Non vogliamo il nucleare, non vogliamo i combustibili fossili e vogliamo l'idrogeno...
Il problema non è il mercato, è la produzione dell'idrogeno stesso insostenibile con sole risorse non rinnovabili . L'idrogeno non è una fonte di energia ma un vettore energetico e, in quanto tale, trasporta l'energia che gli è stata fornita all'atto della sua generazione. Allo stato attuale la produzione di idrogeno come combustibile richiede maggiore quantità di energia di quella che esso effettivamente libera. Fatta 100 l'energia disponibile, nel caso si decidesse di impiegarla per produrre idrogeno per alimentare un motore a combustione interna automobilistico, per esempio, alle ruote arriverebbe solo il 16% di tale energia, a fronte di valori maggiori associati ai combustibili attuali. Se l'idrogeno è prodotto da fonti energetiche rinnovabili ci si può "accontentare" di questo rendimento energetico ma se la sua produzione è affidata ad energia derivante da combustibili fossili allora si riduce l'inquinamento e lo spreco di energia usando direttamente il combustibile liquido per alimentare l'auto.
Altro problema dell'idrogeno è l'elevato numero di trasformazioni che l'energia deve subire per andare a creare questo vettore di energia: ogni trasformazione ha un rendimento inferiore al 100% quindi ad ogni rendimento è associata una perdita: basti pensare che se si considerano 2 processi consecutivi con rendimenti del 90% e dell 80% il rendimento finale è del 72%. Per quel che concerne l'idrogeno l'energia (elettrica) deve essere prodotta (e se la produzione deriva da un combustibile c'è già un rendimento di mezzo), trasformata (altro rendimento), trasportata (idem), ri-trasformata (4° rendimento), poi viene il rendimendo derivato dall'elettrolisi dell'acqua a cui si seguono quelli derivanti dalla combustione in un motore a combustione interna e le relative perdite oppure quello delle fuel cell con le successive trasformazioni per portare energia alle ruote dai motori elettrici.
Prima si devono acquisire tecnologie come la fusione nucleare, fredda o calda che sia poi si può pensare all'idrogeno.
Anche firmando la petizione ciò avrebbe la sola conseguenza di far ricadere i costi di una distribuzione su larga scala di idrogeno e per una utenza limitata sulle spalle di tutti... di certo le compagnie petrolifere non faranno altro che aumentare i prezzi proporzionalmente alle spese, e continueranno ad incassare X. Per l'idrogeno a mio parere è ancora presto.