Assolutamente no, però non penso nemmeno che CRI sia schierata dalla parte del governo per smentire le dichiarazioni di Strada...
E comunque ho trovato quest'altro articolo:
CONFERENZA STAMPA
La conferenza stampa di Jerzy Kos all'aeroporto di Varsavia
Il racconto dell'ostaggio polacco: liberi in 3 minuti
«Eravamo accucciati in una nuvola di polvere quando abbiamo sentito: "Non preoccupatevi, siamo americani"»
VARSAVIA - In soli tre minuti gli ostaggi , anche i tre italiani, sono stati liberati. Lo racconta Jerzy Kos, l'imprenditore polacco che era tenuto dai sequestratori iracheni insieme a Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio in una casa di Ramadi, a ovest di Bagdad. «Tutta l'operazione è durata tre minuti. Abbiamo udito il frastuono degli elicotteri che si sono posati all'esterno, poi l'esplosione che ha fatto saltare la porta metallica», ha detto Kos, 64 anni, pallido ed emozionato in una conferenza stampa all'aeroporto di Varsavia. «Io e gli italiani eravamo accucciati, senza più far caso ai nostri guardiani, in una nuvola di polvere che aveva invaso il rifugio, quando abbiamo sentito i soldati gridare "Non vi preoccupate, siano americani". Poi ci hanno preso per mano, ci hanno fatti correre fino all'elicottero che è immediatamente decollato».
CONDIZIONI ESTREME - Kos ha detto di non essere stato picchiato, a parte una botta alla testa ricevuta con una pistola. Le condizioni di prigionia le ha definite «estreme» e il cibo somministrato dai carcerieri gli ha provocato un attacco di dissenteria. «Sono sorpreso di essere vivo», ha concluso. «Pensavo che mi uccidessero, poi ho capito che volevano un riscatto». Kos è rimasto da solo una notte e due giorni, poi venne messo insieme agli italiani, con i quali cambiò più volte luogo di detenzione.
Kos, responsabile della società edile Jedynka, venne rapito il 1° giugno dal suo ufficio di Bagdad insieme a un collega polacco-egiziano, Radoslaw Kadri, due impiegate irachene e tre guardie curde. Kadri riuscì a fuggire poco dopo il sequestro, mentre le donne furono rilasciate quasi subito. Gli organi d'informazione polacchi riportano che i tre curdi invece sono stati rilasciati dopo aver pagato un riscatto.
10 giugno 2004 - Corriere.it