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V6 Busso

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  1. La coerenza non deve necessariamente essere certificata da AP (campa cavallo!), ma deve essere riconosciuta dalla clientela. Se poi la clientela prende un abbaglio, è un altro paio di maniche. Di certo una gamma completa e tutta o quasi coerente aiuta a far la bocca buona.
  2. Sostanzialmente è vero, a condizione che la clientela ritenga veramente il prodotto coerente con il marchio. Ad esempio le Lanchrysler sono state un clamoroso flop perché inadatte ai mercati europei, ma anche perché totalmente avulse dal marchio Lancia. Per contro, il "sottomarchio" 500 rende le varie 500 diverse dalle Fiat "normali" e consente di richiedere un premium price, oltre a far chiudere gli occhi sull'obsolescenza di 500 e - in misura minore - di 500L. Il sottomarchio 500 è un capolavoro di marketing che di fatto soppianta il marchio Lancia, anche se il primo ha origine proletaria e il secondo ha origine nobiliare e altoborghese.
  3. Forse qualcosa mi sfugge, ma io non mi considero parte del gruppo 1 perché - sia pure in modalità fanta-CEO - cerco di esaminare la situazione nel suo complesso. E il complesso deve tenere assieme 2 punti di vista spesso non coincidenti: l'utile per il Costruttore e il prodotto aderente alle proprie aspettative per il Consumatore. In mezzo ci sono i dipendenti del Costruttore, le organizzazioni sindacali, la rete di vendita e assistenza, ecc. A mio modesto parere, se le risorse sono poche occorre concentrarle in pochi progetti puntando alla massima condivisione di tecnologie, ma facendo bene attenzione all'immagine di ciascun marchio che deve essere curata e mantenuta nel tempo, anche se le poche risorse non permettono di offrire una gamma completa. Ad esempio, immaginando di essere nel 2010: il pianale C-evo e le successive evoluzioni hanno prodotto diversi modelli a macchia di leopardo: penso alla Jeep Cherokee, che avrebbe potuto essere affiancata da modelli coevi Fiat, Alfa Romeo e Lancia-Chrysler (non vedo lo scandalo se il modello è coerente col proprio marchio), oppure alla Dodge Dart, alle Fiat Viaggio, Argo, Cronos e alla Chrysler 200, che sarebbero potuti essere un progetto complessivo per tutti i mercati: avrei visto bene una Giulia TA/TI per il 2011-12 che desse continuità alla 159, Lancia/Chrysler Delta/100 e Dedra/200 anche integrali per il 2014, Fiat/Dodge Bravo/Dart HB/sedan/SW per il 2014 da vendere in tutto il mondo al posto delle varie Tipo, Argo, Cronos, Viaggio (3 progetti poco o per nulla sinergici). Dunque: pochi progetti, idee molto chiare, sinergie molto spinte, ma occhio al cliente finale al quale non frega nulla dei bilanci aziendali ma vuole il prodotto adatto al giusto prezzo. E il giusto prezzo lo fa il marchio oltre al prodotto, per cui ogni marchio deve avere immagine curatissima. Perché il mercato è mutevole, ma le sinergie e l'immagine dei marchi ti permettono di essere flessibile e di non svendere i tuoi prodotti. Per questo ho sempre contestato la politica di prodotto ondivaga di SM: perché spesso non aveva le idee chiare su cosa proporre e quindi aspettava, arrivava tardi, cassava prodotti, ecc... Non c'erano risorse per Lancia, ritenuta non strategica? Ok, si sarebbe potuto congelare il marchio in attesa di tempi migliori, senza sputtanarlo con le Lanchrysler o con una Ypsilon non all'altezza ora in svendita perché obsoleta.
  4. 1. L'automobile sta avviando un profondo processo di trasformazione e tutti i gruppi automobilistici stanno investendo nell'elettrificazione, dunque le feste ci saranno per parecchi decenni ancora, almeno per chi investirà. 2. Intendevo dire che FCA ha guadagnato 15 anni di vita e potrebbe guadagnarne ancora molti: nonostante tutto pare crederci. 3. Lancia non è Dacia o Seat, anche se negli ultimi 30 anni è stata trattata come tale e anche peggio. Sarebbe interessante esaminare l'andamento del valore del marchio negli ultimi 30 anni e quanto hanno inciso su di esso le scelte strategiche adottate dai vari AD: scelte degne del tizio qui sotto e della sua accolita. 4. Ti ricordo i peana qui dentro rivolti alle Lanchrysler alcuni anni fa, mentre chi come me inorridiva veniva additato come gufo. Roba da grullini che urlano "eh allorahh il pidddihhhh??11!!" e aspettano il redditodicittadinanza. Questa è da querela
  5. Potrebbe guadagnare anche di più, e malgrado tutto pare crederci. Le feste sono sempre più esclusive ed improvvise, ma ci saranno finché non si estinguerà l'automobile. Di fronte all'incertezza dei mercati, l'unica soluzione che mi viene in mente per un player globale è diversificare gli investimenti su tutti i mercati e su tutti i livelli, ed FCA ha tutti i marchi necessari allo scopo. Sempre che non li faccia morire come Lancia.
  6. Condivido sostanzialmente l'analisi. Su Lancia vorrei convenire, ma la chiusura del marchio su tutti i mercati tranne l'Italia, avvenuta lo scorso anno, è un'ulteriore pregiudizio ad un eventuale futuro rilancio. Lancia non è congelata, è moribonda e ha già il loculo e la bara pronti.
  7. Me pari er cane de Mustafà, che lo pija at c... e dice che sta a scopa'. Capisco che SM, beatificato in vita, vada santificato da morto, ma certi endorsement sono più adatti al Conte Catellami, all'Ing. Semenzara o al Megadirettore Galattico. L'immenso portafoglio di marchi sembra una famiglia il 2 novembre al cimitero che visita i defunti (Innocenti, Autobianchi) e ha già preparato la bara e il loculo per il malato terminale in carrozzina (Lancia), mentre altri stanno molto male (Chrysler). Il resto della famiglia ha estinto i debiti ma non sa bene dove andare perché il tempo è incerto, uno di loro è da poco uscito dall'ospedale ma lo nutrono poco (Alfa Romeo), altri due stanno così così ma si devono accontentare (Fiat e Maserati), mentre i cugini americani (Jeep e Ram) stanno vivendo alla grande e assorbono quasi tutti i soldi della famiglia e uno (Jeep) pure i beni dei parenti italiani (pianali, motori, ecc...). Chi non fa nulla non sbaglia nulla ma resta indietro. A forza di muoversi a vista senza mai rischiare nulla ci si ritrova ad inseguire gli altri e ad arrivare quasi sempre in ritardo quando la festa volge al termine mentre è già iniziata un'altra festa dove i primi arrivati stanno già divorando le migliori prelibatezze. Forse quella famiglia, estinti i debiti, dovrebbe diversificare le proprie capacità e riflettere sulle tre tombe chiedendosi perché è successo e cercando di evitare di aggiungerne altre.
  8. Esattamente. 500 costa di più ed è più indietro, Panda invece pure. Non male per una multinazionale che si dice al passo coi tempi.
  9. Ha avuto aggiornamenti sostanziosi ed apprezzabili soprattutto sottopelle, ma non abbastanza per essere in linea con la media delle concorrenti, anche di auto meno costose. Che poi sia un'icona tale da far soprassedere tanti acquirenti sulla sua obsolescenza, è un miracolo commerciale destinato però ad esaurirsi nel giro di qualche anno, quando la sua obsolescenza sarà ancora più evidente. Sempre che non facciano un nuovo modello finalmente al top del segmento.
  10. E in più nuovi lamierati, adas, elettrificazione, crash test Euroncap 5 stelle. Così potrebbe funzionare, e anche bene. Se invece fanno una sessantenne siliconata Giulietta diventerà una barzelletta come Punto.
  11. Che è quello che sostengo da tempo: pianale nuovo o profondamente riprogettato da spalmare su diversi modelli, nuova 500 finalmente moderna nei contenuti e con una prudente e misurata evoluzione delle linee. Se invece si va avanti a facelift e senza una profonda rivisitazione del pianale si va verso il baratro delle vendite anche per i nuovi modelli.
  12. Già oggi è un pianale superato, e i crash test Euroncap 500 e Ypsilon lo certificano. Immagina i risultati nel 2025, con nuovi test ancora più severi. Che facciamo? Andiamo avanti a facelift per altri 10 anni??
  13. www.sicurauto.it/crash-test/euroncap/fiat-500.html No. Il test è stato deludente anche per la protezione dei passeggeri e dei pedoni. I test sono sempre più severi, le piccole Fiat non evolvono abbastanza: con gli adas non sarebbe andata granché meglio.
  14. Parlo di pianale: quello nato nel 2003 con Panda e successivamente evoluto per 500, Ka, Ypsilon 846. 500 2007 ottenne 5 stelle Euroncap, 500 2015 solo 3 e Ypsilon 2015 solo 2: il pianale è evoluto ma non quanto i crash test. Può questo pianale, con opportuni aggiornamenti, raggiungere nuovamente le 5 stelle con i nuovi test Euroncap e supportare le evoluzioni tecnologiche degli anni 2020??
  15. Non ho le competenze necessarie, ma nutro più di qualche dubbio che una piattaforma nata nel 2003, per quanto evoluta e migliorata, possa mettere assieme le esigenze di crash test, elettrificazione, prestazioni, trasmissioni, ecc. degli anni 2020.
  16. Capisco tutto, ma quanto può durare la pacchia per 500? Fino a quando il richiamo 500 può far chiudere gli occhi sull'obsolescenza del modello, sulle 3 stelle Euroncap, sugli adas assenti, sull'elettrificazione nulla, ecc.? A meno che non pensino di usare l'obsoleto pianale attuale sulle future Panda e mini SUV Fiat e Jeep, la futura 500 dovrà saltare sulla nuova piattaforma ed essere tutta nuova sottopelle, allineata alla migliore concorrenza, e con un'estetica molto simile all'attuale, un po' come Mini 2007 che era un nuovo modello ma esteticamente difficile da distinguere dal modello 2001. PP alla mano sembrerebbe questo lo scenario, sennò aspettiamoci un crollo delle vendite entro 2 o 3 anni.
  17. Lo stesso senso che hanno le varie serie Mini BMW, delle quali ho perso il conto. La linea rétro rimane senza stravolgimenti, ma i contenuti devono essere allineati agli anni 2020, perché 500 del 2007 è ormai obsoleta.
  18. Il restyling in arrivo? Beh, arriva dopo 7 anni, abbassando così la media FCA (Jeep esclusa).
  19. Nella ditta in cui lavoro abbiamo 2 500L e onestamente non ne ho mai compreso il successo, soprattutto raffrontandola alla concorrenza: linea caruccia col muso 500 ormai un po' superata, interni sottotono, infotainment superato, adas inesistenti, motori benzina superati, prezzo impegnativo. Sarà il muso 500??
  20. Non era certo obbligato a sbandierarlo ai quattro venti. E per dirla tutta pochi mesi fa disse che su Lancia non escludeva nulla, ma aveva già ritirato Lancia da tutti i mercati tranne l'Italia un anno prima.
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