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Mazinga76

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  1. Terza tranche del materiale che ho raccolto in questi mesi, con qualche presenza motociclistica... Ford Puma, del dicembre '97. Honda 500 Four, del '74. IVECO 50 OM 10, dell'aprile '84. Moto Guzzi V 35 C, del settembre '82. Moto Guzzi V 35, del novembre '90. Una sconquassata Opel Kadett caravan Club, dell'aprile '88, usata come mulo da lavoro. Opel Vectra GL, del dicembre '90. E per stasera mi fermo.
  2. Il fatto è che le versioni automatiche erano talmente delle mosche bianche che non è raro che molti di noi non ne abbiano mai viste dal vivo. Io infatti non avevo mai visto prima d'ora una Regata automatica da vicino; giusto una Ritmo automatica al di là di quella che avevano i miei zii.
  3. Mmm... non vorrei sbagliare ma credo siano giuste, sai? La Regata in questione è un'automatica e le versioni automatiche di Ritmo e Regata montavano cerchi e borchie specifici. Infatti questi cerchi e queste borchie sono i medesimi che montava la Ritmo automatica dei miei zii. Quanto al periodo di commercializzazione, credo semplicemente che si tratti del fatto che la versione automatica non fosse ancora presente col restyling, magari a listino c'era ancora la vecchia versione. Qualcosa del genere mi pare di ricordare che successe anche con le versioni automatiche di Ritmo, quando uscì l'ultimo restyling.
  4. Ecco un altro po' di roba raccattata in giro... Citroen AX, del giugno '91. Una FIAT 500 L, di cui si conosce solo l'attuale immatricolazione risalente al '10. Giusto per non farci mancare niente abbiamo anche un vecchio trattore FIAT 480, immatricolato nel '76. FIAT Regata 70 S, del dicembre '86. FIAT Uno, del novembre '89. FIAT Ducato 10, del dicembre '89. Ford Fiesta, del febbraio '94. Per ora mi fermo qui.
  5. La macchina è stata completamente restaurata; probabile che i fendi siano un'aggiunta del proprietario attuale Sgomberiamo il campo dall'equivoco: l'immatricolazione è dell''88, è stato un mio errore di trascrizione.
  6. Dopo una lunga assenza da questi lidi, durante la quale ho comunque continuato a raccogliere materiale in giro, torno a postare qualcosa. Ecco una prima tranche... Alfa Romeo Gt 1300 Junior, del febbraio '71. Alfa romeo 75 1.6, del maggio '88. BMW 520i, del marzo '92. Citroen 2CV 6 Charleston, del luglio '89. FIAT 600, del gennaio '58. FIAT Nuova 500, del luglio '68. Per ora mi fermo qui.
  7. Beh, sembrerebbe di no visto che alcune sono sopravvissute fino ai giorni nostri.
  8. Qui di Cinquecento e Seicento ne sopravvivono ancora un numero considerevole. L'unica differenza è che le prime, per la maggior parte versano in condizioni perlopiù stanche se non addirittura disastrate; le seconde invece si vedono spesso anche in condizioni buone/ottime.
  9. Più o meno la stessa situazione anche qui: tutte le Innocenti pre-Small non esistono più da una vita; le Small quasi del tutto estinte. Panda '80-'86 siamo ormai vicini allo zero; le '86-'03 reggono ancora bene, soprattutto dalla seconda metà degli anni '90 in poi. Uno ormai in netta flessione per quanto riguarda la prima serie; ancora discreta la presenza di post '89.
  10. Qui da me gira ancora regolarmente un 900 E furgone targato Brescia; credo sia veramente l'ultimo furgone rimasto ancora in uso per lavoro. Poi c'è un fruttivendolo che ha un 900 Coriasco ancora regolarmente operativo ma con le lamiere divorate dalla ruggine (lo postai tempo addietro). Quanto all'eredità spirituale del Porter: in un certo senso sì, almeno per le dimensioni minime e l'impostazione a cabina avanzata. Però il Porter, col suo motore longitudinale entrobordo, mi dà la sensazione di un miglior bilanciamento dei pesi. Per carità, lungi dal considerarlo un mezzo sicuro eh.. Però in strada forse ci sta un tantino meglio del 900.
  11. Tutto molto interessante. Ma la LM002 con gli specchi della Punto?!?!... Si vede che dev'essere un vizio: anche una 037 Rally, fotografata ad una mostra e pubblicata qualche pagina addietro, li aveva.
  12. Ma anche il disegno della carrozzeria era frutto di casa Citroen? Di sicuro parte della componentistica esterna era di derivazione FIAT, come i fanali posteriori di origine 238 e (forse) le maniglie delle portiere di derivazione FIAT/OM.
  13. Ma poi, a mia memoria, mi pare di ricordare che il Lublin dimensionalmente fosse un po' più piccolo del 242, o mi sbaglio?
  14. La Giulietta TI targata Reggio Emilia e l'850 coupè targata Venezia le conosco dal vivo. La prima è di un appassionato mio concittadino, la seconda è una delle storiche di proprietà del club presso il quale io e mio padre siamo iscritti. Entrambe le pubblicai in questo thread alcuni anni fa.
  15. E proprio quel sangue latino le conferiva un'eleganza altrimenti sconosciuta alle Vichinghe.
  16. Per la stragrande maggioranza delle regioni d'Italia la situazione dovrebbe essere proprio questa: niente più tassa agevolata, ma (con molta più difficoltà) permarrebbe la possibilità di assicurare a tariffe agevolate. Per quanto riguarda le regioni "non obbedienti" rispetto alle nuove disposizioni governative, a quanto ne so io, c'era un contenzioso in atto Stato-regioni sulla legittimità o meno del non allineamento di tali regioni alle nuove disposizioni in merito alla tassazione del possesso automobilistico. In pratica, se non vado errato, il governo aveva chiesto un parere sul tema alla Corte Costituzionale, la quale si era espressa ritenendo del tutto illegittima la posizione delle regioni dissidenti dinanzi alle mutate normative di legge sulla materia. Questo perchè la tassa di possesso automobilistica è un gettito fiscale di assoluta competenza dello Stato e non delle regioni. A queste ultime è demandata la sola gestione di raccoglierne i proventi, a parte nelle regioni a statuto speciale dove la gestione credo sia di competenza dell'Agenzia delle Entrate. Tutto ciò che è in potere delle regioni sarebbe la facoltà di praticare una riduzione entro e non oltre il 10% a quelle vetture ultra-ventennali iscritte in appositi registri, come ad esempio avviene nella regione Lazio. Queste sono le ultime notizie di cui sono a conoscenza, risalenti ad alcuni mesi fa ormai. Sulla esatta veridicità delle cose non potrei garantire, quindi da prendere un po' con le molle.
  17. Fino ad un paio d'anni fa, iscrivendo una ultra-ventennale all'ASI o un registro storico equivalente, si godeva dei medesimi vantaggi riservati alle ultra-trentennali: assicurazione storica, tassa di circolazione forfettaria, costo del passaggio di proprietà ridotto ecc. Poi, un recente provvedimento del governo Renzi ha eliminato il vantaggio del bollo forfettario per le ultra-ventennali anche se iscritte negli appositi registri, relegandolo alle sole ultra-trentennali che ne beneficeranno in automatico a partire dall'anno in cui il veicolo compie i trent'anni. Non so se per le ultra-ventennali iscritte sia cambiato qualcosa in negativo anche per quanto riguarda le agevolazioni sul passaggio di proprietà o sia rimasto tutto come prima. Quindi, nulla vieta di poter iscrivere ancora oggi una ultra-ventennale all'ASI o altro registro competente in materia di auto storiche, ma il vantaggio sarà confinato all'assicurazione (peraltro, che io sappia, diventate più restie e diffidenti nel rilasciare polizze per ultra-ventennali proprio dopo il provvedimento governativo che non riconosce più lo status di interesse storico) e non più alla tassa di circolazione forfettaria.
  18. Tra l'altro le corone in bachelite avevano la brutta tendenza a spaccarsi. Coprirle era anche un modo per occultare alla vista quell'antiestetica rottura.
  19. Il coprivolante con le clip... l'avevo rimosso, ma a rivederlo mi si è aperto un mondo!!! Ce l'aveva mia zia sulla sua 127 I serie del '72 e c'era anche sulla 128 2 porte del '70 del marito.
  20. Quanti ne ricordo di quei pomelli traslucidi... Ci fu un periodo, a cavallo tra la fine dei '70 e i primi '80, che andavano tantissimo. Di gusto molto discutibile, a mio personalissimo parere. Però piacevano.
  21. Di civili forse qualcuno ne ho visto ai tempi, ma veramente col contagocce. Per quanto riguarda le FF.AA. da queste parti lo ricordo quasi esclusivamente della Polizia. Per quanto riguarda gli enti pubblici, sinceramente di Poste non ne ricordo. Ma ho vaghi ricordi di versioni cassonate, in livrea arancio dell'ANAS e forse dell'ENEL.
  22. Infatti l'operazione di smontaggio e rimontaggio era quanto di più semplice potesse esserci. E la mascherina in sé, in effetti, non credo che incidesse chissà quanto sul costo finale dell'operazione; la botta maggiore la davano i Carello, ovviamente.
  23. Aspetta però, non so se ci siamo intesi bene. La mascherina originale, mi riferisco a quella montata in fabbrica in primo equipaggiamento, non è che avesse nessun tipo di alloggiamento per i fendinebbia. La mascherina con i fori aperti per l'alloggiamento dei fendi si acquistava aftermarket. E credo, se non ricordo male, che quella che acquistò mio padre ai tempi fosse un accessorio originale FIAT dedicato. Quanto all'alloggiamento dell'autoradio concordo assolutamente: è quanto di più antiergonomico ci possa essere. In pratica, se si viaggiava senza un passeggero accanto, per cambiare frequenza o inserire/disinserire la cassetta, ti dovevi allungare sulla destra distraendoti troppo dalla strada.
  24. Giusto. E anche specchietto e tergi cromati. Poi, non visibile in foto, mi rammentava il babbo che c'è pure una marmitta dal rombo un po' più cupo.
  25. La mascherina con l'alloggiamento per i fendinebbia li prevedeva lì, non è che avessimo scelto noi di montarli in quella posizione. Diciamo che era la soluzione alternativa al forare i paraurti, che a mio padre non piaceva molto.
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