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stefano1972

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  1. Siamo alle solite. In Italia, se non ti chiami Totti o Valentino Rossi, o se non sei di famiglia ricca, nessuno ti perdona il successo. E allora se fai profitti non va bene, nemmeno se fai profitti mentre gli altri, quelli che fino all’altro ieri ci trattavano come pezzenti ignoranti (ricordate le dichiarazioni post alleanza GM-PSA???) , perdono 5 milioni al giorno. In Italia il merito è una colpa, o al limite, una botta di culo. La verità è che Chrysler c’è, esiste, fa parte a pieno titolo del bilancio Fiat, e non é certo merito di Mucchetti o di Totonno Tropea e tantomeno dei vari forumisti sparsi sulla penisola che da 1 anno a questa parte, ogni volta che esce la trimestrale, starnazzano la frase “….ah ma senza chrysler sarebbe in passivo….”. Quelli che oggi dicono “ah…ma senza Chrysler”, “ah…Chrysler ha colonizzato Fiat” erano gli stessi che 3 anni fa dicevano “ah..ma Chrysler la danno a marchionne perché non se la piglia nessun altro…è un morto che cammina”. Nulla di nuovo sotto il sole. Same old bullshit. PS: Brasile, luglio 2012: 17000 macchine in più su Luglio 2011. Una vagonata di soldi. E abbiamo dovuto assumere qualche settimana fa per stare dietro agli ordini. Per me nel terzo trimestre facciamo Break-Even "Anche-Senza-Chrysler".
  2. Sisi, su questo non c'è dubbio. La reputazione, se non la difendi, la perdi. basta vedere la parabola di Lancia nell'era Romiti. Siamo passati in qualche anno dalla S4 alla Delta-Alfasud (per dire...prendo i due estremi..certo che a ripensarci vengono i brividi). Il mio punto è che suppongo che le premium tedesche non hanno alcuna intenzione di mollare il colpo (ma qui probabilmente tu sei più informato di me). Se perdono un multilink da una parte, riguadagneranno da altre. E quindi ritrovare uno spazio in quella giungla sarà difficilissimo, specialmente in Europa, dove c'è un diffuso senso di inferiorità verso i tedeschi. Riguardo alle tecnologie elettriche: per ora è solo marketing, per quanto ne ho capito. Il problema batterie è da 20 anni lo stesso. Sull'ibrido Fiat verrà presto fuori con la Panda ibrida a quanto ho capito e quasi tutti hanno fatto qualcosa. In effetti forse le Premium sull'ibrido non hanno fatto proprio tantissimo. Da profano, per me chi ha fatto tecnologia vera in questi anni è stata Mazda con Skyactive, e la buona vecchia Fiat col Multiair (senza dimenticare i tetrafuel in Brasile, che tanto hanno contribuito al successo di Fiat e GPL e metano in Europa, che potrebbero essere il vero anello di congiunzione tra i motori del presente e quelli del futuro). Il resto è o fuffa, o utopia per ora irrealizzabile. Ma qui mi avventuro in campi che non sono i miei. Ubi maior, minor cessat.
  3. Quello che dici dà ragione a Zeppelin. Il punto è che la gente, dell’annacquamento a livello di prodotto, se ne stra-fòtte, perché non ha mai saputo una cippa al riguardo. Anche se alla gente del mestiere dispiace, va detto che la stragrande maggioranza dei clienti BMW non sa nemmeno cosa sia la TP. Se tu vai da un vitellone in Audi A3 a un happy Hour e gli parli di multilink, pensa che gli stai proponendo un menage a 3. Quindi di fatto cosa conta in una premium (oltre a un prodotto decentemente prestazionale e affidabile e a interni decenti (la mitica qualità percepita))?? Il Brand, conta il Brand (IMHO). Per questo il discorso della discesa dall’alto è giusto (anche se c’è anche qui il rischio di fare incàzzare i clienti che pensavano dia vere un marchio stra-esclusivo – ma ne perdi 10 e ne guadagni 100). Per questo sarà più facile per Maserati vendere una Segmento E o una GCherokee Gran Lusso a prezzi devastanti, piuttosto che per una AR tornare a farsi rispettare sulle berline medie. Il Brand si può costruire (Audi) o anche ri-costruire (AR): ma appunto, è una maratona. Maserati ha fatto un’ottima operazione, rifacendosi una eccellente reputazione in pochissimo tempo. Direi un miracolo di Marketing, per tempi e risultati. C’è solo un altro Brand non-tedesco che a mio parere potrebbe fare Premium in Europa in tempi ragionevoli: Jaguar. Riguardo alla Initiale Paris (un nome veramente indecente…ma chi l’ha scelto…l’Ispettore Clouseau???), penso che potrebbe farcela solo se si proporrà inizialmente come Luxury, non come Premium, proponendo lusso sfrenato, interni griffati Louis Vuitton e due zoccole francesi di serie. E sarà comunque difficile.
  4. Dici bene: la diatriba, in realtà, è stata creata (o perlomeno è stata significativamente rinforzata) dalla stampa italiana, che ha riportato in modo “disonesto assai” (ma guarda che aggettivi mi tocca utilizzare per non essere bannato) un articolo del NYT. I titoli degli articoli italiani sull’argomento (cito gli articoli che riportano l’articolo di cui parli) sono, nell’ordine: Affondo di Marchionne sulla VW - Corriere Marchionne accusa VW - Sole 24 Ore Utili record per Volkswagen: 8,8 miliardi - Marchionne: "E' un bagno di sangue" (Titolo che sembra suggerire che per marchionne il bagno di sangue sono gli utili VW) - Repubblica. Questo per me basta e avanza per definire la nostra Stampa come stampa da Terzo Mondo. E credo che meno se ne parla, meglio é. A commentare gli articoli della stampa nostrana, si finisce come quel tipo che se la prende con gli stolti: “Never Argue With An Idiot. He'll Drag You Down To His Level And Then Beat You With Experience”. (Questa è una citazione stra-conosciuta, quindi l’Idiot non dovrebbe valere per la “punizione esemplare regazzoniana”…almeno credo…vedarém). Nonostante apprezzi il rispetto per la lingua italiana che vige in questo Forum (a volte mi scappa qualche k, ma sono in linea generale d’accordo), a mio modo di vedere è meglio commentare il meno possibile la stampa italiana, e concentrarsi sulla stampa anglo-americana, tedesca e francese. Primo perché conta più della nostra. Secondo, perché 9 volte su dieci ci si ritrova a commentare contenuti migliori di quelli propinati dai nostri giornalai. Parlo a ragion veduta, visto che ho letto gli articoli italiani riguardanti Fiat degli ultimi tre anni, e ritengo di essermi fatto un’opinione, personale quanto volete (e ci mancherebbe altro), ma basata su fatti. La stampa italiana in generale, e specialmente quella sulla Fiat, è meglio evitarla. Nel mio piccolo, ho riportato il commento di Detnews all’articolo del NYT, proprio per contribuire alla qualità della discussione. Tanti Saluti e Buona Domenica
  5. Ripeto...sull'uso del "ciula" probabilmente era meglio evitare. Anche se l'ho pure virgolettato...ma insomma ci sta di incàzzarsi. Ma sul resto, io penso davvero, che il modo in cui il Sistema Paese (incluso organi di stampa) sta gestendo la questione Fiat sia fondamentalmente stupido. Penso davvero che sia assolutamente stupido dare un risalto smodato a questa diatriba Marchionne-VW, e praticamente passare sotto silenzio un premio appena preso dallo stabilimento-simbolo dell' Assistenzialismo Italiano del Dopoguerra. Per me questa è STUPIDITÀ...e preferisco prendermi del Troll, o anche essere bannato, piuttosto che "abiurare" (insomma...ci siamo capiti).
  6. Considerando che viviamo in un Paese dove ogni giorno si insulta Marchionne con contenuti alquanto discutibili e forme inaccettabili, e si considera Servo del Padrone chi non è d'accordo, direi proprio di no. E qui, per quanto mi riguarda, finisce la discussione su quello che io, secondo te, dovrei o non dovrei scrivere.
  7. Il mio modesto contributo a questa oceanica discussione (21 pagine in una giornata - forse sarebbe stato meglio dedicare più attenzione al premio appena ottenuto da Pomigliano – una notizia ben più significativa di questo GF Automobilistico - complimenti a tutti coloro che hanno attivamente contribuito all’eccellenza produttiva dello stabilimento), con due Links: Un articolo di Detnews, che la pensa “leggerissimamente” differente da VW e dai suoi lustrascarpe nostrani (Corriere, Repubblica, Sole 24 Ore e quant’altri): Marchionne is right to nail VW on price war | The Detroit News | detroitnews.com Una recente foto di Sergio Marchionne intento a leggere un libro: http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQm6C0PkfymngqW2GwK1syQ1-yO-SHa9Ihm8WWp53EC3igOojOi_XRP5SjtPA Il problema di Sergio Marchionne non è che è un uomo di finanza e non di prodotto. È che è un uomo sommamente intelligente, che viene giudicato giornalmente su blog, Forum televisioni e giornali da 40 milioni (numero simbolico: è il 70% scarso di 60 milioni) di fessi (in milanese d’antan: “ciula”). Ma in fondo, il problema riguarda i 40 milioni, non certamente la Fiat o il suo CEO. Il fatto è che i 40 milioni non se ne rendono nemmeno conto. Infatti sono ciula. Fiat dal Dumping di VW avrebbe quasi da guadagnarci, visto che manderebbe all’inferno PSA e Opel, che sono i veri concorrenti di Fiat in Europa. Quasi quasi si potrebbe dire che VW stia facendo il lavoro sporco per Fiat. Quindi Marchionne da questo conflitto ne esce comunque vincente: se VW si inkàzza e raddoppia gli sconti, vince in quanto CEO di Fiat. In caso contrario, vince in quanto Presidente di Acea. Così la vedo io, e se viene qualcun altro a darmi del dilettante, o a bannarmi, francamente mi interessa pochino.
  8. Bisarche - Minacciato un nuovo sciopero per settembre - Quattroruote
  9. Caro Trucido, Mille Grazie. Era il messaggio che cercavo da qualche anno.
  10. In passato mi sono chiesto più volte per quale motivo l’Europa qualche anno fa ha tolto i dazi a Hyundai e Kia, nonostante in altri settori (esempio: Agricoltura) l’Europa se ne sia sempre fottuta altamente del libero mercato. Nel free trade agreement, era evidente che i costruttori europei avevano più da perderci che da guadagnarci. Siccome sono un complottista mi sono dato la risposta seguente: Volevano utilizzare Hyundai per far fuori i più deboli, e poi, una volta fatta piazza pulita, ristabilire i dazi con la scusa che “la siduazzione è diventata insostenibbbbile”. Il primo a saltare, secondo i calcoli fatti qualche anno fa, doveva essere Fiat. Poi Marchionne ha fatto i numeri da fuoriclasse,ed ora PSA si trova in un mare di stérco, e la Francia non sa che pesci pigliare. In generale, e aldilà di questa ipotesi improbabile, penso che il modo in cui Bruxelles ha gestito (meglio: non-gestito) in questi anni l’Automotive Business, ossia la spina dorsale del manufacturing europeo, dimostri come l’Europa ad oggi sia o inutile o dannosa. Ognuno , se potesse, farebbe i propri interessi, e a nessuno interesssa un fìco dell’Europa come entità. Poi di fatto, ci sono due Paesi che decidono (facendo i propri interessi), uno chefa i càzzi suoi (facendo i propri interessi), e gli altri 23 (ho perso il conto...credo 23), Italia inclusa, che devono fare buon viso a cattivo gioco (facendo gli interessi degli altri). Il tutto in cambio di una moneta forte (che noi avremmo dovuto utilizzare in passato per abbassare il debito pubblico, risparmiando sugli interessi – abbiamo perso la nostra occasione, ed ora paghiamo dazio).
  11. Si, ma la Mito attuale fa di listino 14.700 Euro tre porte con 1.4 70 CV 8 valvole Progression...insomma ci vanno giù pesante...poi è normale che ci siano scontoni. E poi...se da un lato sappiamo che una nuova Punto, vendendo a partire da 10-11K Euro non fa profitti; dall'altra assumiamo che una nuova Mito (che come Brand almeno vende più cara della Punot) non ha chances, allora diciamo: abbandoniamo il Segmento B, e viviamo con Panda e Giulietta-Bravo, più Cinquecentoni vari. Oppure si rifà una Punto sul vecchio pianale, che ha costi minori, e si può fare la guerra dei prezzi. ma così non rientri dei costi di sviluppo della Small.wide. A meno che la 500X e la Gippina vendano 300.000 all'anno in due. Per me non se ne esce: Senza una Mito che vende decentemente, i profitti sul Segmento B te li scordi. Invece di sparare alto e fare scontoni, metti una Mito base 3 porte a 13.000 Euro, la Cinque porte a 13.800, e vedi che gli acquirenti li trovi. Sia in EUropa che in USA.
  12. Ho letto e riletto i vari interventi, la cui grande maggioranza verte sulla Punto. Io, da profano, ripeto il mio ritornello: la via d’uscita (oltre alla collaborazione con mazda o chi per essa) secondo me si chiama Alfa Mito. Non dimentichiamo che Alfa è destinata ad entrare con notevole dispiego di mezzi nel mercato americano. Non dimentichiamo nemmeno che, paradossalmente, i prezzi dei segmenti piccoli, sul mercato americano, non sono così concorrenziali. La Fiat, ossia Ex Fix It Again Tony, vende ad oggi 4000 500 al mese in USA, con prezzo d’attacco di 15.000 USD (al cambio oggi 12.500 EUR), producendo in loco. Io penso che una Nuova Alfa Mito ben fatta, con un Euro che probabilmente rimarrà stabilmente sotto l’1.3 USD, potrebbe essere ragionevolmente profittevole, e portare discreti volumi. In parole povere: una nuova Mito potrebbe fare tra 3 e 5 porte oltre 100.000 vendite worldwide per anno, senza svendere a prezzi discount. Da lì poi si parte per il resto. Nuova punto che si avvale del lavoro fatto su Mito, condividendone i costi, e possibilmente Partner straniero da portare a Melfi. E così riempi Melfi decentemente. Io conto che sulla Punto fiat guadagnerà poco o nulla. I profitti, su questa piattaforma, per me possono e devono arrivare dalla Mito (oltre che Cinquecentoni e Gippini), a fronte di un investimento condiviso con un Partner. Si dice che la Giulietta base costa poco più di 15.000 Euro. Appunto, tra la giulietta base e la Punto base ci sono 5000 Euro. È in quello spazio lì che si giocherà la profittabilità delle vetture di quel segmento (non Monovolume o Crossover). La mito può partire da prezzi attorno ai 13-14.000 Euro (16-17.000 USD). La punto, non credo, per vendere dovrà stare attorno ai 10.000 nella versione base. Giulietta ha proposto per la prima volta un’Alfa che si è, in parte, giocata la partita contro generalisti come Golf, e l’ha vinta, almeno in italia. Credo che, almeno per l’Europa, Alfa sarà il Brand generalista capace di vendere a prezzi non-discount oltre il Segmento A. La Fiat farà i soldi con panda e 500 (e Cinquecentoni), e riempirà parte degli stabilimenti con Punto e Bravo, senza guadagnare. Almeno, così la vedo io, ad oggi.
  13. Siccome ora mi sento un barbùn a non riportare nulla, do anch’io il mio piccolo contributo. Citroen C3 Picasso autoscout francia: Totale: 642 Totale Diesel: 605 (praticamente la totalità - a benzina ne rimangono 36 più uno elettrico). Fino a 90 CV: 438 Da 90 CV: 265 Non chiedetemi perché la somma non coincide – misteri di Autoscout francese. Ora questo dato dice poco e tanto: Dice poco perché entrambe le motorizzazioni Diesel sono 1.6. Dice molto perché praticamente la totalità delle inserzioni sono Diesel. Quindi forse la conclusione è la seguente: per tenere accesa l’attenzione “forse che forse” era meglio lasciare uno dei due benzina per un secondo tempo. Detto questo, e per tornare in Topic, per me ci sono tre problemi (non due come pensavo in precedenza) distinti, riguardo alla varietà delle motorizzazioni: Quante e quali motorizzazioni proporre: nel caso 500 L si è quasi tutti d’accordo che i due benza più due diesel più i benza USA (Tjet) sono ragionevoli. Se proporle tutte all’inizio o no: qui la totalità della gente accetta il dogma “no, perché così tieni accesa l’attenzione nel tempo”. Io penso che, specialmente nel caso dove le motorizzazioni sono 4, forse è il caso di partire con tutte (almeno provarci una volta), e tenere accesa l’attenzione con altri mezzi. Certi dogmi si rivelano falsi solo quando vengono disattesi. Io penso che l’impatto iniziale sia molto importante riguardo alla capacità di tenere alte le vendite durante gli anni. Quindi partire con tutte le motorizzazioni, dando subito l’impressione di un prodotto vincente, che offre alternative per tutti i clienti, potrebbe anche essere un vantaggio per la continuità delle vendite nel tempo. Mentre se all’inizio la gente non trova il “diesel giusto”, potrebbe darsi che poi manco va a vedere se quel “diesel giusto” è uscito dopo 1 anno. Se le motorizzazioni si propongono solo in parte all’inizio, quale scegliere da lanciare in un secondo tempo. Qui le ipotesi sono tantissime, e dipendono da tantissime variabili (quali mercati – che posizionamento – che prezzi etc.): in questo caso, mi sembra di poter dire che i due diesel all’inizio sarebbero stati una scelta più che ragionevole. Io avrei lanciato il Twinair in un secondo tempo, che avrebbe avuto molto più il “sapore della novità”. Se poi invece avessero fatto tutto questo (come si potrebbe sospettare, a pensar male) per spingere la gente ad acquistare il twinair 105, per me sarebbe una mossa di grande presunzione. Se un motore fa fatica (più o meno ingiustamente) ad imporsi sul mercato, non lo devi imporre “con la violenza” (praticamente è l’unico motore disponibile al lancio che spinge decentemente). Così vendi 10 Twinair in più, e stai sul cùlo a 1000 persone in più.
  14. Più solide delle tue non lo so, certamente più solide delle mie. Ma qui siamo sempre alle solite: o (ento certi limiti) si ha diritto ad opinare anche senza avere tutti i dati necessari, o altrimenti il concetto di Forum è senza senso. Se io devo spendere una settimana per avere dei dati di vendita ( non solo di Meriva, ma di almeno altri 5 prodotti del genere, altrimenti rischio di avere dati parziali e fuorvianti), non lo faccio per scrivere la mia opinione su un Forum che manco mi appartiene. Lo faccio perché so che c'è qualcuno disposto a pagarmi. Per dirla meglio (e per evitare fraintesi): In un Forum io mi aspetto di poter esprimere opinioni anche senza avere le basi di dati del Marketing Manager Europe della Fiat. Insomma, mi aspetto di poter scambiare opinioni, modi di vedere le cose, e non solo informazioni. POi se le informazioni le ho, tanto meglio. Se qualcuno le ha, lo ascolto con molta attenzione, evidentemente. Ma non mi inibisco a priori, per il fatto di non possedere tutte le informazioni necessarie. E non scarto a priori opinioni di altri, solo perché non sono in possesso di database aggiornatissimi. Altrimenti, IMHO (probabilmente l'acronimo più utilizzato nei Forum worldwide....ma non ho i dati ) sarebbe senza senso.
  15. E vabbé Tony...,mi hai convinto. Partiamo con questi tre motori "un po' tristi" e beviamoci sopra. Poi tanto, se le vendite andranno così così, avremo sempre la scusa che la Meriva ha venduto più 1.3 in tutta Europa. PS: a parte le amenità...per me il 1.6 Diesel ci voleva dall'inizio. Tra l'altro, avrebbe possibilmente giovato anche alle altre motorizzazioni (visto che la differenza di prezzo le avrebbe rese più attraenti). È un'opinione come un'altra, che in fondo è sempre meglio di un calcio nelle pàlle. Ma fai bene a far notare che non è basata su alcun dato.
  16. Grazie della risposta esauriente ed equilibrata :=) Non grido alla follia, esagero un po’ perché a volte ci si culla nelle proprie sicurezze, nei propri bei discorsi, senza voler guardare la realtà. Qui ci sono due problemi: - Quante motorizzazioni proporre: e le quattro proposte (più i Tjet per USA) probabilmente sono giuste. - Quando proporle… qui io resto della mia idea: per me non mettere dall’inizio la motorizzazione con più potenzialità di vendita (specialmente fuori dall’Italia, almeno IMHO), ossia un diesel che viaggia bene, potrebbe rivelarsi un errore, sia nel breve (clienti persi) che nel lungo termine (rovinare in parte l’immagine della 500 come prodotto “cool”). Poi non metto in dubbio che ci abbiano pensato a lungo prima di prendere la decisione. Spero ci abbiano pensato bene.
  17. CI sono due problemi: - Gli ambienti di cui sopra, forse conteranno in Italia. Il problema ad oggi è capire quanto conta l'Italia, se rimane attaccata a quegli ambienti. - Il galateo va bene per le tavole ben imbandite. Non mi sembra il caso dell'Italia attuale. Io non ce l'ho con la FIOM, che ha deciso di andare dritta per a sua strada, e na ha tutti i diritti. Ce l'ho con chi gli dà spazio ed ascolto. Un Paese che tiene minimamente alla propria sopravvivenza, si attaccherebbe in questo momento alla Fiat e a Marchionne, pur con tutti i suoi difetti e debolezze, come ad una zattera. Il fatto che non lo faccia, è sintomo di una stupidità in questo momento senza pari sul Globo Terracqueo. E la Stupidità si paga, molto più cara della famigerata Qualità.
  18. Per la verità le scuse non le hanno cercate. Se le sono trovate servite su un piatto d'argento. Io qui vedo: - da una parte uno che rimette a nuovo l'ex-Alfasud (tanto per intenderci), rimette a nuovo grugliasco, prende la metà di VM e sta rimettendo a nuovo Mirafiori. Il tutto in cambio di un contratto di lavoro paragonabile a quelli europei in vigore (per chi tira fuori il discorso salario: o lo facciamo per tutti, incluse le PMI che pagano gli extracomunitari a caschi di banane, o per nessuno. I salari di Fiat non vanno confrontati con quelli di VW, ma con quelli delle PMI venete - oppure, il che è lo stesso, se confrontiamo Fiat con VW, allora confrontiamo anche la PMI che assume in nero ed evade in Svizzera con il suo corrispettivo tedesco). - dall'altra un Sindacato che difende sabotatori, che fa una causa ogni due giorni, che non firma contratti ma poi vuole stare in fabbrica, in barba ad una norma che ha voluto qualche anno fa la stessa CGIL per sbattere fuori i COBAS (cioè: una norma è anticostituzionale quando va contro la CGIL; altrimenti va bene). IMHO, forse è il caso di cambiare prospettiva: Non è Fiat che cerca scuse, é la FIOM , e con essa tutto il Sistema Italia che la sostiene (inclusi giornalisti, giudici e nuovi capi di Confindustria) che cerca problemi. E sempre IMHO, i problemi li troverà. A bizzeffe.
  19. Appunto...Striptease anni 50. A me non hanno mai attizzato. Per me questa storia di distribuire le motorizzazioni nel tempo per tenere alta l'attenzione è uno di quei dogmi che nessuno mette in discussione, senza che mai ci siano (e non ci possono essere) controprove. Io posso argomentarti al contrario: se parti già con tutte le motorizzazioni, comprese quelle più brillanti, crei un impatto iniziale vincente,e poi hai bisogno di molte meno energie per spingere il prodotto nel tempo. E poi noi abbiamo Olivier in casa...quello ti propone una versione con il Marocchino, un'altra con il doppio macchiato spruzzato col cacao, e un'ultima con il tavor gratis per bilanciare la caffeina, e il gioco è fatto.
  20. Io invece non vedo il problema di proporre il 1.6 fin dall'inizio. Poi insomma: la Punto Evo è partita con 80 motorizzazioni, ma con l'apparecchio odontoiatrico. La Panda parte perfetta, ma si dimenticano dell'Esp di serie e beccano 4 stelle. Questa parte con la chicca Lavazza, interni bellissimi, ma senza un Diesel "giusto". Della Serie: "La vita è dura, ma a noi piace durissima".
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