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Mazinga76

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Tutti i contenuti di Mazinga76

  1. In questa foto presa davanti non si nota, ma nella foto del posteriore, che il nostro buon Roy de Rome ha pubblicato su facebook, questa Uno risulta essere un frankenstein tra I e II serie, nel senso che davanti è una I serie, dietro ha portellone e gruppi ottici della "tipino". Non me ne ero accorto subito, ma poi a ben vedere...
  2. Swift di II generazione ne giravano anche qui a Casoria, certamente non molte ma qualcuna si vedeva. Una di queste era addirittura una 1.3 GTi di colore nero, che a vederla in strada ai tempi faceva la sua notevole figura. E anche oggi, a dirla tutta, ha ancora un fascino mica male. Le due Geo Metro invece comparvero all'improvviso, all'epoca non ne conoscevo l'esistenza e la provenienza, per cui erano per me un po' come degli UFO, anche se la presenza dei side-markers laterali e l'alloggiamento piccolo per la targa facevano intuire che fosse qualcosa di provenienza USA.
  3. Due Geo Metro, entrambe berlina, giravano qui da me a inizio anni '90, per poi sparire nel volgere di qualche anno. Come è stato giustamente detto, si tratta della Suzuki Swift di seconda generazione commercializzata negli USA col marchio Geo. Probabilmente qualche piccolo quantitativo arrivava da noi sul mercato parallelo, oppure, verosimilmente, si potrebbe trattare di ex AFI reimmatricolate in Italia.
  4. L'ho notato anche io in più di un'occasione: senza dubbio assetti stanchi.
  5. @L' informatore d'auto Sapresti dirmi a che anno risale questa pubblicità?
  6. Ecco, più che in uso quotidiano le 100 HP che ogni tanto si vedono sono tutte "tamarrate" oltre ogni limite della decenza. Trovarne una come mamma l'ha fatta credo sia come cercare il quadrifoglio.
  7. Non so se sia caratteristico soltanto dalle nostre parti, ma le Cinquecento e Seicento Sporting ho sempre avuto l'impressione che venissero percepite alla stessa stregua delle altre versioni, niente di più che delle utilitarie quotidiane. Tanto all'epoca quanto oggi ne vedo in condizioni da utilizzo quotidiano, molto spesso trascurate, piene di ammaccature. Una signora, che lavorava come badante presso un'anziana nel mio condominio, ha una Seicento Sporting dello stesso colore della Cinquecento che hai postato, con la vernice ridotta in condizioni indicibili. Non credo sia maturata ancora la consapevolezza di avere per le mani una versione più particolare e relativamente rara, che meriterebbe cura e considerazione; il giorno in cui questa considerazione dovesse farsi largo, probabilmente ne saranno rimaste in giro veramente poche, o comunque rarissime da trovare in condizioni originali. Non so se la foto sia prima o dopo il passaggio in carrozzeria, comunque mancano le ghiere cromate ai fari e ci sono tracce di ruggine sul parafango destro e sul tetto, subito sopra il parabrezza. Del resto, per auto di questa età che trascorrono il grosso della loro "seconda giovinezza" per la strada, non potrebbe essere altrimenti.
  8. Sempre guardando con gli occhi di oggi, ce n'è un altro altamente diseducativo in termini di sicurezza: la mamma seduta davanti col piccolo in braccio.
  9. La pubblicità è di gennaio; il debutto della 305 diesel, in allestimento GRD, avvenne il mese successivo. Fino a quel momento la 304 GLD rimase regolarmente in listino (la break fino al 1980). Stesso discorso per la 505, che debuttò a maggio '79 e a marzo '82 per la break; fino a quel momento il segmento era presidiato dalle ormai anziane 504 e 504 break.
  10. Mai vista prima nemmeno io. L'ho beccata a Sant'Anastasia, nel parcheggio del santuario della Madonna dell'Arco; era guidata da una donna non giovanissima. Probabilmente, per essere giunta fino ai giorni nostri, l'intenzione di disfarsene non c'è, anche perché, tutto sommato, la macchina non stava messa neanche male. Sicuramente si tratta di una vettura acquistata usata nel '90 e quindi ritargata, visto l'obbligo vigente all'epoca. Mi ha colpito il fatto di essere targata Trento, molto poco usuale da vedere dalle nostre parti. Questa infatti è originaria di Roma, città dove le piccole Smart hanno spopolato sin dall'esordio.
  11. Ero sicuro che i copricerchi non fossero i suoi, ma non mi veniva in mente di chi fossero.
  12. Metto anch'io qualcosa dopo un po' di tempo. E' destino che le Ritmo diesel le becchi tutte io😄: Dopo la Diesel CL I serie, postata qualche mese fa, ecco una FIAT Ritmo D CL III serie, dell'aprile '86, beccata al volo all'uscita di un parcheggio a pagamento. Condizioni conservate, dignitose. FIAT Panda 750 CL del novembre '87, in condizioni di utilizzo quotidiano. FIAT Ducato Turbo D 10 autocaravan del luglio '89, in condizioni piuttosto vissute. FIAT Panda 4x4 del giugno '92, discreta ma un po' "personalizzata". MCC Smart del '01, prima serie della piccola citycar tedesca, in condizioni di conservazioni ottime. Tutt'altro che scontato incontrarne in così buone condizioni; in genere, per la natura stessa ultra-cittadina dell'auto, se ne vedono in condizioni molto sfruttate se non proprio disastrate. Infine chiudo con questa SEAT Marbella del febbraio '93, da utilizzo quotidiano e in condizioni un po' precarie.
  13. Gtv bianche credo di non averne mai viste in vita mia! 😮
  14. Sulle sponde del lago di Bracciano mi sa che il nostro caro Roy deve averci dato un po' dentro col vino, tanto che dopo la vista si è annebbiata e scambia una Escort con una Fiesta. E' una TR-6. Orrendi. Direi senz'altro roba after-market. Una 131 Supermirafiori D al giorno d'oggi credo sia qualcosa tipo un unicorno.
  15. Vista la qualità della foto ci andrei molto cauto sulla veridicità.
  16. Sarà la nostalgia d'altri tempi; sarà che quando si parla di Delta il mio cuore è di parte, ma trovo sempre tremendamente affascinanti questi reportage, anche al netto dell'innegabile ridondanza narrativa.😍
  17. Anche io lo vedo regolarmente.
  18. Altroché se la conosco, è la fatidica salita di Monteforte Irpino, dove soprattutto in estate non è difficile vedere macchine ferme sulle piazzole di sosta coi cofani aperti e fumanti. Ultimamente l'ho fatta due volte, con la Panda e con la Delta di mio padre, ma per via interna (lì la salita è ancora più ripida), per evitare i cantieri di lavoro che attualmente sono in opera sui viadotti, prima di Avellino Ovest.
  19. Per quanto riguarda la Ka I serie, in verità, non mi sorprende molto, soprattutto se si tratta della prima versione del 1300 da 60 cv: era un motore di concezione alquanto vetusta e non propriamente parco nei consumi. Un mio collega aveva una Ka Leather Collection con quel motore, e proprio dei consumi non faceva che lamentarsi.
  20. Non so quanto potesse essere più conveniente l'impianto a GPL rispetto alla benzina, in compenso so bene quali sono i contro di tale soluzione su cilindrate così piccole. Un mio compagno delle superiori aveva una Panda 750 CL, comprata usata già dotata del GPL, e ricordo quanto fosse stata estenuante una gita che facemmo a Sabaudia (LT): prestazioni al limite dell'imbarazzante; accelerazione lentissima; ripresa letargica; anche se davanti ti si piazzava il contadino con l'Ape, che andava ancora più lento di te, pensare di azzardare un sorpasso era qualcosa di suicida. A un certo punto, anche con un certo imbarazzo stampato sul volto, il mio compagno preferì mettere fine allo strazio passando a benzina, e la differenza si sentiva eccome. Tutto questo per dire che non so che senso abbia l'impianto a GPL su modelli ultra-utilitaristici, già concepiti in partenza per essere orientati alla massima economicità.
  21. Quell'impugnatura della leva del cambio non so se somiglia di più a un grosso cavaturaccioli o a una leva per fare brillare un ordigno. 😄 La modanatura mancante sotto i fari sicuramente acuisce l'effetto, ma il paraurti è sicuramente fuori posto: direi anche un po' cascante verso il basso.
  22. Comunque nel '96 Felicia si presentava con un design un tantino più attuale; Elba al confronto appariva decisamente superata.
  23. La XJ (menzionata come "Sovereign"), la serie 7 e la SE/SEL (menzionata come "serie S") sono tutte citate nel fantomatico segmento G. La V8, se è riferita all'Audi, nel 1983 non esisteva.
  24. Sor Kris, ma che mi combina? Mi confonde una 145 con una 146??
  25. Al di là di tutte le considerazioni, a me pare proprio una suddivisione in larga parte "ad capocchiam", sia che la si voglia leggere con i parametri di oggi, sia con quelli di allora.
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