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nogravity

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  1. Sono d'accordo. La frenata automatica in città è un po' come l'ESP a suo tempo. Sono dotazioni utili, che le case devono fornire di serie. Punto. Sulla panda costa 260€ e su alcune versioni non è neppure disponibile. Per carità, la cosa non avrà impatto alcuno sul grande pubblico. Ma a me dice molto di come lavorano. C'è chi vuole far cassa sui dispositivi di sicurezza e chi invece li ritiene utili per davvero.
  2. Si, non hanno nessun senso queste statistiche. E in mancanza di dati attendibili uno si basa sull'esperienza diretta. Che è sempre molto rischioso.
  3. Pure a me sembra strano. Secondo me la vedremo al Salone di Parigi di ottobre 2016. Probabilmente insieme a 500X e Tipo a metano.
  4. Sì. Ma in effetti, come dici tu, è un pensiero diffuso tra chi "si crede benestante". Le persone non sanno quanto costano le cose che hanno gratuitamente. Non capiscono il valore, ad esempio, della scuola dei figli (università privata di livello = 50.000€ per fare i 5 anni). Oppure non considerano che, se dovessero ammalarsi, i soldi potrebbero non bastargli (es. disfunzione renale -> dialisi 3 volte a settimana per tutta la vita -> fino a 500 €/seduta). Stessi discorsi si possono fare per il lavoro. I "ricchi" che sopravviverebbero in condizioni del genere sono davvero pochini. Quel famoso 1-2%. Gli altri che si credono benestanti andrebbero a bagno pure loro in un sistema del genere.
  5. Meno welfare. Meno diritti ai lavoratori. E' la strada giusta per avere conti in ordine e istituzioni finanziarie felici. La società si adatterà. Certo, qualcuno non può più curarsi. Certo, qualcuno non può più andare a scuola. Certo, qualcuno lavora più ore per meno soldi. Però vuoi mettere l'efficienza dei mercati? Vuoi mettere la stabilità politica? Parigi val bene una messa.
  6. E' giusto così. Senza tutele la gente ha più paura e lavora di più senza rompere tanto i coglioni. Dai che è la strada giusta. Next step - via il SSN e la scuola pubblica. Dai dai dai #lavoltabuona #smantelliamotutto
  7. Se io fossi pagato in base alla produttività dovrei prendere 3 o 4 volte quello che prendono alcuni miei colleghi. E' ovvio che ciò non è possibile. Alla fine bisogna contare sull'onestà e sulla voglia di fare delle persone. E la qualità del capitale umano non la stabilisce la retribuzione. Ma come ti hanno formato a scuola e in famiglia. Se ti hanno insegnato ad essere una persona che si dà da fare o se invece hanno cresciuto un perdaballe
  8. Se non si svegliano a cambiare rotta crolla tutto. L'austerity (meno diritti, meno welfare, meno lavoro) Il direttorio tedesco (con gli euroburocarati quasi tutti di nazionalità tedesca) La scarsissima incisività su questioni cruciali per l'opinione pubblica come l'immigrazione Se non si sbelinano a cambiare strada i prossimi che usciranno saranno Francia e Olanda. E con due membri fondatori su 6 fuori, le cose si faranno davvero difficili.
  9. Infatti la domanda che sorge spontanea è: perché loro sì e noi no? Anche noi vorremmo un accordo tipo EFTA ma senza tutto il resto che l'UE comporta.
  10. Non credo si possa fare un secondo referendum... Se vincesse il remain al secondo referendum poi cosa si fa? La bella?
  11. Si ma secondo me non possiamo dire "la colpa è di Cameron che ha chiesto il referendum". Anche Napolitano ha detto questa cosa. E io non sono affatto d'accordo. Tutte le volte che il popolo si esprime va rispettata la sua opinione. Non è che "non facciamo i referendum perché la gente è stupida e non capisce". Piuttosto il problema è che in questi anni l'europa non ha fatto niente per farsi benvolere. Ha saputo solo spingere sui tagli al welfare, sulla negazione dei diritti dei lavoratori e non ha dato alcun aiuto per l'immigrazione. Però sulle banche si è dimostrata solerte. Allora bisogna chiedersi: il problema è il refendum oppure è come funziona questa europa? Napolitano dice che il problema è il refendum. Ed è un ex presidente della repubblica. Che tristezza.
  12. Allora bisognerà accettare che ci sia una certa % di popolazione molto scontenta perché non ha lavoro o perché viene trattata come gli schiavi. Se accettiamo questo, implicitamente accettiamo anche che, uno dopo l'altro, cadano tutte le istituzioni tradizionali: vedi ballottaggio di domenica, vedi brexit, vedi trump. Tutto va bene pur di demolire chi ti mette in difficoltà, pensano in molti. E' un ragionamento rischioso, come abbiamo visto in questi giorni, però nei fatti è proprio questo il ragionamento che fanno le persone. Bisogna tenerne conto quando si scelgono certi tipi di misure (es. austerità) o quando non si affrontano i problemi (es. immigrazione).
  13. A me spiace moltissimo. Credo che l'UE sia una grande opportunità per la pace e lo sviluppo economico. Ho sentito dire "la colpa è di Cameron che ha usato lo strumento del referendum a sproposito". Non sono affatto d'accordo. Chi ha sbagliato, semmai, sono le Istituzioni EU, che in questi anni non han fatto niente per farsi ben volere dai cittadini. Di fronte alla crisi hanno saputo solo parlare il linguaggio dell'austerità, del togliere diritti ai lavoratori e del ridurre l'ambito del welfare. Di fronte all'immigrazione le risposte sono state insufficienti. Di fronte alla scelta tra gli interessi economici e la salute (TTIP, glifosato,...) c'è sempre un po' troppa timidezza. L'unico ambito in cui c'è stata un'azione solerte è nel salvattaggio degli istituti di credito. Alla luce di queste premesse direi che il risultato 52 a 48 è ottimo. Se vogliamo evitare altre "exit" dobbiamo al più presto cambiare il modo in cui l'EU affronta i problemi. Troppa gente è in difficoltà e i governi se ne fregano. Stando così le cose, le persone votano qualunque cosa sia contro lo status quo. Secondo me.
  14. Perché, non è vero? Non c'è una vera necessità nel possedere quel genere di auto. E attenzione, non sto esprimendo un giudizio. Constato la realtà delle cose. Comunque sì, anche la bicicletta è ok se non piove molto dalle sue parti.
  15. Per 25.000 km/anno è perfetta una Panda a metano. O una Leon se proprio uno ha bisogno di fare bella figura con una macchina un po' più grossa. Il resto è solo voglia di apparire In quel caso allora vai di Audi, status symbol indiscutibile.
  16. Ribadisco: puoi prenderti la macchina che vuoi e spendere come vuoi i tuoi soldi. Rimane il fatto che su uno stipendio di 600 €, una spesa di 150€ per una macchina quando se ne può fare a meno la valuterei con molta attenzione. Poi se vogliamo discutere su tenore di vita e potere d'acquisto dei lavoratori possiamo farlo. Però non è questa la sede. Semplicemente dico che io, in quelle condizioni, non comprerei proprio nessuna macchina.
  17. Non è che voglio fargli i conti in tasca. E' che se uno vuole essere razionale, su uno stipendio di 600€/mese la macchina non ci sta dentro. 150€ su 600 sono comunque il 25%. E non credo abbia senso ipotecare 1/4 del proprio stipendio per comprare automobili. Detto questo ognuno fa ciò che vuole coi suoi soldi.
  18. Niente macchina con 600-700 €/mese. Non è sostenibile. Bollo, assicurazione, manutenzione, carburante, gomme, 2 volte l'anno,... Hai una spesa di circa 300€/mese che non ha alcun senso su uno stipendio da 600€.
  19. In economia secondo me ha senso. Uno può fare un trienno in economia aziendale e poi specializzarsi in un ambito particolare (marketing, finance, organizzazione aziendale, amministrazione/finanza/controllo,... ma anche metodi quantitativi per l'economia/statistica, oppure politica economica,...). Credo dipenda dagli ambiti. Il 3+2 in economia non mi sembra affatto malvagio.
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