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pittiplatsch

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  1. No... ti aiutano certamente... la fattura te la mandano dopo però
  2. Mah... i tedeschi prendono un sussidio del 60% che va pagato per un periodo da 6 a 24 mesi, dipende dall'età e dal periodo nel quali si ha pagato contributi. In Italia prendi il 40% per un periodo fino a 12 mesi. Dopo niente, mentre i tedeschi che non trovano lavoro hanno comunque (anche senza aver mai pagato contributi) sempre diritto a 345 euro al mese più il costo per l'affitto. Ovvio che c'è sempre qualcuno però che ne approfitta...
  3. Ma infatti non sono disperato perché so che c'è una via d'uscita... quella che mi porterà a tornare in Germania. Non è un dramma per me, ma mi dispiace lo stesso. Ed il fatto che tanti giovani italiani sono costretti a pensare a lasciare la patria è un dramma... forse non per i giovani, perché fare delle esperienze all'estero non guasta mai, ma è un dramma per l'Italia. Sembra che i politici (di tutti i partiti) non l'hanno ancora capito.
  4. Certo che mi piace, ma non al prezzo di fare una vita da barbone. Rifletti un po'. La situazione in Italia è molto seria, sei fortunato che non la è per te. E questo non c'entra nulla con la vincità di Berlusconi.
  5. Guarda che non tutti sono fortunati come te. Ti do un esempio. Nel 2006 ho trovato lavoro in Italia e essendo molto affascinato di questo paese, mi sono quindi trasferito dalla Germania. Ho rinunciato ad avere uno stipendio serio come a Berlino (in Italia prendevo 1200 invece di 1600), ho accettato di dover pagare affitti assurdi (difficile trovare qualcosa sotto i 500 euro mentre a Berlino per un monolocale in centro città pagavo 230 euro), mi sono arrangiato anche con tante piccole cazzate che non mi sognavo neanche che possano esistere (il PRA per esempio, oppure imposte sul contocorrente, contratti d'affitto tassati ed altro). Mi sono detto: vabbé, mi piace l'Italia, gli italiani, la lingua, le città, il clima, la cucina... e alla fine facendo sacrifici mi sono persino comprato una bella Fiat 500. A febbraio la mia ditta ha litigato con l'appaltatore ed il mio posto di lavoro "indeterminato" l'ho perso da un giorno all'altro. Sto da 2 mesi cercando lavoro e non solo nella mia provincia di residenza ma in mezza Italia. Sembra che nessuno ha bisogno di giovani laureati (che parlano le lingue). Un mio collega ingegnere poi ha trovato lavoro e gli danno 1000 al mese. Non è solo scandaloso, ma soprattutto come faccio ad accettare uno stipendio con il quale non riesco a vivere? Quindi... ho ancora dei risparmi per 2 mesi, se poi non trovo nulla, me ne vado. Il paese è bello sì, ma come diceva l'Alfa Romeo: "La bellezza non basta."
  6. Ma lì la polizia fa i rally e ha uno smiley come stemma?
  7. In realtà è assurdo rottamare le euro2 per incentivare le euro4... almeno le euro2 benzina non sono poi così inquinanti che bisogna toglierle di mezzo. La produzione di un'auto nuova inquina più di quello che si risparmia! Se per euro0 e euro1 si poteva ancora vedere un senso per le euro2 è pura disperazione che le vogliono rottamare.
  8. Esattamente per questo ho scritto "raramente" invece di "non vedi auto italiane"...
  9. In Germania (ne so qualcosa essendo tedesco) un costruttore per 2 motivi non potrebbe mai fare una pubblicità nazionalista di quel genere. Primo perché subito ci sarebbero i ricordi del "periodo più buio della nostra storia" (così i tedeschi chiamano gli anni del nazismo) e la Casa rischierebbe tante polemiche aggressive contro se stessa. Secondo perché un costruttore tedesco che dice alla gente "comprate tedesco" farebbe ridere i polli, in un paese dove ci sono 6 costruttori nazionali (VW-Audi, BMW, Mercedes-Smart, Opel, Ford, Porsche) che oltretutto producono ormai tanti dei loro modelli all'estero. Ed è questo il punto di quello che volevo dire. Se ci fosse un costruttore italiano oltre la Fiat, anche in Italia non avremmo visto quella campagna disgustosa. Disgustosa perché il nazionalismo negli ultimi 200 anni ha portato solo guerre, violenza e odio. Prima muore, meglio è. Le case dovrebbero competere sulla qualità, sulle caratterische delle auto, sui prezzi, ma non sul luogo del sede legale. Comunque, per fortuna quella campagna non ha portato risultati buoni, probabilmente la maggior parte della gente ha capito un altro messaggio: "Le Fiat fanno schifo, ma almeno sono fatte in Italia!"
  10. Nel 2002 anche nel tuo portafoglio, sui mercati internazionali l'Euro esisteva dal 1999. Alla gente comune il Marco, il Franco e la Lira fingevano ancora di essere monete reali per 3 anni. @Regazzoni Quello che dici, è proprio vero. La Fiat doveva arrangiarsi e mettersi sui propri piedi senza avere aiuto da fuori. E guarda com'è messa ora.
  11. 3) Non c'era nessuna apertura ufficiale, ma l'introduzione dell'Euro nel 1999 ha funzionato come tale. E anche la politica europea che non permette più dare aiuti statali alle aziende in crisi, ha cambiato un po' la situazione.
  12. 1) Ma ci hanno provato e questo è la prova disgustosa che un costruttore nazionale si crede di avere il diritto di associare l'interesse aziendale a quello nazionale. 2) Solo per far tacere quei fastidiosi fiattari in giro nei diversi forum che lamentano "l'esterofilia" degli italiani, mi piacerebbe vedere un produttore auto in Italia che non è Fiat. 3) C'erano tanti motivi per creare problemi alla Fiat, soprattutto anche la gestione sbagliata delle direzione all'epoca. Ma l'apertura del mercato non è stata favorevole alla Fiat. 4) Avrei dovuto mettere il congiuntivo. L'ho capito che Alfa rimarrà Fiat, ma mi piacerebbe il contrario. Io non credo che le Case devono per forza diventare giganti per sopravvivere, ma comunque se la Alfa finisse in mani straniere, diventerebbe parte di un altro gigante che magari ha le risorse per rilanciarla.
  13. Nazionalista era per esempio una campagna pubblicitaria della Fiat nel 2005 (Danke, Arigato, Merci). Oggi chi vuole comprare un prodotto italiano (questo modo di pensare lo trovo assurdo, ma c'è gente che ragiona così), deve per forza andare alla Fiat. Le case tedesche sono messe meglio, non perché i tedeschi sono più bravi, ma perché c'era concorrenza mentre in Italia tutta la concorrenza è stata assorbita dalla Fiat. Solo il mercato comune europeo e alla fine l'Euro hanno aperto il mercato italiano alla concorrenza straniera con l'effetto del quasi-fallimento della Fiat. Se Alfa ora va in mani straniere, Fiat forse si vedrebbe costretta a spingere di più Lancia. Secondo me è dannoso che non esistono altre auto italiane che Fiat.
  14. Secondo me la Fiat ha ampiamente dimostrato di non saper gestire l'Alfa. Potrebbe concentrarsi su Lancia e se stessa invece e fare un po' di soldi vendendo Alfa. Ma non lo faranno mai, perché poi ci sarebbe una Casa italiana Non-Fiat e non si potrebbe giocare facilmente la carta del nazionalismo.
  15. Ci potrebbero essere allestimenti diversi. Magari la versione straniera ha qualche optional a pagamento che in Italia è di serie. Oppure il contrario. Le componenti però dovrebbero essere uguali. Al massimo ci possono essere alcune componenti speciali per motivi climatici. Cioè forse le versioni vendute in Finlandia o Svezia hanno qualcosa speciale per resistere meglio alle temperature estreme. Poi a volte esistono anche motorizzazioni diverse in altri paesi (per esempio la Ford Fiesta o la Fiat Bravo), ma sulla Panda non ne ho sentito nulla.
  16. Quindi è la prima Fiat che nella sua carriera vede il terzo logo diverso sul cofano...
  17. Sulla mia la differenza tra Pop e Lounge era esattamente 300€, ora sarebbero 450€. Non ho messo il kit chromo però e poi sulla Pop qualche optional costa meno che sulla Lounge. Il clima automatico sulla Lounge per esempio costa 420, ma sulla Pop la differenza tra clima manuale e quello automatico è solo 330€.
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