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GTVeloce 71

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  1. Il warm up serve a caricare i dati per il sistema di controllo gps della forcella di Rossi. L'elettronica serve anche a lui, non dubitare: che cosa pensi che faccia il "mago" Burgess la domenica mattina? E' anche per questo che Rossi ci mette un po' ad andare fortissimo dappertutto, deve acquisire informazioni per il settaggio delle e-Ohlins. Detto questo, bravo Valentino, quest'anno vincerà meritatamente, con il mezzo migliore, com'è ovvio e naturale in una competizione di mezzi meccanici. Colgo l'occasione per dire che io sono contro monogomma, limitazioni all'elettronica e palle varie: voglio vedere la competizione tecnica, sennò mi guardo il monomarca R6. Spero che la Michelin non abbandoni (anzi, ci fosse anche la Pirelli...) e che non prevalga la moda del "confronto tra uomini", che non ha senso in questo tipo di gare. Il pilota conta ed è giusto che conti, ma io voglio vedere che cosa fa la Ducati contro i colossi giapponesi. Visto che poi le moto gliele compro... E ammiro il dato tecnico: quest'anno Yamaha ha fatto una moto eccezionale, migliore - purtroppo - della Ducati. Visto che alla fine contano i risultati: basta vedere che cosa fa Lorenzo, gommato Michelin. Rispetto a Melandri... Stoner ci mette del suo, a volte anche troppo, nel senso che io ammiro il suo coraggio, ma ho paura che si faccia male. Mi piacerebbe che a volte facesse più il ragioniere, ma non tanto per fare punti che comunque quest'anno sarebbero inutili, quanto per restare intero per i prossimi anni. Io credo molto in quel ragazzo, è un talento naturale. Come lo era Kato... E non voglio aggiungere altro. Rossi è stato molto bravo a fare la formica nei gran premi in cui non aveva speranze: terzo, invece di cadere, e pian piano si è costruito il vantaggio che a sua volta ha costretto Stoner a rischiare troppo. Non da oggi: anche a Laguna Seca Stoner aveva pressione: quando sei venti punti dietro a un Valentino, grandissimo campione che male che vada arriva sul podio, non puoi fare altro che tirare alla morte e sperare di vincere sempre. Guidando così, prima o poi cadi. Ma ripeto, spero che non si faccia male: caro Casey, non preoccuparti di questo mondiale, ce ne saranno altri. Piuttosto, se proprio vuoi andare in quel modo (fantastico da vedere, lo ammetto), fallo nei circuiti lenti, nei tornanti, non nelle curve da duecento all'ora...
  2. Qualche tempo fa, appena concluso l'accordo con Bmw, dissi che speravo almeno in una 3er ricarrozzata, per avere una D a trazione posteriore. Le ragioni erano e rimangono, oggi e per me, le stesse: 1) la trazione posteriore è un valore aggiunto per Alfa Romeo, anche se può non esserlo per altre case "premium" (Audi) o con molto "heritage" (Citroen); 2) derivare a piene mani da un modello Fiat, per quanto valido, economico e di massa, è inappropriato, dal punto di vista della cifra tecnica complessiva, per una casa che aspiri al mercato "preium". Le due ragioni sopra esposte si combinano in questo modo: un'Alfa a TP, tecnicamente differenziata e superiore alle Fiat, in grado di esprimere una cifra tecnica e prestazioni stradali almeno pari a Bmw è un'auto che ha buone possiblità di piacere agli appassionati. Da qui parte la catena: piace agli appassionati, poi piace ai ricchi (se la fanno piacere ,perché così si sentono intenditori), poi piace alla gente comune (a cui piace sempre quello che i ricchi apprezzano e possiedono). E sale la quota di mercato e si remunerano gli investimenti. Ma il giochino funziona solo se c'è la condizione iniziale: un'Alfa a TP tecnicamente differenziata e superiore a Fiat. Se invece fai una Bravo a tre volumi, con le stesse sospensioni, gli stessi motori, le stesse prestazioni e doti stradali (perché questo avverrà con la Giulia, così come oggi la Mito è una Punto Abarth, e forse va pure peggio), niente. Rifai la fine di 155, forse peggio perché almeno quella aveva motori dedicati. La Giulia avrà una bella linea, ma "la bellezza non basta" (non era uno spot Alfa di qualche tempo fa?). Leggo che risparmiare sulle sospensioni vale 200 euro a macchina. Ecco, questo è un indicatore eloquente: secondo me questa strada non ha futuro. Con questo mercato, pensare al risparmio è perdente, perché non risparmierai mai abbastanza in un'economia mondiale che pompa ogni giorno i costi di produzione di tutto. L'unica possibilità è vendere di più, anche a costi maggiori. La torta è una e non si allarga: devi rubare le fette agli altri. A Bmw, a Mercedes, a tutti. Se la missione di Alfa Romeo non è quella di mangiarsi quelli che ora stanno sopra, non c'è futuro. Forse a Torino sanno che non ce la possono fare, non hanno la capacità tecnica o finanziaria. O forse non gli interessa. In entrambi i casi, vanno in campo per pareggiare e perderanno, come avviene da venti anni a questa parte. Concludo con l'IRI, visto che qualcuno diceva che non si deve sputare sulla Fiat visto che cosa aveva combinato l'IRI. Nel 1986 l'Alfa non stava molto peggio di quanto stesse la Fiat nel 2003. Poteva essere salvata, con nuovi investimenti, e risanata, come sta facendo adesso Marchionne. Ma si preferì venderla a quattro palanche e una pacca sulle spalle ad Agnelli. Ogni approfondimento sul tema sarebbe OT e mi fermo qui, ma nel 1986 c'era la 75, una macchina che ha venduto bene pur essendo stata concepita, di fatto, quindici anni prima e pur essendo rimasta sul mercato fino al 1992, sostanzialmente senza investimenti per aggiornamenti sostanziali tecnici e stilistici (e questo per volontà esclusiva di Fiat, che aveva già deciso di puntare sulla Tempra Veloce, la 155). La 75 era una signora macchina, come dimostra il fatto che, a quei tempi, era un'alternativa reale a Bmw e Mercedes. Fatta col culo, certo, ma guarda caso con uno schema tecnico particolare e a TP. Il problema è che oggi si fa la stessa scelta, si fa la Bravo Veloce (speriamo che sia almeno veloce...) a tre volumi e Sw e si punta tutto sul marketing per ramazzare un po' di soldi. Visione coerente con quella del gran capo, che non a caso per hobby siede nel consiglio di amministrazione di una banca svizzera e pensa ai soldi molto più che ai motori e del suo delfino, oggi capo di Alfa, che appunto è un venditore. Bravissimo venditore: capace di venderti merda per cioccolata. Fino a che non la assaggi. Certo, ormai l'hai comprata. La logica Fiat, nel breve periodo, può anche funzionare. La chiamano persino Giulia, e se si aggrappano ad un nome che fa commuovere gli alfisti, significa che - quando fa comodo - la tradizione delle vere Alfa Romeo va benissimo. La TP no, ma i nomi sì, eh? Qualcuno ci cascherà. Ma quando si accorgerà che dietro al nome non c'è la sostanza, della Giulia, non tornerà indietro a comprare Alfa. Ma non importa: per allora forse Marchionne e De Meo avranno fatto abbastanza soldi e potranno chiudere o vendere il marchio. Tanto i veri mezzi remunerativi, per loro, sono le ruspe CNH. Perché non ne chiamano una "Alfetta" e ci mettono i fari a led e la pelle in pieno fiore? Forse a qualche nuovo alfista le vendono...
  3. Dunque, ritorno alle notizie sulla prossima D Alfa, qualche settimana dopo le piccole speranze accese dall'accordo con BMW. Ingenuamente (sono sempre stato un po' ingenuo nel mondo dei motori), speravo che dall'accordo potesse uscire una 3er ricarrozzata come nuova segmento D Alfa Romeo. In altri termini, speravo che l'ultilizzo del pianale Xover o come si chiama, di derivazione Bravo, si fermasse alla 149 (e che un domani quel pianale fosse poi dato a Bmw per la nuova 1er). Invece leggo la conferma di quanto anticipato da 4R, cioè che la nuova D pure deriverà dal pianale Bravo e che quindi sarà TA/TI. Beh, mi dispiace. Mi dispiace per me, che avrei voluto nella vita riacquistare un'Alfa a TP e non lo farò (non credo che la 169 farà mai al caso mio). E fin qui, è un mio problema. Ma mi dispiace anche per Alfa, perché credo che questa scelta sia sintomatica e che non porterà a cose buone. Non dubito che riusciranno a fare una TA/TI ottima e magari prestazionalmente pari o superiore a Bmw. Né, tantomeno, dubito che di TA/TI rispetto a TP non si accorgerà quasi nessuno dei clienti, su strada. Però credo che a livello di immagine sarà un boomerang. E siccome i marchi che aspirano a diventare premium hanno sempre più bisogno di immagine, temo che Alfa fallirà l'obiettivo delle 300k auto vendute. Marchionne e De Meo passeranno, e il Biscione farà una triste fine. Oggi ho letto un articolo sul Sole, circa l'apparente paradosso dei marchi di auto di lusso, che nel mercato in crisi riescono a produrre grandi performance in termini di fatturato e utili. E in fondo l'analisi è semplice (forse persino semplicistica): sul low cost non c'è futuro in un mondo dominato da Cina e India e in cui il borghese occidentale medio tende ad impoverirsi inesorabilmente. Sopravviveranno Porsche e Maserati, ma non Alfa Romeo, se sarà soltanto un'ottima Fiat più veloce. Quando uscirà la nuova Giulia, sarà soltanto una "Bravo Veloce". Questo si diranno passaparola tutti gli appassionati, e il futuro di quella macchina sarà segnato prima che Quattroruote rilevi il suo 0-100 in 8'' netti o il giro a Vairano un secondo più veloce della 3er. Perchè proprio i fighetti, che oggi De Meo vorrebbe conquistare, diranno che senza la TP non è un'Alfa e non ha senso. Anche se non sanno esattamente che differenza passi tra la trazione davanti e dietro, anzi, proprio per quello. Paradossalmente, solo gli appassionati come noi e pochi altri diranno: beh, però va molto bene, anche se a TA. Proprio gli alfisti che ricordano la Giulia (quella vera) e la 75, potranno riconoscere che la nuova Bravo Veloce va fortissimo. Magari la compreranno anche, come il Fusi che alla fine la 147 l'ha presa e magari comprerà anche la Mito. Però i fighetti non la compreranno, perché è una Fiat. Il paradosso è questo: sembra che in Fiat vogliano rincorrere i clienti danarosi, quelli che chiedono e fanno immagine, sostenendo che gli alfisti nostalgici della TP sono dinosauri, e poi non si chiedono se non siano proprio quelle caratteristiche da dinosauri a rendere appetibile, oggi, un'Alfa Romeo per il fighetto danaroso. Vedremo, spero di sbagliarmi per il bene dell'Alfa Romeo e soprattutto delle tante persone in gamba che lavorano in Fiat e con quella Giulia si guadagneranno il pane. Però, che chiamino Giulia un'auto in vendita per i cento anni dell'Alfa e la facciano a trazione anteriore, derivata da una Bravo e con motori condivisi con tutte le altre Fiat, a me fa un po' tristezza.
  4. Scusate, ultimamente non ho riletto accuratamente il thread e forse mi sono perso qualcosa. Di qui la mia domanda: su Quattroruote di agosto tendono ad escludere che gli accordi Fiat - Bmw possano riguardare la futura D Alfa Romeo (che probabilmente si chiamerà, come da molti preventivato qua dentro, nientemeno che "Giulia"). Secondo 4R, insomma, la Giulia 2010 dovrebbe essere la solita Bravo ricarrozzata, tragicamente (almeno per me) a TA. Qualche insider sa qualcosa di più?
  5. Com'è noto in questo forum, Rossi mi sta sull'anima (niente di ragionevolmente fondato, mi sta sull'anima e basta), mentre sono un ducatista acceso e quindi ieri per me è stata una mazzata. Detto questo, penso che purtroppo Rossi sia ancora oggi più forte di Stoner. Non di tanto, ma l'esperienza conta in questi frangenti. Stoner è un ragazzo fantastico, ma a volte passa il limite della moto e va in terra, come ieri. Ci sta, peccato. Mondiale andato, con cinquanta punti Stoner dovrebbe vincere sempre e Rossi non fare mai più di terzo, o quasi. Beh... Penso anche io che tutte le storie della psiche siano puttanate. Fanno parte del circo mediatico che vuole Rossi semidio, in grado di vincere prima ancora di accendere la moto (e che personalmente aggravano la già corposa antipatia per il campione di Tavullia). Vabbè, spero in una bella gara del canguro a Misano.
  6. Ma questo è ovvio. Nel mio post infatti ho detto che Rossi è il più grande degli ultimi decenni e lo ho messo al pari di gente di Agostini e Hailwood. Più di così... Ma ho detto anche che adesso, nel presente, a mio avviso Stoner equivale Rossi. Il che non significa che se Stoner vince anche questo titolo diventa "migliore" di Rossi o, peggio ancora, Rossi diventa una buccia. Rossi una buccia non potrà mai più esserlo, in virtù di ciò che ha fatto e che resterà per sempre. Stoner, forse, potrà diventare un grande campione nei prossimi anni, se vincerà molti titoli. Vedremo. Mi sembra che molti di noi dicano le stesse cose, ma senza capirsi. Rossi è il più grande "nel tempo", ma se oggi Stoner lo batte resta il più grande "nel tempo" anche se non è più il primo "oggi". Altrimenti dovremmo dire che se uno vince venti titoli e poi a cinquant'anni, cieco, sordo e malato, viene passato da un ragazzo di venticinque, tutto ciò che ha fatto nella carriera viene cancellato. Ovviamente non è così, ma non credo che ci sia bisogno di ripeterlo: dire che oggi Stoner equivale Rossi non significa sminuire o ritrattare la convinzione per cui Rossi è il più grande degli ultimi trent'anni. Detto questo, molti sono gusti personali. Ad esempio Ax preferisce un rapporto uomo/mezzo più equilibrato di quanto non faccia io. Preferisce, come molti, il monogomma e io no. Ma sono gusti, io ad esempio trovo che ci siano fin troppe limitazioni tecniche. Mentre ad esempio non sono un grande fan della bagarre e dei sorpassi: mi piacciono, sì, ma non più di quanto mi piaccia semplicemente ammirare la moto che corre, anche da sola, sdraiata in una piegona a duecentotrenta all'ora. Anche per questo mi piace Stoner, e rispondo a Krestfallen: Stoner secondo me non guida tanto da millona. E' vero che apre il gas con una "manata" (cosa in cui è terrificante, come ebbe a dire anche Simoncelli, mi pare, qualche tempo fa: lo apre come se fosse un 125, hai voglia a controllo di trazione, la moto si scuote come un cavallo imbizzarrito), ma se fai caso lui ha anche una percorrenza di curva molto veloce. Lascia correre la moto - come un seicento, per capirsi - e si sdraia per tutta la curva. Credo che sia proprio questo il suo talento, che lo porta ad andare fortissimo sul giro: combinare il meglio della guida da "seicento" e della guida da "mille". E' anche per questo che mi piace molto. In bagarre è inferiore a Rossi, in frenata non lo so, perché secondo me Rossi lì ha un mezzo superiore (come Stoner ha un mezzo superiore in accelerazione).
  7. Metto da parte l'antipatia personale per Rossi. Rossi è certamente il più grande pilota degli ultimi venti anni, a mio avviso anche superiore a Doohan. E' a livello di Agostini e Hailwood (io aggiungo anche Wayne Rainey, secondo me l'unico che ha vinto con moto inferiori, come Rossi al primo anno Yamaha). Dico questo sulla base del suo passato. Il futuro non lo sappiamo, certo Valentino ha trent'anni e Stoner ventitre. Vedremo. Il presente. Rossi è Stoner si equivalgono. C'è chi è più forte in una cosa e chi in un'altra. Rossi è più forte in bagarre e Stoner sul giro assoluto. Per il resto, sono alla pari. A mio avviso, però, non ha senso dire che la GP8 è cucita addosso a Stoner, perché: 1) non si hanno prove reali di questo 2) se anche fosse, se l'è cucita lui, perché gli ingegneri non sono indovini. Questo secondo me porta a notare che Stoner va forte con un mezzo che per gli altri piloti è poco efficace, Rossi va forte con una moto che va abbastanza forte anche con Lorenzo, Edwards e persino Toseland, rookie in GP. Secondo me, con la stessa logica con cui si dice che è più forte quello che passa per primo sotto la bandiera a scacchi, va riconosciuto che Stoner molla due o tre secondi al giro a un Melandri che fino all'anno scorso era considerato un top driver, così come a Elias e Guintoli, mentre Rossi non fa altrettanto con gli altri piloti Yamaha. Questo è un fatto. Per il resto, elettronica, monogomma e palle varie secondo me sono discorsi senza senso. Il regolamento è questo e si corre con questo. Non è che se uno perde a briscola può pretendere che conti solo l'asso e non il tre. Bene l'elettronica e bene il confronto tra costruttori di gomme. E' un campionato mondiale, dove tutti devono poter competere per l'eccellenza. Altrimenti, perché non fare un monomoto? Tutti con la Honda HRC, ad esempio. Senza Suppo e senza Burgess. A me il monogomma non piace neanche in Formula Uno, c'è solo perché la Bridgestone è l'unica a reggere i costi. Poi, sta storia dell'elettronica che non fa vedere il vero valore del pilota. Allora facciamo così, corriamo con le MV di Agostini e vediamo se Rossi, con i freni vintage, fa le stesse staccate... Sono discorsi disallineati con la logica delle corse. Sono corse con mezzi meccanici, non maratone, conta il mezzo meccanico, conta la tecnologia. Rossi, ripeto, è un grande campione, ma io non sacrificherei mai la competizione meccanica a vantaggio della sola sfida umana. Per quello ci sono altri sport, c'è la boxe, c'è l'atletica leggera, c'è la scherma e tutto quello che volete. Queste sono gare di motori, io voglio vedere competere i motori, le elettroniche, le gomme, le catene, le benzine, i freni e considero piloti bravi quelli che portano il mezzo al limite e consentono il progresso tecnico. Che poi un domani arriva sulla mia moto. Io sono contento della mia Ducati, probabilmente se le gare fossero state monotutto solo per far competere i piloti, oggi la mia moto sarebbe peggiore. Ma questo è OT. Dico che secondo me oggi Stoner equivale Rossi. A chi dice "facile passare in rettilineo con un motore più potente" rispondo "facile impostare le curve con una moto più stabile". Uno a uno e palla al centro. Rossi ha vinto a Laguna Seca, bravo. Ma Stoner ne ha vinte altrettante, sinora, bravo anche lui. Rossi ha vinto nel corpo a corpo, bravo. Ma Stoner ha vinto partendo forte e lasciandolo lì, bravo anche lui. Cos'è, le partite di calcio sono vinte meritatamente solo uno a zero segnato al novantesimo o lo sono anche vinte quattro a zero di cui tre nel primo tempo? Non capisco perché le vittorie in solitaria "contino meno". Un'ultima cosa. Valentino al cavatappi ha avuto fortuna. Se lo rifa tre volte, due si sdraia e oggi noi celebriamo Stoner che ha definitivamente sconfitto Valentino costringendolo all'errore in bagarre. Non è successo e complimenti a Rossi, ma finita lì. A chi dice che Rossi fa cose che non fa un cazzo di nessuno dico che sinceramente a me il modo con cui Stoner esce dalle curve, a duecento all'ora con la moto che scodinzola come uno slalomista sbronzo, fa più impressione di qualsiasi altra cosa. Sarà perché a me in moto resta più difficile tenere il gas aperto quando va via dietro, che pinzare e buttarmi dentro;)
  8. Premesso che parlo da tifoso Ducati e che a mio avviso Valentino è un po' troppo "sborone" in generale, ieri secondo me è stata una grandissima gara, nella quale Rossi ha dimostrato di avere un vantaggio di esperienza su Stoner, ma un po' troppo aggressiva. Sono pienamente d'accordo con Stoner e Suppo: Valentino è un grande campione, ma gioca molto - e non da oggi - sul rischio incidente, soprattutto quando è molto avanti in classifica e sa che, andando in terra in due, il punteggio resta invariato e c'è gara in meno. Non mi piacciono per niente le dichiarazioni da bullo di periferia, tipo "queste sono le gare, baby", perché poi qualcuno muore e gli altri fanno finta di dispiacersi. Mi ricordo Valentino lagnarsi di Elias che lo aveva sbattuto in terra alla prima curva: quelle non erano gare ..."baby"? Valentino ha vinto con merito perché Stoner ha fatto un errore e l'ha pagato, ma è anche vero che lui lo ha passato al cavatappi tagliando la chicane, restando in piedi per pura fortuna e rischiando di sbattere Stoner fuori pista. In Formula Uno questo costa uno stop and go, si vede che in MotoGp il regolamento è diverso, ne prendo atto. Se la "battaglia psicologica" è sul rischio di incidente, beh, spero che alle prossime gare Stoner prenda il largo e se ne vada da solo. Vedo le gare da trent'anni, letteralmente, e credo di saper apprezzare il confronto anche quando i piloti non rischiano di ammazzarsi. Non mi piace chi esagera: se Stoner fosse stato una carogna, all'ultimo sorpasso di Valentino all'esterno avrebbe allargato la traiettoria fino al cordolo e il pesarese sarebbe andato sulla sabbia, probabilmente uccidendosi vista la velocità. E oggi chi avrebbe detto "sono le gare, baby"? Si sta esagerando, ragazzi, si sta davvero esagerando. Il motociclismo sta diventando, purtroppo, come tutto il resto: deve essere "estremo" se no la gente da casa non capisce che cosa succede in gara. Io vado in moto e so apprezzare anche semplicemente una piega fatta bene, se i telestorditi hanno bisogno di vedere i gladiatori, si comprino Sky con i canali di Vale Tudo, Ultimate Fight e k1 e si divertano con quello. E per favore arrestate Cereghini, quello che un tempo faceva una trasmissione in cui diceva "casco allacciato e prudenza" e poi sparava un'impennata di cento metri. E un coglione pericoloso, perché poi con questo mito della violenza in pista, del pilota "con le palle", il sabato e la domenica sui passi appenninici trovo tutti i ragazzotti con la R1 che fanno il gran premio. E anno dopo anno aumentano i mazzi di fiori deposti lungo i muretti e i guard-rail. Mi dispiace vedere che tanti appassionati vadano dietro ai deliri della cricca di Italia Uno. E Valentino, grandissimo in pista, lo diventa meno fuori, quando fa il "duro de noantri". Oggi il pesarese mi piace un po' di più come pilota, perché ha dimostrato di avere ancora il manico di sempre, ma un po' meno come uomo, perché fa lo sbruffone. Spero che non debba mai capire sulla propria pelle come sta Wayne Rainey.
  9. Sul ritorno di immagine legato alla TP credo che la questione sia un po’ più complessa. È sicuramente vero che oggi la grande maggioranza dei marchi premium (la triade, Lexus, forse Jaguar) non sono amati per le soluzioni tecniche raffinate, ma per l’immagine. Però è anche vero (o almeno così mi pare) che queste auto siano effettivamente molto sopra la media per qualità e per raffinatezza tecnica. Quindi è difficile negare che ci sia comunque un collegamento, per quanto “lasco”, tra la macchina “veramente” buona (per estetica, qualità e appunto raffinatezza tecnologica) e il suo successo commerciale. Difficile che un cesso diventi di moda e soprattutto lo resti a lungo. Forse la catena è fatta così: agli intenditori piace la macchina buona; ai ricchi piace la macchina che piace agli intenditori, perché così si sentono tali anche loro; alla massa piace la macchina che piace ai ricchi perché così si sentono ricchi anche loro... Alla fine, comunque, alla massa piace la macchina buona. Detto questo, la TP in Alfa è importante. La TP serve sulle auto con velleità sportive, perché ancora oggi, pur con i progressi tecnici (meccanici ed elettronici), la TP permette di gestire meglio le potenze elevate, indispensabili (a parità di peso) per avere prestazioni, appunto, sportive. Hai voglia ad alluminio, ma quando fai berline di 4,70 metri con interni di lusso, condizionatori, navigatori e palle varie, fai macchine da 17 quintali. Una macchina da 17 quintali, per andare “forte” abbisogna di tanti cavalli, che scaricati sulle sole ruote anteriori creano problemi. Fin qui è semplice, anche se ancora la massa non lo capisce. Ma non importa: per le ragioni suddette, basta che lo capiscano gli intenditori: i ricchi e poi la massa, nel lungo periodo, seguiranno. Certo, a patto che ci sia la linea e la qualità, ma quelle non sono sostitutive della meccanica raffinata: questo secondo me è stato un errore Fiat del passato, pensare che l’esclusività tecnica non fosse così importante per un marchio premium o preteso tale. A mio avviso, non rileva molto il fatto che la clientela di molti marchi non rimpianga la TP: per Fiat, Peugeot, Ford, Opel, Volkswagen, la TP non era una scelta di raffinatezza tecnica, ma solo retaggio di un passato in cui non sapevano fare le TA. Basti pensare al fatto che la TA, per Lancia, aveva lo stesso significato (scelta di tecnologia raffinata) che aveva la TP per Alfa. Quindi il mancato rimpianto della TP nei clienti dei costruttori generalisti dipende dal fatto che appunto sono “clienti generalisti”. Gli intenditori, che come ho detto sono poi i veri creatori delle tendenze, non sono generalisti e sanno che per fare berline medio-grandi sportive ci vuole la TP. Qualcuno ricorda Ferrari, Porsche, Aston Martin, Lamborghini, Rolls Royce, Bentley, Jaguar, Maserati a trazione anteriore? Io no. MB e BMW dalle medie in su non mettono TA. Lexus, che pure ha iniziato dopo e al limite era più svincolata dall’heritage, non fa nessuna TA. Solo Audi fa TA, ma guarda caso non appena le potenze salgono si rifugia nell’integrale. Qualcosa vorrà dire. Secondo me non importa che il 90% dei clienti non sappia neanche dove sta la trazione della propria auto, tanto comunque il 90% dei clienti segue, come un compatto gregge di pecore, quelli che “scelgono” per loro (e loro neanche lo sanno). Quelli che scelgono, però, secondo me un’Alfa Romeo la scelgono più volentieri a trazione posteriore.
  10. Ancora non si sa niente di certo, ma già si affilano i coltelli tra le fazioni: non c'è che dire, quando si parla di Alfa Romeo la discussione non è mai banale;) Ad ogni modo, mi par di capire che c'è chi vede l'eventuale fornitura di tecnologia Bmw per AR come una specie di resa all'invasore straniero. Io non so, non ho avuto tempo di riflettere e avrò tempo di farlo nei prossimi mesi. Però mi chiedo che Alfa Romeo vogliano quelli che "non comprano la prossima D Alfa (Giulia?) perché crucca". E' una questione di nazionalità degli azionisti delle aziende che progettano o fabbricano la maggior parte dei componenti dell'auto? Di nazionalità degli operai delle aziende che progettano o fabbricano la maggior parte dei componenti dell'auto? Dello Stato in cui hanno sede legale le aziende che progettano o fabbricano la maggior parte dei componenti dell'auto? Questo non mi è molto chiaro. Se Bmw fornisce i pianali, ma non i motori va bene lo stesso, va bene a metà, non va bene per niente? Viceversa? Se Fiat fornisce tutto e ci piazza un marchio va meglio? Perché? Io penso che Alfa Romeo, nell'accezione che ancora tanto sangue fa scorrere nelle vene sia, come tutte le cose veramente importanti, un'idea. Un'idea che prescinde dai capitali, dalla nazionalità degli uomini che tentano di realizzarla, dagli indirizzi stampati sulle carte intestate. In questo senso, capisco anche chi dice che negli ultimi venti anni la maggior parte delle Alfa Romeo sono state costruite ...da Bmw. Io non penso proprio questo, ma capisco il perché di questo ragionamento. Alfa Romeo è il sogno possibile. L'auto migliore (per doti stradali, per avanguardia tecnica, per spirito) ma ancora accessibile alle persone normali, a differenza di Ferrari o simili. Ebbene, in questa accezione, Alfa Romeo è stata tale fino alla fine degli anni Settanta. Già negli anni Otttanta stava venendo raggiunta. Col passaggio alla Fiat, quella Alfa Romeo secondo me è finita. Non che le 156 o le 147 siano state cattive macchine, ma erano "un'altra cosa" rispetto a Giulia e Alfetta. Ora, sinceramente, una 3er italianizzata (magari addirittura con motori FPT, tuning diverso, linea ovviamente diversa) non mi pare meno "vera Alfa Romeo" della 159, ma neanche della 156, perché è simile alla "idea" Alfa Romeo più di quelle (TP, tecnologia uber alles, carattere sportivo). Vogliamo metterla sullo sportivo? Bene, c'è forse qualche 159 del WTCC? No, però ci sono le 3er. E qui sta il punto: a me pare che Bmw, attualmente, sia il riferimento delle berline con carattere sportivo e tecnologia "fine", avanti a tutti o quasi. Quello che era Giulia negli anni Sessanta e Alfetta negli anni Settanta. Quell'Alfa Romeo non tornerà, perché l'orologio della storia non torna indietro: non ci sono più le condizioni economiche, sociali, politiche per farlo, neanche se Luraghi, Busso e Satta Puliga resuscitassero dalla tomba fra tuoni e fulmini. E questo, va poi detto, non è solo colpa di Fiat: Alfa Romeo, nelle condizioni di farsi regalare ai torinesi, ci si è messa abbastanza da sola (nel senso di IRI...). Hanno voluto fare Alfasud e secondo me i conti non sono più tornati. Come dicevo, le macchine le fanno gli ingegneri, ma se gli economisti mandano all'aria i conti, arriva una mattina in cui gli ingegneri non trovano più il tecnigrafo (si usa ancora?, beh ora c'è il CAD) perché lo hanno pignorato e venduto all'asta. Fiat non ha il fiato economico per progettare berline medie, a grande tecnologia, sportive, TP e gran cazzi. La scelta è fra smettere di provarci (e chiudere il marchio, a questo punto) o farsi aiutare da chi, fra i concorrenti, è il numero uno in questo campo. Come si dice a Roma: che volemo fà?
  11. Forse sono semplicistico, ma credo che dietro una (ancora eventuale e non certa) alleanza Fiat - Bmw stiano le prospettive economiche ed energetiche mondiali, più che le scelte di marketing e le filosofie costruttive. Con queste nuvole all'orizzonte, le case automobilistiche hanno innescato una corsa che porterà a pochi gruppi mondiali. In Europa ci sono i grupponi VW, Mercedes e Renault-Nissan, molti marchi di proprietà altrui (americana, indiana) e pochissimi gruppi di medie dimensioni ancora indipendenti, come appunto Fiat e Bmw. Forse a Torino e Monaco hanno pensato che nei prossimi anni, con il petrolio a 200 dollari, la crisi economica mondiale e il mercato saturo, da soli non ce la faranno e si sono alleati. Le macchine verranno di conseguenza. Il fatto è che gli appassionati vorrebbero che le decisioni fossero prese soltanto dagli ingegneri, ma è anche vero che gli economisti devono creare le condizioni affinché gli ingegneri... conservino il posto di lavoro;) Avremmo voluto tutti un'Alfa Romeo indipendente in grado di rifare una Giulia o un'Alfetta. Ma forse dovremo ringraziare una 3er con qualche particolare nostrano, se fra dieci anni il marchio Alfa Romeo esisterà ancora.
  12. GTVeloce 71

    Moschea ad Arese

    Leggo stamattina sul Corriere della Sera che il Comune di Milano sta valutando dove costruire una nuova moschea. Quella di Viale Jenner sarebbe inadeguata e, in vista dell'Expo, si penserebbe ad una nuova struttura. E fin qui, niente di strano. Senonché, una delle principali aree candidate sarebbe nientemeno che l'ex stabilimento Alfa Romeo di Arese. Qualcuno (soprattutto fra i milanesi addentro alle "segrete cose") ne sa qualcosa di più?
  13. Ecco, appunto: io non ritenevo quella Yamaha una gran moto, figurati... Ma mi sta benissimo proprio il paragone con Rainey, che ai tempi era il mio preferito (e se non si fosse rotto la schiena...). Comunque, certo che la Ducati non è un trabiccolo, ma la sua instabilità è un problema reale. Ed è vero che se Stoner se ne andasse altrove sarebbe un problema, ora come ora, per Ducati. Però a me sta bene che continuino a fare le moto con telaio a traliccio, come quelle di serie: portano in gara la loro filosofia costruttiva e questo per un ducatista (non solo tifoso, sono alla mia terza Ducati) è molto bello. Sembra che stiano sviluppando un traliccio di carbonio, chissà... Comunque, per chiarire in generale il mio pensiero: io non credo che si possano fare valutazioni del tipo "quella moto è fatta per Tizio e quindi è ovvio che la sappia guidare" e simili. Penso che non si possa che guardare il cronometro: quale che sia la moto, se un pilota rifila sempre e comunque un secondo al giro al compagno (a volte anche due secondi...), i casi sono due, o è un campione o il compagno è una sonora pippa. Siccome si sta parlando di Loris Capirossi e Marco Melandri, io propendo per la prima spiegazione.
  14. Premetto che sono ducatista e quindi tifoso. A mio avviso Rossi è un campione, questo lo sappiamo. Ma Stoner non è da meno e certamente non è "due spanne" sotto a Rossi. Il fatto è che, a parte le favole (e il commento delirante ed intollerabile di Italia1, meno male che ieri ho potuto vederla su Eurosport), la moto conta moltissimo. E' uno sport di motori, contano i mezzi. Gli sport dove contano (solo) gli uomini sono altri, vedi atletica, nuoto, ciclismo, pugilato. Una cosa la dico: l'anno scorso tutti a belare perché Stoner aveva il mezzo migliore: non sarebbe stato "giusto", secondo alcuni, tanto che c'era chi invocava il monogomma. E allora perché non il monomoto? E il monosetup? Così vediamo davvero quanto conta il pilota... Balle: esistono apposta i campionati monomarca, che infatti non sono campionati mondiali e non ci corrono i campioni. Noto che quest'anno che Rossi è tornato in testa al mondiale nessuno invoca più la "par condicio mechanica"8-) Ciò posto, Rossi adesso ha un mezzo largamente superiore, e come hanno detto in tanti, la cosa è dimostrata dal fatto che il suo compagno di squadra va forte quanto lui (andrebbe, perlomeno, infortuni a parte) e che le Yamaha clienti sono altri due missili. E questo è un fatto. Stoner ha sempre messo molto del suo, anche l'anno scorso. La Ducati non era così superiore a tutte le altre, altrimenti anche Capirossi ci avrebbe combinato qualcosa. E non si può dire che la Ducati 2007 era superiore "perchè aveva più motore": una moto non è solo motore, è anche e soprattutto telaio. E la Desmosedici si muove da far paura, solo che Stoner ha più manico degli altri. Melandri sta facendo un campionato da piangere, rischia che lo caccino fuori: l'anno scorso Edwards non faceva così schifo con la Yamaha. Quindi Stoner non è sotto di due o una o mezza spanna a nessuno. Anche ieri, avete visto tutti come gli si muoveva la moto mentre combatteva con Rossi. Avrei voluto vederci qualcun altro... Inoltre, Stoner non bela dopo la gara: ha detto che insoddisfatto perché ha commesso errori (ed è vero, qualche errore lo ha fatto). Però rimane un grandissimo pilota e un grande campione: diamogli tempo, ha 22 anni e molte stagioni davanti a sè per vincere diversi titoli. Piuttosto, è la Ducati che conduce una lotta titanica contro i colossi giapponesi: quest'anno non ce la fa, e c'era da aspettarselo. Ma io la tifo ancora di più, proprio per questo.
  15. Ciao SuperK. Vedo solo adesso il topic, ma visto che chiedi lumi sul Monster ti dico la mia. Ne ho avuti due, vecchi 900 a carburatori. E' una moto ottima per divertirsi sui tornanti, ma in città è poco pratica. Innanzitutto non hai alcuno spazio di "bagagliaio", il che significa che il casco te lo porti appresso e le borse o gli zaini te li tieni a tracolla. Poi l'assetto è rigido come una panca, nel senso che in città, tra buche e pavè, sei sempre ad alzarti in piedi per non danneggiare la tua virilità... Infine, come tutte le nude, è perfetta per inzaccherarsi come un maiale quando piove. Detto questo, io la usavo in città tutti i giorni8-) E adesso comunque giro con una motociclettona pesante (la ST3). Quindi, l'importante è che tu sappia bene a che cosa vai incontro, poi la scelta è tua. Se non altro, i nuovi mostrilli hanno la frizione in bagno d'olio che dovrebbe essere un po' più morbida (anche se stacca meno bene di quella a secco nelle cambiate cattive, dicono). Della Bmw non so dirti. Il motore è nuovo nuovo, non so se va bene o ha problemi di gioventù. Certo a me l'idea del bicilindrico parallelo proprio non piace, ma è un'ostilità "ideologica". Non ti flippare sui cavalli alla ruota verificati da Motociclismo, quando vai non è quello che conta. Semmai è l'erogazione a darti gusto o meno, e su quello il confronto Ducati-Bmw è, a mio modesto avviso, impietoso (per le bavaresi: sembrano un po' "elettriche"). Però, ripeto, di Bmw ho guidato soltanto Kappa (1100) e Boxer (850 r e 1200 Gs): non conosco questo bicilindrico nuovo, magari è fantastico. Altra leggenda metropolitana che (oggi) è sfatata è quella della scarsa affidabilità Ducati: è pari a quella Bmw. Semmai sono le giapponesi (soprattutto Honda) ad essere più affidabili delle europee, in generale. Hai già detto però che le giapponesi non le vuoi, quindi non sto neanche a dirti che per l'utilizzo che dici tu andrebbe bene ad esempio un Transalp... Beh, penso di averti detto abbastanza: un ultimo consiglio, se puoi, provale bene prima di comprarle. Lamps
  16. La-bas nous avons el diablo, eeh? Eh eh eh... Penitenziagite! Ma.. maghnificentissimo Signore I am not an eretico, I am filius Sancti Benedicti...
  17. "Beve come un alpino" la rivendo subito. La VFR è una gran moto, io ho guidato il modello prima di questa (cos'era, il MY97?, insomma quella là) e concordo sulla tua sensazione. Un allungo tremendo, comunque, tirai una terza e dovevano arrestarmi. Mi sembrò un motore più sportivo che "viaggiereccio". Però il VFR è un gran mezzo, senza dubbio.
  18. Beh, bravi. Molti non ci riescono. Mi permetto solo di notare che se lui ti sta davanti, sul misto, perché "ha 130 cv" rispetto a te che ne hai "solo 103", significa che oltre al manico avete anche una buona stella che vi accompagna. Ad ogni modo, capisco che il mostrillo 696 non sia la moto per voi.
  19. Grazie. In effetti, è una moto assolutamente fantastica, sono contentissimo. L'unico difetto è la posizione della batteria, dentro la semicarena destra: se devi attaccare i morsetti, ti tocca smontare mezza moto. Per il resto, la consiglierei a chiunque. Mi è dispiaciuto che la Ducati abbia smesso di produrla, ma il fatto è che non la vendevano. Almeno qua in Toscana se ne vedono pochissime, mi pare che al Nord sia andata un po' meglio, ma evidentemente non giustificava il mantenimento della linea di produzione. Purtroppo, molti potenziali utenti di questa moto continuavano a rivolgersi a costruttori ritenuti più esperti nel settore sport touring (da BMW con le sue K, a Honda con la VFR), forse anche frenati dal pregiudizio (una Ducati per viaggiare: e se mi si guasta in cima allo Stelvio?). Comunque, le poche in vendita usate hanno prezzi molto vantaggiosi: sono un ottimo affare. A patto di non doverle rivendere:?. Io la mia la tengo, quindi non mi interessa... Sentivo dire che forse Ducati ha in mente di studiare qualcosa di nuovo per viaggiare, forse approfitteranno del momento di cambiare la Multistrada (che anche quelle non è che le vendano a mazzi, eh) per decidere un nuovo modello per i Ducatisti motoviaggiatori. Quanto al motore, il desmotre è splendido, però come spesso accade alle perfette vie di mezzo, non è abbastanza diverso dal due valvole ad aria (un po' di allungo in più) né dal desmoquattro (rispetto al quale è solo un po' più fruibile ai bassi). Anche qua, non c'era abbastanza differenza per mantenere la produzione. Speriamo che un domani non ci siano problemi per i pezzi di ricambio:pz. Ad ogni modo, se dovessi rifarla io, la farei con un "muso" un po' più moderno, il desmoquattro 1100 della 1098 con una diversa fasatura (con l'iniezione gira tondo anche ai bassi) e 30 cv in meno e l'ABS (la Ducati aveva un eccellente ABS, peccato davvero che ora non ci sia). Ma non sono Del Torchio... Uhm, sono un po' OT...
  20. Tornando IT sul pompone, dico la mia esperienza dopo tre Ducati (due Monster 900 carburatori e adesso una Sporttouring ST3). Le rilevazioni sulla carta, nelle moto come nelle macchine, lasciano il tempo che trovano. Il Monster è una moto da strada, non da pista. Su strada, e in particolare sui passi (alpini o appenninici), fra i tornanti, il Monster è un mezzo di efficacia micidiale. L'erogazione del bicilindrico Desmo è perfetta così e si combina con la ciclistica: il risultato è che su quei percorsi tieni dietro non solo le altre nude 4 cilindri, ma anche le sportive. Sul passo servono settanta cavalli e una buona ciclistica (e parecchio manico;)): il resto sono pippe da bar. Il Monster è generalmente superiore a tutte le concorrenti nel comparto ciclistico. Le giapponesi, che costano meno, hanno sospensioni nettamente inferiori e si vede. Per esperienza personale, non ne prenderei mai una e non si tratta né di "heritage" né altro: le giappe quando freni cattivo vanno spesso con la forcella a pacco. E alla lunga c'è anche verso di farsi male. Anche il traliccione Ducati è spesso superiore ai telai della concorrenza: ricordo i Fazer (sia 600 che 1000) che per fare le curve ...si deve fare manovra:?. E poi, c'è la questione del gusto. Il pompone, ad avviso di moltissimi motoclisti, è un motore molto emozionante, a livello "fisico": sarà perché ti fa tremare le palle quando spalanchi, sarà per la "schiena" che ti fionda fuori dalle cruve, sarà anche per quel suono di chincaglieria metallica (parlo di quelli con la frizione a secco) che, come dice un mio amico "un'altra moto la porti in officina, la Ducati lo deve fare"... non lo so, però le Ducati sono moto-moto. Il Monster è certamente un fenomeno di moda e marketing, però la moto c'è. Sennò facciamo il solito discorso: "le bmw le vendono solo ai fighetti che non capiscono niente". E sappiamo che non è vero. E quindi, se dal 1993 quella moto continua a dire la sua, è semplicemente perché funziona, perché fa quello che promette. L'unico vero difetto è il prezzo, ma non so se una giapponese, euipaggiata con sospensioni decenti, costerebbe tanto meno. Ora, poi, è migliorata molto l'affidabilità. Prima erano dolori, io con il mio primo Mostro ho snocciolato diversi calendari::~ Adesso che ho preso una moto più adatta a viaggiare, continuo a ricordare con piacere la reattività fulminea e la brutalità di erogazione del mio vecchio mostro. Non ho provato la 696, ma sono convinto che i suoi 80 cv dichiarati all'albero siano più che sufficienti per togliersi delle grandi soddisfazioni. Certo, se uno vuole fare le sparate in autostrada o andare in pista, non è la moto giusta. Ma non lo è neanche la Hornet o la Fazer o la Kawa Z.
  21. Eccomi anche io, considero Nineteen Eighty Four un vero e proprio capolavoro. Concordo totalmente con Stev66 (avevo notato "archepensevoli spanciasentire Socing";)) circa il fatto che sia meglio in inglese soprattutto per la "neolingua". Io l'ho letto in italiano e infatti vorrei leggerlo in inglese. Di Orwell ho invece letto in inglese Animal Farm (La Fattoria degli Animali): altro capolavoro, che però va bene lo stesso anche in italiano. Ad ogni modo: "all animals are equal, bot some animals are more equal than others" è - tragicamente - una verità. Ma non voglio andare OT con Animal Farm. Per finire: non trovo pesante lo stile di 1984, anzi. Piuttosto, non ho mai visto il film: leggendovi, pare che ne valga la pena.
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