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Albizzie

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  1. so sempre bbbono, la mia era una battuta travestita da osservazione
  2. quell' idiota campagna del ministero della sanità? neanche la conosco. lasciamo perde, va...
  3. per quanto riguarda il mercatino italiano, anche all'estero a parte le notizie fasulle non ci sono stati grandi movimenti. di spessore mi vengono in mente deco e Bosingwa al cessy e Mascherano al liverpool (che in compenso ha dato via crounch, riise e anderson-son-son). per il resto solo chiacchiere.
  4. Martin, dai che oggi vi regaliamo un po' di milioni (almeno così dicono). intanto trastullati con questo regalino PER TE: http://www.marione.net/downloads/downmain.php?action=download&id=476
  5. si, si... scusa se non mi son spiegato bene. il ricordo della 147 3 volumi l'ho riesumato io... solo che non ricordavo fosse sulla base dell'ultima serie, nè tantomeno che si chiamasse "oggi"
  6. boh... è il nome "oggi" che non mi torna... però non ho trovato null'altro in proposito. avrai ragione tu.
  7. cavolo! neanche io sapevo di questa versione :shock: non c'era proprio la 147? io m riferivo a quella.
  8. ...come gli automobilisti del resto che dimostrazione stupida e inutile!
  9. e la 147 3 volumi??? il difficile è trovare una foto...
  10. evidentemente hai un distribuitore vicino casa, TUTTI i gironi. a differenza di quello che accade vicino la mia abitazione.
  11. è vero. per quelle già emesse IN TEORIA il comune dovrebbe mandare una lettera a casa con la data di nuova scadenza (così hanno detto).
  12. il mio primo post era ancora InTopic con l'altro Topic. che mod pronti e svegli che abbiamo
  13. ma possibile che sul sito italiano di acer non c'è traccia dell'One100? oppure non ho trovato il link?
  14. non vorrei andare in OT, ma anche l'acer one comincia ad essere interessante.
  15. intanto ieri ho visto l'eee 700 in vendita a 259. strano, il listino ufficiale lo porta ancora a 299. avevano anche il 900 ai consueti 399.
  16. avevo premesso di essermi informato per quanto riguarda le mazda. però su internet o su alcune riviste il problema sembra comune anche altre marche. scusa, di che? desmo, prova a afare una ricerca dpf-mazda
  17. come possibile acquirente mazda mi ero molto informato. non è solo questione di temperatura, se ben ricordo la generazione del filtro dura diversi km con motore intorno ai 1500-2000giri/min se si rallenta o peggio si ferma il motore il ciclo di pulizia si interrompe. è proprio questo start-stop che farebbe trafilare il gasolio necessario alla pulizia del filtro nell'olio motore rendendo doveroso il cambio ben prima degli intervalli prescritti. io ho parlato di dpf. problemi simili ma meno frequenti li hanno avuti/li hanno fiat, renault (1.5) e wv/audi.
  18. i problemi si possono ancora presentare sui dpf se si usa l'auto prettamente per percorsi cittadini e trafficati. se ne è parlato molto e molto ancora se ne parla. in teoria basterebbe fare una tiratina al motore ogni tanto. ma non vedo perchè vendermi per normale un prodotto dove ci dovrebbe essere scritto "usare fuori città"
  19. In tempi e topic di revival, di ricordi come dimenticare il famoso slogan Gli scarti dovevano essere smaltiti ma tornavano sugli scaffali La Finanza, con le intercettazioni, ha scoperto anche connivenze dell'Asl La truffa dei banditi della tavola rivendevano il formaggio avariato dal nostro inviato PAOLO BERIZZI CREMONA - Nel formaggio avariato e putrefatto c'era di tutto. Vermi, escrementi di topi, residui di plastica tritata, pezzi di ferro. Muffe, inchiostro. Era merce che doveva essere smaltita, destinata ad uso zootecnico. E invece i banditi della tavola la riciclavano. La lavoravano come prodotto "buono", di prima qualità. Quegli scarti, nella filiera della contraffazione, (ri)diventavano sottilette, formaggio fuso, formaggio grattugiato, mozzarelle, provola, stracchino, gorgonzola. Materia "genuina" - nelle celle frigorifere c'erano sottilette datate 1980! - ripulita, mischiata e pronta per le nostre tavole. Venduta in Italia e in Europa. In alcuni casi, rivenduta a quelle stesse aziende - multinazionali, marchi importanti, grosse centrali del latte - che anziché smaltire regolarmente i prodotti ormai immangiabili li piazzavano, - senza spendere un centesimo ma guadagnandoci - a quattro imprese con sede a Cremona, Novara, Biella e Woringen (Germania). Tutte riconducibili a un imprenditore siciliano. Era lui il punto di riferimento di marchi come: Galbani, Granarolo, Cademartori, Brescialat, Medeghini, Igor, Centrale del Latte di Firenze. E ancora: Frescolat, Euroformaggi, Mauri, Prealpi, e altre multinazionali europee, in particolare austriache, tedesche e inglesi. E' quello che si legge nell'ordinanza del pm cremonese Francesco Messina. Un giro da decine di milioni di euro. Una bomba ecologica per la salute dei consumatori. Le indagini - ancora aperte - iniziano due anni fa. A novembre del 2006 gli uomini della Guardia di Finanza di Cremona fermano un tir a Castelleone: dal cassone esce un odore nauseabondo. C'è del formaggio semilavorato, in evidente stato di putrefazione. Il carico è partito dalla Tradel di Casalbuttano ed è diretto alla Megal di Vicolungo (Novara). Le due aziende sono di Domenico Russo, 46 anni, originario di Partinico e residente a Oleggio. E' lui l'uomo chiave attorno al quale ruota l'inchiesta. E' lui il dominus di una triangolazione che comprende, oltre a Tradel e Megal, un terzo stabilimento con sede a Massazza, Biella, e una filiale tedesca. Tradel raccoglie, sconfeziona e inizia la lavorazione. Megal miscela e confeziona. A Casalbuttano i finanzieri trovano roba che a vederla fa venire i conati. Prodotti caseari coperti da muffe, scaduti, decomposti e, peggio ancora, con tracce di escrementi di roditori. Ci sono residui - visibili a occhio nudo - degli involucri degli imballi macinati. Dunque plastica. Persino schegge di ferro fuoriuscite dai macchinari. La vera specialità della azienda è il "recupero" di mozzarelle ritirate dal mercato e stoccate per settimane sulle ribalte delle ditte fornitrici, di croste di gorgonzola, di sottilette composte con burro adulterato, di formaggi provenienti da black out elettrici di un anno prima. "Una cosa disgustosa - racconta Mauro Santonastaso, comandante delle fiamme gialle di Cremona -. Ancor più disgustoso - aggiunge il capitano Agostino Brigante - , è il sistema commerciale che abbiamo scoperto". Non possono ancora immaginare, gli investigatori, che quello stabilimento dove si miscela prodotto avariato con altro prodotto pronto è lo snodo di una vera e propria filiera europea del riciclaggio. Mettono sotto controllo i telefoni. Scoprono che i pirati della contraffazione sono "coperti" dal servizio di prevenzione veterinaria dell'Asl di Cremona (omessa vigilanza, ispezioni preannunciate; denunciati e sospesi il direttore, Riccardo Crotti, e due tecnici). Dalle intercettazioni emerge la totale assenza di scrupoli da parte degli indagati: "La merce che stiamo lavorando, come tu sai, è totalmente scaduta... ", dice Luciano Bosio, il responsabile dello stabilimento della Tradel, al suo capo (Domenico Russo). Che gli risponde: "Saranno cazzi suoi... " (delle aziende fornitrici, in questo caso Brescialat e Centrale del Latte di Firenze, ndr). Il formaggio comprato e messo in lavorazione è definito - senza mezzi termini - "merda". Ma non importa, "... perché se la merce ha dei difetti. .. io poi aggiusto, pulisco, metto a posto... questo rimane un discorso fra me e te... " (Russo a un imprenditore campano, si tratta la vendita di sottilette "scadute un anno e mezzo prima"). Nell'ordinanza (decine le persone indagate e denunciate: rappresentanti legali, responsabili degli stabilimenti, impiegati, altre se ne aggiungeranno presto) compaiono i nomi delle aziende per le quali il pm Francesco Messina configura "precise responsabilità". Perché, "a vario titolo e al fine di trarre un ingiusto profitto patrimoniale, hanno concorso nella adulterazione e nella contraffazione di sostanze alimentari lattiero-casearie rendendole pericolose per la salute pubblica". Il marchio maggiormente coinvolto - spiegano gli investigatori - è Galbani, controllato dal gruppo Lactalis Italia che controlla anche Big srl. "Sono loro i principali fornitori della Tradel. Anche clienti", si legge nell'ordinanza. Per i magistrati il sistema di riciclaggio della merce si basa proprio sui legami commerciali tra le aziende fornitrici e la Tradel. Con consistenti vantaggi reciproci. Un business enorme: 11 mila tonnellate di merce lavorata in due anni. Finita sugli scaffali dei discount e dei negozi di tutta Europa. Tremila le tonnellate vendute in nero. E gli operai e gli impiegati? Erano consapevoli. Lo hanno messo a verbale. Domanda a un'amministrativa: "Ha mai riferito a qualcuno che la merce era scaduta o con i vermi?". Risposta: "No, tutti lo sapevano". (4 luglio 2008) La truffa dei banditi della tavola rivendevano il formaggio avariato - cronaca - Repubblica.it
  20. in CL ci devi andare ben attrezzato altrimenti fai la fine di udinese, chievo e lazio che poi rischi la B. a proposito l'udinese ci è arrivata con tutte le 4 mafiose in campo, e la fiorentina due anni fa ci sarebbe arrivata se non fossero state le penalizzazioni.
  21. a metà? ufficialmente il CM è aperto da 3 giorni. poi stronzata più, stronzata meno..
  22. inatnto la lega annuncia una nuova regola che modificherà il calciomercato, giusto perchè si vogliono chiudere le barriere:
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