa versione seppur plurivittoriosa, fu il canto del cigno di questo modello che nel 1981 lascerà il suo posto alla Talbot SAMBA.
  15. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- HILLMAN SUPER MINX 1961/1967 L'Hillmann nacque nel 1907 poi venne acquistata dalla Humber e dalla Rootes, Gruppo di cui entrò a far parte nel 1931. Nel 1967 la CHRYSLER ne divenne proprietaria e dal 1970 le Hunter e le Avenger furono commercializzate con questo marchio. Nel 1981 fu acquistato dalla Peugeot e produsse vetture con il marchio Talbot per poi chiudere definitivamente il sito produttivo nel 2007, dopo aver assemblato auto Peugeot credo per il mercato britannico. Oggi Stellantis detiene ancora diritti sul marchio Hillman. Complicata e da capogiro ma la storia è questa.
  16. Beh io la tenni per 2 anni per poi passare all'Alfasud (71/73 Escort, 73/77 Alfasud)
  17. Guarda io ho avuto la Escort 940 MK1 e ti posso assicurare che problemi di tenuta di strada mai avuti. Robusta all'inverosimile accusava però un impianto frenante deficitario, velocità e ripresa inesistenti ma un cambietto che era la fine del mondo.
  18. _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________VOLKSWAGEN PASSAT III° - 1988/1993________________________________________________________________________ Sostenevano che il suo stile, denominato "Jelly Mould Style" fosse ispirato almeno in parte, a quello della Sierra, aerodinamico e con un CX di 0,29. Proposta anche questa in diverse varianti di carrozzeria, finiture e motorizzazioni, divenne un best seller nella versione SW.
  19. Il depliant è stato pubblicato già alcuni giorni fa. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________FORD SIERRA - 1982/1993_______________________________________ Abbandonate le belle classiche e americaneggianti linee della Taunus TC e della anglosassone Cortina, la Ford propose linee nuove e aerodinamiche derivate quasi completamente. dal prototipo Probe. Queste linee assicuravano un discreto cx con consumi ridotti. Sulle prime la sua linea sconcertò alquanto ma poi fu apprezzata e iniziò a vendere discretamente, anche in virtù della molteplice offerta di versioni, motori e carrozzerie
  20. Infatti l'intento di differenziarla dalla 4 avrebbe giustamente preteso questo, il 1108 derivato dalla caravelle e che già montava la R8 Mayor ma i "braccini corti" sono sempre esistiti e quando l'hanno adottato era ormai troppo tardi. OPEL ASCONA C - 1981/1988 Un deciso cambio di passo com questa nuova serie dell'Ascona che portò la trazione alle ruote anteriori. Credo che delle 3 serie prima della nipotina Vectra, questa sia stata la più apprezzata anche in virtù della completezza delle versioni, a 4 e 5 porte e soprattutto in Italia, della versione CD che montava all'origine quasi tutto di serie.
  21. RENAULT R6 - 1968/1980 All'inizio la Renault 4 sembrava non aver incontrato il gusto del pubblico, così in Renault si pensò ad una alternativa/sostituta che potesse vendere meglio. Più curata, più rifinita, più "piacevole". Due fattori però ne condizionarono l'estetica e cioè e l'improvviso successo della 4 e la R16 che per quanto strana e fuori dai soliti stilemi, si era aggiudicata il titolo di vettura dell'anno. La R6 però pur dall'altro dei suoi 1700000 esemplari, visse nell'ombra della sorellina, un pò come la Dyane con la 2 CV e così nel 1980, anche dopo aver subito modifiche sia estetiche che meccaniche per adeguarla alle esigenze del popolo, la 6 uscì di produzione.
  22. RENAULT R4 - 1961/1992 Beh un'auto prodotta in oltre 8 milioni di esemplari per più di 30 anni, non è una cosa che capita tutti i giorni. R4 una filosofia unica, auto da sera e da lavoro, comoda, pratica, economica come nessuna. Se oggi vogliono riproporla, guardassero bene i concetti che ne hanno decretato questo spettacolare successo. Ancora oggi a 60 anni dalla nascita, non è raro vederne qualche esemplare magari perfetto, circolare per le nostre strade. Ne ero innamorato? No, preferivo sempre la 2CV ma i concetti erano un poco gli stessi.
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