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fonzino1

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  1. Credo che ci sia stata confusione: ora le ultime notizie dicono che la seat nera è stata ritrovata a Parigi, non c'è stato alcun transito in Italia.
  2. Le ricerche del sospettato sono state estese a tutto il Nord Italia.
  3. Si, ma troppo simile al Renegade, come "filosofia". Ecco perchè privilegiano 500: è qualcosa di assolutamente a parte per il mercato USA. Imho, ovviamente
  4. E infatti io ci vedo proprio lo stesso lavoro fatto da Renault con Dacia: prendiamo le linee più semplici, più "banali" e facciamoci un modello tranquillo, "trasversale" che incontri il gusto della maggior parte possibile dei possibili acquirenti (fermo restando che la maggior parte delle persone non è interessata alle proporzioni, alla "freschezza" o al dinamismo dello stile, specie in questo segmento). Imho è difficile dire che è brutta, non è un miracolo di estetica certo, ma guardando in giro, anche nel suo segmento e a concorrenti più quotate, non mi sembra così "dietro come le palle dei cani" al confronto.
  5. Per quanto mi riguarda, io non auspico nulla: faccio un semplice ragionamento che parte dalla considerazione che se proponi una seg.C a quel prezzo, tutto quello che si trova sotto avrà difficoltà commerciali. Perchè proporre una Punto nuova col listino attuale significa mandarla in competizione con Tipo (partendo dall'ipotesi che un modello nuovo non puoi già proporlo in superofferta a 9.000€ come stanno facendo con l'attuale Punto) e questo non fa bene alle vendite totali del marchio (2 modelli che totalizzano poco più delle vendite di uno solo, sono uno spreco di denaro); quindi, mi sembra piuttosto logico dire che se fanno una nuova Punto giocoforza dovranno seguire la filosofia di Tipo, adottando un listino più basso per distanziarlo efficacemente da quello della sorella maggiore (poi sarà rational, low cost o che altro, poco importa). Questo, ovviamente, porterà problemi a Panda (facendo lo stesso discorso fatto ora con Punto). Proprio questa situazione, imho, fa si che, per il momento, il destino di Punto non sia stato ancora svelato: probabilmente le sue vendite sono giudicate soddisfacenti (anche considerando che il "contorno" in autosalone è piuttosto nutrito) e non c'è urgenza di prendere una decisione. Poi magari sanno già cosa fare, ma non vogliono far trapelare nulla, io questo, per ovvi motivi, non posso saperlo. Diversa è la strada della 500 5 porte: per definizione non sarà l'erede di Punto, ma un modello in più nella premium line up di Fiat e che quindi non aspira agli stessi volumi di una B generalista. Inoltre, non credo che una Punto rational inficerebbe sul lavoro fatto con 500 e 500L: sono filosofie diverse di vetture (anche se ricorda che 500L doveva essere una Pandona, poi portata nella gamma 500 per motivi di marketing, perchè fu ritenuto che potesse avvantaggiarsi sul mercato grazie all'accostamento degli stilemi e del nome al "marchio" 500), e secondo me ha senso proporre 2 linee di prodotto complementari che non vadano a "farsi la guerra" l'un l'altra.
  6. Il link non porta al video (non capisco il tedesco), ma da ieri su Sky Tg24 passano un video fatto da uno spettatore in prima fila nello spettacolo: la cosa che mi colpisce è che il bassista (mi pare) schizza subito via, il batterista si abbassa per non farsi vedere mentre il frontman smette di suonare rimanendo impalato, praticamente 3 persone, 3 reazioni diverse.
  7. Da stamattina il gruppo comincerà a negoziare per aprire linee di credito per 20 miliardi, ufficialmente destinati a coprire le conseguenze del Diesel e del Carb-gate, ma figurati se non verranno impiegati per mantenere alta la loro immagine a suon di spot.
  8. Famiglia Cristiana si è contraddistinta anche in passato per posizioni "meno allineate" a quelle dettate dalla CEI (che ha l'Avvenire come suo portavoce) e più pragmatiche. Un punto di vista cattolico ma meno "buonista" e predicatore, insomma. Da giorni mi faccio una domanda oserei dire frivola, se non fosse che erano loro malgrado in prima linea (letteralmente) quando si sono presentati i terroristi al Bataclan: ma gli Eagles of death metal sono vivi? Tutti? E, se si, chissà se continueranno a suonare o si scioglieranno...
  9. Guarda che USA, UK e Francia il sangue l'hanno versato in Medioriente (e lo versano tutt'ora): il problema è, semmai, farlo in maniera coordinata, perseguendo un unico obiettivo, un solo scopo, non ognuno per cavoli e ragioni sue proprie. Inoltre non stigmatizzerei troppo l'approccio "pacifista" al problema: le situzioni di conflitto sono di per sè tese all'escalation, ma questo non porta a nulla di buona per nessuna delle parti in gioco. Inoltre, ne va di mezzo il tessuto sociale: la Francia (ma anche la Germania e l'Inghilterra) hanno comunità islamiche numerose. Un'attacco esteso e massiccio in Siria Iraq etc... avrebbe come effetto dare man forte alle fazioni xenofobe interne e aizzare ancora di più i musulmani europei, convincendoli che quella jihadista è guerra giusta. E stai sicuro che gli attentati non finirebbero per niente.
  10. Non mi sembra tu stia organizzando le truppe dell'ONU...
  11. Innanzi tutto calmati che ti si alza la pressione... In secondo luogo stev66 aveva detto una cosa che potresti non condividere ma non mi sembra il modo di rispondere: in fondo ha solo detto che la Marsigliese gli sembra l'inno adatto per stigmatizzare questo attentato. Non sei d'accordo? Amen. Il resto del discorso puoi argomentarlo con calma e pacatezza, tanto non cambi il destino del mondo da dietro una tastiera, stai sereno.
  12. Ma su questo non ci piove: meglio proporre un numero limitato di auto sulle quali guadagni e mandi avanti la baracca piuttosto che proporre modelli su modelli e poi scoprire che sei alla canna del gas (imho, ovviamente). Quello che dico è che, nel momento che ti presenti con un modello come Tipo che coniuga caratteristiche tutto sommato buone in tutte le "voci della pagella" con un prezzo paragonabile a quello di un'auto di segmento inferiore, automaticamente ti poni nella situazione di capire cosa fare con Punto (che oggi vende con prezzi iperscontati). E si aprono diversi scenari percui o la lasci morire così com'è, o devi modificare qualcosa nella struttura dei costi della nuova per evitare che ci sia sovrapposizione dannose per i 2 modelli. @ owluca che ha scritto: Svenduta nel senso di street price basso: costa quasi meno di Panda. Se ci guadagnano mi fa piacere, figurati...
  13. No: la Marsigliese non devi cantarla ai terroristi, stev66 intende farne un inno che unisca la nostra civiltà contro l'Isis, proprio come se fossimo un'unica nazione contro una nazione che intende distruggerci. Magari bastasse una canzone a scongiurare una carneficina...
  14. @ RiRino che ha scritto: Sono più o meno d'accordo con il resto del discorso che hai fatto in questo intervento, però, che ci sia (o meglio ci sarà) cannibalizzazione/sovrapposizione tra Tipo e una nuova Punto che avesse un listino pari all'attuale (che parte da 13.200€ mentre Tipo parte da 14.500€) non è una fesseria: è matematica. Poi, che Fiat decida di utilizzare un approccio simile a quelo utilizzato per Tipo, ovvero proporre un prezzo da segmento inferiore per il modello sostitutivo di Punto o decida di non sotituirla proprio o, ancora, fa una Punto che costa solo 1.000€ in meno di Tipo, questo ce lo dirà il tempo. Certo che, già decidendo di fare una nuova segmento C quando Bravo è finita qualche mese fa e non mettere mano a Punto che va per i 10 anni, è indicativo del fatto che in Fiat le cose vanno bene così (Punto svenduta per tenere le posizioni), che non la reputano (più) fondamentale o, infine, che non sanno manco loro cosa fare esattamente.
  15. Uomini a mani nude contro un manipolo di terroristi con kalashnikov e imbottiti di esplosivo? Non cambierebbe assolutamente niente. Considera che non solo sono armati ma anche pronti a farsi esplodere (e addosso avevano la cosiddetta "Madre di Satana", un esplosivo sensibilissimo agli urti e al calore): colpirli per disarmarli/renderli inoffesivi sarebbe comunque una santabarbara.
  16. Ok, ho capito. Guarda, forse quello che salva me è la pigrizia: per essere un perfetto jihadista, meritevole della gloria di Allah, devo fare tutto sto sbattimento? Allora preferisco rimanere l'innocuo pirla destinato all'inferno che sono...
  17. Tra mancanza di senso critico e istinto alla strage ce ne passa. Altrimenti non ho capito cosa volessi dire con il tuo post
  18. Perdonami Tony, ma tu conosci persone istruite (qui, non in Siria), con un lavoro, che, in base alla loro visione "bianco-nero", lasciano famiglia e amici, si imbarcano per la Siria (la Siria, il deserto, non i Caraibi), si sottopongono a un addestramento militare (più o meno elevato), abbracciano una fede per cui se non muori portandoti gente all'inferno sei una merda, dopo di che, tornano in Europa, corrono rischi di ogni genere per procurarsi armi, si siedono a tavolino e studiano un piano di attacco, fanno sopralluoghi e, infine, crepano in una carneficina solo in base a un ideale? Io, fortunatamente, no.
  19. Segui il labiale: Ma che ca**o stai a di'? Il mio intervento era teso a sottolineare come, se prima i kamikaze erano semplici disperati privi di istruzione, provenienti da terre povere del Medioriente (ed è ancora così, in molti casi), assetati di vendetta per i lutti subiti, quest'ultimo attacco a Parigi, SECONDO ME, è stato messo in atto da persone che erano addestrate molto bene, probabilmente istruite (tipicamente, una persona istruita in occidente dovrebbe essere immune dai fondamentalismi, specie quello islamico), capaci di coordinarsi e portare avanti un "progetto" di attentato, non una singola azione. Quello che mi fa pensare è che una persona istruita dovrebbe essere scevra da lavaggi del cervello, dovrebbe avere strumenti che gli consentano di capire che uccidere centinaia di persone non è la risposta a niente se non alla sete di sangue. Ad esempio, Jihadi John, morto ucciso da un drone qualche giorno fa, era laureato e cresciuto a Londra, eppure era un jihadista (e non è l'unico): non mi spiego come sia possibile questo.
  20. Volevo solo aggiungere, per chi dice che le armi hanno fatto la differenza, che anche nell'attentato a Charlie Hebdo gli assalitori avevano i Kalashnikov, e avevano tentato una serie di attacchi in sequenza: la differenza sta proprio nella loro migliorata capacità di attaccare e portare un piano complesso a compimento. Tutto sempre imho.
  21. Che ci vogliano soldi e logistica sono d'accordissimo, figurati. Ma è il livello di capacità che si è alzato, imho. Quello che ho visto in questi attentati è il coordinamento, la tempistica, il sangue freddo (perchè gestire migliaia di persone in 8, anche se con i kalashnikov, non è facile), mettere in atto un'esecuzione di tipo militare quando sai che stanno per venire a stanarti le forze speciali non è cosa da poco: sei vicino alla morte ma mantieni lucidità e freddezza: è da professionisti, non da scalcagnati inviati alla buona a fare una strage (per quello basta mettersi una bomba sotto il cappotto e farsi esplodere in una metro qualsiasi all'ora di punta). PS: avevo letto l'analisi che hai appena postato e, indovina un po'? Non mi ha convinto...Che ci vuoi fare?
  22. Sottovalutare il nemico che ti viene a uccidere fin dentro casa è il primo passo per perdere la guerra: sarò stupido io a pensarlo, ma condurre un'operazione come quella di stanotte non è roba da matricole. Vi ricordo che erano 8 (OTTO) persone che hanno scatenato l'inferno, hanno agito con coordinazione, hanno mantenuto il sangue freddo e tenuto sotto scacco migliaia di persone. Non credo che se vi mettono un kalashnikov in mano così di punto in bianco voi sapreste fare quello che hanno fatto loro: non bastano pochi mesi di addestramento per arrivare a questo livello di efferatezza e sangue freddo, ma rigida disciplina militare e tanto cervello (impiegato pessimamente, purtroppo). Secondo me, il livello si è alzato anche nella carne da macello, poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
  23. Imho, no: poteva essere vero prima, ma al punto in cui siamo arrivati ora, non credo proprio...
  24. Segnalo a mia volta quest'articolo che mi è stato segnalato da un'amica: racconta la storia e le delusioni di alcuni giovani musulmani che sono fuggiti in Europa in cerca di una vita migliore e ci aiuta a capire perchè le file dell'Isis si ingrossano ?NOI MUSULMANI DELLE PERIFERIE D?EUROPA, VI SPIEGHIAMO LA NOSTRA VOGLIA DI ISIS? - GLI STATI GENERALI
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