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RossoPazzo

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  1. Butto li un'altra domanda: ma vista la quantità di produttori che conoscete, avete un 'quadernino degli appunti', andate a memoria oppure esistono dei parametri 'oggettivi' sulla base dei quali potersi fare un primo giudizio di base di un produttore? ...a volte le conoscenze del Lisse mi lasciano veramente sbalordito per quanto spaziano...
  2. Trovato il 2013 della Petite Arvine di LES CRETES! Ne avevo ordinate 2 bocce ma mi ha appena chiamato l'enoteca dicendo che causa accavallamento ordini, me ne avrebbero potuto spedire solo una. Avendo esaurito anche tutti i pinot grigio trentini, ho voluto dargli fiducia ed ho integrato l'ordine con un pinot grigio Dessimis di LE VIE ROMANS del 2012. Conoscete vino e/o produttore? Tralasciando l'idea di abbinarlo al Mont d'Or, mi è stato consigliato un vino valido? Sul sito del produttore, la scheda tecnica parla di una resa di poco più di 5000kg/ha (meno di 1kg/pianta) per quel vitigno.
  3. Grazie ad entrambi per i suggerimenti! Ma figurati, ci mancherebbe! Che son sempre qui a spaccar i maròni... Mmmmmhhh... evento atteso da 35anni addirittura! Sempre in ambito bevereccio? Racconti, racconti pure (se può/vuole). Ottimo, grazie! Così a spanne l'idea iniziale che m'ero fatto anche io era su un bianco (e da bianchista infatti non hai disatteso l'aspettativa ) Dopo una gugolata veloce, visto il prezzo medio ci sta che prenda anche entrambe le bocce. Qui vicino l'ufficio c'è una piccola enoteca. Magari è la volta buona che la nomini quale quella di riferimento (iniziando a mollare la GDO, per sommo gaudio del Lisse ). Qualche particolare annata da suggerire?
  4. Domandina domandella su un abbinamento: secondo voi quale vino si abbinerebbe bene ad un formaggio di vacca francese? Il formaggio in questione è il Vacherin Mont d'Or In realtà si tratterebbe di un formaggio svizzero, ma era per rendere subito l'idea del tipo di formaggio L'idea sarebbe quella di regalare al suocero (compare di bevute) un buon vino da poter abbinare a questo tipo di formaggio. Consigli in merito? A voi la parola.
  5. ToroRosso si è 'accontentata' del motore Ferrari 2015 (anche se di ultima evoluzione) mentre ReddeBbulle voleva i motori Ferrari 2016 aggiornati all'ultima specifica (leggi: ogni evoluzione che Ferrari apporterebbe al motore in corso di campionato, l'avrebbe voluta anche la ReddeBbulle)
  6. ...sarai anche solo un appassionato, ma col tempo devi esserti fatto dei begli ammanicamenti Non ti puoi presentare alla Feràri per un tour fabbrica + test in pista (compresa la F1) senza conoscere persone PARECCHIO giuste...
  7. ok, segno! Ecco... proprio in vista di un'occasione 'più particolare', avrei bisogno di un parere/consiglio: avevo l'idea di serbare una bottiglia (o più d'una ) da stappare al compimento del 18esimo compleanno del figliuolo nato l'anno scorso. Ora che siamo oramai a fine 2015, di vini della vendemmia del 2014 ce ne dovrebbero essere un po'... Mi sapreste indirizzare sulle tipologie di vino toscano (ed eventuali produttori) che possano fare all'uopo (ovvero 'reggere' 18anni prima di essere stappate)? ahem... si... diciamo che erano in cantina da "un po' più" che un paio d'anni dalla vendemmia... Comunque si trattava di tappo in sughero e bottiglia in vetro verde, ovvero questa: Si, quello lo immagino... è che quell'asciutto era particolarmente spiccato (rispetto al resto)... da qui il mio dubbio sul passaggio in legno (cosa su cui poi mi sono dovuto ricredere leggendo il disciplinare, essendo una Barbera 'semplice' e non una 'superiore'). Magari allora sono stati sette anni di giacenza che lo hanno accentuato. Visto che mi sono approcciato anche nella foresta dei disciplinari (scoprendo cose che hanno spazzato via alcune mie convinzioni (sbagliate) tipo che un Rosso di Montalcino fosse un vino invecchiato minimo tre anni ed invece è un vino con un solo anno di età), poi mi piacerebbe anche parlare un po' di questi, magari soffermandosi anche sulle differenze che ci sono (se ci sono) tra 'affinamento' ed 'invecchiamento'...
  8. Ieri sera altro stappamento. Complice anche la presenza infrasettimanale straordinaria del suocero (compare di sbevazzate ) a cena abbiamo deciso di 'sacrificare' un: - Barbera d'Asti DOC VILLA RUSTICA del 2007 Si tratta di una bottiglia che comprai diversi anni fa in GDO (per sommo piacere del Lisse ) e che è rimasta in cantina per credo non meno di 5 anni. Che dire: si tratta della mia prima Barbera. Mai provato come vino prima d'ora e l'ho assaggiato 'al buio', senza cioè prima informarmi su questo vino, quindi ero completamente ignaro di cosa mi aspettasse. Il timore più grande ovviamente riguardava la tenuta al tempo. Timore che invece s'è trasformato in grande sorpresa in quanto ha retto benissimo il tempo (al contrario di alcuni Vermentini di Sardegna IS ARGIOLAS che al passare degli anni sono mestamente 'marsalati' )! Sembrava quasi che fosse stata comprata da poco. Al sorso è risultato un vino giovane, 'snello', con una discreta persistenza... credo che quel sapore asciutto che sentivo in fondo fosse del tannino (ma su questo ritornerò dopo). L'abbiamo trovata abbastanza adatta per accompagnare il piatto a base di pollo che ci siamo serviti per cena. Nel dopocena mi sono messo alla ricerca di info sulla tipologia di questo vino ed ho scoperto innanzitutto che l'annata 2007 è stata l'ultima ad utilizzare la DOC. Infatti dal 2008 dopo è stato adottato il DOCG. In generale ho scoperto che la Barbera è di per se un vino assai giovane (il disciplinare parlerebbe di un periodo di invecchiamento di soli 4mesi...) e devo dire che la bottiglia aperta, nonostante l'età, dimostrava ancora tutta la sua giovinezza. Proprio dopo aver letto il disciplinare m'è sorto un dubbio. In teoria solo la Barbera d'Asti 'superiore' vorrebbe un passaggio minimo di 6mesi in legno (dei 14 totali), quindi il vino della boccia stappata, avendo visto il legno dal cannocchiale, penso che quel sentore 'asciutto' che sentivo in fondo non fosse affatto del tannino... e forse qui il buon Lisse può venire in aiuto. Sempre leggendo info sulle Barbera, ho letto dell'esistenza di due 'famiglie' principali, ovvero: - quella del 'd'Asti' o 'del Monferrato' che comprendono la provincia di Asti e di Alessandria - quella del 'd'Alba' che è del cuneese Così ad occhio, la sensazione è che la Barbera d'Alba sia considerata un tantinello più di pregio che quella d'Asti/del Monferrato. Considerazione finale: il mondo della Barbera è sicuramente meno incasinato di quello del Chianti (e di tutte le sue n-mila sottodenominazioni, riserve e micariserve e gran selezioni)... Al di la del produttore che mi immagino sia più che industriale (vista la fonte di approvvigionamento), Lisse in generale cosa mi sapresti dire sulla vendemmia del 2007 delle Barbera? In cantina ne ho un'altra bottiglia e vorrei sapere se poterla stappare a cuor leggero oppure se merita un'occasione un po' più particolare...
  9. Beh... d'altra parte ti aveva chiesto o no la "massima clemenza"? Maniavantismo a manetta! XD ...devi essere un bell'attrezzo, si... Ps: nel gergo Lissiano "bottiglia di coccio" = "la peggiore della serata"?
  10. Si, ho visto anche io che dietro al nome "Chianti" ci sia una vera e propria giungla. Non pensavo davvero che col tempo si fosse espanso così tanto. Ho scoperto che sotto il nome di "Chianti Montalbano" praticamente mi fanno il Chianti sotto casa (e bada che il Chianti "geografico" dista da me un 100inaio buoni di km...) Tanto che se inizi a capirci anche un minimo di vini, frasi del tipo:"...ho bevuto un Chianti..." ti rendi conto che sono davvero vaghe. ...si ok Chianti, ma Chianti "cosa"?!? Concordo con te: non proprio il massimo per dar modo ad un inesperto di orientarsi. In più una situazione del genere mi da proprio l'impressione che il nome secco "Chianti" sia decisamente inflazionato. Come dire: per bere del Chianti "originale" non basta più certamente solo leggere "Chianti" in etichetta, ma c'è da fare una bella scrematura (ed una prima ENORME scrematura la si potrebbe fare già solo puntando sul nome "Chianti Classico", almeno fino a quando non si espanderà eccessivamente anche quest'area). Il bicchiere "mezzo pieno" potrebbe essere quello di una spinta alla riscoperta ed alla conoscenza del territorio ben più vaste e articolate che, a seconda dei gusti, potrebbe avere anche il suo fascino...
  11. Grazie mille del consiglio, alla prossima occasione lo terrò sicuramente a mente! Magari potrebbe essere anche una ulteriore spinta ad "adottare" una cantina. La scelta più prodotti del medesimo produttore (a meno di non riportare in etichetta nomi del calibro di Banfi, Antinori o simili...) immagino possa essere un limite della GDO, dovendo stare dietro più ai grandi numeri (spesso magari a scapito della qualità). Sul discorso dei "Riserva", sicuramente quando avrò acquistato un po' più di esperienza magari sarò in grado anche io di 'stanare' qualche furbetto. E' che essendo ancora abbastanza inesperto, per ora adotto (magari sbagliando) un approccio che va per "valori assoluti", quindi: Chianti < Riserva < Gran Selezione* oppure Valpolicella < Superiore Al sorso, il vino dell'altra sera l'ho trovato decisamente appagante. Immagino che dipenda molto dal livello medio del mio attuale palato. Come dire: in futuro più salirà la qualità, più mi si affinerà (e magari tra qualche tempo berrò qualche sorso di questo vino "solo se mi verrà offerto." (cit. Lisse su Bruciato di Bolgheri ) ) La strada che ho davanti è veramente tanta. dica, dica pure... Ed ora una curiosità che mi è nata proprio buttando giù questo post. Lisse, visto che tu sei un 'biancofilo', è possibile che il preferire un bianco ad un rosso più che dipendere dal mero gusto personale, possa anche essere la diretta conseguenza della maturazione del proprio palato? (Ipotizzando che un rosso come tipologia di vino quanto a qualità percepita/piacere al sorso/appagamento possa arrivare 'solo' fino ad un certo punto, punto oltre al quale si spingono i bianchi. Ovvero, se volessi ricercare sensazioni ancora più sopraffine, devo affacciarmi alla platea dei bianchi) *che ho gugolato essere denominazione nata nel 2013.
  12. A chiamata, rispondo! L'altra sera ero a cena da amici e mi sono occupato del vino. L'intenzione iniziale era quella di cogliere l'occasione per assaggiare un vino che non ho ancora mai assaggiato, ovvero il Bruciato di Bolgheri (che ho sottoposto al giudizio del buon Lisse qualche diecina di pagine fa), che ahimè purtroppo non ho trovato. Quindi ho 'ripiegato' per un altro vino, la cui tipologia non avevo ancora mai provato: un Chianti Classico "Riserva". Nello specifico si trattava di un: FATTORIE MELINI "Vigneti La Selvanella" Chianti Classico Riserva '10 (spero di aver azzeccato la 'notazione' ) Beh, che dire... dal basso della mia miserevole esperienza enologica, l'ho trovato davvero un buon vino. Visto che si è trattato del primo approccio ad un Chianti "Riserva", l'apprezzamento che ho avuto non so quanto possa dipendere dalla tipologia di vino o dall'esser cascato su un produttore 'discreto' (o magari una combinazione dei due). Quello che mi sono ripromesso è che assaggerò sicuramente qualche altro "Riserva" (di altri produttori) per approfondire. Mai furono più vere le parole del Lisse: "stappare, stappare, stappare..." DISCLAIMER: Purtroppo mentre il thread registra puntate magistralmente alte da parte di Lisse, i miei sono contributi da completo inesperto (ma curioso dell'argomento) che per ora ha come fonte di approvvigionamento la GDO (e non una cantina di fiducia), che naviga su tagli da 20neuri ed a cui mancano i 'fondamentali' (un Chianti "Riserva" lo reputo tale). Siate umani .
  13. ...altro mio retaggio che rappresenta anche un mio limite: al di la dell'avanguardia, per me tappo = sughero Quelli 'moderni' di materiale plastico mi danno un senso di tristezza tendente all'infinito...
  14. ...diventati davvero tutti astemi? Ps: Ma che è successo a Zero C. ?
  15. premesso che in generale le assicurazioni, in caso di incidenti gravi, cercano sempre i cavilli più assurdi per dimostrare di non essere coperti "per questo, questo e quest'attro modivo" (cit.), di fronte alla legge fa fede il libretto di circolazione. Se li non c'è scritto nulla, da quel punto di vista vai pure tranquillo con le catene da 0,8/0,9mm. Per la questione garanzia della casa madre (se ne sei ancora coperto) ovviamente li il discorso è diverso: li fa fede il libretto uso&manutenzione, quindi in caso di rotture dovute alle catene, la copertura salta.
  16. ...stavo proprio per fare la medesima domanda? Finiti i bagordi estivi, diventati tutti astemi? :(
  17. Lancia Ypsilon 1.2 del 2003 della mugliera: 130 km/h @ un zic appena sopra i 3,5k in quinta.
  18. giusto per dovere di cronaca, vista l'attinenza con la discussione Viaggi gratis sulle autostrade. È boom di stranieri che non pagano - Corriere.it
  19. Yap, anche noto come 'prefill', che più che tenere sempre le pastiglie più vicine, le avvicina di un tot se viene rilasciato bruscamente l'acceleratore.
  20. la spiegazione dell'hill-holder era per la questione dell'holder di classe a. L'avvicinamento delle pastiglie ai dischi per rilascio repentino dell'acceleratore è presente anche su Giulietta in modalità dynamic, si chiama RAB. Riporto dal manuale uso e manutenzione: RAB: mediante il pre-accostamento delle pastiglie freno (anteriori e posteriori) dopo una manovra di rapido rilascio del pedale del gas, rende più pronta la frenata, riduce gli spazi d'arresto e migliora il feeling pedale freno.
  21. Quello presente su Giulietta si chiama Hill-Holder e si attiva automaticamente in base alla pendenza della strada (come ho scritto in precedenza) per le ripartenze: quando ti fermi su una salita (marcia avanti o in retromarcia) e per ripartire molli il freno, l'hill-holder mantiene i dischi pinzati in automatico per i successivi 2secondi, dando modo di portare il piede dal freno alla frizione senza che la macchina si muova. Le pinze vengono mollate automaticamente quando il valore di coppia è idoneo alla pendenza per far ripartire l'auto senza che si spenga il motore. Ok, mi pareva di aver intuito una cosa simile. Quello su classe a può essere attivato (anche in piano) a discrezione del guidatore. Sono due cose differenti. Quello su Giulietta è l'ausilio alla ripartenza in salita.
  22. Giusto solo per dovere di cronaca, l'accostamento dei pattini al disco in caso di rilascio brusco dell'acceleratore è presente anche su Giulietta. Del discorso sull'holder invece non ho capito se intendi dire che c'è o meno su Giulietta. In quest'ultima ipotesi, anche l'holder c'è e si attiva automaticamente in base alla pendenza dell'auto (anche in retromarcia).
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