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Ares

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  1. Arrivato il 35mm! Ci sto giocherellando proprio adesso.
  2. Anche io ero poco convinto sul 55-200 però alla fine ho voluto provare lo stesso e lo sto usando abbastanza spesso, più di quanto credessi... certo senza VR mi sa che è meno efficace visto che io non ho una mano ferma, però mi ci diverto non poco a inquadrare gente che combina un po' quel che gli pare a Piazza del Popolo, che essendo uno spazione largo per coprirla bene c'è bisogno di un teleobiettivo. Non ho smesso di giocare con la Praktica MTL 5B di papà, mi diverto a scattare con il 29mm 2.8 e pellicola b/n (purtroppo non trovo un modo agevole per recuperare le Ilford Hp5... proverò a informarmi meglio...)
  3. pagato tutto 400 euro. le deformazioni prospettiche non mi danno troppo fastidio, perchè usarle a proprio vantaggio è proprio il bello... mi scocciano di più le distorsioni. purtroppo 2200 dollari per un 24mm perspective control non li ho il 35mm mi andava benissimo proprio perchè su DX diventa una normale come il 50mm che ero abituato a usare sulla reflex a pellicola di mio padre
  4. Posto alcune foto; con photoshop e il comando correzione lente si riesce a risolvere (anche se non del tutto) il problema della distorsione a 18mm.
  5. Ho preso finalmente da qualche giorno la mia D40 con kit 18-55 e 55-200 (entrambi non VR), a prezzo ragionevole, dopo aver lavorato agosto, mi sono concesso sto regalo. Non ho preso una più moderna (e costosa) per tenermi qualcosa per il 35mm AF-S, che infatti è in arrivo...
  6. Mi sembra abbastanza sottotono. Carino il dettaglio dei fari posteriori, il resto è roba vecchia, scarsamente definita, con poco carattere e poca ispirazione. Sul genere concept "astratti" BMW Millemiglia era su un altro pianeta come cura e creatività. Aridatece Bangle, questo Von Hoydoonk non sa dove andare a parare.
  7. Mah, forse io scrivo male in italiano, ma sta cosa non l'ho scritta da nessuna parte. Ho scritto che tralasciavo le componenti progettuali perchè altrimenti la discussione non finiva più, e mi si dice che il design è anche funzionalità. Eh, grazie al piffero. Intendevo fare una carrellata e pagari una piccola discussione sul linguaggio con cui si trasmette il concetto di "sostenibile". Vabbè, la discussione è andata su altri fronti, pazienza.
  8. Eh, appunto stavo sistemando il post proprio su questi temi... non ho mandato tutto insieme perchè non ho il tempo per farlo...
  9. Premessa: per ecodesign si intende un progetto e un processo completo di progettazione/produzione/smaltimento del prodotto, volto a ridurne l'impatto ambientale. Per ovvie questioni di brevità e per non impelagarci in una discussione senza fine, mi ridurrò a considerare una piccola parte dell'ecosistema (!) della produzione sostenibile, lo stile, che ha il compito di trasmettere e di rendere chiaro a tutti il processo produttivo che sta alla base del prodotto "ecocompatibile". Aggiungo anche che probabilmente tralascerò parecchia roba, per gli stessi motivi di brevità, e perchè non è che ho tutta 'sta gran memoria, ovviamente. Ora, tralasciate anche tutte le discussioni su quanto la tendenza sia o meno "onesta", quanto sia moda e quanto sia vero interesse ambientalista, è innegabile che il trend attuale sia quello. In una recente puntata di Top Gear, Jeremy Clarkson alla guida di una Aston Martin V12 Vantage ha espresso il suo rammarico per la quasi certa "sparizione" di auto del genere. Insomma, le auto con grossi motori a 12 cilindri votate unicamente alla sportività. In effetti ha ragione, basta considerare più in generale il caso del mercato USA: le tradizionali macchinone sono ormai considerate obsolete e le citycar che spopolano in Europa da tempo (per questioni di spazio e tessuto cittadino più denso e concepito in un periodo in cui le auto non esistevano proprio) cominciano a far gola agli statunitensi e inevitabilmente diventeranno anche un segmento di progettazione e studio. Persino i tradizionali marchi superamericani come Cadillac, Chrysler e Dodge a modo loro hanno cercato di darsi "una regolata". I giapponesi in questo caso hanno meno difficoltà visto che sono più abituati alle auto scatoletta e la loro estrema sensibilità per la natura e per i materiali facilita loro il compito di dare una parvenza naturale e ecologica all'automobile. La soluzione che tutti hanno adottato fino ad ora è quella più semplice: ispirarsi a forme, trame e materiali naturali per dare una parvenza meno artificiale e meccanica alle auto. I dettagli "high-tech" e elettronici sono pure i benvenuti, perchè rimandano alle tecnologie che stanno all'interno dell'auto "ecologica", l'elettrico e l'idrogeno. Nel lontano (!) 2005 Chrysler aveva tirato fuori un concept atipico (per gli standard USA): una piccola citycar. L'interno è firmato da una designer giapponese (appunto) ed è realizzato con materiali naturali. Per quanto riguarda l'esterno, i colori predominanti nel nuovo trend sono quelli del cielo: tonalità di bianco, azzurro, verde. Anche i nomi sono di ispirazione naturale talvolta, come per Nissan Leaf o Citroen C-Cactus. La 207 Epure sfrutta la purezza del bianco e usa vetri con una leggera tinta verde per rendere tutto più "luminoso" e "naturale". Per la (IMHO stupenda) C-Cactus tutti i dettagli sono decorati con motivi floreali o comunque ispirati alla natura e anche in questo caso si ripete lo schema bianco/alluminio/verde. Anche in questo caso il design esalta la compattezza sfruttando il più possibile le forme arcuate e arrotondate, che nel design delle interfacce grafiche ricorda anche un po' il Web2.0, rimandando a un'immagine di tecnologia avanzata (e quindi ecologica). Le forme curve rendono anche "amichevole" il design e accentuano l'idea di un'auto amica e "inoffensiva" nei confronti della natura e dell'ecosistema in pericolo, la fanno sembrare meno impegnativa e più sbarazzina, immaginando un'ideale di vita quasi nomade a contatto con la natura e libero da vincoli (del petrolio?). La Honda Puyo porta all'estremo il concetto di amichevolezza e naturalità, trasformando l'auto in una vera e propria capsuletta per spostarsi. l'alternativa è un'ispirazione più vaga al concetto di aereodinamicità, che funziona bene con la diffusione del concetto crossover: la struttura si riduce a un volume unico, come per Prius e Honda FCX. -continua- scusate se non ho concluso il post in una sola mandata... ma si tratta pur di un periodo di vacanza! (immagini prese da autocult.com.au, netcarshow.com, autoblog.it, carclub.ru, egmcartech.com, autoblog.gr, carbodydesign.com)
  10. No, non è una cornice piatta, è esattamente la piega del volume. E di sicuro una calandra più piccola non rende più leggero il frontale, anzi, aumenti i bordi e le doppie linee, fai l'esatto contrario...
  11. sei impazzito? porti avanti il cofano, lo sottolinei nel frontale e poi la calandra non segue le linee ma è inspiegabilmente più piccola e appesa? è semplicemente un errore compositivo, pure grosso.
  12. ma il problema è pure che è tutto troppo vistoso, troppi riflessi, troppi bordi, alloggiamenti evidenziati e cazzatine che fanno il verso alla "qualità artigianale" ma su un faro di un'auto con led e xeno sono semplicemente una tamarrata.
  13. Ok, infatti si nota una evidente ispirazione nella fiancata e nell'uso di quel leggero spigolo che richiude il paraurti, però il frontale è risolto in modo parecchio tamarro e le grafiche interne dei fari sono eccessivamente vistose, IMHO.
  14. il problema di sta macchina sono pure le grafiche interne dei fari che sono troppo troppo vistose, da vera e propria copia cinese...
  15. la versione a destra va meglio ed è più classica, quella con la palpebra riesce a essere ancora più volgare. secondo me non serviva rimpicciolire la calandra, il vuoto attorno sta malissimo.
  16. per ora mi trasmette solo un grande senso di volgarità. sarà il frontale... un pelo meglio dietro.
  17. a me quella NON aveva fatto ben sperare, e infatti... curve a caso, tamarraggine profusa, muscoli sparati ovunque, cromature orrende (MAI variare lo spessore di una cromatura, al massimo con uno scatto di spessore alla citroen, altrimenti MAI.), brutta finestratura, proporzioni da barcone con la cellulite.
  18. Ma lo sai che esiste un telaio? una meccanica? i tuoi "manichini" (alti 1,85 e con il fisico di kate moss apparentemente) si infilano in modo irreale, come se l'auto fosse una scatola di lamiera da 5 mm e le ruote appiccicate agli angoli senza un minimo di sospensioni/meccanica. Se nella smart entrano due soli posti un motivo ci sarà, non è che gli ingegneri mercedes sono stupidi.
  19. detta in parole povere, la distribuzione degli spazi è completamente sballata...
  20. sembra una massa di gelatina informe. praticamente tutto sbagliato.
  21. E' una chery faira... una cinese.
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