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dico la mia umile mia.... 1) i maglionne boys oggi sono ai vertici dell'automotive, De Meo Reno, Altavilla Byd eu, Filosa Stellantis, qualcosa vorrà pur dire 2) sulle qualita' manageriali , di uomo conoscitore di prodotto /azienda di Filosa i risultati parlano 3) credo che da una gestione dittatoriale di tabares si passi piu' a una decisione collegiale : dove le decisioni strategiche le decidano 3 o 4 persone , tipo due francesi e e 2 italiani , con Filosa molto operativo 4) le reazioni di borsa lasciamole perdere, qua c'è un enorme lavvoro da fare e regole eu da chiarire19 punti
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È trapelato un patent della versione di serie di questo concept, presentato tempo addietro, che prenderà il nome di Land Cruiser FJ, ovviamente body-on-frame, sulla falsa riga del Jimny 5porte ma più grande (che Akio Toyoda non ha mai nascosto di adorare). Sarà basato sulla piattaforma IMV, la stessa dell'Hilux Champ, motorizzato con i diesel GD ovvero il 2.4TD e il 2.8TD, e un 2.7 benzina aspirato, quest'ultimo abbinato ad un'automatico 6m. Ovviamente 4WD di serie. Lunghezza 4,41m, larghezza 1,85m, altezza 1,87m, ed è progettato per per acque profonde fino a 70 cm, ha un angolo di attacco di 33 gradi e un angolo di uscita di 23 gradi. Sarà presentato al Japan Mobility Show il 29 ottobre e verrà commercializzato all'inizio del 2026 in Asia, non si sa se verrà importato anche in UE e US. Se mai arrivasse da noi sarebbe sicuramente HEV (io scommetto sul 2.8TD mHEV) Fonti: www.carscoops.com/2025/05/this-is-the-new-toyota-fj-cruiser-youve-been-waiting-for/ www.carscoops.com/2025/04/2025-toyota-land-cruiser-fj-to-have-off-roading-chops-thanks-to-ladder-frame-underpinnings/ www.headlightmag.com/2025-05-11-spy-news-toyota-land-cruiser-fj-500d/8 punti
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Condivido un’esperienza personale, magari non è del tutto attinente, ma penso possa offrire qualche spunto interessante. Faccio il Product Manager in un’azienda che fattura circa 800 milioni di euro. Produciamo soluzioni per il mercato professionale, ma da qualche tempo l’azienda ha deciso di entrare in un nuovo segmento: quello dei prodotti di alta gamma, un settore dove oggi non abbiamo una reale brand awareness. Perché questa scelta? Perché in quel mercato ci sono alte marginalità e buoni profitti. Il problema, però, è che in certi mercati l’acquisto non è solo una questione di scheda tecnica. I clienti comprano per abitudine, per fiducia, per passaparola. E me lo dicono chiaramente: Il punto è proprio questo: per convincere qualcuno a cambiare, non basta essere “alla pari”. Devi dare qualcosa in più, a meno. Solo così il cliente può giustificare il cambiamento e assumersi il rischio. E questo vale anche nel mondo delle auto. In certi segmenti di fascia alta — dove contano storia, reputazione e fidelizzazione — all’inizio bisogna essere pronti a guadagnare meno. Serve tempo per costruire fiducia e riconoscimento. Solo dopo si potrà pensare di allinearsi ai prezzi della concorrenza.8 punti
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Buonasera a tutti, oggi ho avuto modo di percorrere un centinaio di km con la nuova Renault 5 elettrica aziendale. Si tratta del mio primo uso di una vettura totalmente elettrica. Senza dilungarmi eccessivamente sull'estetica, dirò semplicemente che è piacevole ma temo che alla lunga possa stancare, in quanto non è nulla di nuovo ma la riproposizione moderna di un'utilitaria di successo di 40 anni fa. Sono rimaste le dimensioni da utilitaria, ma non certo il costo. Alla guida: ho trovato velocemente la miglior posizione di guida, tra regolazioni del sedile (manuale), del volante, degli specchi esterni (elettrici) e dello specchio interno che ben incornicia il piccolo lunotto. Fastidiosi i 3 poggiatesta posteriori. Le manovre sono facilitate dalle dimensioni non enormi dell'auto, dalla facilità d'intuirne gli ingombri e soprattutto dalla retrocamera di retromarcia che prende tutto il display centrale (touchscreen). La climatizzazione è comandabile vocalmente (parzialmente) ma per regolazioni di fino, come da quali bocchette deve uscire l'aria, occorre usare i tasti fisici, non comodissimi. Rimpiango sempre la perdita delle "rotelle" del clima. Anche il navigatore si comanda vocalmente (Google Maps), con possibilità di affinamento tramite il touch screen. Come va su strada: secondo me, bene. É ovviamente silenziosa, anche se a basse velocità si sente il ronzio elettrico, poi arriva il rumore di rotolamento dei pneumatici ma soprattutto oltre gli 80 km/h si avverte un fastidioso sibilo aereodinamico che sembra arrivare dalla parte superiore del finestrino anteriore sinistro. Finalmente accelerazioni degne di questo nome, al limite del pattinamento delle ruote motrici e nessun tempo morto tra la pigiata dell'acceleratore e la risposta del motore. Sono riuscito a divertirmi nell'uso che ne ho fatto. Sterzo diretto e abbastanza preciso, la sua forma ottagonale ha imposto un brevissimo tempo di adattamento, non mi ha dato nessun problema. La frenata: per frenare frena e anche bene, ma come su altre auto moderne con cambio automatico ho avvertito una sensazione al pedale del tipo "sei sicuro di voler frenare?" che mi porta a mal modulare la pressione sul pedale del freno, tendendo ad esagerare per non incorrere nel rischio di andarci troppo leggero. Non ho usato il bagagliaio, ma mi è sembrato di dimensioni sufficienti per il segmento B, anche se soffre di una notevole soglia tra il varco e il pavimento. Le ruote di diametro generoso e la spalla relativamente alta portano la vettura ad assorbile agevolmente i dossi e le irregolarità del fondo stradale. Non ho avuto la possibilità di mettere la ciclistica alla frusta per verificare le sue doti stradali. Note dolenti: il sedile non ha nessun tipo (né forma) di supporto lombare, anche se è ben contenitivo. La mia schiena martoriata ne ha risentito moltissimo. Consumi: sono partito con carica al 100%. Per effettuare poco più di 100 km tra autostrada (a tratti a 130 km/h, altri a meno con tira e molla), strade extraurbane "quasi" veloci e tragitti urbani, ho fatto fuori il 32% di carica, colpa anche del climatizzatore acceso per tutto il tempo per combattere il caldo. Ah, non ho detto che la vettura è nera con interni neri ed era esposta da oltre 6 ore al sole... In sintesi: divertente e scattante, ma solo per colpa della conformazione del sedile non la prenderei in considerazione per un eventuale acquisto.7 punti
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I miei compiti di scuola media erano scritti meglio. E non ero uno che prendeva voti alti... Al di là del gusto personale, dalla prima all'ultima parola leggo solo frasi fatte e al veleno, scritte peraltro senza tenere conto, da parte di codesto sommo esperto, che il progetto risale all'epoca della 8C originale, quando la 4C non esisteva e il lunotto "chiuso" non era di moda come lo è adesso. Mi dispiace solo di aver cliccato su quel link, contribuendo alla "notorietà" di quella pagina.3 punti
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OT Anche perché in un'epoca in cui d'estate si raggiungono i 40° due pianticelle che coprono il suolo lasciamocele no?😂 Più che altro è la comunicazione della pista che secondo me è un po' carente. Tanti manco sanno che si può salire gratuitamente e farsi un giro.3 punti
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Mamma mia che pesantezza signori. Le ultime 5 pagine sono illeggibili.3 punti
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In un mondo malato come questo, avere una faccia per ogni occasione è davvero un pregio. Lo sfigato e’ quello con una sola faccia. Anche se dovrebbe essere il contrario, secondo me3 punti
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Magari riporterà il World Class Manufacturing nelle fabbriche! Ma pure il vacum cleaner per i pavimenti, l'Heating per gli infreddoliti e i gli stalli dei Water Close saranno smurati! 😉3 punti
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Ultima chiosa poi giuro che chiudo: Alfa ha anche la sfiga di avere il grosso di appassionati in un paese la cui popolazione non si può permettere Alfa coi costi delle Alfa attuali. Tutto considerato, i numeri italiani di Giulia e Stelvio sono (stati) assolutamente decorosi secondo me (poi vabbè, se lasci morire il progetto è ovvio che l'interesse va a scemare coi concorrenti che escono una nuova gen ogni 6/7 anni). Giulietta costava come la Golf, 159 costava sensibilmente meno delle concorrenti crucche. Io non ho 60-70k per Stelvio (come per X3/Q5/GLC) ragazzi, c'è poco da fare. Non mi indebito 10 anni a botte di rate da 500 euro al mese per fare 10 mila km l'anno quando va "male" solo perchè mi piace Alfa (o chi per lei). Potrei arrivare a fatica e con enormi sacrifici a prendere Tonale, se solo Tonale fosse una Stelvio leggermente più piccola cosa che purtroppo non è (e infatti i dati di vendita sono abbastanza impietosi). O magari tra qualche anno valuterò una Stelvio usata, ma nuova è incomprabile per me (ripeto, lei come le altre). Poi che ci sia anche gente che scientemente non la compra perchè preferisce un altro badge sul cofano è verissimo, ma vale un po' per tutte le cose e va accettato, Fred Perry fa le polo belle come e più di Lacoste, ma Lacoste vende molto di più. Subentrano fattori di immagine personali che sono difficili da pilotare. Ho un amico (danaroso) per cui esiste solo Mercedes e secondo lui BMW e Audi sono pure peggio di Alfa. De gustibus. Però di biasimare l'italiano che non compra Alfa con la prima vera Alfa proposta a 45k con un diesel da 160CV in allestimento base, io non me la sento. Avete notato che da 5 anni a questa parte in nessuno spot di automobili (almeno in Italia) viene più pubblicizzato il prezzo della macchina ma c'è solo quello della rata? Non ci sono più soldi da buttare.3 punti
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nulla vieta a Stellantis di aggiornare l’attuale Giulia e Stelvio ricarrozzandola e mettendoci un ibrido sotto il cofano…3 punti
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Sincero la macchina a me non me gusta assai, ma ognuno dei propri beni e soldi fa ciò che vuole. Detto ciò l'editoriale è veramente di una bassezza allucinante, ma è ormai un trend diffuso fra molti giornali e siti, anche i più autorevoli; basta dare un occhiata a certi articoli di QR, Motor1, AM ecc. sono scesi ad un livello proprio triste, e guardando le vecchie riviste automobilistiche che ho casa, il paragone è impietoso.2 punti
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Il sito della Fratelli Negri (che oggi non è più FNM ma CMD e se non ho capito male è un certo "nome" nel settore dei diesel marini) dice che tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 nacque una partnership con Fiat, in cui i Fratelli erano fornitori per la fresatura della componentistica automotive. Nel 1980 presentarono al Salone di Torino un turbodiesel siglato GD 178 AT 1.3 da loro - cito testualmente - interamente progettato e costruito. Quell'1.3 mi fa pensare che potrebbe essere il motore di quella Delta. Riguardo la Ritmo diesel da 50 cv che di "Joy" aveva ben poco, io l'avrei chiamata "Oh là là" perchè oltre ad anticipare Fiat era sicuramente una mosca bianca sul mercato. L'aneddoto mi ha incuriosito e sono andato a pescare in archivio un 4R di fine 1979... le diesel erano un gruppo veramente ristretto, le piccole/compatte poi... (seguendo il listino) - Alfa ovviamente zero in quel momento - Autobianchi, non serve dirlo - De Tomaso, Dino, Ferrari, eh beh come no? - Fiat aveva il diesel su 131 e 132 - Innocenti, Lamborghini, lo devo dire? - Lancia idem con patate - Maserati? le straniere... - Audi, solo la 100 - Bmw nada - Citroen solo il Cx ovviamente - Ford solo la Granada, manco la Taunus - Honda lasciamo stare... - Leyland-Jaguar-Rover pure... - Mazda, chevvelodicoaffare... - Mercedes, beh sì, il 200 ed il 300 ovviamente - Morgan, Moskvich? - Opel claro que si, Ascona e Rekord, ma la Kadett girava ancora solo a benza - Peugeot dalla 304 in su - Porsche, Puma? - Renault zero virgola zero: manco la 18 e le ammiraglie - Rolls? Saab? - Skoda, Talbot, TVR? - Da chi andare per comprare una compatta diesel? A Borgo del Lupo: Golf 1.5 D, 50 puledri. Poi più su c'era il Passat. - Chiudeva il gruppo Volvo coi suoi bestioni naftoni puzzoloni fumosi Poi certo, c'erano le 4x4, lì la nafta era di casa... ma se nel 1979 volevi una seg.C diesel dovevi andare in VW oppure chiamare i Fratelli Negri2 punti
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Occhio che quando lo dissi io, più di qualcuno si offese e difese l'orto botanico a spada tratta! 😂2 punti
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That's the weirdest yet coolest convertible I've ever seen! #vw #volkswagen #polo #pologti #gti #vwpolo.mp42 punti
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Sono alla mia terza Stelvio, mai avuto problemi con l'aria condizionata, che problemi ti da? Questa terza stelvio che ho attualmente in realtà non è stata una mia scelta in quanto trattasi di una pre assegnazione in attesa della mia auto. Chiaramente avessi potuto scegliere non avrei ripreso una Stelvio, avendone già avuto 2. Detto questo io Stelvio e Giulia attualmente le ritengo delle vere e proprie Best Buy e se non fosse che appunto le ho già avute probabilmente sarebbero state le mie prossime auto (piu stelvio che Giulia per questioni legate al bagagliaio da berlina 3 volumi che non aiuta). Sinceramente se ad oggi mi guardo intorno come offerta auto nel mercato del nuovo trovo una situazione deprimente, design tremendo a prezzi raddoppiati. Se penso alla triade forse a livello di design salvo un pochino audi e poche mercedes, il resto per me è inguardabile. Jaguar è andata a farsi benedire, lexus buoni contenuti ma il design non lo digerisco tanto. Volvo non ho mai digerito gli interni. Le Cinesi mi sembrano tutte auto già viste, con interni oltretutto tutte uguali e avranno anche il prezzo dalla loro ma si svalutano della metà appena poggi il sedere sul sedile . Stelvio e Giulia alla fine per me mantengono uno dei design più belli delle loro categorie Il pianale non è certo inferiore ai nuovi pianiali gli interni sono belli, con schermi ottimamente integrati nella plancia. Sicuramente rispetto allo standard sono piccoli, ma sinceramente chissene. Negli 8 anni che ho posseduto stelvio non sono mai andato in officina Guidabilità ancora ai vertici del segmento Peso auto ai vertici Certo, mancano le versioni ibride, ma sopratutto per me che non ho possibilità di ricaricare a casa, la mancanza non mi da grossi problemi. Sinceramente fossi una persona che non le ha mai possedute e cerca un mezzo di segmento D le valuterei come prima opzione (magari strappando anche buoni sconti)2 punti
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in effetti era quello che ci voleva una bella vettura elettrica per rilanciare le vendite e rispolverare una sigla storica ..... veramente le trovo senza senso queste operazioni....2 punti
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Le Jeep stanno diventando come le McLaren. Indistinguibili.2 punti
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Beh è difficile migliorare un design instant classic come quello della Renè... E' un po' come mettere le mani sulla 500, meno si tocca meno danni si rischiano di fare.2 punti
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I fratelli Negri della Fratelli Negri Macchine Diesel Sud (da cui la sigla FNM... per fortuna decisero di omettere "Diesel Sud" e di non creare una FNMDS ) ci provarono anche con la Delta, nel 1983. Un lettore bergamasco di Quattroruote se la trovò davanti durante un viaggio al Sud e dopo averla paparazzata la inviò tutto contento alla rivista, pensando di aver fatto uno scoop "lancista". Quattroruote la definiva "prodotta", ma non saprei dire se in effetti nella prima metà degli anni '80 ci sia stata in giro veramente qualche Delta DTurbo made in Caserta Parlando invece di Croma, beh... se ci avventuriamo in una dimensione parallela, nello specifico quella che immaginava il famoso artista Mark Stehrenberger (che come il nostro Giorgio Alisi ha passato parte della sua carriera ad illustrare le pagine degli scoop), troviamo questa, nata nel periodo in cui si sapeva che una Croma II sarebbe arrivata, e da lui ipotizzata con una fisionomia più simile all'originale.2 punti
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Se poi le 33 entrano a Trento trotterellando, abbiamo chiuso il cerchio(ne). 😈2 punti
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Sempre GM di Feb. '79: non so se si possa definire una vera e propria "mai nata", ma non ho idea se alla fine qualche esemplare finì effettivamente sul mercato..... Nel '79 la FNM di Caserta "anticipò" Fiat montando su una Ritmo 60 CL il diesel Perkins (1760 cc, 50 cv) costruito in Spagna su licenza dalla Motor Iberica e creando così la "FMN Joy 60 CLD". L'intenzione era quella di venderla a 6,6 milioni di Lire (la 60 CL 5p di serie nel '79 veniva 5,2 milioni) ed era annunciata anche una versione turbocompressa... ---2 punti
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Premesso che sono solo le prime foto e quindi magari la mia è un'impressione sbagliata, ma non è molto simile alla Recon? Ok, forse quest'ultima è più squadrata e ha le porte smontabili, ma a parte questo lo stile non mi pare tanto diverso. Vedremo le foto definitive di entrambe, sono curioso di capire come le differenzieranno.1 punto
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la Polo UCCS [ oops lo aveva già scritto andrea ] Fantastica , in tempi in cui ci si vanta del "tetto chiuso in 8 secondi" questi hanno creato il prodotto per passare il tempo1 punto
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Alla Giulia (200cv Sprint 2021) del babbo per fortuna zero problemi di aria condizionata. Però due retrocamere sostituite (in garanzia). Concordo con il fatto che dia dipendenza e che, nonostante l’età, sia la più bella della categoria.1 punto
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Mai avuti problemi sulla mia. Tra l'altro mai ricaricata, ed è quasi a 200000km, tenuta quasi sempre (estate ed inverno) accesa al minimo.1 punto
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Come primo simbolico atto da AD, spero cominci deforestando a colpi di sega l'anello sul tetto del Lingotto, ché così sembra un vivaio, riportandolo al suo antico rombante e cementizio splendore. Un'industria che nasconde il suo passato dietro al fogliame e demonizza il prodotto che vende non andrà mai da nessuna parte. Comunque... è stato detto Zaia, è stato detto De Magistris, è stato detto Dujardins, è impressionante, come lo giri di un centimetro cambia faccia.1 punto
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Prima buona azione forse mi compro a breve una Stelvio Quadrifoglio usata1 punto
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Stroll per me rimane un mistero. Ogni tanto combina cose da talento purissimo dal punto di vista tecnico, in gare balorde dove la lettura/ la strategia di gara la fa da padrone ne esce quasi sempre alla grande alternando però cappelle da neopatentato. Soprattutto ad inizio carriera che adesso va decisamente a gambero I fuoriclasse sono altra roba ma secondo me è il classico "È bravo ma non si applica"1 punto
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Ah, scusa, non avevo letto bene. Purtroppo allora non saprei... Non conoscevo altre proposte, neppure queste varianti della "quattro fari". E quel frontale a becco, fortuna lo hanno lasciato ad altri! Lasciando Large/Croma, torno a tempi più lontani, quelli dei turbolenti primi anni Settanta. Ho messo insieme alcune foto del Centro Stile FIAT di quei momenti, che non mi pare siano ancora saltate fuori in questa discussione: Oltre a cose più o meno note, come i lavori per 127 nella prima foto, o quelli per la nuova media che poi divenne Ritmo nell'ultima immagine, le cose per me davvero interessanti sono il modellone di gesso della seconda foto la miriade di modellini in scala, sparsi fra tavoli e scaffali, di tutte e tre le immagini Secondo il Centro Storico FIAT, quella foto con il modello in lavorazione sarebbe del 1975. E' chiaramente una piccola utilitaria due volumi, ma io non ci riconosco assolutamente nulla, non ho la più pallida idea di cosa possa essere, mai viste forme simili. Dei vari modelliini invece, noto la presenza della "Ritmo di Andreani" e poi tanti altri più o meno curiosi.1 punto
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Metto anche io un po' di storiche, oggi vedremo una percentuale "anomala" di fuoristrada. Iniziamo però con questa banale ma ottimamente tenuta Opel Corsa B 1.2 Swing 3p '96 con ancora il portatarga originale della concessionaria Opel Officine Pelli che aveva sede a pochi chilometri dal luogo dove ho scattato la foto, non più esistente da ormai un decennio. Il primo fuoristrada che vi propongo è questo bel Toyota Land Cruiser J90 3.0TD 5p '00 in un contesto pienamente urbano che mal si adatta alla sua indole naturale, Bella la tinta, molto tipica per questa serie di Land Cruiser, peccato per i fari anteriori estremamente ingialliti. L'estetica di questo Land Rover Defender 90 2.5 TD '87 è senza età nonostante anagraficamente abbia quasi quarant'anni! Personalizzato come la quasi totalità degli esemplari circolanti oggi, non riesco a capire cosa sia quella specie di macchinario sviluppato in altezza che ha sul posteriore. Più stradale questo Mitsubishi Pajero 2.5TD I Serie '90 ed importato durante gli anni '00, risulta essere ottimamente tenuto e di un bel colore, la mancanza della ruota di scorta nel posteriore (collocata sul tetto) però fatico a digerirla. Questa Peugeot 106 950 XN 5p Ph.1 '93 è una di quelle vetture che un tempo si potevano trovare ad ogni angolo di strada e che oggi sono quasi del tutto scomparse, uno dei motivi principali di scomparsa, oltre l'ovvio invecchiamento, è la tenuta del valore non ottimale che le faceva spesso finire come auto da sfruttare senza alcun riguardo da quando erano appena decennali. Questo esemplare, in una delle tinte più classiche, ha la spettacolare vetrofonia Peugeot Campioni del Mondo Sport Prototipi 1993, che ricordo quasi soltanto sulle 106. Al contrario della 106, la tenuta del valore di questa Ford Fiesta 1.1 SX 5p III Serie '92 è stata decisamente migliore negli anni, anche grazie all'allestimento "fighetto" e la modernità della linea al momento del lancio, fattori che hanno favorito una più che buona sopravvivenza del folto parco circolante. Questa in foto con qualche ritocco tornerebbe davvero ottima, ha anche i rari fendinebbia optional e conserva il portatarga del concessionario Ford M. Catone dove fu acquistata nuova (ancora oggi esistente). Con ancora una grande classe questa splendida Mercedes 190E 1.8 W201 MY89 '91 che se non avesse quella brutta botta sulla porta lato guidatore potrebbe definirsi in condizioni eccellenti, anche gli interni erano tenuti benissimo. Una catapulta per gli anni '80 quest'Autobianchi Y10 Fire I Serie '87 personalizzata in stile Turbo, personalizzazione fatta con cura tanto che prima di cercarla sulle app e vedere la cilindrata pensavo lo fosse davvero! Le condizioni sono quello che sono, ma in virtù della rara tinta e della bella personalizzazione varrebbe la pena sistemarla, mantenendo però la trasformazione estetica in Turbo. Concludo con un fuoristrada dimenticato dai più e oggi rarissimo, parlo di questo Bertone Freeclimber 1 2.4TD '91. Fuoristrada prodotto dalla Bertone in due serie e basato sul Daihatsu Rocky, montava il 2.4TD di BMW, come indicano le targhette posteriori e laterali, che lo rendeva di fatto un mezzo eterno; Questo in foto appartiene alla prima serie, prodotta in appena 2.795 esemplari e che era generalmente più spartana della seconda serie, che fu prodotta in circa cento esemplari in più (anche se a livello di diffusione sembravano essercene decisamente di più). La vernice nera opaca non credo sia originale, di solito è un colore che disprezzo ma qui non posso negare che stia abbastanza bene alla linea.1 punto
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