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Suv in città - ROMA REMA CONTRO (07/10/2004)
Dopo Parigi, Roma. La capitale italiana vorrebbe seguire l'esempio francese dichiarando guerra alle Suv. L'assessore capitolino alla mobilità, Mario Di Carlo pensa di far pagare alle fuoristrada fino a 1000 euro il permesso annuale per varcare la zona a traffico limitato del centro, se non addirittura vietare loro l'accesso.
I motivi: primo, i consumi elevati, e quindi il più alto potenziale inquinante (per questo, come già a Firenze, si è deciso che nessuna fuoristrada potrà circolare nella fascia verde nei giorni di targhe alterne, indipendentemente dal numero di targa); secondo, gl'ingombri esagerati per le strade urbane di Roma; e infine la capacità "offensiva" in caso d'incidente.
Se è vero che l'impiego delle Suv (almeno quelle più grandi) in contesti urbani appare poco sensato e che alcune di queste vetture pongono qualche problema di sicurezza – anche per chi ci viaggia (minore stabilità e più alto rischio di ribaltamento) – non stanno molto in piedi le altre motivazioni del provvedimento allo studio del Comune di Roma.
L'inquinamento: non è detto che le sport utility siano sempre e comunque delle "spugne" di carburante (e, di conseguenza, "ciminiere" di anidride carbonica). Secondo i dati dichiarati dalle rispettive case costruttrici, una Toyota "Rav 4" – una delle Suv più diffuse – nella versione diesel consuma nel ciclo urbano 8,9 litri per 100 km, meno dei 9,7 litri della monovolume Fiat "Ulysse", sempre a gasolio. Una BMW "X3" nella versione turbodiesel più potente – 3 litri da 204 CV – per percorrere 100 km in città richiede la stessa quantità di gasolio (circa 11 litri) di una "535d", la versione a gasolio più potente della berlina medio-grossa di BMW. Eppure la prima sarà vista come più sporca e cattiva della seconda.
Lo stesso ragionamento vale per gl'ingombri: molti modelli di sport utility sono compatti, attorno ai 4 metri e mezzo, non più di una berlina di segmento C, meno di un'ammiraglia o di una monovolume. E poi, in un'era in cui i costruttori puntano tutto sulle crossover, veicoli "ibridi", a metà fra berlina, station wagon, minivan, spesso con trazione integrale, come si definisce una Suv? Qual è il confine tra l'ammesso e il vietato?
Le misure draconiane rischiano di essere non solo impopolari, ma a volte grottesche. Invece di scatenare crociate contro una singola categoria, sarebbe meglio lavorare per cambiare la cultura automobilistica, con limiti sempre più severi per le emissioni – di berline o fuoristrada – e l'introduzione di incentivi a favore di modelli e tecnologie meno inquinanti.
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