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stev66

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  1. Io comunque per il pianale tipo II vorrei spezzare una lancia ( arguto gioco di parole ) Con la sua struttura ed il suo passo di 254 cm ( al livello delle D dell'epoca e molto superiore alla C ) era il migliore ed il piu' abitabile nel 1988. Chi e' salito su una Tipo puo' confermare. L'errore e' stato uno solo: non differenziarlo come sospensioni e rigidita' per lew applicazioni Alfa/Lancia. Se un'operazione tipo 156/Lybra fosse stata pensata all'inizio per Dedra e portata avanti con 155, cosa fattibilissima dal punto di vista tecnico, ora non saremmo a fare certi discorsi.
  2. Comunque il 1000 del trio non e' il 4 cilindri Yaris ma un tre cilindri di origine Daiatsu. E la fisica ci insegna ad evitarli, se possibile, i tre cilindri.
  3. Un buon punto di partenza per l'analisi della situazione economica del 1939 e' www.cronologia.it ed i suoi approfondimenti. si evince che negli ambienti internazionali la crisi del marco era data per certa, e che la Francia, allora come adesso principale patner commerciale, non avrebbe proprio a partire dalla fine del 1939 accettato marchi in pagamento, ma solo merci. Infatti anche il Patto Molotov - Ribbentrop che precede di pochi mesi lo scoppio della II GM prevedeva lo scambio di materie prime russe in cambio di prodotti finiti tedeschi ( che consegneranno perfino una corazzata ) . Le altre fonti non me le ricordo, ma una buona ricerca su google "economia + 1939" dovrebbe dare risultati interessanti.
  4. Guarda che zio Adolf ha usato un solo metodo: semplicemte si e' messo ad aumentare a dismisura il debito pubblico, utilizzando una politica keynesiana spinta a tavoletta, per ricostruire le forze armate. Quando non gli e' stato piu' possibile fare ulteriori debiti, e prima che il marco fosse usato come carta da parati ( E' un fatto poco noto che nel 1939 i Paesi che commerciavano con la Germania accettavano scambi solo merce contro merce, in quanto si prevedeva che visto il debito accumulato il marco sarebbe crollato ), le armi fatte le ha usate. Con le note conseguenze.
  5. Ragazzi, nel 1945 la Germania era comunque un gigante economico, con una produzione industriale solo inferiore a quella statunitense, una ricerca applicata ed un'Universita' di prim'ordine. Basti pernsare che gli USA ci misero 4 anni a replicare la V-2 semplicemente perche la loro industria manifatturiera di base era indietro 4 anni di quella tedesca ( ed i russi ce ne misero 8 di anni ) L'Italia, tolto il noto triangolo industriale, era un paese poverissimo, basato su un'agricoltura autarchica, arretrata e di sopravvivenza, un paese dove tolte le ferrovie e le strade principali, ci si spostava prevalentemente con il mulo o l'asinello. al di la' dei Togliatti e dei De Gasperi, gli americani sapevano benissimo che la Germania era un gigante che presto o tardi si sarebbe rialzato, mentre l'Italia era un paese di poveri contadini a cui bastava garantire una fetta di polenta ed al limite l'emigrazione per i piu' ardimentosi. Ho gia' raccontato questo aneddoto personale, ma voglio riproporlo: nel 1946 mio nonno lavorava all'OEG, officine Elettriche Genovesi, l'antenato dell'Enel. Per un certo periodo si interfaccio' con dei tecnici statunitensi che volevano installare a Genova una fabbrica di frigoriferi, per valutare insieme potenze necessarie ed allacciamenti. Un giorno pero' questi tecnici lo vennero a salutare: tornavano negli States, in quanto la casa madre aveva deciso di non farne nulla, poiche' era stato valutato che il Italia, vista la poverta', il frigorifero non sarebbe mai diventato elettrodomestico di massa.
  6. Parlavo di livellamento tecnico, non di immagine. Comunque non sono d'accordo, in quanto il livellamento verso l'alto e' nel peggiore dei casi indifferente, quello verso il basso e' dannoso. Una Skoda Superb e' un errore perche' non vende, ma sull'immagine della Casa non ha nessun effetto. Un AR Arna oltre ad essere un flop commerciale, e' un colpo terribile per l'immagine sportiva elitaria della casa stessa.
  7. Si. era la copertina di Cuore con il Titolo "La Tipo fa schifo", in occasione dell'uscita della Tipo.
  8. Ripeto che Maroni non e' un privato cittadino, ma un ministro della Repubblica Un privato cittadino del nord del sud e del centro puo' dire quello che piu' gli aggrada, in qualsiasi luogo. un ministro della Repubblica Italiana deve pesare le sue parole, che sia di sinistra di centro o quello che volete. D'altra parte e' difficile pensare di vedere rispetto verso la Repubblica e le sue istituzione da parte di un membro di una compagine il cui capo voleva usare il tricolore, simbolo della Repubblica stessa, per un uso, diciamo, molto poco consono...
  9. Su in campagna ho visto la prima 3p: pur con cerchi da 17", che brutta!! Mia moglie, che di auto non si interessa ( sa a malapena che auto abbiamo ) ha commentato: "ma non e' da tamarri ?"
  10. Comunque tutte applicazioni a regimi di giri costanti o quasi, quindi inadatti all'automotive ( se non ibrida )
  11. Il problema e' che non c'e' alternativa alla Real Casa, poiche' ogni altra ho paura porterebbe allo spezzettamento, con i marchi di valore a diventare fiore all'occhiello di qualche generalista ora sprovvisto, e la casa madre probabilmente succursale di qualche enorme marchio nipponico. Poi poco a poco il tutto sarebbe svuotato, interessando solo la clientela e la rete commerciale, non i prodotti. Operazione che a Genova nelle varie aziende grandi ho visto succedere svariate volte.
  12. Comunque vendere 419.000 auto con la gamma attuale e' un mezzo miracolo.
  13. Verissimo, e certo no volevo paragonare i due Sistemi-paese; volevo soltanto dire che nessuna Nazione puo' permettersi il lusso di fare corllare una delle sue principali industrie. In Italia e' ancora piu' grave, in quanto ormai e' l'unica. Parafrasando un famoso libro di PKD "Se pensate che supportare la Fiat sia brutto, dovreste vedere l'alternativa".
  14. A me pare che abbia lo stesso lunotto quasi verticale raccordato con la zona parafanghi/paraurti posteriore semicircolare.
  15. Io ho notizie diverse: controllero'. Comunque quasi 2 come rapporto rientra nel caso precedente.
  16. Si', ma un ministro della Repubblica non e' propriamente un "uomo della strada", soprattutto quando le dichiarazioni le fa in TV e non al bar con gli amici. Autorita' significa soprattutto responsabilita'. Si e' mai chiesto cosa succederebbe alle sue amate aziendine padane se domani la Fiat portassi i libri in tribunale ?
  17. Se pero' vai a vedere il rapporto debito fatturato scopriresti che il debito GM e' 4 volte il fatturato. Se per te questa non e' una condizione preoccupante per un azienda, mi chiedo cosa lo sia: una guerra nucleare? una pestilenza? una rivoluzione comunista?
  18. Mi pare che adottando un posteriore Simil-megane non credo avra' in Italia un grande successo.
  19. con l'unica eccezione di quando diventa troppo grande ed importante nel e per lo Stato stesso: in questo caso si applicano i criteri che si applicano agli Stati. Pensate per un attimo a GM, in situazione ben peggiore di Fiat: pensate veramente che il governo Federale la lascerebbe fallire ?
  20. Neil Gaiman, nato a Porchester in Gran Bretagna nel 1960, è l'autore della serie di romanzi a fumetti Sandman, che ha ottenuto moltissimi premi e riconoscimenti in tutto il mondo, incluso il World Fantasy Award per il miglior racconto. E' sposato e ha tre figli. Colleziona libri, giacche di pelle e magliette nere tutte uguali. Accumula gatti e computer. Vive in una grande casa oscura in un luogo non meglio identificato, in mezzo a un bosco. La BBC ha prodotto la serie fantascientifica "Neverwhere" mai uscita in Italia. Le sue creazioni non si limitano ad essere dei semplici fumetti o libri; sembrano essere piuttosto porte attraverso le quali si riversa nel nostro mondo un fiume di archetipi, leggende, miti finalmente incarnati. La forza narrativa delle opere di Gaiman evoca atmosfere oniriche, spesso violente e crude, che toccano le corde più nascoste dell'anima. Da leggere, oltre a Sandman ( fumetti ) Nessun Dove ( Fanucci ) American Gods ( Mondadori, Strda Blu ) Soprattutto il secondo e' eccezionale.
  21. Il problema italiano e' proprio quello di essere arrivati tardi al tavolo dei grandi, quando igiochi erano gia' stati fatti o quasi. Quindi finche lo sviluppo resta basatosulla domanda interna o sui quei settori ritenuti marginali dagli altri, OK, Quando si prova ad andare oltre mazzate in testa. Il caso Mattei, opportunamente precipitato quando l'AGIP cominciava a dare fastidio alle sette sorelle, o il caso Olivetti, in cui lo sviluppo dei computer ( In pratica si era inventato 20 anni prima l'antesignano dei moderni personal computer ) negli anni 60 fu abortito dall'alto restano emblematici.
  22. Caro Acquarius, non si puo' negare che molte scelte infrastrutturali siano state fatte con la volonta' di aiutare Fiat, per esempio quello di puntare tutto sul trasporto su gomma invece che di ammodernare le ferrovie e costruire metropolitane. Ed e' storia che il senatore Agnelli chiese ed ottenne da Mussolini la chiusura della linea di assemblaggio Ford di Trieste nel 1928. Piuttosto affermiamo che la presenza di un costruttore nazionale ha influenzato parecchio le scelte di una classe politica, per ovvi motivi sociali. Ma questo avviene in tutti i paesi, non solo in Italia.
  23. Abbastanza d'accordo ax, ma metterei a giustificazione delle storture del sistema paese il fatto che l'Itala e' paese di recentissima industrializzazione e senza meterie prime, e s' e' arrangiato con quelle produzioni che i grandi non facevano o non volevano piu' fare. In pratica, era la Cina dell'Europa anni '50. E l'obiettivo di tutti i governi allora era riciclare quelle enormi masse che stavano uscendo dall'agricoltura, in via di totale meccanizzazione, in qualche modo. Delle due l'una: 1) O passaporto rosso ed Americhe 2) O Fiat e grandi complessi industriali del Nord e Sud, creati fuori tempo massimo e tenuti in vita a flebo di contributi.
  24. Forse gli Spagnoli pensano che comprando Reault, le fabbriche in Spagna resteranno dove sono e non migreranno in Cina o in Vattelapeskhizan...chi sa che non abbiano ragione loro!!!
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