Vai al contenuto

Mazinga76

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    10940
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    12

Tutti i contenuti di Mazinga76

  1. Il cofano bagagli (come pure il paraurti) è della III serie, riconoscibile per l'assenza delle scanalature orizzontali che correvano sopra e sotto il vano targa per tutta la larghezza del lamierato. Su questo cofano non erano previste targhette identificative. I fanali invece sono della I serie. Quindi si presume che questa Thema sia un accrocchio di pezzi di tutte e tre le serie. La riverniciatura la darei per scontata.
  2. Se per curata intendiamo meglio realizzata e meglio finita, soprattutto per quanto riguarda gli interni, lo ritengo tutt'altro che improbabile. Sull'estetica, oddio... Ronda mi ha dato sempre l'impressione di una Ritmo più insipida, lontana anni luce dall'originalità della I serie, ma anche dalla "maturità" della II serie, anche una certa importanza grazie al frontale a quattro fari. Poi, ovvio, il gusto è personale.
  3. Mi è già capitato altre volte di leggere in giro la "Special" associata all'ultima serie della 128. Probabilmente traggono in inganno i fari rettangolari, come l'ultima serie, invece che tondi. Sicuramente quello era uno scopo. Anche se, bisogna dire, la 128 sopravvisse alla Ritmo addirittura fino all''84, mi sembra. Cioè quando Ritmo era giunta già abbondantemente alla II serie. La politica era quella ben nota di FIAT a quei tempi: Avere in gamma il classico pezzo di ferro nuovo, magari tecnicamente ed esteticamente non all'ultimo grido, ma a prezzo più contenuto del modello corrispondente "moderno". E poi, secondo me, anche perchè a quei tempi ancora era vivo e vegeto quello zoccolo duro di aficionados dello stile classico a tre volumi, che magari ancora non metabolizzava del tutto il più attuale stile a due volumi col portellone. Tanto è vero che, ancora alla fine degli anni '80, in ossequio al partito della medio/piccola a tre volumi, anche se ormai residuale, venne proposta la Duna. Tre mondi assolutamente incomparabili e non sovrapponibili in nessun caso, per carità.
  4. A livello di estetica erano pressochè identici. Il Thunder, per quel pochissimo che ne so, aveva qualche differenza a livello meccanico, tipo sospensioni più generose e dischi freno di diametro maggiorato. Ma non saprei dire nulla di più.
  5. Vero è che, al tempo, di Tipo ex FF.O. dismesse e reimmatricolate come civili se ne vedevano tante. Ma questa potrebbe rientrare in quei casi, non rari dalle nostre parti, di vetture rientrate dall'estero. Magari il proprietario è stato per anni a lavorare fuori Patria, il più delle volte in Svizzera o Germania.
  6. Io trovo difficile stabilire, probabilmente a causa della modesta qualità della foto e dal probabile scolorimento della vernice, se si tratti o meno del blu scuro dei CC. In ogni caso, vista la reimmatricolazione, molto probabile che si tratti di un mezzo dismesso da un ente pubblico.
  7. Tanto carina e originale nelle intenzioni quanto poco pratica nella sostanza. Qui da me ebbe un certo seguito, ma mai, e dico MAI, vista una con i montanti tolti. Dei problemi di tenuta all'acqua non sapevo, ma di scricchiolii e rumorini vari ne sentii parlare spesso. Oggi, trovarne una che abbia il sistema di montaggio/smontaggio degli archi in ordine, credo non sia un'impresa facile.
  8. Era regolarmente a listino anche in Italia come "1500 L", dove "L" stava per "Lunga", per distinguerla dalla 1500 di segmento inferiore. L'unica differenza tra la versione italiana e quella spagnola, mi pare di ricordare fosse nel frontale a due soli fari per la prima; a quattro fari per la seconda, come sulle 2100/2300 italiane.
  9. "Imola" e "Imola 3" erano due versioni distinte. La prima esordì nel '92; la seconda l'anno dopo e differiva sostanzialmente per gli interni con nuovi materiali di rivestimento per i sedili.
  10. Peccato, oggi è certamente merce rara. Speriamo non le tocchi una brutta sorte, anche se le condizioni generali, ahimè, da quel po' che si può vedere, me lo fanno temere.
  11. La tua non era espressione di stupore, piuttosto una colorita espressione di scherno nei riguardi di un altro utente, che non è obbligato per contratto a conoscere questo o quel modello. Il topic è aperto a chiunque abbia voglia di condividere e/o partecipare (educatamente) alle discussioni, non solo ai sapientoni. Il topic che "preferisci" non è lo specchio dei tuoi desideri. Tra l'altro, amico, fai un po' pace col cervello: Prima dici che lo preferisci, che lo segui con interesse e poi ti fa ridere... Ribadiamo: nessuno ti trattiene su questi lidi; puoi sempre arricchire della tua "sapienza" qualche altro gruppo a tema. Allora se ti va di apportare, apporta pure. Dacci saggio della tue "conoscenze" e saremo lieti di ammirarle. Possibilmente però senza rompere le scatole a nessuno, perchè non ne hai alcun diritto. Qui sei un utente come un altro, non sei "il supremo".
  12. Nientepopodimeno che una Cosworth 4x4! 2000 cc per 240 km/h. Un missile per l'epoca.
  13. Esatto. Era un po' la stessa politica del braccino corto che si ebbe con la Beta Montecarlo, che avrebbe meritato ben più del 2 litri da 120 cv.
  14. Credo che l'ipotesi di Abarth03 sia quella più aderente al vero. Non so in altre zone, ma qui da me è diffusissimo sostituire i paraurti danneggiati, in origine verniciati, di vetture ormai anziane, con paraurti nuovi non verniciati, magari in versione base; oppure semplicemente grezzi, pronti da verniciare, ma montati senza essere verniciati. Questo perchè tra il costo del paraurti e quello della verniciatura il conto del carrozziere molto spesso risulta essere un salasso che molti non ritengono giustificato su un'auto il cui valore è pari più o meno a zero. Il fenomeno è talmente diffuso che un paio di casi ce li ho proprio sott'occhio, nella cerchia dei miei vicini di casa: Una donna che abita nel mio condominio, proprietaria di una Ford Fiesta Tdci del '02, ha sostituito entrambi i paraurti danneggiati con una coppia di nuovi, montati grezzi. Anche la madre, proprietaria di una Honda Jazz I serie, in seguito a un danneggiamento del paraurti anteriore, lo ha sostituito con uno nuovo non verniciato.
  15. Questo è nientepopodimeno che un Daily 4x4 I serie... Già più che raro 40 anni fa, non so quanti possano esserne rimasti circolanti oggi. Comunque non ha le gemellate al posteriore perchè il 4x4 non le prevedeva. Ad ogni modo, anche il Daily normale, nelle versioni meno potenti e con portata più bassa, non aveva le gemellate. Quando ero militare in A.M. lo guidai diverse volte: La mia caserma ne aveva in dotazione due, erano dei 30-8 in versione pulmino 9 posti a passo corto.
  16. ...che di "British", perlomeno dal punto di vista stilistico, aveva ben poco. Mi ha sempre dato l'idea di voler strizzare l'occhio allo stile "made in Japan" del tempo. Forse orrenda non direi, ma la trovavo non granchè attraente in tutta sincerità. Anche se, come spesso accade, il passare dei decenni restituisce un certo fascino in più.
  17. Non è difficile immaginare il perchè: Doveva rompere le scatole a FIAT con la Palio Weekend, che era orientata allo stesso tipo di clientela e per il medesimo tipo di utilizzo. Personalmente non mi dispiaceva affatto; la trovavo più gradevole della berlina 5 porte da cui derivava, di cui non mi ha mai convinto il posteriore. Qui, grazie alla linea allungata, il risultato estetico finale mi pareva più gradevole. Mio incontro molto frequente. L'anziano proprietario bazzica spesso la mia zona; sovente me la ritrovo parcheggiata sotto casa perchè il signore è cliente assiduo del bar affianco. Anche stamattina era sotto casa. Più tardi l'ho anche incontrato a un incrocio, io venivo da destra, lui sopraggiungeva bello allegro e per poco non mi entrava nella fiancata. L'adesivo E.R.I.C.A. non è di un concessionario, ma di una grossa organizzazione autorizzata, per i marchi Abarth, Alfa Romeo, FIAT e Lancia, operante nella nostra città. Dev'essere comunque un adesivo molto vecchio perchè l'autorizzazione della Hyundai non credo l'abbiano più da anni.
  18. L'immatricolazione risalente al '76/'77 è coerente. La mascherina in plastica nera fece il suo esordio col restyling del '74; le luci di posizione/frecce anteriori di forma rettangolare esordirono nel '76 in luogo di quelle circolari, quindi abbiamo un'altra conferma che l'immatricolazione è esatta. I cerchi con borchie cromate indicano che si tratta di una versione "TL", come del resto ci confermano i vetri delle portiere posteriori scorrevoli anzichè fissi; i profili color alluminio che corrono lungo la fiancata; i paraurti cromati anzichè opachi. Per me tutto lascia pensare che si tratti di una "4 TL" della seconda metà degli anni '70.
  19. Degno di nota, direi, anche l'antifurto d'antan. Non vedevo quei pesanti catenoni allo sterzo da quando portavo i pantaloncini corti. Si vede che la signora dev'essere una donna d'altri tempi...
  20. La trovo un'idea interessante e anche utile. A tal proposito avrei da chiederti se conosci la denominazione e il codice del bianco della Uno CS, avendo perso la targhetta adesiva che era posta all'interno del portellone.
  21. Io ero di là da venire, ma mio padre mi ha spesso raccontato che suo fratello ebbe in gioventù una Dauphine con la quale si ribaltò. Ne uscì fortunatamente illeso, ma quell'auto era un attentato all'incolumità pubblica un po' a detta di tutti coloro che la ebbero o che la ricordano.
  22. C'erano, c'erano... Nel '99 una SX 60 di quel colore la stava per comprare usata mia zia (quella della 127 bianca del '72). Poi virò sulla Lancia Y 1.2 LE del '97, che possiede tutt'oggi.
  23. La ED montava il 2 cilindri detto "a sogliola" da 704 cc derivato dalla 126 Bis. L'altro motore disponibile era il 4 cilindri di 903 cc che fu della 127 in primis. Nessuno di questi motori trovò mai posto sulla Y10.
  24. Mi sembra di ricordare qualcosa vagamente del genere. Cioè che alcune tinte, metallizzato compreso, furono inserite nel corso degli anni a seguire.
  25. Credo che quel grigio scuro fosse appunto il quarzo inizialmente ordinato da mio padre. Assolutamente sì, erano la stragrande maggioranza. L'ultima Delta prima della II serie l'acquisto nel '92 un mio vicino di casa; era appunto una LX blu metallizzato. L'altra tinta che spopolò su quest'ultima versione fu una specie di verde petrolio o giù di lì. Altre tinte come il bordeaux, che tanto spopolò sulla versione subito precedente, il platino (il grigio simil-champagne cui accennavi) e il quarzo, divennero più marginali.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.