jameson
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Il problema non è che non si produrranno più componenti per auto. Il problema è che non si produrranno più componenti per auto in Europa quando tutta la produzione sarà finita in Cina. Questi danno per scontato che si potrà passare dal produrre auto termiche qui al produrre lo stesso numero di auto elettriche sempre qui, il che è evidentemente non vero, sia perché dati i prezzi se ne venderanno di meno, sia perché data la commoditizzazione verranno prodotte direttamente in Paesi a basso costo della manodopera e meglio attrezzati per le produzioni in grandissima serie.
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Il problema è che le emissioni di CO2 non si possono misurare ma solo calcolare. Se nel calcolo usi solo quelle allo scarico e non quelle prodotte in centrale, potrai sempre far passare il messaggio che muoversi in EV ha emissioni zero.
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L'anno prossimo ci sono le elezioni.
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Hai capito male. Il blocco è per tutti i motori termici. Da quanto ne so è la prima volta al mondo che si vieta una tecnologia a prescindere senza imporre invece un limite, per quanto impossibile, sulle prestazioni (vedere le lampadine a incandescenza messe fuori omologazione dall'efficienza nei tagli di alta potenza, mica hanno vietato il tipo di lampada, hanno solo imposto un'efficienza non raggiungibile dalle lampadine a incandescenza attuali). Il 2026 è una tappa imposta da Italia e Germania come scappatoia, probabilmente prevedendo che allora la composizione del Parlamento europeo sarà diversa e che gli effetti sulle tasche e sulla vita dei cittadini saranno abbastanza evidenti da far buttare giù almeno in parte il castello.
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Adesso l'energia si fa col metano e col carbone. Quando riusciremo a non farla più, si potrà parlare. Al momento non c'è non solo la certezza, ma neanche l'idea di come riuscire a produrre l'energia elettrica a CO2 zero. Se voglio attraversare un burrone e per farlo progetto un ponte, non mi butto di sotto prima di averlo costruito perché tanto poi verrà fatto.
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È il caso opposto: DR è una casa di proprietà europea che vende roba cinese, Volvo è una casa di proprietà cinese che vende roba progettata e costruita in Europa, e la differenza è evidente. Grandissima stupidaggine affidarsi a un unico mezzo per l'energia, non ultimo da un punto di vista strategico. Anzi, bisogna differenziare e ridondare il più possibile. Basta conoscere un minimo di termodinamica, invece di leggere i dati farlocchi di COP riportati sui datasheet, per capire che bruciare metano per produrre elettricità per azionare pompe di calore invece che bruciare direttamente il metano è una fesseria sotto qualsivoglia punto di vista.
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È impossibile lottare con i cinesi a parità di tecnologia. Il loro tempo lavorativo vale zero, grazie ai risparmi sui diritti dei lavoratori e alle distorsioni del mercato. Basta che compri qualcosa su Aliexpress per vedere che con quello che paghi per una cosa fatta in Cina ci guadagnano i lavoratori di tutti i componenti, chi l'ha assemblato, chi l'ha venduto e chi l'ha spedito, qua al massimo ci compri il guscio di plastica. Ad oggi non esiste ma la vogliono far esistere con decisioni idiote.
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I cinesi sono almeno 20 anni indietro, basta guardare le DR. Il know-how non si assorbe, te lo dice uno che lavora nell'industria. Per imparare il mestiere bisogna lavorare anni e anni con chi lo sa fare, non basta comprarsi una fabbrica. Poi è chiaro che sono in pole per le BEV, è proprio quello il problema.
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Sì, quelli dei lavoratori dell'industria dell'automobile e relativo indotto che dovranno produrre i veicoli a condizioni di svantaggio rispetto agli orientali esattamente come è successo per i settori che ho citato sopra. Rimuovendo la macchina termica che è il pezzo tecnologico pregiato, le nostre auto saranno come quelle dei cinesi. Quando facciamo le stesse cose dei cinesi, è inevitabile che la produzione finisca in mano ai cinesi, inclusa quella dei marchi pregiati occidentali (Apple?) quando non si comprano tutto il settore (notebook Texas Instruments->Acer (Taiwan), personal computer IBM->Lenovo (Cina)). Se hai delle prospettive certe per dire che nell'automotive non succederà quello che è successo in tutte le altre occasioni nessuna esclusa, presentale pure.
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Sono tanto le stesse macchine leggermente modificate, che i cinesi ancora non sono riusciti a colmare il gap e stanno almeno 20 o 30 anni indietro. Altrimenti, perché in Europa non si producono più: Telefoni cellulari Computer Televisori e arranchiamo in industrie come gli elettrodomestici dove Haier e Hisense (entrambe cinesi) stanno conquistando il mercato, la prima comprandosi anche una storica industria italiana? Per fortuna c'è ancora il campo dei semiconduttori in cui i cinesi (popolari) non ci stanno dietro e riusciamo ad avere una certa quantità di produzione europea e italiana, ma qui per esempio, essendo l'industria partita dopo rispetto all'automobile, Taiwan ci ha raggiunto e superato.
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Ho ritrovato il messaggio, mi autocito: Confrontando i dati postati prima: Quindi i numeri sono simili ma aggiornati (in realtà il conto l'avevo fatto nel 2018, porca vacca come passa il tempo). Quindi o hanno copiato AP e aggiornato i numeri al 2022, o hanno fatto il conto da zero ottenendo lo stesso risultato.