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Fin dall'inizio dell'era moderna e industriale l'economia, tralasciando il settore del lusso, si è retta sull'assunto "produco beni di massa da vendere ai lavoratori del ceto medio che io stesso pago, così rientro dei soldi e ci guadagno" se fai terra bruciata e mandi mezzo continente in mezzo alla strada a chi le vendi poi le cose che produci?7 punti
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Non c'è due senza tre.. ecco la mia Sprint 2.2 160cv bianco lunare appena arrivata, con foto di rito Per essere la versione di accesso bisogna dire che ha su davvero tutto, dagli schermi, alle luci esterni, al keyless.. non manca niente rispetto alla mia executive precedente a parte i sedili che ora sono neri e in tessuto.6 punti
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Doppietta 😍 P.S.: Verst. vs Norris= lo squalo vs il pesciolino rosso5 punti
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Scusami, ma se le elettriche non le vuole nessuno, il governo che dovrebbe fare? Dare altri incentivi per poi avere un'altra farsa come quella dell'ultima volta? E perché i poveracci come me dovrebbero pagare l'auto elettrica a chi se la può già permettere, dopo aver pagato anche il super bonus 110 ai ricchi? Quanto agli italiani che non comprano Stellantis: perché dovrebbero comprare auto mediamente peggiori e più costose della concorrenza?5 punti
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Esattamente, e toglie la maschera a tutte le altre scelte e a cosa ci sta dietro.5 punti
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Negli anni '90 LR cercò di sostituire il Defender con un modello più leggero e moderno, dando vita al programma LCV (Lightweight Concept Vehicle). Realizzarono prima un Discovery ricarrozzato in alluminio chiamato LCV1, poi un Defender 90 su un telaio space-frame ovvero LCV2. Il programma ebbe la sua ultima evoluzione nel modello LCV2/3, restyling del Defender con uno stile più aerodinamico, con telaio space-frame dell'LCV2 e motore KV6 della Rover 800. Il progetto venne però cassato per investire su L322 e Rover 75. via: aronline.co.uk3 punti
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Grande gara, comunque Charles aveva una carogna da ieri che chiunque si fosse trovato davanti lo avrebbe fatto a fettine…se ha la macchina a posto diventa inarrestabile2 punti
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E mi quoto anche qui 😍 E Norris distrutto psicologicamente da Verstappen2 punti
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E chi l'avrebbe mai detto! Magnifico risultato, si diceva che questa pista sarebbe stata probante sulla bontà degli aggiornamenti, direi che abbiamo una bella conferma, per una volta!2 punti
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A livello estetico, per fare un richiamo ulteriore al modello storico, avrei messo le frecce laterali a forma di losanga.2 punti
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Faccio un altro update, sarebbe stata l'auto delle vacanze in Puglia così l'avrei provata per bene in autostrada. Ma una bella grandinata ha distrutto il parabrezza e quindi è stata praticamente quasi ferma per due mesi, tempo di arrivo del ricambio (originale Mazda). Il viaggio è stato fatto con l'MX-5, non volevo caricarla di così tanti km, ma non avevo altra scelta anche se viaggiare scapottati costeggiando il mare o sulle strade del Gargano ha avuto il suo perchè . Comunque, problemi di grandine risolti sia per il parabrezza che per la carrozzeria a fine settembre in maniera egregia (è tornata come nuova fortunatamente...). In ogni caso, non è di questo che volevo scrivere ma del richiamo a cui sono sottoposte le 3 e CX-30 con i nuovi sistemi di assistenza alla guida del MY24. Il richiamo consiste in un semplice aggiornamento software che si fa in assistenza in circa 45min. Viene aggiornato il software riguardante il VCM (Vehicle Control Module) e quello del BCM (Body Controle Module) nella fattispecie vanno a correggere un bug riguardante il cruise adattivo che in determinati casi rallentava il veicolo senza motivo e la sequenza di avvio del quadro strumenti. Il secondo bug, meno fondamentale (almeno esteriormente) è riguardante la schermata di avvio della macchina, ora decisamente più bello da guardare, al primo avvio son stato 30secondi a vedere "battere" le lancette della strumentazione quando si sale in macchina , e poi ha aggiunto l'effetto delle lancette che vanno a fine corsa per poi posizionarsi correttamente, un effetto che non so perchè mi è sempre piaciuto fin da bambino. Il bug più importante risolto, è quello del cruise control adattivo, che avevo notato anche io più volte e che ora sembra l'abbiano risolto, in pratica in autostrada o su una strada con uscite dotate di corsie di decelerazione con il cruise adattivo tendeva a "seguire" la macchina davanti non accorgendosi del cambio di corsia, quindi quando ci si avvicinava per passarla rallentava vistosamente, una volta imparato lo schema bastava essere pronti a premere leggermente il pedale dell'acceleratore in modo da disattivare il cruise per quell'attimo per passare l'auto ed evitare il rallentamento. Con l'aggiornamento non l'ha più fatto. In seguito all'aggiornamento ho scoperto quasi per caso (lo disattivo sempre) che hanno modificato anche il cicalino che avvisa il superamento del limite corrente, ora è molto più blando e meno fastidioso. Prima al superamento del limite emetteva 4 suoni ripetuti ad alto volume, ora ne emette due a volume molto basso. Ora che l'ho scoperto proverò a lasciare i suoni attivi per vedere se sono accettabili nella guida normale. Altre differenze non ne ho trovate, ma magari salteranno fuori nell'uso quotidiano.2 punti
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Si ma quando tutta sta gente ultraintelligente non compra e non rispetta i suoi marchi allora che vuoi fa? Quando le radici non portano acqua, l'albero muore. Il mondo cambia e l'hanno capito tutti tranne gli italiani, che si credono di essere i migliori al mondo e i special one. Da anni che si produce fuori nazione, specialmetne le tedesce e nessuno se ne frega e i primi a non fregarsi sono i clienti tedesci (e come si vede neanche gli italiani). Pero poi in Italia comprano le tedesce fatte in Ungheria...... ce e' assurdo, si puo quasi dire che siamo alla frutta proprio.2 punti
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per un attimo avevo pensato che fossero cunei per i parcheggi in salita2 punti
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No, provo solo a confonderti le idee Allo stesso prezzo, sempre per la serie "cronografone solare giapponese alto di gamma con aspetto... particolare" c'è anche il rivale bullhead Titanio invece di inox, 1/5 invece di 1/100 di secondo ma con reset istantaneo2 punti
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Un gruppo che ha profonde radici nel nostro paese e la cui sopravvivenza stessa dipende dal rispetto di queste radici. Se fossero intelligenti lo capirebbero anche loro, ma ne la dirigenza ne tanto meno la proprietà pare siano dotati di illuminazione.2 punti
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A me è piaciuta da subito. nella sua categoria è al top , l ho anche provata va anche bene e forte … da italiano la salverei volentieri la Lancia ms c’è un problema :costa tanto per le tasche dei poveri italiani ( come tutte eh ) non potrà fare grandi numeri ps tanti anni fa comprammo una y fumia nuova senza fare particolari conti in tasca ( 5 auto in famiglia insieme a due alfa un vw e una Fiat tutte comprate nuove ) adesso è roba semplicemente IMPOSSIBILE PREZZO2 punti
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Domani se la Ferrari vuole avere una minima possibilità di vincere il gran premio devono succedere due cose: passare subito almeno uno dei primi due, e non perdere tempo duellando a cazzo tra di loro.2 punti
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Fino a un certo punto e' anche colpa delle case italiane che non hanno fatto modelli o li hanno fatto morire senza successori.2 punti
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la si ama già https://www.carscoops.com/2024/10/lexus-lfr-supercar-makes-its-spy-debut-in-road-going-form/2 punti
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Mi piacciono molto queste operazioni retrò e l'auto è carinissima, come pure la R5. Solo che l'abbinato di batterie piccole e basse autonomia e bassa velocità di ricarica, che le relega a usi limitati cittadini o paraggi, è in contrasto coi costi e le dimensioni da auto seria, creando un ibrido che non va particolarmente bene nè per la flessibilità di viaggetti, nè per l'uso cittadino. Ovvero non vedo l'equivalenza d'uso di EV segmento A e B con le corrispettive ICE. Secondo me va cambiato registro. Continuo a pensare che un moderno segmento EV A-piccola-cittadina con piccole batterie vada affidata a quadricicli pesanti, magari upgradati per legge a qualcosa di piu. PS: poi ci hanno messo le LG Chem NMC quindi ciaone, vai pure...1 punto
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Come auto 500x è veramente ottima e sottovalutata. I difetti della versione hybrid sono che non ha programmi sport per il cambio, e quello normale è abbastanza letargico, e le prime versioni che non avevano software affinato. Se vuoi fare un affare cerca una 1.3 DCT, consuma un poco di più ma si trova a prezzi iper competitivi e con quello che risparmi nell'acquisto ci metti benzina per anni.1 punto
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In questo caso non si può dare la colpa a nessuno, perchè i furgoni si vendono parecchio. E' una deliberata scelta di convenienza1 punto
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Dopo attenta analisi, credo di aver capito qual'è il dettaglio che genera problemi alla percezione complessiva di F80 come vettura "stupenda" per il 100% degli appassionati: l'abitacolo stretto. Tutta la "bolla" che che contiene pilota e passeggero e conseguentemente il parabrezza, sono visibilmente meno larghi rispetto ad altre Hypercar e soprattutto rispetto alle precedenti Hypercar del cavallino. A questo, si aggiunge l'aerodinamica che avvolge il tutto. L'abitacolo, il tetto e il parabrezza si ritrovano completamente immersi nella carrozzeria e quindi, nella vista frontale o aerea, la macchina appare più "massiccia" stilisticamente di quanto non sia in realtà. Siamo tutti abituati ad associare la la fine del montante A con la discesa verticale della fiancata...ma su F80 non abbiamo questo genere di riferimento. Nella vista laterale il problema non si percepisce quasi e, infatti, l'auto sembra bassa, lunga, filante e scultorea...idem nelle viste di 3/4. la sensazione "straniante" sopraggiunge in vista frontale e un po' in quella dall'alto. Sembra quasi che il bodywork del muso e a lato dei finestrini, se sollevato, possa disvelare un'auto super filante...sembra quasi l'armatura di un robot. Al netto di tutto, a me, nel complesso, piace davvero tanto...con le sue vibes 80/90 e tutta questa tecnica e aerodinamica bella in vista. L'oggetto in sé e per sé è votato alla performance pura: sticazzi una bellezza canonica, apprezzabile da chiunque, ma meno funzionale. F80 ha molta personalità, McLaren W1 molta meno.1 punto
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Tolta la Lancia cosa non è riuscito a far riprendere ? Jeep ha stravenduto con la Renegade, Alfa idem, Fiat ha mantenuto il suo mercato. Ecco, parliamo di Tavares che è praticamente riuscito a mandare in malora tutto ciò che era possibile1 punto
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Basta vedere cosa è successo con l'elettronica, hanno iniziato a fare concorrenza spinta sui prezzi, hanno mangiato il mercato facendo uscire player che fino a poco prima erano principali, una volta assestati su posizioni praticamente dominanti adesso si fanno pagare come gli altri perché tanto non c'è più concorrenza. Se non vuoi uno smartphone di un marchio cinese adesso cosa prendi? Apple o Samsung, that's it.1 punto
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Comunque grandissimo Vasseur, che non essendoci PL2 e PL3 ha deciso di non portare aggiornamenti e mettere a punto l'assetto con quello che conoscono; sembrano messe bene in pista, aldilà dei tempi.1 punto
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Piccola aggiunta ad un argomento trattato in più messaggi di questa discussione: i tergifari. Qui un paio di link ai vecchi post: https://www.autopareri.com/forums/topic/69644-dettagli-automobilistici-curiosi/?do=findComment&comment=2356138 https://www.autopareri.com/forums/topic/69644-dettagli-automobilistici-curiosi/?do=findComment&comment=2352494 Ieri ho scovato un'altra chicca sfuggita precedentemente, cioè i tergifari a doppia spazzola! Ovviamente li avevamo già visti su auto con doppi fari circolari; nel caso però di gruppi ottici rettangolari, andando a memoria credo che Peugeot 604 sia l'unica rappresentante di questa categoria! Poi 604 si distingueva anche per la disposizione dei tergicristalli, con bracci ravvicinati. Una soluzione inusuale, anche se non unica, perché la ricordo ad esempio anche su Mercedes-Benz W116 e poi anche W126, sulla quale però erano nascosti dal cofano. Sempre per i tergifari, c'è poi un'altra soluzione forse unica: una sola spazzola, ma doppio braccetto per un raffinato movimento a pantografo! L'avrete riconosciuta, è di una campionessa di originalità: Jaguar XJ-S1 punto
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Gli italiani hanno la possibilità di salvare Lancia. Ma devono comprare le auto Lancia. Tavares non poteva fare di più. Lancia era morta. Se si continua a deridere dicendo che "quella non è una vera Lancia", Stellantis non investirà in auto nuove "più italiane". I francesi comprano il francese, i tedeschi comprano il tedesco, gli inglesi comprano Ford e Vauxall, gli italiani....1 punto
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A me questa non piace, c'è qualcosa in quel frontale che mi disturba, lo stesso nella vista generale. Il posteriore ricorda molto Mini. Gli interni sono oramai un copia incolla per renault... non hanno nulla di Renault 41 punto
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....ECCO....come sempre quando qualcosa non funziona in Italia, c'e un indubitato colpevole - LA GERMANIA !!! 🤣🤣🤣1 punto
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Molti costruttori non vogliono vendere piu auto...vivono nel metaverso .1 punto
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Al di là della moda per gli adesivi "tecnici" di quel periodo - ricordo anche io quelli "V-TEC" di Honda, ma anche quelli assai più prosaici tipo "EFI electronic fuel injection" o "Twin Cam 16 valve" o addirittura "Power Steering" mostrati senza pudore dalla Seat Ibiza del 1993 - quella Primera, cioè la prima serie (P10) presentata nel 1990, aveva in effetti due aspetti curiosi, proprio collegati alle caratteristiche evidenziate da quell'adesivo. Il primo è il motore. I benzina erano tutti 16 VALVE, sì, e in quegli anni era una cosa degna di nota, ma l'aspetto curioso era che il millesei era un raro 16 valvole a carburatore. Inusuale certamente per noi italiani, abituati a quei tempi a vedere la tecnologia multivalvole applicata sui motori più avanzati e performanti, in genere dotati di iniezione. Per le case giapponesi invece era cosa assai più comune, consolidata durante gli anni ottanta, ma in quel periodo - causa contingentamento - le giapponesi sul nostro mercato erano poche sui listini e ancor meno sulle strade. Poi arrivò l'obbligo del catalizzatore, che vide il passaggio quasi generalizzato da carburatore a iniezione, ma a differenza della maggioranza Nissan continuò ad usare il carburatore su questo specifico motore (GA16DS), sebbene in una delle rare applicazioni con gestione elettronica. L'altra particolarità, dicevo, era appunto la sospensione multilink. A partire da MB W201 (la Mercedes 190 del 1982 per intendersi), la tecnologia multilink era stata principalmente utilizzata al retrotreno di auto a trazione posteriore, fino ad allora. Bene, Primera P10 aveva anche lei sospensioni multilink, cosa innovativa per una berlina media di un marchio generalista, ma la cosa particolare era che le aveva sull'asse anteriore, e solo lì! Era una sospensione fatta così, sostanzialmente un quadrilatero alto con un terzo braccetto addizionale che lo faceva definire appunto multilink: Invece il retrotreno di quella prima serie era così, un classico assale a ruote indipendenti tipo McPherson, simile a quello di molte berline italiane del periodo.1 punto
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