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snatch

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  1. Sono curioso di vedere i dati ufficiali, spero in un cx non superiore a 0.32 e di un peso inferiore alla 500L (a parità di motorizzazione)
  2. Considerando che sulla 500L il 1.3 mjet è il più venduto lo potrebbero benissimo mettere. Magari quello da 70 kW/95 cv che monterà anche la nuova opel corsa.
  3. Ogni giorno una notizia nuova sull'Alfa... (ma gli danno il premio a chi la spara più grossa?) Secondo l’autorevole Automotive News, il salto dalle 74.000 unità prodotte nel 2013 alle 400.000 previste per il 2018, ci sono delle novità. Il piano prevede otto modelli, creati dalla task force speciale di 600 ingegneri, paragonata agli gli Skunk Works della Lockeed Martin. Sono emersi altri particolari. Per quanto riguarda la sedan, ovvero la berlina media, il target sarebbe più ambizioso, ovvero BMW Serie 5 e Audi A6. Il nome non sarebbe Giulia, ma ancora in discussione per l’erede della 159, ormai da anni fuori dai giochi. Un salto più in alto quindi, con il modello atteso sul mercato per il 2016. Più tardi la versione wagon. Cuore sportivo. I motori benzina saranno molto potenti, tutti turbo o bi-turbo. Sarà adottato il 1750 dell’Alfa 4C, assieme a un 2.2 litri, con potenze da 180 a 330 cavalli. E poi arriverà il V6 di 3.3 litri, che promette numeri da supercar: da 400 a 500 cavalli. I propulsori turbodiesel avranno potenze da 120 a 210 cavalli per il 4 cilindri e da 250 e 330 cv per il V6. Sulla base della berlina arriverà anche il SUV medio, nella seconda metà del 2016, avversario diretto dell’Audi Q5. Poi sarà il turno dell’ammiraglia, nei piani Alfa Romeo la nuova avversaria di BMW Serie 7 e Audi A8 (si chiamerà Alfetta?) non avrà però il V8, contando sull’efficienza e le prestazioni dei V6 biturbo. Prevista anche l’Alfa Spider, ma non sul progetto Mazda MX-5/Fiat 124 Spider, la nuova Duetto avrà una piattaforma sua, derivata dalla “Giorgio”, sempre a trazione posteriore, che esordirà con la berlina media del Marchio. Spinta dal 1750 della 4C e dal nuovo 2.2 litri. Ritorna la coupé. Arriverà anche la Coupéa 4 posti di Alfa Romeo, a metà strada tra Audi A5 e A7 per intendersi, quindi più imponente (e forse a 4 porte) rispetto all’ultima Alfa GT. Poi il grande SUV, che avrà l’architettura della Maserati Levante, altro modello chiave per il mercato USA. La entry level. Ci saranno le Alfa Romeo compatte. L’addio alla MiTo è certo, l’erede Giulietta non in dubbio, ma a un bivio. E probabilmente imboccherà addirittura una soluzione quadrupla. Ovvero sullo stesso pianale saranno realizzate per il mercato europeo una compatta cinque porte (come la Giulietta) e una familiare (come fu la 159 Sporwagon) e per il resto del mondo, due modelli con la “coda”: una berlina a quattro porte e una coupé compatta. Da AUTO 03/09/2014
  4. Prova Giulietta 1.6 JTDm-2 Distinctive MY2014 Vel. max 183,4 in VI a 3.350 giri ripresa 80 - 120 in VI 12,2 s consumi: città 16,7 km/l fuori città 20,8 km/l autostrada 16,4 km/l medio 18,5 km/l auto provata con pneumatici 225/45 17
  5. Per me è fantastica ! Complimenti ! io lavoro nella ditta che fornisce le lamiere forate alla azienda in cui lavori;)
  6. Secondo Voi che misure di pneumatici monterà? 205/60 16 - 215/55 17 ??
  7. Speriamo che la massa non superi quella di 500L . Tutti riducono il peso e migliorano l'aerodinamica (vedi nissan QASHQAI) . La fiat anche su questi aspetti dovrebbe puntare
  8. Io il 1.3 mjt lo metterei eccome. L'amico che ho in concessionaria Fiat mi dice che la motorizzazione più venduta x la 500L è proprio quella. Per la 500x bisognerebbe mettere quello da 95 cv (che è quello della 500)
  9. La Viaggio è alta 147 cm , quel tipo di mattonelle sono da 5 cm , quindi la 500x sarà tra 157 e 160 cm
  10. Piccola Jeep e 500X le nuove sfide del Lingotto FCA si prepara a lanciare i nuovi modelli in tutti i mercati mondiali E ora appuntamento a Ginevra, al Salone dell’Auto più importante del mondo. Fra poco più di un mese, il 4 marzo, lì si toccherà con mano il primo, vero frutto italiano dell’unione fra Fiat e Chrysler ormai pronte a diventare una cosa unica: Fca, Fiat Chrysler Automobiles. Prima i giornalisti internazionali e poi il grande pubblico scopriranno la “baby” Jeep (neppure il nome è stato ancora svelato), quattro ruote motrici, interamente prodotta in Italia nello stabilimento di Melfi e in vendita da giugno. Destinazione? Tutti i mercati mondiali, non c’è limite, con un occhio particolare alla Cina. Una pedina fondamentale per superare quest’anno quota 1 milione di Jeep vendute, come vuole Marchionne. Pochi mesi di attesa e, al Motor Show di Parigi, il 2 ottobre, arriva la «gemella diversa», la 500X (anche in questo caso, nome da svelare): crossover a 2 e 4 ruote motrici, stesso stabilimento (Melfi), stessa piattaforma, ma sul filone della gettonatissima e, sempre più ampia, famiglia della 500. Sarà sul mercato a novembre. E ancora: a giugno, ecco lo sbarco in Europa della Jeep Cherokee, da settembre in vendita negli Usa e subito un grande successo nel segmento decisivo dei suv medi. Tecnologia «made in Detroit», ma interni e stile che risentono dell’apporto del gusto «made in Italy», perdipiù realizzato sull’architettura Fiat «Cus Wide». Fatti che spiegano le parole pronunciate mercoledì, annunciando Fca, dall’amministratore delegato di Fiat e presidente e ad di Chrysler, Sergio Marchionne: «Un sogno di cooperazione industriale a livello mondiale, ma anche un grande sogno di integrazione culturale a tutti i livelli». Ha detto il manager italo-canadese: «Abbiamo lavorato caparbiamente e senza sosta a questo progetto per trasformare le differenze in punti di forza e per abbattere gli steccati nazionalistici e culturali. Ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza». Fca avrà sede legale in Olanda e fiscale in Gran Bretagna, anche se ovviamente continuerà a pagare le tasse in ogni Paese dove hanno sede i propri stabilimenti. «Dal punto di vista fiscale non posso impedire alla Fiat di fare delle scelte societarie che sono economicamente convenienti per loro - ha detto ieri il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera - Verificheremo il pieno rispetto delle leggi fiscali italiane». Ma subito dopo il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha puntualizzato: «Nulla di irregolare. Siamo convinti che hanno fatto tutto nel rispetto delle leggi vigenti». Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha sottolineato, invece, gli aspetti occupazionali. «Da parte del management di Fiat c’è stato un impegno a riattivare gli stabilimenti in Italia che sono in cassa integrazione e così via. Noi siamo convinti che questo impegno sarà rispettato». Sul futuro delle fabbriche italiane continua, però, a chiedere garanzie la leader della Cgil, Susanna Camusso. Ottimisti, al contrario, Cisl, Uil e Ugl. «La sede non è un problema, la produzione resta in Italia - ha osservato il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni - Fiat è l’unica che sta investendo miliardi in questi anni. Le altre stanno solo delocalizzando». Se molto è stato fatto, l’attesa fra Torino e Detroit è grande per quanto resta ancora da realizzare e che impegnerà Marchionne per almeno tre anni, come ha assicurato il presidente John Elkann. Il completamento della fusione, la quotazione (entro ottobre, auspica l’ad) di Fca a New York e Milano, gli oltre 8 miliardi di euro di investimenti solo per quest’anno. Ma, soprattutto, la presentazione a maggio, negli Stati Uniti, del nuovo piano industriale che dovrebbe consentire la svolta del gruppo. Un appuntamento che riguarda da vicino l’Italia, con il rilancio dello stabilimento di Cassino destinato all’Alfa Romeo, proiettata, insieme Maserati, al segmento «premium». Nel 2015 vedremo l’attesa spider compatta a trazione posteriore che si ispira al Duetto, realizzata in Giappone con Mazda. E matureranno l’ammiraglia erede della 166 e la Giulia, anche in variante wagon, che di fatto sostituirà la 159 (entrambe derivate dalla piattaforma Maserati già strutturata in sinergia con i modelli Chrysler). In cantiere, inoltre, un Suv di medie dimensioni che sfrutterà l’esperienza Jeep nell’off-road. Una gamma articolata, per consentire all’Alfa di tornare finalmente a competere a livello mondiale con i brand del lusso sportivo, Bmv, Audi e Mercedes, entro pochi anni, spaziando dagli Usa alla Cina. La strategia di Fca, però, va naturalmente oltre, è globale. Così a inizio 2015 in Brasile, a Pernambuco, partirà il nuovo stabilimento destinato anche alla produzione di auto a marchio Jeep. Mentre in Cina verrà realizzato una fabbrica a Guangzhou con la Gac per realizzare la Jeep Cherokee. LA STAMPA
  11. [h=1]Fiat: allo studio 2 Suv per Alfa Romeo (fonte corriere della sera)[/h]MILANO (MF-DJ)-Il piano prodotti del gruppo Fiat in fase di elaborazione in vista della presentazione ad aprile del business plan quinquennale prevede al momento due Suv per il brand Alfa Romeo. Secondo quanto affermato a MF-Dow Jones da una fonte informata dei fatti, Fiat, tra l'altro, sta valutando la produzione a Mirafiori di un suv di grandi dimensioni per il brand del Biscione al fianco del Levante gia' deciso per il marchio Maserati. Un secondo sport-utility vehicle, di dimensioni pero' compatte, sara' probabilmente assemblato a Melfi, da dove usciranno entro fine anno i modelli finora noti come piccola Jeep e Fiat 500X. Quest'ultima, secondo quanto raccolto, sara' inoltre commercializzata anche con il brand Abarth. Il piano prodotti in fase di elaborazione prevede, allo stato, l'ipotesi di destinare a Pomigliano la Lancia Ypsilon, attualmente prodotta nello stabilimento polacco di Tychy, mentre e' ancora in fase di definizione la mission produttiva della fabbrica di Cassino. Lo stabilimento di Piedimonte San Germano dovrebbe diventare la nuova sede produttiva di diversi modelli Alfa Romeo, oltre alla Giulietta. La fabbrica laziale potrebbe produrre la nuova berlina del Biscione erede della 159, la Giulia. Tuttavia, allo stato attuale, non e' stata presa una decisione definitiva per la necessita' di comporre un puzzle estremamente complesso e quindi non e' ancora escluso che sia Mirafiori la sede produttiva delle nuove berline Alfa. Certo e' invece il destino di Fiat Bravo e Lancia Delta, destinate ad arrivare alla fine del loro ciclo di vita e a lasciare spazio nella fabbrica di Cassino proprio ai modelli del Biscione. Il nuovo piano industriale ha innescato un gran "fermento" all'interno della Fiat dando il la' a "decine di iniziative" in fase di studio e a diversi "scenari ancora aperti", ha spiegato la fonte, illustrando un quadro della situazione ben lontano dal periodo di cassa integrazione che ha coinvolto pochi mesi fa anche gli enti centrali del gruppo torinese. Le ipotesi sul tavolo sono dunque diverse e questo spiega le numerose indiscrezioni circolate anche nel fine settimana, in particolare dopo l'intervista concessa dall'amministratore delegato Sergio Marchionne a La Repubblica. Per quanto non sia stato ancora deciso nulla in via definitiva, anche perche' mancano ancora un po' di mesi prima della presentazione del piano, Fiat potrebbe riservare diverse sorprese, come dimostrato dall'ipotesi di Suv compatto a Melfi per l'Alfa e dalle indiscrezioni su una coupe' sportiva sempre per il brand del Biscione. Un portavoce del Lingotto ha declinato qualsiasi commento circa le indiscrezioni, mentre qualche indicazione potrebbe giungere da Detroit, dove nel primo pomeriggio e' prevista la conferenza stampa di Marchionne in occasione dell'apertura alla stampa del Salone dell'Auto di Detroit. CORRIERE DELLA SERA 13/01/2014
  12. Ciao, ho la Giulietta 1.6 mjtd e ho 55.000 km , il cdb (mai azzerato) mi segna media 19,5 km/l ; facendo varie prove consumo alla pompa ho notato che i 19 li fa. Poi dipende da vari fattori, io faccio 70% statale
  13. Anche per me è bellissima. Spero solo che Fiat legga questi commenti: un designer così lo devono prendere . E gli farei disegnare anche la a112 in stile moderno.
  14. La notizia di stamattina che la futura ammiraglia Alfa sarà prodotta a grugliasco dal 2014 sul pianale della Maserati secondo me è una notizia bomba. Si ritorna alla TP di gran classe.
  15. Su quattroruote di Ottobre dicono che sarà fatta sul pianale della fiat viaggio (dart).
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