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Fatbastard78

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  1. Leggo sul uebbe che c'è gente che, a parità di costo ,andrebbe tutta la vita sul Ford edge. Tso immediato.
  2. Io invece non ho pietà degli italioti che gli danno pure ragione, tanto più se sono pure parlamentari europei. A prescindere dalla politica o dal partito. Sta roba mi infastidisce assai. Non è possibile che tedeschi, francesi, e non parliamo degli americani, fan quadrato mentre noi facciamo a gara a spararci nelle palle.
  3. Dieselgate, tutti i buchi nel rapporto del ministero di Delrio: per le auto Fiat test a domicilio e dati mancanti “E’ chiaro che il governo ha voluto coprire le case automobilistiche, e in particolare Fiat Chrysler”, sostiene Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria, un’associazione che fa parte della rete europea di ong ambientaliste per i trasporti sostenibili Transport & Environment. Analoga la posizione degli eurodeputati del M5S, ai quali si deve la pubblicazione del rapporto, avvenuta lo scorso ottobre sul loro sito, dopo che il ministero lo aveva tenuto a lungo chiuso a chiave in un cassetto, prima di consegnarlo alla commissione Emis. “Un rapporto scandaloso, che rasenta il ridicolo”, hanno accusato i Cinque stelle, arrivando a parlare di “occultamento scientifico dei dati più scomodi”. http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/12/dieselgate-tutti-i-buchi-nel-rapporto-del-ministero-di-delrio-per-le-auto-fiat-test-a-domicilio-e-dati-mancanti/3309760/ il fattoquotidiano sta battendo la grancassa. Ma soprattutto ringraziamo gli europarlamentari nostrani che stanno spargendo letame per raccattare qualche voto, e pazienza per le migliaia di dipendenti italiani del gruppo.
  4. Adoro i commenti gentisti del tipo: "Ma chissenefrega. Che chiudano pure la fiat, chissenefrega. Tanto in italia non entra un solo centesimo dei guadagni della fiat, ma escono solo soldi come finanziamenti per la fiat. Anzi, speriamo che chiuda il prima possibile, cosi noi italiani risparmiamo miliardi." li lovvo proprio.
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  6. Ovvio, vuoi mica toccare i diritti acquisiti.
  7. 5€ all'ora lorde con spese a tuo carico son comunque troppo poche, anche per un lavoro del caxxo.
  8. Concordo, tranne che sul punto 3, visto che chi rimane inchiulato sono i ristoratori e i ragazzi. Il problema sono i punti 1 e 2. Come con groupon: offerte scontatissime a cui poi devi garantire il 40% all'azienda che ti vende il servizio, ergo lavori in perdita secca per "farti pubblicità". Solo che il cliente mica lo sa, anzi, pensa poi pure che se ci guadagni (perchè sicuramente lo farai)con prezzi così bassi vuol dire che quando applichi il normale listino ti stai facendo lo yacht a Montecarlo, e quindi con razzo che ci torno Non per voler fare discorsi politici, il problema è che gli inscritti ai sindacati, e quindi i loro"clienti" di riferimento, sono in media over50 attaccati a un mondo che non esiste più.
  9. Mia moglie è medico e, se hai meno di 45 anni, e in alcuni casi fatichi a portare a casa 1000 euro al mese. Conosco suoi colleghi che operano gratis in ospedale per non perdere l' abilitazione, se ti va di chiuso ti pagano qualche cosa a p.Iva o ti trovano una borsa pagata da qualche casa farmaceutica (e questo è il caso di mio fratello) . Assunzioni bloccate nel pubblico mentre nel privato, essendoci tanti giovani specializzati a spasso, fioccano le proposte stile "non ti pago ma magari ti fai un nome e una clientela in futuro". Fatto salvo avere un papà primario.
  10. Appunto. Una società di servizi che va pagata. E chi la paga, per forza di cosa, è chi lavora per lei.
  11. Anche qua ho qualche riserva. I locali non specializzati in asporto possono essere interessati a farlo relativamente, giusto per saturare quel poco di più di potenzialità che hanno rispetto ai volumi garantiti dalla sala, quindi spingono relativamente. Chi fa asporto già dispone di un sistema di consegna. E qua, sulla consegna, ci devono mangiare in 2: chi gestisce questo sistema e chi fisicamente ti consegna a casa.
  12. Mah, vedi, il problema grosso è l'asporto mica puoi farlo solo il lunedì e il picco ce l'hai nel fine settimana esattamente come con i clienti in sala. Inoltre, se per assurdo fosse possibile, non potresti manco essere certo in anticipo che il lunedì lavori la metà: metti che all'ultimo ti arrivi un paio di tavolate, che fai? Li cacci? Facendoti sfanchiulare su tutti i social possibili? Sulle bevande sono è vero incluse nella consegna a domicilio, ma solo una veramente infinitesima parte della clientela le ordina. Ripeto, non è che non ci sia un mercato per l'asporto, anzi, solo che se vuoi fare asporto devi preventivarlo dall'inizio e organizzare la struttura, incluso predisporre un sistema di consegna efficiente.
  13. Sul riciclo, sinceramente non capisco che intendi. Se ti commissionano (con largo anticipo, mica dall'oggi al domani) 90 porzioni di agnolotti, tu prepari esattamente 90 porzioni di agnolotti (ok, con un briciolo di tolleranza). Se poi ne mangiano solo 45 perchè gli ospiti sono inappetenti non sono mica cavoli tuoi. Sul personale, ho serissimi dubbi. Tendenzialmente questi eventi non li fai mica il lunedì/martedì o di prima mattina dove il personale che hai non è già di turno. Semmai il vero vantaggio che hai è che magari disponi di un bravo capo cameriere sotto contratto e che puoi per una giornata sacrificarlo incaricandolo di seguire l'evento.
  14. Si, però certa gente andrebbe sfanchiulata seduta stante. Uno che ti dice che la cosa interessante non è tanto che guadagni qualche spicciolo ma che ti fai un salutare giretto in bici io personalmente gli farei ciao ciao con la manina mentre me ne vado. Il salutare giro in bici me lo faccio quando, se e dove voglio io. Anche perchè il grosso vantaggio di che chi fa catering ha è che sa esattamente cosa e quanto dovrà preparare con grande anticipo. Menù fisso e numero di commensali conosciuto in grande anticipo: gli sprechi rasentano lo zero.
  15. Il problema è che considerate la sala esclusivamente come un costo quando in realtà non è così in quanto genera anche introiti slegati dalla cucina: coperto, bevande, dolci, caffè, liquori. E che vanno a compensarne, parzialmente, i costi. Diciamo che a spanne potresti tagliare un 10%, trasporto a parte (cioè, più o meno, la differenza tra una pizza da asporto e una non da asporto) . Io però evidenziato un altro problema, le strutture non nate per questo se hanno una sala da, chessò, 50 coperti, hanno i locali tecnici dimensionati per quel carico di lavoro o poco più: ergo gli conviene relativamente poco spingere questo canale, infatti se tu vai a prenderti una pizza da portarti a casa in una comune pizzeria la paghi esattamente come il tipo che se la sta mangiando al tavolo) .
  16. Fino ad un certo punto. Quasi la metà della superficie di molti ristoranti è occupato da vani tecnici: servizi, cucina, spogliatoi e servizi personale, dispensa, magazzino, celle frigo. I primi, ok, il resto, dalla cucina in giù, li devi ridimensionare per le nuove esigenze. E poi devi aggiungere i costi per il packaging. Mah. Se parliamo di strutture espressamente progettate allo scopo, sicuramente, altrimenti ho forti dubbi.
  17. Mah, può essere ma non credo sia una certezza assoluta. Può essere vero per qualche catena ma per la maggioranza dei ristoratori italiani, che son micro imprese famigliari, ho più di un dubbio (sul contenimento dei costi, non sull'aumento del fatturato).
  18. Quoto, solo che imho è ancora meno sofisticata. Gli anzianotti han votato convinti che i soldi del fu impero andassero all'ue invece che a pagarli il loro sistema sanitario e pensionistico, i immigrati di seconda generazione perchè anche i nuovi arrivati mangiassero un po' della merda che han mangiato i loro padri e loro da piccoli e robe del genere.
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