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Mazinga76

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  1. La denominazione corretta è Ford Courier. No, è corretto quanto scritto da L'informatore d'auto: si tratta di un' Audi V8.
  2. In famiglia c'è la LX del '90 di mio padre; due zii, fratelli di mio padre, hanno invece avuto rispettivamente una 1300 dei primi '80 e una LX 1300 dell''85. Sono stato e, per quel che riguarda quella di mio padre sono ancora, passeggero e guidatore su tutte e tre, pertanto ho conosciuto e conosco da vicino entrambe le plance in oggetto. Per quel che è il mio personalissimo punto di vista, la plancia originaria era certamente molto originale, finanche moderna per quello che era il suo tempo. Ma non mi ha mai scaldato particolarmente dal punto di vista del design: troppo spigolosa; troppa discontinuità di linee tra il cruscotto, l'elemento centrale e la console in basso. Anche la strumentazione, incassata in nicchie rettangolari separate tra loro, mi ha sempre lasciato tiepido. Tra l'altro non ricordo particolari vantaggi di questa soluzione in termini di leggibilità. La plancia post '86 perdeva notevolmente in originalità, a dirla tutta era diventata più anonima, anche in considerazione delle succitate sinergie con la Prisma. Però, a mio avviso, aveva guadagnato uno stile dalle linee più morbide e classiche, più sobrie e raccordate tra loro, meno tormentate. Forse era il giusto compromesso per un prodotto ormai maturo, che faceva dell'immagine sobria ed elegante il suo punto cardine. Non convengo sulla presunta scarsa visibilità della strumentazione: al contrario, il grosso elemento unico garantiva una visibilità ampia, panoramica e a piena luce di tutti gli strumenti e di tutte le spie, persino dal sedile del passeggero (cosa questa non possibile con l'altra plancia). Discorso manopole: io trovo che siano belle grosse da impugnare, per niente difficili da raggiungere visto che le sedute anteriori sono anch'esse basse, e di impiego assolutamente facile e intuitivo. Concordo infine sulla scomodità del posto guida, e in generale sull'assetto dei sedili anteriori: molto bassi, poco contenitivi, con seduta corta per le gambe e con consistenza dell'imbottitura alla francese, molto cedevole. Questo almeno per quanto riguarda i sedili in velluto della LX, non so se fossero così anche su altre versioni.
  3. Una domanda banale: per circolare in uno stato estero con una vecchia immatricolazione di tipo pre-europeo, non è obbligatorio apporre l'ovale adesivo con la lettera dello stato di provenienza?
  4. A onor del vero, anche questo mi sembra abbastanza opinabile. Se per quinta porta intendiamo il portellone posteriore, incernierato alla base del tetto e che si solleva in solido col lunotto, auto come la 2CV, la Ami, la GS, la DS, la CX ne erano sprovviste ed erano a tutti gli effetti delle berline a 4 porte. 2CV a parte, la quinta porta era ovviamente presente sulle versioni break di ciascun modello.
  5. I miei più vivi complimenti per la Axel. Conservarne una al giorno d'oggi è un fatto certamente raro e per niente scontato.
  6. Forse non più diffusissimi come un tempo, ma credo siano ancora tutt'oggi esistenti questi sistemi. Mio padre, sulla sua Panda nel 2012, fece montare un antifurto di questo tipo presso un'officina FIAT nel 2013.
  7. Tipologia di trasformazione molto diffusa in UK, anche per attività commerciali itineranti.
  8. Quattroruote la annovera come ufficialmente a listino dal novembre '80 al marzo '81, ma è molto probabile che le vendite siano continuate ancora per un bel po' per smaltire gli stock di concessionarie e succursali. Infatti l'immatricolazione di quella 147 in foto è del gennaio '82. Comunque non ti sbagli affatto: la 127 Rustica arrivò nel '79, dunque un anno abbondante prima della 147. Per quanto riguarda il discorso della 124D: ne ho un ricordo molto nitido, ai tempi conobbe anche qui dalle mie parti una discreta fetta di clienti privati, oltre ai tassisti.
  9. Non vorrei sbagliare, ma non mi pare che si trattasse di importazioni parallele; la 147, sia pur per una manciata di mesi a cavallo tra il 1980 e il 1981, era regolarmente a listino ed era acquistabile presso la rete ufficiale FIAT. Infatti, la 147 illustrata nella foto, ha ancora il portatarga di una nota concessionaria FIAT del tempo, la Ciccopieri di Aversa, oggi non più esistente.
  10. La FIAT 147 era assemblata a Belo Horizonte, in Brasile. La Lamborghini si occupava semplicemente di assemblare gli allestimenti specifici della 127 Rustica, che altro non era che una 147 in chiave avventurosa concepita per un off road leggero.
  11. Diciamo che è caratterizzata da diverse licenze poetiche del proprietario; però, nel complesso, la tiene piuttosto bene.
  12. Stasera do un contributo anch'io: Alfa Romeo Giulietta 1.6 dell'aprile '84 Autobianchi Y10 del febbraio '88 Autobianchi Y10 del giugno '95 FIAT Panda 30 del novembre '83 FIAT 126 FSM del giugno '87 Ford Fiesta 1.1 Ghia del febbraio '90 Lancia Prisma 1300 del novembre '85 Lancia Delta LX dell'ottobre '89 Nissan Primera 1.6 SLX del marzo '91 Opel Corsa GSI del marzo '93
  13. Penso si riferisse a quel verde lì.
  14. Giustissimo. Aggiungo solo che il 704 cc della Bis trovò successivamente posto anche sotto il cofano della Cinquecento ED. In realtà non proprio con questa, il cui bicilindrico aveva una cubatura portata a 652 cc. Il 602 cc era appannaggio di 2CV 6; Ami 6; Dyane 6; Mèhari ed LN.
  15. La denominazione "Personal" in realtà non era utilizzata sulla versione base, che era semplicemente "FIAT 126", con targhetta apposta sulla sinistra, e "650" con targhetta apposta sulla destra. Dalla foto infatti si intravede. L'altra 126 è invece una "Bis": la si riconosce chiaramente dall'ampiezza maggiore del lunotto; dalla linea di battuta del portellone, che si intravede chiaramente nonostante il telo; dall'assenza delle griglie di aerazione del motore; dal vano di alloggiamento della targa piatto anzichè con nervature e dalla marmitta differente. La prima motorizzazione della 126 era di 594 cc; forse ti confondi con i bicilindrici Citroen contemporanei che erano appunto di 602 cc.
  16. O semplicemente erano configurazioni entrambe a listino a scelta del cliente; ipotizzo magari in base al tipo di carico, alle varie destinazioni d'uso e a diverse esigenze di motricità. Comunque, ecco qui un Orsetto come lo ricordavo io...
  17. Ad "occhiometro" e a "ricordometro" direi che fosse il meno diffuso della serie zoologica della OM. O perlomeno nei miei ricordi di bimbo, quando ancora ne circolavano tanti, di Orsetto ne avrò visti pochissimi. Di quei pochi però ne ricordo soprattutto con ruote posteriori non gemellate, la cui massa complessiva non eccedente i 35 quintali ne consentiva la guida anche con patente B.
  18. La verità è che andrebbero utilizzate solo per raduni, mostre, sfilate e rappresentazioni storiche in genere; non sarebbe regolamentare modificare la grafica, i colori e il formato di una targa appartenente a un'epoca con quelli di un'altra epoca. La realtà è che ognuno fa un po' come gli pare: qui da me le storiche con targhe "storicizzate" che circolano regolarmente sono un fenomeno in forte espansione.
  19. D'altra parte, il solo pensiero che qualcuno nel 2019 possa usare una Fulvia come catorcio da battaglia quotidiana, fa salire il crimine...? Meglio pensare a un abbandono. Cosa che mi meraviglierebbe non poco: in genere le persone anziane sono molto conservatrici e sentimentalmente legate alle proprie cose. Anche qui da me girano un paio di Fulvia appartenenti a persone anziane, ma tenute in uno stato quantomeno decoroso.
  20. Direi una Marbella Special, se la vista non mi inganna...?
  21. Non saprei se quei cerchi appartenessero alla linea accessori originali Alfa, c'erano comunque i tappi coprimozzo con loghi Alfa. In ogni caso, anche a me non fanno molto sangue. Da farsi venire l'orticaria a vederla in quelle condizioni! Non so nemmeno io da quanto non ne vedevo una. Evidentemente sfruttatissima come auto da battaglia quotidiana senza nessun riguardo; eppure oggi, per la particolarità della versione e per la sua rarità, meriterebbe grande considerazione. Mah, non saprei... Gli indicatori sono sicuramente arancioni, ma potrebbero essere stati sostituiti in seguito a rotture con i primi capitati sotto mano, senza andare troppo per il sottile. Degli interni so poco, se non che aveva gli appoggiatesta sellati regolabili in altezza (forse si scorgono a malapena nella foto). Inoltre lo specchio destro, il tergilunotto e i vetri posteriori apribili a compasso mi sembra strano ritrovarli tutti insieme su una base. Naturalmente nulla toglie che qualcosa possa essere stato richiesto come optional all'epoca dell'acquisto e qualcos'altro possa essere stato aggiunto in secondo momento... Boh, vattelapesca.
  22. Finalmente riesco a postare qualcosina anche io dopo lungo tempo... Alfa Romeo 164 T. Spark dell'aprile '89 Audi 80 1.8 S dell'agosto '87 Autobianchi Y10 4WD del novembre '90, purtroppo tenuta in una maniera che non meriterebbe. Autobianchi Y10 del novembre '94 Daihatsu Move dell'agosto '97 FIAT Croma i.e. dell''85, in condizioni molto pasticciate. FIAT Uno 45 S del maggio '86 FIAT Uno CS del giugno '88, usata come mezzo da lavoro. FIAT Uno Trend dell'ottobre '91 FIAT Tempra S.W. 1.6 i.e. del luglio '96 Opel Kadett 1.7 D Club dell'aprile '89 Rover 214 Si 16v del maggio '95 Suzuki Vitara 4WD del gennaio '96 Volkswagen Bulli in condizioni esemplari, da noleggio per cerimonie.
  23. Di certo la Panda Giannini non ha mai avuto quei cerchi neri, assolutamente fuori luogo. Dubbi anche per il convogliatore d'aria sul cofano e i fendinebbia nel paraurti. Anche le scritte adesive sulla parte posteriore della fiancata, sinceramente non saprei...? Piuttosto, mi pare di ricordare, ma potrei sbagliarmi, che facessero parte dell'allestimento della Panda Giannini le barre sul tetto, che qui però non vedo...
  24. L'OM Tigrotto è un colpo mica da poco! ? E' certamente un ex Polizia, come si può dedurre dal colore e da alcuni particolari di derivazione militare. Sicuramente appartenuto a qualche reparto celere.
  25. Non ne ho certezza assoluta, ma credo che le Innocenti Mini esportate Oltreoceano dovrebbero essere state anche per gli USA. Almeno fin quando il marchio era sotto l'egida della British Leyland, dopo non so. Infatti, siccome la Mini inglese (Austin - Rover) era regolarmente esportata negli USA, probabile che si sfruttassero gli stessi canali anche per l'Innocenti. Però è solo una mia deduzione, altro non saprei.
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