bell'articolo direi, molto realista, entrambi hanno le loro logiche ragioni e dimostra come infondo ci sia da sempre una sorta di braccio di ferro tra le banche e gli Agnelli e alla fine la frase che conta credo sia questa:
"Infatti, benché le signore di casa Agnelli non si siano mai occupate troppo da vicino della Fiat, alcune cose le sanno. E fra queste sanno che non vogliono avere un uomo troppo forte in testa al Lingotto. In passato, l'azienda ha dovuto fare i conti con Vittorio Valletta, un uomo che ha diretto la Fiat per decenni e che alla Fiat ha dato molto, ma che ha cercato fino all'ultimo di impedire che Gianni Agnelli prendesse il posto che gli spettava nell'azienda. Dopo, in anni assai più recenti, hanno fatto l'esperienza con Cesare Romiti, un altro personaggio diventato troppo forte e che, a un certo punto, era in grado (con la collaborazione della Mediobanca di Cuccia) di imporre le sue scelte anche agli azionisti e a Gianni Agnelli."
Imho, siccome la Fiat di Romiti e delle banche a me non è piacita per niente (e nemmeno al mercato) ora mi auguro si cambi strada..
Boxer bel ragionamento ma non hai fatto i conti con l'oste.
Senza l'aiuto delle banche è dura...