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ilsole24ore.com
7 novembre 2006
Terremoto ai vertici di Volkswagen, lascia il numero uno Pischetsrieder
Al.An.
Il ceo di Volkswagen, Bernd Pischetsrieder, 58 anni, lascerà la guida del gruppo di Wolfsburg alla fine di dicembre. Sarà sostituito da Martin Winterkorn, 59 anni, attuale numero uno di Audi, la divisione che macina più utili. Lo ha annunciato in un laconico comunicato il primo gruppo automobilistico europeo.
Solo sei mesi fa il consiglio di sorveglianza della Volkswagen aveva deciso all'unanimità di estendere fino all'aprile del 2012 il contratto di Pischetsrieder. La scelta era stata presa nonostante il suo predecessore, il settantenne Ferdinand Piech, che presiede il consiglio di sorveglianza, avesse sostenuto che il prolungamento del contratto era «una questione aperta». Piech, potente nipote di Ferdinand Porsche da molti ritenuto il vero numero uno della Volkswagen, aveva evidentemente continuato a lavorare nell'ombra facendosi forte della dura opposizione dei rappresentanti sindacali che siedono nel consiglio di sorveglianza al drastico piano di ristrutturazione di Pischetsrieder, una sforbiciata da 20mila posti di lavoro nella sola Germania. Soltanto due mesi fa l'ormai ex chief executive officer aveva raggiunto un accordo con i sindacati per allungare la settimana lavorativa in modo da triplicare entro il 2008 i profitti prima delle tasse.
Winterkorn è considerato uomo di fiducia di Piech e la "congiura" ai danni di Pischetsrieder rientra, a ben vedere, nel quadro della faida in corso da tempo a Wolfsburg. Il top manager dimissionato era stato chiamato nel 2000 dalla Bmw ed era divenuto ceo al posto di Piech due anni più tardi. Quest'ultimo ha guidato il gruppo Volkswagen dal 1993 al 2002, facendo peraltro precipitare la Casa tedesca in una grave crisi per gli investimenti fuori misura nel settore dei marchi di lusso (con l'acquisizione di brand come Bugatti, Bentley, Lamborghini e Rolls-Royce, ceduto poi alla rivale Bmw), ma è anche azionista di riferimento di Porsche, che a sua volta controlla il 18,5% di Vw. Quindi, per questioni di conflitto d'interessi, in base a un accordo che in gennaio ha visto come protagonisti proprio la Casa di Zuffenhausen e il Land della Bassa Sassonia (secondo azionista, al 18,2% in Volkswagen), Piech dovrà lasciare la presidenza del consiglio di sorveglianza di Wolfsburg al termine del suo mandato, nel 2007. Un passo d'addio che il vecchio leone ha fatto pagare con una zampata mortale all'amministratore delegato.