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caravaggio

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  1. Ma io non sono scottato, mi limito a notare che Marchionne ha una visione tutta sua del mondo auto. un automaker vero fa altro. Marchionne non produce la Giulia sw perché in Cina non si vende, non conosco i numeri del mercato cinese, ma dubito strabocchi di alfa. In compenso se io voglio una sw italiana ho solo la tipo.... Sarà un grande stratega, ma è evidentr che fare auto non è la Sua missione.
  2. Marchionne ci racconta un sacco di favole da 15 anni quando nella realtà il fca, con 3 marchi, ha una gamma più incompleta di Skoda da sola, oltre che stravecchia. E qualche hanno fa millantava di un futuro a metano... Il giorno che si dimetterà da AD stapperò lo spumantino che tengo per le occasioni buone.
  3. Se una Ferrari GTO stacca ancora quotazioni stratosferiche da decine di milioni di euro, mi vien da dire che forse non è proprio cosi. Abbiamo semplicemente abdicato ad essere i leader che siamo stati per secoli. Jonny Ive è una scoreggia rispetto a certi giganti del design italiano.
  4. Forse mi sono spiegato male, Fiat è la prima responsabile del declino del settore auto in Italia, il tanto mitizzato Avvocato era un gran frequentatore di camere da letto e casino ma di auto non gli fregava nulla. Dagli anni 80 in poi l'auto italiana, ad eccezione di Ferrari, è entrata in una spirale suicida che ha portato quasi al tracollo totale. Chiaramente a farne le spese è stato tutto l'indotto, carrozzieri inclusi. Ritengo però che nel momento in cui Fiat prova a risorgere (e qualche timido risultato c'è stato) azzeccando qualche modello con Maserati, la 500, Alfa, permettere alla concorrenza di mangiarsi nomi come Pininfarina, dimostri una miopia fuori dal comune o piuttosto, la consapevolezza che l'uscita degli Agnelli dal settore e la vendita del gruppo a terzi sia ormai una triste realtà e la cessione del gruppo ad un player straniero un fatto. Chi, come la Germania, crede nel continuare a fare auto, acquista Ducati, Lamborghini, Italdesign. Chi di mestiere vuole far altro permette che Pininfarina diventi indiana.
  5. Fiat avrebbe dovuto impedirlo! Pininfarina in particolare ha firmate tutte le ferrari le alfa, lancia e maserati piu iconiche della storia dell'auto. Una Ferrari senza la targhetta Pinin non è una ferrari IMHO. Ed il fatto che VW si mangi Giugiaro la dice lunga sull'importanza che tali brand con tutta la storia che si portano dietro, tutt'ora significano per il settore. Giustamente gli italiani fan finta di non capirlo. Del resto considero Marchionne un grande stratega, ma di auto IMHO, non ci ha mai capito una mazza.
  6. L'Italia è sinonimo di design da quando l'uomo è comparso sulla terra o giu di li. Si veniva in Italia nei secoli scorsi per immergersi nella cultura dell'arte e della bellezza. Goethe veniva qui, noi la non ci andavamo. Ogni concorso di bellezza fatto a Monterey piuttosto che a Bellagio piuttosto che a Peeble beach premia costantemente auto prodotte in questo paese dagli anni 20 in poi. Avevamo una cultura motoristica e di design inarrivabile ed ineguaglibile, l'incapacità del management nostrano che ha portato il settore automobilistico sull'orlo della scomparsa ha prodotto questo ircocervo. Abbiamo lasciato il mercato nelle mani di un solo competitor che nel design auto lascia molto a desiderare ma che nella capacità di fare sistema è imbattibile, la Germania. E ci siamo autoconvinti che se vuoi vendere auto bisogna fare come loro, niente di piu sbagliato. Noi siamo rivoluzionari nel design e nello spirito, loro evoluzionari, andandoli a copiare ci stiamo snaturando. Considero un crimine contro l'umanità aver permesso la morte di Pininfarina consegnandola agli indiani o di Italidesign a VW ed aver delegato la fantasia a centri stile interni. Solo noi italiani siamo essere cosi masochisti.
  7. Gli Italiani han rinunciato a fare design da tempo delegando un popolo senza fantasia, quello tedesco, nel ruolo. Ed il risultato, a livello globale, è sempre piu mortificante. Il concetto di auto matrioska, non ci appartiene culturalmente (vedere il flop di Maserati Quattroporte) ed il family feeling se ha un senso nel settore dell'auto generalista, è un obrobrio nel settore del lusso. Pininfarina, Scaglietti, Vignale disegnavano sculture in movimento, pezzi unici e dal design senza tempo. Da quando ci siamo germanizzati al massimo ogni nuova Ferrari, Maserati o Lamborghini, mi fan solo sbadigliare. Eravamo i leader indiscussi del design autombilistico, ci siam ridotti a copiare il popolo più noioso e prevedibile del pianeta.
  8. Ne ha di anni ma non li sente affatto, resta un capolavoro senza tempo.
  9. Forse mi sono espresso male. premesso che parto dal presupposto che l'Italia dovrebbe guardare a Germania e Francia e non certo a Serbia o Turchia. E non sto nemmeno affermando che un modello di business è piu giusto di un altro. Ma se guardo a PSA o VW, a Ford piuttosto che a MB vedo aziende che indipendentemente dai siti nei quali producono, investono nel settore, sfornano nuovi prodotti, hanno gamme di prodotto complete, politiche commerciali ed industriali definite. Se guardo a FIAT vedo un'azienda che magari ha fatto un passo avanti nel rapporto industria/sindacato ma che è invece assolutamente indietro rispetto a tutti gli altri punti che sopra ho elencato. Ora fatto l'accordo, cosa ci costruiamo a Mirafiori e a Pomigliano? questo miliardo (che nel settore auto è robetta) a cosa serve? qual è il futuro dei brand FGA? la sigla dell'accordo non risponde a queste domande. e se uno si basa su dati attuali sa non sarà certo l'accordo di mirafiori a salvare un gruppo che a me sembra seriamente compromesso. Gli altri sfornano modelli nuovi, investono in R/D, presidiano il mercato. Marchionne, nonostante le chiacchiere, distrugge marchi e fa crollare le vendite. Riceve gli applausi incondizionati e bipartisan da un paese stordito ed intanto si prefigurano ondate di cassa integrati nei prossimi mesi. a Che serve un accordo se la gestione attuale sta portando dritti al fallimento?
  10. Competitività e tenore di vita sono cose diverse. Parlando una volta con l'ex ministro Bassanini che era consulente dell'Eliseo al tempo mi disse come nei palazzi francesi considerassero i sindacati italiani liberali rispetto a quelli in Francia, pensa un po. In Germania e Francia c'è piu efficienza, ma l'europa occidentale in genere non è competitiva rispetto al resto del mondo. Welfare e sindacalismo esasperato fanno a cazzotti con la competitività. Del resto mi pare che come Fiat produce in Polonia, cosi fa VW in Ceca e via discorrendo. La differenza sta nel metodo casomai. In Germania come in Francia l'auto è considerata strategica e ci investono qui da noi si direbbe il contrario ed i risultati sono davanti agli occhi di tutti. perche il problema non è piu ormai DOVE si costruisce ma COSA si costruisce. Francesi e Tedeschi hanno le idee chiare, la GB le aveva ed ha smesso di fare auto. FIAT no, indipendentemente dagli stabilimenti produttivi che sono sottoutilizzati.
  11. Cioé se in Italia si producono un decimo delle auto prodotte in Germania ed un quinto di quelle prodotte in Francia è a causa della competitività? siamo seri per favore, che l'italia non sia competitiva è un fatto (non lo è nemmeno la germania ne tantomeno la Francia) non è complementare al fatto che in FIat non esiste una politica industriale degna di questo nome da decenni. La verità è che chi sta dietro il gruppo non scuce una lira e i risultati sono impietosi. I sindacati italiani hanno senza ombra di dubbio le proprie colpe (Cremaschi non si è ancora accorto che la Rivoluzione d'Ottobre è passata da un pezzo), la Famiglia Agnelli e compagnia cantante sono stati di gran lunga peggiori. Quello che sta succedendo a Torino è una vergogna e concordo con l'articolista, ci stanno raccontando balle. I numeri sono impietosi e fotografano al di la di ogni ragionevole dubbio cosa sta accadendo a Torino.
  12. Riporto un'articolo di apparso su Dagospia oggi che mette a nudo piuttosto impietosamente la situazione del Gruppo. MEDITA, MARPIONNE, MEDITA - L’AD FAREBBE MEGLIO A RIFLETTERE SU QUALCHE NUMERO, ANZICHÉ PROPINARCI I SUOI MODELLI SOCIO CULTURALI: 1.5 MLN DI AUTO PRODOTTE IN FRANCIA NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2010, 4,1 IN GERMANIA, OLTRE 930MILA IN GRAN BRETAGNA E 1,4 Marchionne farebbe meglio a darsi meno arie e comprarsi una giacca. E meditare su qualche numero, anziche' far meditare noi sui suoi modelli socio culturali. Un milione e mezzo di auto prodotte in Francia nei primi nove mesi del 2010. In Germania 4,1 milioni circa, oltre 930mila in Gran Bretagna e 1,4 milioni in Spagna. Solo 444mila in Italia. Parliamo di fior di Paesi europei che, in un anno certo non di grande boom, hanno prodotto in casa loro una enorme quantita' di auto, con leggi civili e costi europei. E per carita' di Patria non citiamo Polonia e Repubblica Ceca, che qualcuno potrebbe non ritenere paragonabili in tutto e per tutto all'Italia. Questi dati desolanti pubblicati oggi da Repubblica , e con la precisazione ad esempio che in Germania l'operaio guadagna 500 euro al mese più' del collega italiano, sono un macigno sulle tante balle spacciate da anni dalla Fiat e dai suoi giornali e politici amici. Il problema dunque non e' la globalizzazione, ne' la Fiom Cgil che pure qualche suo problemino culturale lo ha. Il problema sono la Fiat, il suo management e la famiglia che ne mantiene il controllo con l'aiuto di molti soldi altrui. Ieri era uscito un altro dato: Audi investira' in quattro anni oltre 11 miliardi, dei quali circa meta' in Germania. Marchionne, ma di cosa stiamo parlando? Qui ci sono sul tavolo 11 miliardi di investimenti della sola Audi, non certo un produttore di auto di massa per il popolo. La grande abilita' della Fiat e' stata in questi anni far credere a tutti che c'era un problema di mercato mondiale di cui era vittima la Fiat, ma che, soprattutto, le auto non si vendono perche' per motivi di contesto esterno si produce poco e male in Italia. E' vero l'esatto contrario: si progettano e si vendono male le auto fiat sicche' la produzione in Italia cala a livelli ridicoli.Ma gli esperti di auto e di marketing, oltre che i normali consumatori, pensano davvero che le auto Fiat si vendono poco perche' costano troppo care? Per colpa dei privilegi del ricco e satollo operaio Fiat? Appare triste in questo quadro la soddisfazione del grande vecchio di casa Agnelli. Parliamo di quel Gabetti che assolto per ora dal Tribunale di Torino, insieme a Grande Stevens Avvocato Franzo, ma condannati entrambi da Consob, ha sempre rivendicato di aver fatto la cosa giusta nel garantire agli Agnelli il controllo di Fiat. Ad ogni costo. Questo del resto e' il male eterno del nostro sistema di capitalismo familiare: si profondono sforzi finanziari e manovre spesso legalmente border line per garantire la continuita' dinastica. Vediamo il caso Ligresti in questi giorni. Ed e'triste una classe dirigente che da Berlusconi a Marchionne, da Geronzi a Passera, da Montezemolo a Colaninno, invece di migliorare le cose per gli italiani predica sempre agli Italiani su cosa e' bene e cosa e' male. I dati sulle produzioni europee di auto sono duri e chiari: spocchiosi leader italiani, andate in Francia e Germania, non nel terzo mondo, e prendete appunti, grazie. E non fracassateci più' con le storie da finto libro cuore su Marchionne figlio di un carabiniere ed immigrato in Canada. Ma residente in Svizzera.
  13. Credo che Giannino, come al solito, dica cose sacrosante. Pero pensando a FIAT continuo a chiedermi quale sarà il suo futuro. Perche ad essere un po ironici mi vien da pensare che nonostante il nuovo contratto, il futuro di tanti operai e colletti bianchi a Torino sia la cassa integrazione prima e la mobilità poi. A che serve un nuovo contratto se poi non esiste una politica industriale vincente? Io continuo a sentire tante chiacchiere ma a non vedere le auto e FIAT, ad occhio e croce, è ancora un produttore di vetture. Esiste qualcuno che abbia un'idea piu precisa sul futuro dell'auto italiana e che sia in grado di tranquillizzare non solo gli autopareristi ma migliaia di famiglie che ruotano intorno a questo business?
  14. soprattutto se la strategia è quella del re-badging. l'europa non è l'america. l'auto non è considerata da queste parti alla stregua di una lavastoviglie come oltreoceano.
  15. Manifesto le mie perplessità complice un'informazione poco trasparente in merito. Se è vero che questo nuovo contratto richiesto a gran voce da Marchionne puo essere un segnale positivo in un paese malato di competitività come l'Italia mi chiedo se invece sia il principale problema di Fiat Auto. A vedere come vanno le cose direi proprio di no. O meglio, non mi pare proprio che un pur importante punto d'incontro tra sindacato ed impresa sia la chiave di volte alla riacquisizione di competitività del gruppo che, non certo a causa dei lavoratori, lotta tra la vita e la morte da almeno un paio di decadi. Il florilegio di dichiarazioni seguito alla firma dei vari esponenti sindacali e di Fiat( Marchionne: È un gran bel momento per tutti quelli che hanno faticato per raggiungere un'intesa, ma soprattutto per i lavoratori e per il futuro dello stabilimento. Angeletti " l'Italia torna ad essere grande produttore auto") come al solito poco hanno detto sui veri problemi del gruppo. Problemi che sono gli stessi dai tempi di Romiti. in una parola: PRODOTTO. Si direbbe che Mirafiori sia salva ma possiamo dire lo stesso per i suoi lavoratori nel medio termine? Che faranno a Torino nei prossimi anni? Auto? a me il dubbio viene nel constatare la totale confusione che regna in merito alle strategie industriali del sin troppo osannato Marchionne. Lancia è morta, Alfa è quasi morta, Fiat è in lista d'attesa e con ottime probabilità di tirare le cuoia. E Marchionne ha colpe gigantesche, sarà un solido finanziere ma di sul prodotto è stato uno tsunami A chi stan prendendo in giro?
  16. In previsione di possibili cessioni il titolo dovrebbe rialzarsi ancora, anzi credo che questi rialzi dipendano dalle speculazioni Magneti Marelli e Mercedes. Purtroppo non dipendono dalla comuncazione di nuovi 20 modelli per i tre marchi da sfornare nei prossimi 3 anni. Credo però che per quanto riguarda il titolo FIAT bisogna cominciare a prepararsi al peggio, immagino che le prossime trimestrali non saranno esaltanti. Fossi in te non farei l'avido e venderei di corsa. Mi accodo a quanti qui dicono che la festa è finita e che il risveglio sarà peggiore dell'incubo.
  17. ennesima dimostrazione che a torino si sta sbaraccando l'automotive, un'agonia apparentemente senza fine. Senza parole.
  18. Da Dagospia: Alle 16,10 il titolo Fiat ha toccato i 15 euro,una soglia psicologica che ha fatto godere Sergio Marpionne: Un urlo di gioia si e' alzato dagli stabilimenti Termini Imerese,Pomigliano e Mirafiori. Siam sicuri che l'urlo fosse realmente di gioia ? Che si stia spargendo voce della cessione Magneti Marelli o di qualche altro ramo?
  19. La storia della non competitività dell'Italia è una verità da un lato ed una foglia di fico dall'altra per giustificare qualunque decisione di Marchionne. Marchionne è in sella da anni, ha finaziariamente rimesso in sesto un gruppo sull'orlo del baratro ma poi si è fermato li. Non si è passati alla fase prodotto, quantomeno in maniera compiuta. Fiat è un marchio che galleggia, Lancia l'han voluta definitivamente suicidare con la Delta (ci voleva un genio per capire che non era un auto che avrebbe fatto sfracelli?) ed alfa versa nello stato pre coma di Lancia. Il prodotto dove sta? Se non ci fosse il brasile a dar respiro a Fiat, si sarebbe gia nella situazione prefallimentare di qualche anno fa.
  20. Marchionne gira il monde raccoglie applausi, viene osannato manco fosse Dio in terra ed intanto Fiat sono mesi che crolla nella vendite. Modelli nuovi all'orizzonte non se ne vedono, AR sembra destinata all'estinzione, per Lancia il funerale è stato fatto una vita fa, Fiat non se la passa bene. Chrysler era un cadavere che rinascerà grazie ai fantasticissimi motori verdi made in Turin... chi ci crede alzi la mano.... Io non ho ancora capito se un "car maker" sopravvive dando glamorous interviews da Fazio e elogiando le doti sovrumante del capo che nel suo gulfstream con mignotta a bordo fa un detroit, Torino Barhain in 24 ore (e non era nemmeno stanco il super eroe) oppure facendo auto che la gente compra. Visto che auto che piacciono alla gente che piace a Torino non se ne fanno da 30 anni e visto che di assi nella manica non ce ne sono mi chiedo per quanto tempo dovrà andare avanti questa pagliacciata prima che gli eroi tornino col cappello in mano a mendicare i nostri soldi perche siamo troppo esterofili. Ma magari venisse VAG e si comprasse non solo AR ma tutto il gruppo. Si dice che Torino sia una città satanica, comincio a sospettare chi sia l'ultimo anticristo.
  21. Purtroppo la Fiat si scredita da sola ogni giorno di piu con una politica industriale e di prodotto non all'altezza della concorrenza. Piuttosto mi chiedo perche ancora non esiste un giornalista che invece di incensare Marchionne manco fosse Gesu Cristo in terra non gli chiede quand'è che cominciano a fare macchine invece di conferenze stampa. Come si puo continuare a sperare in un futuro con 3 marchi che messi assieme non fanno una gamma completa....
  22. Aridatece Ross Brawn... LCDM forse è il caso che Domenicali cambi aria e con lui una buona maggioranza del muretto. I loro errori hanno costellato la storia Ferrari da quando la vecchia guardia se ne è andata. Colaianni è l'individuo piu insopportabile del paddock. E trovate un sicario per Ecclestone che continua a credere che nella F1 i sorpassi non siano importanti e vadano a danno dello spettacolo. Ma cosi si puo continuare a guardare la F1 con piste come quella di Abu Dhabi, Valencia, Singapore... Strategia sbagliata o meno se la gara mondiale si fosse decisa a SPA il mondiale lo avrebbe vinto Alonso senza batter ciglio.
  23. i commentatori non sono il massimo, questo è un fatto. Ma Stella Bruno cos'è? è impresentabile in tutti i sensi. pazzesco che una nullità del genere debba seguire dai box una corsa. e tocca pagare il canone!
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