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Bosco

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  1. Secondo me si interrogava a quale casa automobilistica appartenesse l'auto vista la scritta Chrysler microscopica presente sul logo. E' una bella auto comunque, gradevole e proporzionata, forse gli interni sono un po troppo "smussati" nei bordi
  2. Si ma alla fine ricadiamo sempre nello stesso discorso. Strutturo diversamente. L'Italia non ha fatto molto per meritarsi la Fiat di Marchionne (inteso come operato) e questo è vero; è altresì vero che l'Italia ha fatto molto per meritarsi la Fiat. Il passato non si cancella con un nuovo manager. La Fiat dal 2006 è rinata grazie all'operato di SM, è stato la salvezza del gruppo, ma è pur sempre la stessa Fiat degli anni passati dove si sapeva cosa combinava, cosa ha combinato e cosa ha ottenuto. Per cui dire che l'Italia non ha fatto nulla per la Fiat è assai offensivo perchè cancellare anni e anni di favoritismi, "regali" e agevolazioni solo perchè dal 2010 i giornalacci cavalcando l'operazione Chrysler si sono accorti che FGA avrebbe cambiato "casa". L'acquisto del gruppo statunitense è stata una delle cose migliori che potesse fare il lingotto, e anche per la Chrysler Group è stata na manna dal cielo visto lo stato comatoso cui versava. Su questo punto credo siano d'accordo in molti.
  3. Con "Perdere proprietà" intendevo che spostando la sede della Fiat-Chrysler in Olanda (ad esempio) l'Italia non sarà più rappresentativo di un gruppo automobilistico come l'oramai ex FGA perchè Fiat-Chrysler diventerebbe una multinazionale olandese con controllate sparse tra Italia e USA, così come lo è attualmente CNHi Strizzando tutto il discorso, il gruppo Fiat dovrà avere la sede in italia e una doppia quotazione NY-MI sulla falsariga di CNHi perchè è così che la logica patriottica di un italianota a senso unico come me vuole:thx:
  4. Non mi sono spiegato bene ma è proprio così che la penso. La gamma attuale è ottima e per i prossimi acquisti (di questi tempi uno a mala pena:D) propenderemo sicuramente per un modello del gruppo fiat (la parte italiana non statunitense). Stesso dicasi per la gamma commerciale leggera dove allo stato attuale Daily e Ducato eccellono su tutti
  5. Personalmente al di là dei tuoi ragionamenti populisti condivido il tuo pensiero e lo appoggio pienamente, ma il mio disappunto nasce dal rischio di perdere la proprietà di un grande gruppo come Fiat che ammiro in ogni frangente, soprattutto dal punto di vista industriale. Tifo per Fiat e godo come un pirla quando leggo notizie positive sul gruppo, ma è inutile ficcare la testa sotto la sabbia e etichettare come poveraccio senza cervello chi raconta la storia della Fiat in modo sarcastico. @TonyH Si il lingotto in campo automobilistico ha investito anche lei, i risutati si sanno e l'invidia da parte di altre case automobilistiche c'è, ma visto che quì si parla di gruppo fiat in generale è giusto inglobarci anche CNH e Iveco. A Fiatagri serviva una nuova gamma di trattori moderna? Bam compriamo Ford. A NewHolland servivano nuove tecnologie e una nuova gamma? Ok compriamo Case IH. Alla Fiat veicoli industriali servivano nuovi telai? Bam compriamo Magirus. O per bacco ci servono nuove cabine...ok compriamo UNIC Sono esempi basati su dati di fatto, infatti basta ripercorrere la storia dei vari modelli per capire che dopo ogni acquisizione, di Fiat spariva tutto (a parte i motori sui piccoli trattori e sui camion).
  6. E' un po colpa anche della Fiat stessa perchè fino a 10/12 anni fa la maggiorparte della gamma era composta da carcassoni che si sbiciolavano con pochi anni. Negli anni 90 la concorrenza faceva meglio di fiat soprattutto a livello qualitativo, per cui si è creata una certa diffidenza verso il lingotto. Tempo per rimarginare le ferite c'è ne vuole e continuando a sfornare prodotti soddisfacenti come i veicoli attuali la situazione migliorerà senz'altro. In Francia Fiat era vista malissimo, per loro aveva una qualità simile alle auto dell'est europa, complice anche una rete di assistenza penosa. I miei nonni che risiedono li ne sentono di tutti i colori.
  7. Purtroppo sono molto poche le aziende italiane che a livello manageriale ci hanno saputo fare, è una nostra particolarità. Detto ciò Fiat può andare dove vuole visto che oramai è diventata una multinazionale indipendente e apparentemente semi-solida, ma non per questo dobbiamo criticare chi "critica" l'allontanamento dall'Italia. Capisco che l'orgoglio per la propria nazione noi italiani c'è ne liberiamo in bagno ogni volta che andiamo di corpo, ma almeno riconosciamo che la Fiat ((( al tempo azienda succhiasoldi a cui è stato permesso nel corso degli anni di acquisire e distruggere (dopo aver depredato il possibile pur di non investire in ricerca) aziende automobilistiche, produttori di autocarri e trattrici agricole con i soldi dei contribuenti (dalla memoria corta) italiani e di aver usato la politica a propri scopi))) dovrebbe ringraziare questa nazione evitando di fuggire altrove. Certo, alla fine non e nemmeno un fatto di ringraziamenti etc, ma di mentalità. Difficile che un tedesco, un francese o un inglese possa digerire una ipotetica mossa del genere da parte dell'unica azienda automobilistica nazionale rimasta (dopo che ha fatto fuori tutta la concorrenza che aveva in patria grazie all'aiuto dei governi). Detto ciò il gruppo ha appena emesso il bonifico verso la Veba. Le case tedesche si guardino bene da questo nuovo colosso e attenti voi statunitensi perchè il virus Fiat è affamata di case automobilistiche e vi rovinerà la festa già tra qualche anno
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