Vai al contenuto

Mazinga76

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    10949
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    12

Tutti i contenuti di Mazinga76

  1. Stamattina l'ho avvistata anch'io dal vivo per la prima volta, mai vista in giro prima d'ora. Stava da Decathlon, non l'ho fotografata perchè ci avevi già pensato tu ampiamente. Posso solo confermare che è praticamente IMMACOLATA.
  2. Non diffusissime come altre versioni, ma qualcuna qui si vedeva. Una ce l'aveva una mia collega, 5 porte blu metallizzato, che ebbi modo di guidare in un'occasione e di cui ricordo la rumorosità degli ammortizzatori e il pedale della frizione granitico.
  3. Anche io saluto il vecchio anno con un po' di avvistamenti che avevo accantonati da tanti mesi ormai. Auguro a tutti una felice Vigilia e un anno 2023 ricco di cose buone. FIAT Punto S 60 del giugno '95, non un granchè ma tra le primissime (e oggi poche) alfanumeriche immatricolate dalle mie parti. FIAT Cinquecento Suite del gennaio '97. FIAT Scudo Combinato del '97, con dei curiosi cerchi in lega. FIAT Palio 65 del giugno '00, ormai poco diffuse in versione berlina, tanto più a 3 porte. Ancora una FIAT Palio, dell'agosto '02, stavolta in configurazione 5 porte. Ford Focus del marzo '99, non propriamente rare le prime serie ma ormai inesorabilmente in diminuzione. Honda Jazz del giugno '02, mai granchè diffuse e oggi sicuramente ancor di più. Kawasaki W 650 del luglio '99, utilizzata regolarmente da una donna che la tiene in ottime condizioni. Lancia Delta HPE td del '94, elaborata in rom style. Peugeot 106 del settembre '95. Peugeot 306 SW del gennaio '99, ormai tutt'altro che una consuetudine sulle strade. Peugeot 206 dell'aprile '99, in configurazione 3 porte oggi non più così diffusa.
  4. Le restrizioni sulla circolazione vanno in base a ordinanze di enti locali (comuni, province, regioni), soprattutto in base a determinati fattori tipici delle varie zone; non esiste un'armonizzazione della materia su scala nazionale. Non so se questo sia un bene o un male, ma è pur vero che le condizioni climatiche e atmosferiche non sono uguali a tutte le latitudini dello Stivale. Ad esempio città di mare del meridione come Napoli, Palermo, Bari sono soggette a una ventilazione e ad una movimentazione di correnti che portano un ricambio d'aria più repentino da un giorno all'altro. Questo non vuol dire che i centri urbani di queste città non soffrano l'inquinamento da autotrazione, ma è chiaro che la situazione è ben diversa dalle grandi città continentali dove il ristagno d'aria è molto più frequente; le temperature più rigide portano a un uso più intenso del riscaldamento domestico, gli insediamenti industriali sono di gran lunga più concentrati e così via. Tutto questo al netto del fatto che i catorci che fumano come ciminiere fanno male a Milano, a Firenze, a Roma, a Napoli o a Palermo e non dovrebbero stare in strada, sia ben chiaro. Purtroppo però siamo in Italia, Paese di santi e di poeti, dove le cose, in tutti i campi, funzionano appunto "all'italiana".
  5. In realtà sarebbe una II serie. La Micra I serie è questa... Lanciata in Europa nel 1983, da noi si vide ben poco a causa dei contingentamenti. Ma qualche sparuto esemplare me lo ricordo.
  6. Ma dal frontale sembrerebbe una 2CV fourgonnette; l'Acadiane aveva il frontale della Dyane appunto.
  7. Orrende quelle strisce nere sulle fiancate, che non capisco bene se siano delle semplici strips adesive o delle vere e proprie modanature in gomma. In ogni caso non originali e di aspetto posticcio. L'unica di quella serie che le montava in primo equipaggiamento era la Special, ma erano più sottili, avevano il profilo cromato e si integravano bene nel disegno della fiancata.
  8. Molte radiazioni sono conseguenza del fatto che essendo ancora richiestissime sono altresì rubatissime. Non di rado mi è capitato di vedere carcasse completamente spolpate abbandonate sul ciglio di strade fuori mano o in zone isolate di campagna. Questa è una III serie. Tutto di questa 131 ce lo conferma: Paraurti, modanature, specchio, maniglie, fanali posteriori ecc..
  9. Io sono andato sempre controcorrente rispetto alla maggior parte dei giudizi sulla 155. Non sarà stata il massimo dello spirito Alfa Romeo, ma a me una 155 messa giù così, II serie, coi parafanghi leggermente bombati, scudetto cromato, terminale di scarico cromato, cerchi in lega e un bel metallizzato mi fa ancora tanto ma tanto sangue. Comunque sono d'accordo pure sulla Serie 3 del '90, sempre trovata molto bella e riuscita esteticamente, al di là delle doti meccaniche, prestazionali e di abitabilità. Un esemplare in ottime condizioni credo si faccia ammirare ancora oggi.
  10. Tu dici? Io la penso in maniera diametralmente opposta alla tua, nel senso che a VAG nessuno avrebbe contestato nulla. Ma dovremmo addentrarci in discussioni filosofiche e sociologiche che non ne usciremmo più. Quanto alla Bora, questo è il mio pensiero per quel che può valere: Per quanto la classificazione ufficiale che le si dava fosse quella, considerarla una C sia quanto meno riduttivo tanto quanto Marea. Con buona pace di tutte le condivisioni possibili e immaginabili che potesse avere con Golf. Quanto alla poverata: Amico mio, se sia stata una poverata oppure no io non lo so. Una cosa è certa: che uno abbia una propria opinione è legittimo e io la rispetto pur eventualmente non condividendola. Però non ci innamoriamo troppo delle nostre opinioni al punto da volerle somministrare agli altri come dati di fatto acquisiti. Al di là di non essere un progetto nato dal foglio bianco come altri competitor, chi lo dice che non avesse NESSUNA caratteristica peculiare del segmento di riferimento. Anche qui non mi trovi allineato al tuo pensiero.
  11. Sì, ma anche considerando le berline, al di là dei 10 cm in più o in meno tra l'una e l'altra è proprio la logica che non quadra, secondo me: Se non hai nemmeno una vite in comune col segmento inferiore puoi fregiarti del titolo di seg. D; se condividi componenti col segmento inferiore, pur avendo tutte le caratteristiche peculiari del segmento D (abitabilità, confort, motorizzazioni, capacità di carico) sei una segmento C. Per me non regge.
  12. Ma sono filosofie produttive diverse, che ciascun produttore persegue come più gli aggrada. C'è chi imposta il suo progetto partendo da ciò che già ha in casa e chi preferisce il classico foglio bianco. Che a te la prima filosofia non piaccia ci sta, è una questione di vedute tua personale. Ma nulla toglie e nulla mette al fatto che una Marea e una Vectra, tanto per dire, andassero a combattere su quel terreno, a prescindere dal fatto di chi era meglio e chi era peggio e di chi abbia vinto e di chi abbia perso. A meno che, con la logica della massima condivisione possibile dei componenti, non si voglia sostenere che Dedra, 155 e ovviamente Tempra fossero tutte delle segmento C perchè tutte derivanti dallo stesso ceppo che era la Tipo. Conosco virtualmente il tuo amico, tra l'altro persona simpaticissima, e conosco la storia della sua "Bravea". Ma, ripeto, al di là dell'aneddoto simpatico non trovo elementi così probanti a sostegno della tua tesi.
  13. Nulla questio. Ma ciò che ho rilevato io non ha a che vedere con articoli, nè copertine, nè pubblicità. Io ho fatto riferimento alle pagine in cui si dava conto ai lettori mese per mese delle vendite delle automobili suddivise per segmenti. Se proprio devo dirtela fuori dalle righe, in tutta onestà, che le case bussassero alle porte delle redazioni per dire "questa me la metti qua, quell'altra me la metti là" la ritengo una emerita fesseria. Se poi si vuole sostenere "ad nauseam" che la Marea fosse una seg. C, non insisto. Però, perdonerai la mia miscredenza, o il mio inguaribile romanticismo, se una cosa me la dice Pinco Pallo e un'altra me la dice Quattroruote, tendenzialmente do credito al secondo.
  14. Ah ecco. Quindi, se tanto mi dà tanto, immagino non soltanto la Marea ma ciascun modello di qualunque produttore potesse essere classificato non necessariamente secondo un criterio oggettivo ma anche in ordine al compiacimento delle case costruttrici che eventualmente mostrassero una precisa volontà di classificazione. Ne deduco che noi lettori abbiamo letto un mucchio di fesserie per decenni. Ne prendo atto. Ti chiedo però se hai fonti certe e autorevoli che suffraghino la tua asserzione.
  15. Premessa: Non sono mai stato un grande estimatore di Marea che, francamente, mi ha sempre lasciato piuttosto tiepido. Giusto un filo più interessante trovavo la Weekend, ma niente di che. Quando, negli anni '90, sfogliavo Quattroruote e talvolta qualche rivista concorrente, nella suddivisione delle immatricolazioni mensili per segmento trovavo la Marea nel segmento D, così come precedentemente vi era inserita la Tempra, e ancor prima, negli anni '80, la Regata. E' notorio che tutte erano derivati più o meno evidenti del segmento inferiore, cosa che a mio modestissimo parere può voler dire e non voler dire niente. Ma sono solo i miei opinabilissimi 2 cents. Quello che mi e Vi domando è questo: Passi pure che in FIAT avessero una strategia di marketing quanto meno opinabile (la Marea sostituta di Croma è oggettivamente una barzelletta), In redazione a Quattroruote e ad altre riviste specializzate bevevano/fumavano qualcosa o aveva un fondamento logico inserire i suddetti modelli nel segmento D? Perchè non vedo quale fosse l'impedimento di giornalisti specializzati del settore di inserire la Marea nello stesso segmento della Mègane Classic, Orion e di tutte le altre C a tre volumi. No, perchè l'impressione, francamente, è che si discuta veramente di aria.
  16. Sicuramente poco percettibili o del tutto impercettibili ad occhi poco attenti o poco allenati, ma in realtà di differenze tra il frontale di Bravo/a e Marea ce n'erano altre: Oltre al paraurti e alla mascherina erano diversi anche i proiettori e parafanghi. Questi ultimi, sia pur in maniera pressochè irrilevabile, avevano una sagomatura differente dalle sorelle minori. Mi pare che l'unica versione delle sorelle del segmento inferiore che montava gli stessi parafanghi della Marea fosse la Bravo HGT 2.0 20v.
  17. Anche questa ebbe il suo alter ego Opel, ossia la prima serie dell' Agila. Lo stesso sdoppiamento di marchi si verificò con il modello successivo, che assunse il nome di Splash per la Suzuki e ancora Agila per l'Opel.
  18. Comunque, al di là degli imbellettamenti, mamma mia quanto si vede che è un parente strettissimo del Daily. Io che il Daily l'ho guidato in AM me li ricordo benissimo il posto guida e la plancia; soprattutto nella prima foto ci somiglia tantissimo. Il montaggio, la finitura e gli accoppiamenti sono quelli tipici di una piccola azienda a carattere semi-artigianale. Effettivamente circa 6000 esemplari per una realtà di piccole dimensioni non sono un dato tanto trascurabile.
  19. Io di esemplari ex Polizia reimmatricolati civili ne ho visti; qualcuno persino ancora col colore azzurro originale. Poi, come dicevo, molti hanno semplicemente aggiornato i propri esemplari civili con pezzi prelevati da ex Polizia in demolizione.
  20. Le specifiche "ruspanti" erano realizzate su un preciso capitolato d'appalto del Ministero dell'Interno per le esigenze d'impiego della Polizia; escluderei la possibilità che fossero acquistabili da privati. Molti degli esemplari dismessi dalla Polizia sono stati poi rivenduti a privati e immatricolati come civili, evidentemente parecchi sono finiti anche all'estero. Non escluderei invece la probabilità che molti proprietari di Magnum civili abbiano attinto dai Magnum demoliti della Polizia per prelevare i pezzi specifici per avere un look più avventuroso, oppure per essere utilizzati per usi gravosi e senza troppi riguardi.
  21. A giudicare dalle foto, gli interni sembrerebbero molto più curati e qualitativi rispetto alle versioni italiane. La percezione visiva dà l'impressione anche di assemblaggi e accoppiamenti decisamente meno "ruspanti" che non sui Magnum nostrani.
  22. Così, a occhio, direi che oggi sia piuttosto raro. Io ce l'ho perchè acquistato all'epoca in edicola; poi rivisto di tanto in tanto in vendita on line. Ma in linea generale direi che non ne girano molti.
  23. L'ho visto anche io on-line, è un bordeaux metallizzato; c'è anche in blu metallizzato, ma credo che nessuno dei due sia stato disponibile nella cartella colori reale. Il rosso, in particolare, come pubblicato da @AndreaB, era in uno squillante pastello. Poi, come giustamente sottolineato da @Renault, si tratta di elaborazioni artigianali sulla base della versione Polizia da edicola. Lo si capisce dai cerchi di origine Daily, dagli specchietti verticali di origine Veicoli Commerciali FIAT, dai paraurti con elementi tubolari in rilievo sullo stampo. Tra l'altro, essendo il modello riprodotto una II serie, avrebbe dovuto avere paraurti, maschera e cornici intorno ai gruppi ottici anteriori in tinta con la carrozzeria. In definitiva direi che sembra anche un bel lavoro, pulito e ben fatto. Purtroppo però non coerente col Magnum civile.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.